SAD CITY – di E. Stark – Ottava puntata

senza commenti

Era passato un anno da quando avevo sparato a Garden ed era giunto il momento di mettere in atto il mio secondo colpo.
Ero riuscito a mantenermi calmo e penso di non essermi mai tradito. Continuavo a frequentare qualche amico, a vedermi con loro il sabato sera, a prendere l’aperitivo la domenica. Insomma, tutto filava liscio e nessuno pareva avesse scorto un qualsiasi cambiamento in me: significa che non c’era stato. Semplicemente ero determinato a portare a termine la mia missione. Già, me l’ero proprio messa in testa come si fosse trattato di una vera e propria missione.
A volte mi chiedevo a cosa mai potesse servire, a me e a Sad City, quello che avevo in mente di fare e la risposta era: forse a niente, ma almeno mi sarei tolto qualche piccola soddisfazione personale. Ero diventato bastardo e nessuno se n’era accorto.
A Sad City c’era un’industria olearia, fiore all’occhiello della città.
I proprietari erano padroni quasi di tutto e ormai avevano il potere di cambiare Sad City a loro piacimento, grazie agli intrallazzi che avevano con i politici. Avevo deciso di rovinarli.
Magari col tempo si sarebbero ripresi, ma col tiro che avevo in mente di far loro, per un po’ non avrebbero più contato niente. E si sa come vanno le cose: finchè hai la grana, l’immagine e gli appoggi giusti, sei potente e rispettato. Se perdi la faccia e la grana, automaticamente perdi tutto il resto.
Avevo un amico che era stato dipendente dell’Ufficio di Igiene come analista. Una sera, mentre eravamo a bere una birra in un bar del centro, cominciai a parlare di olio. A lui faceva piacere ripensare a quando aveva lavorato là. Lo pagavano bene e si era fatto un bel po’ di esperienza perché analizzava tutto: acqua, latte, carne, pesce e tutto quello che c’era di commestibile in commercio.
Lo portai sul discorso che mi interessava e mi feci raccontare come veniva alterato chimicamente l’olio. Mi raccontò un sacco di modi che non avrei mai potuto immaginare. L’olio d’oliva veniva addirittura alterato intervenendo sulla molecola!
Di tutti i sistemi, quello che ebbe la mia attenzione, fu la clorofilla. Con questo prodotto i truffatori alteravano il colore dell’olio rendendolo più verde e più attraente. In alcuni Paesi era legale, in Italia no: era seriamente dannosa alla salute.
Avevo capito come fare per rovinare i Charly Brothers.

Fine ottava puntata – continua –

Scritto da Angelo Amoretti

6 novembre, 2005 alle 10:38

Pubblicato in Racconti



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