In qualcosa siamo primi

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Se ci mettiamo che anche con la ‘ndrangheta non ce la passiamo tanto bene, il quadretto è bello che fatto.
Forse è la ragione per cui la nostra provincia da anni è governata dal centrodestra, ma vale anche il contrario e cioè: siamo ladri e truffatori perché ci governa il centro destra o governa il centro destra con i voti anche dei ladri e dei truffatori?
Forse tutte e due. Una cosa è certa: se vai con lo zoppo impari a zoppicare e si potrebbe perfino dire che si va avanti a ricatti reciproci. Bisognerebbe cercare di rompere questo circolo vizioso: domenica e lunedì abbiamo una buona occasione per provare a farlo.

La provincia di Imperia è al primo posto in Liguria per evasori totali, ma anche per «falsi poveri», ovvero persone che, pur non avendone diritto, utilizzano prestazioni sociali agevolate, come contributi per affitti e per le mense scolastiche, borse di studio, riduzioni delle tasse universitarie, sussidi che in questo modo vengono tolti a chi è davvero economicamente svantaggiato.
Sono i dati emersi dal bilancio dell’attività operativa svolta nel 2012 dalla Guardia di Finanza, attività presentata ieri mattina dal comandante regionale, Generale di Divisione Flavio Zanini, che da oggi si trasferisce a Venezia come comandante interregionale dell’Italia Nord Orientale, sostituito in Liguria dal generale Rosario Lorusso.
Gli evasori totali scoperti nell’Imperiese sono 190 su 392 in tutta la Liguria, e 12 i paratotali rispetto ai 47 dell’intera regione (per rendere l’idea, Genova, al secondo posto, conta 78 evasori totali, Savona 77, Spezia 47). Per quanto riguarda le prestazioni agevolate, i controlli sono stati 531 per smascherare 310 falsi poveri (rispetto ai 135 del 2011): 165 nell’Imperiese (su 222 controlli), 68 a Genova (131 controlli), 41 a Savona (89 controlli), 36 alla Spezia (89 controlli).
La scoperta degli evasori totali si deve soprattutto a una massiccia operazione locale di controllo nel settore dell’edilizia.
Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, sono stati eseguiti 3731 interventi ispettivi che hanno consentito di constatare oltre 602 milioni di euro sottratti alle tasse e circa 102 milioni di Iva evasa in tutta la regione: un aumento, rispetto al 2011, rispettivamente del 33% e del 40%, mentre i controlli in realtà sono aumentati solo del 5%. «Perché quest’anno la nostra attività è stata più mirata, più intelligente» ha spiegato il comandante, confermando anche che sono cresciute del 30% le segnalazioni al 117 e le denunce.
Sono stati accertati danni erariali per oltre 52 milioni di euro, scoperte frodi ai finanziamenti comunitari e nazionali per oltre 5 milioni. In particolare, il settore più interessato è quello dell’agricoltura e degli incentivi alla formazione.
Per quanto riguarda le frodi sulla spesa previdenziale e assistenziale, ovvero le pensioni riscosse nonostante la morte del titolare, sono in corso accertamenti nell’Imperiese soprattutto nei casi di residenti all’estero.
Inoltre, ci sono 1300 posizioni al vaglio in tutta la regione per quanto riguarda patrimoni accumulati da persone che hanno subìto condanne, sono stati rinviati a giudizio o sono indagati per reati di natura finanziaria per i quali potrebbe scattare il sequestro dei beni.
Imperia virtuosa, infine, per quanto riguarda gli scontrini e le fatture: 758 esercizi colti sul fatto rispetto a 4443 controlli, contro 1648 su 4992 controlli a Savona, 931 su 3742 a Spezia e 2356 su 5498 a Genova.

La Stampa, 19 febbraio 2013

Scritto da Angelo Amoretti

19 febbraio, 2013 alle 12:29