Un politico avvisò Scajola: “Marco Biagi è in pericolo”

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L’INCHIESTA SULLE CARTE TRAFUGATE
L’appunto sarebbe nell’archivio sequestrato all’ex ministro

Guido Ruotolo – La Stampa

Un appunto. Ci sarebbe anche l’appunto di un politico tra i documenti trovati nell’archivio dell’ex ministro dell’Interno, Claudio Scajola, inviato dalla Procura di Roma a quella di Bologna. E in quell’appunto il politico avrebbe scritto all’ex ministro oggi in carcere per aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena: «Guarda che Marco Biagi è in pericolo».
Dunque, ritagli di giornali, documenti del ministero dell’Interno, appunti compromettenti, come il messaggio del politico che potrebbe confermare la ipotesi che quella di Scajola fu una gravissima sottovalutazione dei rischi che il giuslavorista bolognese stava correndo. Avendo, lui, all’epoca, detto di non aver avuto coscienza del pericolo che Biagi correva.
Già allora, quella tesi fu confutata da autorevoli esponenti politici, come Pierferdinando Casini che sostenne di aver segnalato al capo della Polizia le richieste di protezione del giuslavorista. Ma anche altri documenti riservati (o segreti) sarebbero stati ritrovati dalla Procura di Roma nella disponibilità dell’ex capo della segreteria di Scajola, Luciano Zocchi, indagato per la presunta truffa ai Salesiani, e del funzionario dell’Aise al quale sarebbero finiti faldoni e i sacchi neri della raccolta dei rifiuti riempiti di dossier e faldoni dell’archivio dell’ex numero uno del Viminale. E la Procura sta cercando di definire la effettiva qualificazione di quei documenti la Procura.
Il pm romano Sergio Colaiocco ha interrogato a metà aprile Claudio Scajola, dopo aver aperto un fascicolo a suo carico per sottrazione di atti. Con il pm l’ex ministro si è giustificando sostenendo che tutta la documentazione rinvenuta era stata prelevata dalla sua segreteria e comunque si trattava di materiale non riservato o segreto. Tesi che cozzerebbe con quanto affermerebbero alcuni report della nostra intelligence.
L’inchiesta romana potrebbe essere al giro di boa. Certo è che sugli archivi di Scajola si sono incentrate le aspettative di diverse procure. Reggio Calabria aspetta l’interrogatorio di garanzia di chiara Ricci, la moglie di Matacena, prima di andare in Liguria, a prendere visione dell’archivio sigillato dalla Dia dell’ex ministro.