“Basta falsità sul Porto di Oneglia”

36 commenti al post

Il Consigliere Regionale Franco Bonello, Presidente del Gruppo “Unione a Sinistra-Sinistra Europea”, interviene sulla questione del porto commerciale di Oneglia:

«Ha ragione il Sindaco Sappa quando dice che nel porto di Oneglia è “intollerabile che il rapporto tra aree date in concessione e occupazione relativa sia così basso e che il cuore pulsante del porto sia un deserto riservato a pochi”. Allora il Sindaco di Imperia agisca di conseguenza e non continui a far finta di niente. Ritiri le concessioni demaniali a quelle società come la Docsa e la Deposito Franco che non utilizzano le concessioni per sviluppare un’attività commerciale e quindi non producono ricchezza e occupazione per la città di Imperia.
Il Sindaco sa benissimo che le suddette società, con le relative concessioni, sono state acquisite dalla Porto di Oneglia spa che appartiene
alla famiglia Parodi, alla Guatelli Immobiliare, alla Desiderio srl, per un 41% alla Acquamare di Caltagirone, per il 49% alla M2 srl e per il restante
10% alla Porto di Imperia spa, società, quest’ultima, della quale il Comune di Imperia detiene il 33% del capitale azionario. È a conoscenza quindi che
i titolari delle concessioni commerciali sul porto di Oneglia sono gli stessi soggetti impegnati nella realizzazione del nuovo porto turistico e che non hanno nessuna intenzione di utilizzare le concessioni commerciali, ma intendono piuttosto sviluppare l’attività turistica anche nel bacino commerciale di Oneglia. Tutto ciò è in linea con quanto dichiarato in più occasioni dall’On. Claudio Scajola.
Il Sindaco chieda alla Docsa e alla Deposito Franco la presentazione di piani di impresa e, in assenza di tali piani che indichino obiettivi di sviluppo, applichi la legge e ritiri le concessioni. Inoltre impegni l’Amministrazione comunale a trasferire le attività commerciali (attualmente localizzate nel bacino di Porto Maurizio) a Oneglia, cosa peraltro prevista dalle autorizzazioni per la realizzazione del nuovo porto turistico.
Sono d’accordo con il Consigliere regionale Tirreno Bianchi che ha dichiarato che il porto di Imperia è un bene pubblico di cui è direttamente
titolare la Regione Liguria, che con legge regionale 26 aprile 1995 ne ha affidato la gestione al Comune di Imperia.
Quindi di fronte a una privatizzazione sostanziale del porto di Imperia attraverso intrecci societari a danno dell’interesse della collettività è
opportuno arrivare a un commissariamento del porto di Imperia. Di tale richiesta intendo farmi carico.»