Piccoli sconfinamenti [Fine]

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Giovedi 6 dicembre il Secolo XIX esce con in prima pagina questo articolo, a firma Roberto Berio e Alessandra Boero:

L’articolo continua a pagina sette tralasciando di specificare che le case da affittare non sono nel Comune di Villa Faraldi.
Può darsi che la Boero e Berio già sapessero e che siano stati al gioco.
E la brava Alessandra concludeva il pezzo così: “Che cosa diranno domani della proposta choc gli abitanti di Villa Faraldi? Fino ad oggi hanno seguito il loro sindaco, tributandogli alla seconda rielezione un significativo 79,9%. Cambieranno idea?“.
Lo stesso giorno, ma nella edizione online, esce questo articolo, sempre a firma Alessandra Boero, che viene ripreso il giorno dopo (venerdì 7) sull’edizione cartacea. Con una piccola importante differenza: nell’occhiello dell’articolo online, come si può notare, c’è scritto, tra l’altro: “Ascolta Giacomo Chiappori intervistato da Luigi Valenziano di Radio 19“.
Alla fine dell’intervista Chiappori dice “La fortuna vuole che gli alloggi non siano nel mio comune, ma sia un lascito e siano nel comune di qualchedun altro
Quindi, prima dell’uscita, al Secolone sapevano già che le case non sono a Villa Faraldi, bensì in qualche altro Comune.
Nonostante ciò Alessandra Boero si mette l’elmetto e gioca a fare l’inviata di guerra: quella che potrebbe scatenarsi tra il Sindaco e i cittadini contrari alla sua iniziativa. E continua a giocare perché a un certo punto scrive: “Sicuramente è ancora presto per capire realmente il pensiero di coloro che, domani, potrebbero essere i vicini di casa di avvenenti bellezze a pagamento.
Lo stesso giorno su Il Giornale.it esce l’intervista a Chiappori di Gabriele Villa (evidentemente scritta il giorno prima) , ma neppure in questa si dice l’esatta ubicazione degli appartamenti.
E Chiappori continua nel gioco, dicendo che in paese non scoppierà nessuna rivoluzione:”I miei concittadini capiranno perché mi vogliono bene. Nel 2001 mi hanno eletto col 63 per cento, nel 2006 mi hanno rieletto con l’80 per cento dei consensi. E gli scapoli saranno più contenti di incontrare comodamente le prostitute in un ambiente pulito e igienico. Perchè io queste condizioni le imporrò nel contratto d’affitto.
Il Villa si aggira anche per Villa (scusate il bisticcio) e a momenti intervista anche Yuri, il cane di Mario, preso com’è dall’idea dell’invasione delle prostitute.
Chiede un parere anche a Emma, che tra l’altro dice: «Impossibile, non ci credo e poi quelle case, le case del lascito non sono mica tutte qui, sono anche a Savona, quindi è meglio che vadano a lavorare, là quelle…»
Ora non so dire se Chiappori deve aver pensato che fosse giunto il momento di fare chiarezza, fatto è che oggi, su La Stampa, a Maurizio Tagliano dice che gli alloggi di proprietà del Comune di Villa Faraldi, in realtà sono a Savona.
Fine del gioco.
Insomma, Chiappori, determinato ad affittare alle professioniste del sesso (ma non a Villa Faraldi, dove tutti vivranno felici e contenti come prima), ci ha preso un po’ per il sedere (con la complicità – o no? – della stampa), ma ha raggiunto l’obiettivo di far parlare di sé e della sua proposta.

Scritto da Angelo Amoretti

8 dicembre, 2007 alle 22:52

Pubblicato in Personaggi

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