Monnezza sì, monnezza no

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Adesso che il pericolo pare passato, aggiungo alcune considerazioni alle notizie lette qua e là sui rifiuti campani.
Il Presidente della Provincia Gianni Giuliano ha detto no a Burlando, per una questione di principio e non politica. In una intervista rilasciata a una TV locale ha tenuto a precisare che quando si tratta di portare solidarietà per calamità naturali, la nostra provincia è sempre una delle prime.
Qualcuno, che devo ancora capire se disinformato o altro, ha fatto manifesti con i volti di Bassolino, Jervolino, Prodi e Pecoraro Scanio con su scritto “RIFIUTIamoli”. Gli autori non sanno (o fanno finta di non sapere) che dal nord est dei loro amici leghisti partivano (e chissà che ancora non partano) tonnellate di rifiuti, anche tossici, dirette proprio alle discariche campane.
Altri, meno intelligenti di Giuliano (dal punto di vista politico), si sono lasciati trasportare da entusiasmi giovanili dicendo che se fosse arrivato un solo camion di rifiuti campani, lo avrebbero bloccato per poi portare i sacchetti della spazzatura nel giardino del Governatore.
Un po’ come hanno fatto con Soru in Sardegna, che ha accettato l’invito del governo: gente travestita da ultras e pagata dalla destra (parole sue) ha manifestato davanti alla sua villa con lanci di sacchetti di rifiuti.
Lì per lì veniva spontaneo chiedersi cosa sarebbe successo se il governatore fosse stato di centrodestra e il Governo pure: probabilmente i sacchetti sarebbero volati lo stesso, ma lanciati da mani sinistre.
Ognuno, in sostanza, ha cavalcato la propria tigre ignorando, o facendo finta di non sapere, che la questione è sì la politica e i suoi collegamenti con la camorra, ma riguarda soprattutto l’ambiente in cui viviamo tutti.
Infatti in questi giorni sono venute fuori cose abbastanza inquietanti che, camion campani o meno, ci riguardano molto da vicino.
Intanto se partiamo dal presupposto che se tre o quattro camion di rifiuti basterebbero a saturare la discarica di Ponticelli, siamo messi maluccio e allora diventa urgentissimo, da parte di Comune e Provincia, inziare a programmare qualcosa di serio.
Per l’eventuale termovalizzatore pare ci vogliano almeno tre anni, quindi è meglio rimboccarsi le maniche subito.
Come? Intanto si dovrebbe cercare di consumare tutti meno e meglio e il Comune dovrebbe fare una ricca campagna per promuovere e incentivare la raccolta differenziata che da noi è piuttosto bassa: il 23%.
Per questo bisogna che il comune si attrezzi e posizioni, anche nelle frazioni dove mancano, gli appositi contenitori.
Tra le tante parole che ho letto e sentito, quelle del consigliere di Forza Italia, Davide Ghiglione, riportate da Sanremonews e Riviera24, mi sembrano le più sensate perché potranno essere discutibili e modificabili, ma almeno si tratta di proposte concrete.
La sua idea, che sarà presentata all’attenzione della Commissione Ambiente, è quella di coinvolgere i grandi e medi punti vendita che, con la collaborazione di Comune e Eco Imperia, mettano all’esterno dei punti di conferimento, dove i clienti possano lasciare, in appositi contenitori, gli involucri e gli imballaggi dei prodotti acquistati. Stessa cosa potrebbe essere fatta per il vetro, incentivandone la “restituzione” nel punto di acquisto con un rimborso in denaro.
E c’è da chiedersi, come in effetti si chiede Pasquale Indulgenza di Rifondazione Comunista, come mai solo adesso si comincia a pensare a una seria raccolta differenziata, dal momento che il problema dei rifiuti esiste da anni.
L’auspicio è che, una volta passata la bufera, non rimanga tutto così com’è.

Scritto da Angelo Amoretti

16 gennaio, 2008 alle 16:17