Villa Carpeneto: l’asta è andata deserta

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L’asta del 31 ottobre scorso per la vendita di Villa Carpeneto è andata deserta. Avevo previsto la vendita secca e sono felice di essermi sbagliato.
Ora bisognerebbe capire se l’eventuale acquirente si è tirato indietro per via di tutta questa pur tardiva mobilitazione, o se nei suoi piani c’era l’intento di lasciare deserta la gara a prescindere. Solo lui può saperlo.
Intanto il prezzo di base scenderà e vedremo come andrà la prossima volta perché ovviamente il Comune ritenterà di vendere la prestigiosa villa: ha bisogno di soldi per il restauro dell’Oratorio di S.Pietro e varie manutenzioni nelle scuole.
L’Assessore Rodolfo Leone ha detto a La Stampa che è contrario a un eventuale ribasso della base d’asta (ora di 2 milioni)  ma che non spetta a lui decidere.
D’altronde più il Comune incasserà meglio sarà per le sue finanze. Per quanto riguarda la proposta recente del CESPIM, l’Assessore dice: «Mettano per iscritto quanto esposto ufficiosamente e poi vedremo. Sulla questione c’è però una chiara divergenza politica: la sinistra vorrebbe l’immobile per destinarlo ad associazioni del proprio colore. Su questo abbiamo riserve.»
La direttrice del Cespim Antonietta Semeria, intervistata da Il Secolo XIX, da parte sua ha dichiarato: «Potremmo anche definirla una vittoria, però il tempo stringe. Prima che il Comune si rifaccia sotto per indire la prossima asta, dobbiamo assolutamente predisporre la nostra proposta articolata di gestione della struttura e poi incontrare il sindaco per “convincerlo”a desistere dal tentativo di vendere Villa Carpeneto».
Vedremo gli sviluppi della vicenda.