Movimenti in movimento

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Si direbbe che i grillini, a Imperia, si siano spaccati: una parte sta con Beppe Grillo, l’altra con gli amici di Beppe Grillo.
L’amicizia è una cosa importante e quindi Antonio Russo, il candidato sindaco del M5S che quella sera sul palco in piazza Dante non era conosciuto neppure da Grillo in persona, si premura a precisare che il marchio è suo e guai a chi glielo tocca.
Gli amici del Beppe dicono che non c’è attrito: faranno dei gruppi di lavoro, presenteranno il compito a quelli del M5S e attenderanno gli sviluppi.
In tema di spazzatura ci sono voluti tre di Arma di Taggia a spiegar loro chi è Ghilardi e dove è il Rio Sgorreto. Comunque va bene così.
Alla riunione, a titolo personale, c’ero pure io. Ammiro le intenzioni, ma è il metodo che non funziona bene. Mi sono solo permesso di far notare che quello che propongono in fatto di rumenta, anni fa già un certo Alberto Gabrielli lo aveva spiegato bene. Solo che Alberto è (era?) di Rifondazione e ’ste bandiere e ’ste falci con i martelli ormai non interessavano più a nessuno.
Nel frattempo il potere, non certo quello che sta nel Palazzo del Comune, se ne va in brodo di giuggiole.
Però, attenzione: c’è il Grido in agguato. Per il momento è un urletto, tipo orgasmino o marmo freddo del bagno (cit. “I viaggiatori della sera”) che potrebbe anche diventare l’urlo di Tarzan, Nel bosco di Rezzo.
Nota per chi non mi conosce: il presente post prende ironicamente per il culo grillini, amici di grillo e quelli all’ultimo grido, ai quali vanno i miei sinceri auguri. La città ha bisogno di movimento: dai e dai, alla fine qualcosa si muoverà (solo che nel frattempo il potere si sarà già spostato).
Qualcuno mi dirà: facile criticare, provaci tu.
Già fatto.
Fallito.

Scritto da Angelo Amoretti

30 luglio, 2014 alle 16:18

Pubblicato in Attualità



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