I nomi della rosa

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Sarà una giunta “sobria”, sei o sette assessori, e già si cominciano a fare i nomi e le previsioni, poi le vedremo.
Nel frattempo leggo su Il Secolo XIX di oggi che il Sindaco Capacci “smonta il Comune“, nel senso che sta studiando di mettere “le persone giuste al posto giusto“. Voglio sperare, e ne sono certo, che abbia voluto dire non quello che pensate voi, disfattisti e maliziosi, ma semplicemente che cercherà di organizzare la macchina mettendo le persone competenti nei posti più adatti a loro.
C’è da augurarsi che, visto che in Provincia il PD lotta per accorpare varie dirigenze, anche in Comune, così, giusto per risparmiare un po’, siano accorpati certi uffici, in modo da risparmiare sul costo dei dirigenti.
E c’è da augurarsi che i programmi elettorali siano rispettati e possibilmente portati a compimento.
Già che ci siamo si potrebbe risparmiare sulle consulenze perché, giusto per fare un esempio, pagare un esterno che ti aiuta a piantare qualche pianta al Parco Urbano, oggi come oggi sarebbe una colossale presa per i fondelli.
Tornando al toto-giunta e leggendo l’articolo di Diego David sempre sul Secolo XIX di oggi, l’entusiasmo cala un po’.
Leggo infatti che “L’assessore regionale Giovanni Barbagallo che ha “piazzato” la nipote Enrica Chiarini al secondo posto degli eletti, non ha intenzione di rinunciare a un posto in giunta per un esponente della sua corrente, così come quelle di Pino De Bonis sostenuto dal fratello Antonio.
Con tutto il rispetto per i due compagni, la cosa non sarebbe simpatica, dal punto di vista formale e dell’immagine. Ma questa è la mia opinione.
Sara Serafini, insegnante e storica dell’arte, probabilmente si occuperà del Museo Navale, che conosce molto bene.
Leggo che Giuseppe Zagarella, oltre a fare il vice sindaco, si occuperà di urbanistica, porti e demanio insieme proprio a Capacci: l’esperienza c’è, la competenza pure. Che Dio ce la mandi buona. Forse è anche per questo che Carlo Capacci si recherà in udienza dal Papa. Comunque la novità c’è: molto meglio, sotto tutti i punti di vista, una benedizione di Francesco che una di Claudio.

Scritto da Angelo Amoretti

13 giugno, 2013 alle 12:28