I treni a vapore

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Pier Paolo Cervone su La Stampa di oggi, riguardo la triste vicenda dei lavori bloccati per il raddoppio della ferrovia, scrive che la prima verità che non si saprà mai è quella riguardo a chi ha fatto arrivare i finanziamenti (”Scajola, Adolfo, Biasotti, Berlusconi oppure Di Pietro, Burlando e Prodi?”).
Poi aggiunge che in fondo ai pendolari e “alla gente” queste cose non importano: importa che il raddoppio si faccia.
La seconda verità che non si saprà mai riguarda chi doveva individuare le discariche per tempo.
Ne deduco che “alla gente” importi di più sapere come mai i lavori sono stati interrotti e di chi è la colpa. Tanto per il gusto di sapere, almeno, chi mandare a quel paese.

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Scritto da Angelo Amoretti

20 settembre, 2007 alle 13:05