Una pallottola spuntata

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Al Sindaco Capacci, dopo che la Digos aveva intercettato una busta con proiettili a lui indirizzata, è arrivata la solidarietà di tutti, ma proprio tutti. Quindi, visto che il mondo gira così, gliele mando anche io, scusandomi per il ritardo dovuto a motivi “tecnici”.
Così mi metto la coscienza a posto. Già, perché c’è sicuramente più di uno che gliel’ha mandata sennò “chissà cosa pensano gli altri”. E, perdonate la sincerità, trovo assai patetica la vicenda.
Supponiamo che si tratti di un avvertimento mafioso (ma non lo è di certo): se gli invio la mia solidarietà significa che mafioso non sono e se non gliela mando, invece sì?
Chi non era alla fiaccolata di ieri contro la mafia, è colluso? Chi c’era non lo è? Trovo ridicolo il teorema.
E trovo ridicole alcune frasi trovate qua e là sui portali locali.
Quelli dell’opposizione, a parte Mauro Servalli di Imperia Bene Comune, ne approfittano per chiedere che vengano abbassati i toni perché ormai la campagna elettorale è finita e chi ha vinto governa, chi ha perso fa opposizione (il che è ancora tutto da dimostrare, a livello locale). Curioso che l’appello venga da chi in campagna elettorale c’era già due giorni dopo il varo della Giunta, ma sorvoliamo.
Quelli del partito dell’amore si prodigano in un “abbassiamo i toni”: perché, erano alti?! Da qua non si sente bene.
Piuttosto c’è da condannare senza riserva il gesto di chi ha spedito la busta: posso capire benissimo la sua disperazione, ma avrebbe potuto “protestare” in una maniera diversa e, detto per inciso, la crisi economica in cui sfortunatamente si trova, non è certo stata causata da Capacci e la sua Giunta.
Il Sindaco si dice “estremamente tranquillo” e fa bene. Il perché ce lo spiega indirettamente Paolo Franceschetti nel suo blog, quando scrive di minacce in genere:

1) la minaccia non è mai esplicita. E’ sotto forma di consiglio, raccomandazione, ecc…
2) Non è possibile raccontare che sei stato minacciato altrimenti la situazione peggiora e ti prendono per pazzo.
3) Quando sei un personaggio pubblico la minaccia è eseguita in modo eclatante, per mezzo di altri fatti: processi, sequestri, furti, ecc…
4) Se ti minacciano non sei in pericolo.
5) Se i giornali si occupano delle minacce ricevute da qualcuno, è perché devono far sapere che la persona è minacciata. Ma non lo fanno certo per informare.
6) se denunci delle minacce esplicite (pallottole sull’auto; la porta dello studio sfondata) te le sei inventate per farti pubblicità o per esibizionismo.
7) se denunci delle minacce velate o indirette, sei un paranoico perché erano raccomandazioni o consigli.
Se denunci una minaccia indiretta, come il sabotaggio dell’auto, o il processo penale che ti hanno costruito, sei paranoico; e poi sei ti che guidi male, e il giudice che è distratto e ti ha condannato senza motivo.

Scritto da Angelo Amoretti

20 luglio, 2013 alle 21:53