Nuova rotonda in vista [II]

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IMPERIA IL SODALIZIO CHE RIUNISCE GLI ABITANTI DI BARCHETO E OLIVETO HA INTANTO INVIATO UN ESPOSTO AL COMITATO INTERMINISTERIALE SOLLECITANDO CONTROLLI
Aurelia bis, approvate le varianti
La Regione invia al Ministero il progetto tenendo contodelle osservazionidei comitati

Proprio mentre la Regione approva il progetto dell’Aurelia bis nell’abitato imperiese che contempla varianti rispetto ai piani dell’Anas sia per Porto Maurizio che per Oneglia, il comitato cittadino va all’attacco, criticando l’impatto ambientale e sollecitando un vero piano della mobilità. Un esposto è stato inviato al Comitato interministeriale per la programmazione economica, oltre ai presidenti del Consiglio e delle Giunta regionale.
Nella delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita, sono sollecitate modifiche al tracciato proposto da Anas, proprio per tener conto delle osservazioni dei comitati: «In particolare si chiede ad Anas di stralciare la parte di estremo Ponente della variante, dalla rotatoria in prossimità dello svincolo di Imperia Ovest dell’attuale Aurelia, in modo da diminuire l’impatto derivante dallo scavalcamento del torrente Prino. La funzionalità della nuova infrastruttura è garantita comunque dall’esistente viabilità. Un’altra richiesta è relativa alla modifica della tratta di Imperia Est: qui, nel tentativo di diminuire l’impatto, la Regione richiede una traslazione e un abbassamento, in modo da avvicinare il tracciato al cimitero. Così le tratte in galleria si allungano e si accorciano quelle in viadotto». Ora il progetto verrà inviato al ministero che lo porterà in Conferenza dei servizi.
Si legge nel documento del Comitato spontaneo nuova Aurelia bis di Oliveto e Barcheto di Oneglia: «Sulla scorta della documentazione pervenuta dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti risulta mancante, per il tratto di viadotto in elevazione a fronte del borgo di Oliveto, lungo lo svincolo autostradale di Imperia Est, il fotomontaggio che, secondo le normative relative alla valutazione di impatto ambientale, deve rappresentare l’opera. Dalla relazione descrittiva risulta tuttavia la previsione di un viadotto che attraverserebbe la stretta valle, devastando la visuale panoramica che comprende, a monte, l’antica parrocchiale, il borgo e le colture di olivi secolari, e, a valle, il cimitero di Oneglia, con pesanti conseguenze sul piano dell’inquinamento acustico e atmosferico.
Tutta la progettazione non pare aver preso in considerazione l’esigenza di un Piano della mobilità, limitandosi a trasferire il traffico da una strozzatura all’altra. L’intero progetto perderebbe poi di significato se si dovesse bruscamente interrompere al confine con Diano Marina». L’esposto chiede «controlli agli atti procedimentali».

La Stampa, 19 dicembre 2012