O mia bella Madonnina

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La vicenda è nota.
Tempo fa, durante una cena-rimpatriata a cui partecipò anche Giacomo Raineri, venne fuori che Antonio Pastore, Alessandro Carli, Emanuele e Carlo Sciorato e lo scomparso Angelo Airaghi, da ragazzi, durante la seconda guerra mondiale, seppellirono una statuetta della Madonna per salvarla dalla distruzione.
E a qualcuno, dopo tutti questi anni, è venuto in mente di recuperarla per rimetterla nella sua nicchia.
La statuetta si trova in Piazza Parasio, a cinque passi esatti dalla fontana e a due metri di profondità e ci sarà bisogno di una videoispezione per individuare il posto esatto evitando così di danneggiare eventuali tubi e cavi.
Non ho idea di quanto costerà l’operazione, ma non importa: oltretutto la Madonna è celeste (qualche giorno fa il Secolone aveva scritto che è azzurra, ma poi devono aver pensato di miscelare i colori dell’Udc e di Forza Italia, visto che del recupero si stanno interessando Giacomo Raineri e Claudio Baudena).
Quello che mi domando è: come mai questi ultrasettantenni che nel 45 nascosero la statuetta, hanno deciso solo adesso di rivelare il loro “segreto”?
Se ci tengono così tanto, come mai per oltre sessant’anni non hanno detto niente a nessuno?
E infine un timore: non è che scavando rovineranno gli splendidi giochi, posti proprio dove, due metri sotto, ci sarebbe la Madonna?
P.S. Credo che il pezzo di Natalino Famà sulla vicenda della San Lorenzo sia stato il suo articolo più letto in assoluto da quando scrive su Il Secolo XIX: è la forza del Web.

Scritto da Angelo Amoretti

13 giugno, 2007 alle 8:36