Stupefacente: Scajola firma per i referendum dei radicali

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Oggi mi son perso uno spettacolo eccezionale e mi rode assai.
Il bello è che era all’aperto e gratuito, cosa chiedere di più a una città che da molti è considerata monotona?! L’on. Claudio Scajola ha firmato per i referendum promossi dai radicali!
Pensate: c’erano, tra gli altri, anche suo nipote Marco, Luigi Sappa (presidente di questa provincia “dimenticata da Dio e dagli uomini“, come ha dichiarato di recente Ivo De Michelis, dopo la trombatura presa dalla CARIGE), Angelo Dulbecco e nientepopodimenoché Antonello Ranise.
I referendum in questione, per quei pochi che ancora non lo sapessero, sono quelli che pochi giorni fa ha firmato Silvio Berlusconi, insieme a Marco Pannella.
Quando lo ha fatto in effetti mi sono domandato se la firma di un condannato in via definitiva per frode fiscale sia valida o no, ma non mi sono meravigliato che il piduista più famoso del mondo abbia firmato i referendum con cui si vogliono abolire alcune leggi emanate dal suo governo: sì, quest’uomo, che è un genio, ha firmato per abrogare le leggi fatte dal suo governo.
E non c’è da stupirsi che a firmare si sia accodato anche l’on. Claudio Scajola, però, ripeto, lo spettacolo deve essere stato unico.
Anche perché in quei governi che hanno partorito quelle leggi c’era anche il nostro eroe, solo che durante le votazioni era “in missione”, quindi può sempre dire che non ne sapeva niente.
Ma immaginate la scena, davanti a Palazzo Civico, come fosse un ristorante.
L’eroe entra per firmare e trova l’ufficio elettorale chiuso. Lì per lì s’indigna e dice che ciò “dimostra quanto questa amministrazione sia lontano dalla gente” (se il sindaco fosse ancora Sappa, per dire, l’ufficio elettorale sarebbe stato sicuramente accessibile e con ogni probabilità avrebbe aperto succursali nelle circoscrizioni. Non ci sono più? Le avrebbe riaperte!) ma poi, proprio come quando al ristorante non c’è più posto, in un baleno si è fatto servire un banchetto improvvisato con tanto di bandiera di Forza Italia (come sono lontani i tempi in cui diceva che quelli di Forza Italia “sono soltanto dei fascisti“!) e ha così finalmente firmato. Detto tra parentesi, se lo avessi messo io: occupazione di suolo pubblico, disturbo della quiete pubblica, abuso di potere e bla bla bla, ma io sono io e lui è lui.
Però il nostro eroe si è accorto che mancavano i moduli per l’abrogazione delle leggi che a suo tempo, se non fosse stato in missione, avrebbe sicuramente approvato, così, con la coerenza che lo contraddistingue, ha ordinato un’altra portata, tuonando ai suoi: “Voglio firmarli tutti, bisogna aprire un dibattito, portatemi tutti i moduli!“. I “suoi” forse pensavano che si poteva evitare di firmare per l’abrogazione della Bossi-Fini e della Fini-Giovanardi e forse gli hanno fatto lo scherzetto, ma lui non è mica abbelinato!
Alla fine ci mancava che ordinasse il caffè e l’ammazzacaffè, ma si è limitato a dire che Scullino è un galantuomo, “uno dei migliori sindaci della storia di Ventimiglia“.
Da sotto i pini (quelli che sono stati testimoni oculari dell’arresto di Guardachebellavista Caltagirone, per capirci) è partito un rutto che sembrava fosse saltata la fontana di acqua gassata del parco urbano, ma niente, era uno che mangiava pane e pomodoro per i cavoli suoi (me lo ha detto il colonnello).

fonti: cercatevele voi ché io non ne ho voglia