Vittorio Adolfo restituisce il tesoretto

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Il deputato dell’Udc Vittorio Adolfo restituirà i circa 50 mila euro alla Regione: l’onorevole continuava a percepire circa 2900 euro al mese, pur non essendo più in consiglio regionale.
«Dalla verifica di ieri in Regione con il presidente del Consiglio regionale Giacomo Ronzitti, è emerso in modo evidente che si è trattato di un disguido tecnico, increscioso per tutti, ma comunque pienamente definito e chiarito. Circa la corresponsione del vitalizio, è stata immediatamente convenuta la reintegrazione, con relativa rivalutazione degli interessi, di quanto involontariamente percepito. Spiace comunque constatare come, da parte di certi organi di stampa, siano stati riportati elementi privi di fondamento» ha dichiarato a La Stampa oggi in edicola.
La vicenda aveva fatto discutere e il quotidiano di Torino riporta le impressioni di alcuni esponenti politici locali. Eccole.
Graziano Crepaldi, commissario regionale della DC Libertas: «La vicenda di Adolfo mi ha nauseato: lui si manifesta democristiano ma è uno di quelli che ha rovinato la dc. Sono esempi che gettano discredito su tutto il mondo della politica. Più volte ho provato ad avere un confronto con lui, ma non ci si può discutere. Sono veramente desolato nel pensare che possano indirettamente collegarci per via del simbolo che compare sullo stemma dell’Udc, ovvero lo scudo crociato. Il doppio stipendio? Non poteva non sapere. Al mio paese, a Cantù, in Brianza, c’è un detto: “Se la va la gà i gamb”, ovvero, finche va va».
Lilli Alampi, segretaria cittadina di Rifondazione: «Ritengo scandaloso che, mentre i lavoratori devono affrontare grossi problemi di retribuzione e di pensione, quindi mentre la gente fatica ad arrivare a fine mese e sicuramente controlla lo stato delle proprie finanze per riuscire a sbarcare il lunario, emerga un esempio clamoroso di “ignoranza” o di noncuranza verso la propria situazione economica. Ciò che mi ha offeso di più è il disinteresse verso le condizioni reali della popolazione da parte di coloro che dovrebbero essere i suoi rappresentanti. Emblematiche sono le parole di Adolfo quando dice: “Non vivo certo di queste prebende”».
Fulvio Vassallo, consigliere provinciale per i Ds, ex assessore regionale: «Non se n’era accorto? Non credo sia possibile. Non conosceva la norma? E’ una legge dell’87…Non riesco a capacitarmi come Adolfo non sapesse queste cose: dovrebbero far parte dell’abc di un consigliere»
Infine quella di Eugenio Minasso deputato di AN:«Penso che sia un incidente da attribuire alla Regione. Da parte di Adolfo non ci può essere stata malizia, forse un poco di superficialità. Posso mettere la mano sul fuoco sulla buona fede del collega, che è facilmente dimostrabile: prendendo due stipendi scattava un’aliquota più alta. Avrebbe dovuto pagare più tasse visto che le retribuzioni sono inserite nella dichiarazione dei redditi. Per poi dover restituire i soldi percepiti? E’ una sorta di masochismo finanziario».

Scritto da Angelo Amoretti

27 ottobre, 2007 alle 8:25

Pubblicato in Politica

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