La questione dei rifiuti non è ancora chiara

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Completato il sequestro di documenti sulla gara cui ha partecipto una sola ditta
APPALTO RIFIUTI, NUOVO BLITZ DELLA FINANZA IN COMUNE
Si protraggono intanto gli accertamenti degli uffici sul certificato antimafia prodotto dalla Tra.de.co.

Nuovo blitz della Finanza ieri mattina negli uffici del settore ambiente al terzo piano di Palazzo civico. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno prelevato ulteriore documentazione relativa al maxi appalto (90 milioni di euro per 7 anni) per la gestione del servizio di igiene urbana nel comune capoluogo e in 34 centri della provincia.
La gara se l’è aggiudicata la primavera scorsa l’unica società partecipante, la Tra.de.co di Altamura in provincia di Bari. I sindacati di Ecoimperia la società mista pubblico-privata, esclusa per mancanza di requisiti dalla partecipazione al bando, però, non vedendoci chiaro circa diversi aspetti dell’appalto considerandolo, in particolare insufficiente a garantire i livelli occupazionali e salariali, hanno inoltrato un esposto alla procura della Repubblica che ha avviato le indagini parallelamente alle procedure della Prefettura circa il possesso dei requisiti morali della società aggiudicataria, in pratica l’immunità da precedenti di carattere mafioso. E a proposito del certificato antimafia, l’ultimo documento che il Comune deve valutare prima del via libera definitivo alla Tra.de.co (Ecoimperia prosegue l’attività da tempo in regime di proroga non senza difficoltà, con scarsi investimenti e, di fatto priva di prospettive) giace da metà luglio presso l’ufficio legale di Palazzo civico.
Per quale motivo non si è ancora proceduto? Il certificato è da considerarsi dubbio?
L’impressione è che il Comune, vista l’entità e la delicatezza dell’appalto tergiversi il più possibile, per evitare di doversi trovare a fronteggiare sgradite sorprese.
Intanto i dipendenti di Ecoimperia la cui copertura contrattuale è, comunque, garantita dalle clausole sociali che prevedono il passaggio diretto alla nuova azienda, non si sono ancora arresi all’eventualità di un cambio di gestione che considerano al buio per i loro interessi, né hanno mai perdonato all’amministrazione di centrodestra (prima di allora sempre sostenuta) di aver varato quando assessore era Giovanni Amoretti, un appalto che escludeva a priori Ecoimperia, dimostrando perfino in corteo sotto le finestre di Palazzo civico tutto il loro disappunto verso la scelta operata dalla giunta Strescino.

D.D. -Il Secolo XIX, 29 settembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

29 settembre, 2012 alle 10:18