Come aggirare i divieti di balneazione

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Giovedì  mattina, a causa di alcuni lavori di scavo che hanno danneggiato un tubo della fognatura all’altezza dell’ampio parcheggio,  con una tempestiva ordinanza del Sindaco Sappa, sono stati vietati i bagni al Prino.
Oggi, domenica 26, alle 11 si era ancora in attesa dell’ufficialità dei risultati dell’Arpal che probabilmente daranno il via libera ai bagnanti di rituffarsi in mare (sebbene molti lo abbiano fatto anche i giorni scorsi, nonostante il divieto).
Senonché alle 11 il cartello sugli scogli  vicino al parcheggio e quello sul moletto più a levante, non c’erano più: sono stati rimossi da ignoti, stando a quel che mi ha detto un bagnino del Tapas.
Un cartello è ancora visibile, all’entrata de La Scala Azzurra.
Non c’è ombra di vigili nei dintorni, l’ordinanza non è ancora stata revocata, ma molti bagnanti non sono neppure al corrente che in quel tratto, in teoria, sarebbe ancora vietato fare il bagno, anche se a onor del vero bisogna dire che l’acqua, apparentemente, sembra pulitissima.
E’ stata un’estate di pupù in tutti i sensi per il nostro mare.
Venerdì 13 luglio era scattata l’ordinanza di divieto a levante di Borgo Peri (ricordate la faccenda della pupù pubblica/privata?) che non era durata un paio di giorni, come erroneamente scritto oggi da un quotidiano locale, ma ben sei, visto che la revoca era arrivata il 19 luglio. Tra l’altro non era neppure “qualche mese fa” perché il fatto era avvenuto a luglio.
Ora questa nuova rottura.
Insomma, speriamo che l’anno prossimo le cose vadano meglio, il tempo per rivedere la rete fognaria c’è. Sennò, tra una cosa e l’altra, oltre ai negozi, se andiamo avanti così, chiuderanno anche gli stabilimenti balneari e per una città di mare sarebbe veramente un paradosso.