Punto di partenza: la Rabina

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Mentre le signore del mare regatavano davanti a noi e il signore di Imperia straparlava all’altro capo della città, i lettori affezionati di questo blog si sono incontrati e conosciuti alla Rabina.
Marco Ballestra lo ha già raccontato sul suo blog e io non ho molto da aggiungere.
Ringrazio tutti quelli che c’erano e anche quelli che avrebbero voluto esserci. Probabilmente ci rivedremo ancora, da qualche parte.
C’è chi pensa al Cantu dell’ose (che in italiano significa “angolo dell’asino”): un posto dove un pugno di uomini provò a cambiare la storia di Piani. O dalla Contrada, un quadrivio che mi ricorda un po’ quello di via delle Quattro Fontane a Roma, dove un altro pugno di uomini provò a cambiare la storia di Torrazza. Ci riuscirono: molti di loro andarono in montagna, proprio l’8 settembre di sessantanove anni fa e cambiarono la storia dell’Italia, cacciando i nazisti e i fascisti.
Noi l’8 settembre siamo tornati al mare con il chiaro intento di riprenderci la città, dopo averla ripulita dai ladri e dai pagliacci.
Alla prossima!

Scritto da Angelo Amoretti

9 settembre, 2012 alle 8:55