Carla Nattero (SEL): perché mi candido

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Gran parte dell’impegno della mia vita è stato dedicato alla politica e alla scuola perché sono un’insegnante. Ho seguito passo passo la storia di quella parte della sinistra italiana che non si è mai fatta incantare dalle sirene del liberismo(Renzi compreso). Ripensandoci tra l’impegno della giovinezza e l’attuale c’è un punto in comune: sono sempre stata dalla parte della sinistra senza aggettivi, quella che non abdica ai suoi valori, che pensa che non ci sia progresso senza affermare i diritti degli uomini e delle donne, nella sfera personale e nel lavoro.
La mia esperienza politica ha avuto come punto forte di riferimento la provincia di Imperia con frequenti puntate genovesi. Adesso vorrei provare a proiettare la mia conoscenza della Liguria, dei suoi bisogni ed anche la mia competenza amministrativa, visto che ho fatto per molti anni il consigliere comunale, in una dimensione nazionale. I temi che affronterei sono quelli che mi stanno a cuore da sempre e adesso sono particolarmente sotto attacco delle politiche neoliberiste europee. Difesa della centralità della scuola pubblica; politiche della crescita e del lavoro fondate sul rispetto dell’ambiente, sull’ allargamento dei diritti di precari e lavoratori; rifiuto del far west sociale e ambientale propugnato da Monti; un nuovo modello di società che abbia come lievito il protagonismo delle donne.
La mia elezione sarebbe anche un segnale della rottura del sistema di potere scajolano. La provincia di Imperia contribuirebbe, per la prima volta dopo tanto tempo, a eleggere una donna di sinistra che ha sempre contrastato il potere dell’ex-ministro berlusconiano. L’ultima grande battaglia che ho fatto, insieme a tutta l’opposizione, è stata quella contro la megatruffa architettata intorno al porto turistico di Imperia.

Carla Nattero

Scritto da Angelo Amoretti

26 dicembre, 2012 alle 14:52