SAD CITY – di E. Stark – Quinta puntata

senza commenti

Mi serviva una pistola. Non ne avevo mai usate in vita mia, ma era giunto il momento di farlo. Pistole se ne trovavano ovunque, ma pensai di non comprarla direttamente perchè spesso chi te la vende è un informatore della polizia. Così decisi di servirmi di un appoggio.
Qualche tempo prima ero in macchina con Lucky: stavamo andando a prendere l’aperitivo al centro. A un certo punto con un colpo di clacson salutò un tizio seduto al tavolo di un bar, e mi disse: «Lo vedi quello lì? Si chiama Frank. E’ un trafficone che non t’immagini e bisogna tenerselo buono perchè a darti una coltellata non ci mette nè uno nè due! Se gli chiedi un computer, una televisione, una pistola, insomma, qualsiasi cosa, stai certo che te la procura.»
Lo trovai qualche giorno dopo sulla passeggiata e lo avvicinai.
«Salve! Ha da accendere?»
Prese il suo Dupont d’oro e mi fece accendere senza dire una parola.
S’incamminò verso levante e io gli stavo a un metro di distanza: la passeggiata brulicava di gente e di bambini chiassosi: proprio quello che ci voleva per coprire le nostre voci nel caso ci fossero stati microfoni nascosti nei lampioni o sulle palme. Non ho mai saputo se ci fossero veramente, ma non volevo correre nessun rischio.
A Montecarlo c’erano telecamere dappertutto e anche a Sad City il sindaco voleva cominciare a metterne qualcuna nella via principale, per ‘controllare il traffico’.
«Sono amico di Lucky» dissi senza preamboli.
Frank non era un malavitoso, ma qualche noia con la giustizia l’aveva avuto e nel giro era conosciuto.
«Ah! E come sta il tuo amico?» chiese senza voltarsi verso di me e continuando a passeggiare.
Sapevo benissimo che era una domanda trabocchetto: tutti quanti nel giro sapevano che Lucky era al fresco, così non esitai e gli risposi: «Non credo che se la stia passando bene e forse starebbe meglio se fosse fuori.»
Lui meditando rispose: «Cosa vuoi da me?»
«Mi serve una pistola.»»
«Fatti trovare qua domani a quest’ora con una colomba pasquale. Porta quella da un chilo della Balocco, con le mandorle e mettici dentro trecento euro».

Fine quinta puntata – continua –

Scritto da Angelo Amoretti

16 ottobre, 2005 alle 20:52

Pubblicato in Racconti



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