Rendiamo visibile l’invisibile

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Riporto l’articolo apparso sul Secolo XIX dello scorso 30 novembre e poi faccio due considerazioni.

GLI EQUILIBRISMI DEL SINDACO PREDILETTO DA BURLANDO MA IMPEGNATO NELLA “ROTTAMAZIONE”
«LIBERI TUTTI PER LE PRIMARIE MA ALLE REGIONALI CI SAREMO»
Capacci non tradisce il governatore ma punta al nuovo con la sua lista “Liguria cambia”

È un Capacci machiavellico, con un ruolo di costruttore,faber,quello che si prepara a replicare il modello della lista civica Imperia Cambia , pronto per correre alle regionali nella coalizione di centrosinistra.

Nasce Liguria Cambia. Che cosa volete cambiare?

«È da un anno che ci penso vista l’esperienza positiva su Imperia l’idea è stata quella di estendere un modo di fare politica, dove per politico intendo la massima espressione della parola “polis”: occuparsi del proprio territorio per farlo crescere prosperare. Un’ idea espandibile quantomeno su scala regionale».

Voltare pagina per un dopo-Burlando?

«Intendo dire cambiare modo di fare politica. La Liguria ha un potenziale economico immenso che va sfruttato appieno.Penso a un gruppo di persone che appartengono al mondo della società reale, che non fanno i politici di mestiere, che sono a contatto con il mondo de llavoro,imprenditori, professionisti, cittadini. Distaccarsi dagli usi e consumi della politica tradizionale».

Come intendete muovervi?

«Abbiamo partecipato alla redazione di un documento contenente le linee guida per le primarie ancora prima che venissero scelti i candidati in accordo con il segretario regionale del Pd Lunardon. Non abbiamo la presunzione di poter cambiare laLiguria da soli, ma la consapevolezza di poter contribuire in maniera fattiva al cambiamento alleandoci con un partito incline al rinnovamento».

Candiderete qualcuno alle primarie?

«Ci abbiamo pensato ma non è il caso.Formeremo invece liste in tutte le province. C’è già interesse, ho incontrato sindaci, consiglieri, cittadini».

E il sindaco Capacci?

«Ho preso un impegno con gli elettori di Imperia e lo manterrò. Non avrò un ruolo politicamente attivo. Organizzo, lavoro al progetto ma i candidati saranno altri. L’eventuale presenza di Liguria Cambia nel governo della Regione dovrà portare attenzione verso ilterritorio e nel nostro caso verso la provincia di Imperia».

I suoi avversari dicono però che Imperia non è poi così cambiata (in meglio) durante la sua amministrazione.

«I problemi creati in trent’anni non si risolvono in un anno.Ci vogliono pazienza, lavoro e soldi. I soldi non ci sono, abbiamo invece cambiato molto: il porto doveva chiudere a luglio e sta funzionando e lo stiamo gestendo noi, Agnesi doveva essere chiusa quest’anno e stiamo lavorando perchè rimanga a Imperia, abbiamo ereditato un appalto rifiuti disastroso, oggi Tradeco sta funzionando molto meglio, la differenziata è passata dal 19 al 40 per cento, la macchina comunale si è rimessa inmoto.Certo non abbiamo costruito un grattacielo, ill avoro fatto è poco visibile, ci vuole tempo».

Alle primarie chi appoggerete: Paita o Cofferati?

«Nessun nome, non cerchiamo poltrone ma vogliamo dare un contributo, senso civico e impegno. Indipendentemente da chi sarà il candidato. Potrebbe uscire un nome nuovo, non è detto. Valuteremo le proposte ma non credo che faremo alcun appoggio pubblico»

Milena Arnaldi

Il Sindaco dice bene, secondo me, quando fa notare che senza soldi si può far poco e che quel poco non è visibile, ma bisognerebbe darsi una mossa e far vedere un po’ di più.
Non mi era capitato da anni, ma qualche mese fa ho dato due o tre consigli all’Assessore Parodi per rendere più “presentabile” la frazione in cui abito. Con pochi euro si potrebbe combinare qualcosa di utile per tutti i cittadini e per chi viene a visitare il ponte romanico e la chiesetta di San Martino, ma a tutt’oggi è ancora tutto invisibile. Perché mi piacerebbe che una volta tanto l’amministrazione si occupasse delle frazioni.
Purtroppo, in alcune (penso a Montegrazie e a Artallo), sono sorti problemi non previsti (fino a un certo punto) che costeranno una cifra al Comune, ma non si è ancora capito bene che le frazioni fanno parte del territorio comunale e che se fossero valorizzate meglio, con poca spesa, sarebbero un bel fiore all’occhiello per la Città di Imperia.
Chi mi segue sa che non ho mai fatto un tifo sfrenato per questa amministrazione, ma sicuramente ne avrei fatto un po’ meno se il sindaco della città fosse chi, sul suo profilo Facebook ha postato una foto del Duce e assessore, per esempio, un altro che ha dichiarato e ribadito che è favorevole alla pena di morte.
E, a proposito di quello che si può fare con pochi soldi a disposizione, in una discussione avuta con un amico passato da La Svolta a Fratelli d’Italia, ho chiesto cosa avrebbe fatto finora il signor Casano, se fosse Sindaco. Mi ha dato delle risposte vaghe che non mi hanno convinto per niente.
Ci sono altri aspetti da tenere in cosiderazione, ma ci tornerò eventualmente in un prossimo post.

Scritto da Angelo Amoretti

2 dicembre, 2014 alle 19:37