Autoporto a Piani

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C’era da aspettarselo, ed è giusto così: Fulvio Moscatelli, portavoce del Comitato Cittadini Piani, è a dir poco indignato, come lo sono io e probabilmente tutti gli abitanti della bassa Valprino, per la notizia uscita ieri su Il Secolo XIX, secondo cui su un’area di 45 mila metri quadri, poco a monte del paese, verrebbe a sorgere un autoporto.
Si tratta di un’operazione sostenuta con determinazione dall’amministratore delegato della Porto d’Imperia Carlo Conti: su quel terreno nascerebbe una vera e propria cittadella dei camionisti con tanto di centro di servizi per rimessaggio per imbarcazioni e capannoni industriali dove verranno trasferiti anche i corrieri che ora sono al Barcheto.
Per addolcire la pillola, evviva la fantasia, il manager afferma che la cittadella offrirà un’opportunità di lavoro per molti giovani.
A parte che vorrei sapere “quanti” posti di lavoro? Se in quella zona si traferisce tutto ciò che è altrove, è naturale che vi si trasferiranno anche i lavoratori e ho molti dubbi su quanto di nuovo verrà offerto. D’altra parte abbiamo l’esempio lampante del nuovo Porto che in principio non so quanti posti di lavoro avrebbe dovuto offrire.
Ma i punti controversi nella geniale trovata sono molti. Leggo che l’autoporto dovrebbe occupare una parte sull’argine destro del Prino e l’altra sull’argine sinistro: ci vorrà un ponte, e bello largo, tanto per cominciare, perché i camion non possono certo attraversare l’abitato di Piani “vecchia”.
E questo sarebbe l’ultimo dei problemi.
Leggo anche che “l’apertura dell’autoporto eviterà inoltre situazioni di pericolo e alleggerirà il traffico nel centro cittadino.
Non sono per niente d’accordo perché se è vero e sacrosanto che il traffico non sarà più nel centro, in via Littardi e Via Allende si scatenerà l’inferno.
Basta leggere le dichiarazioni di oggi rilasciate al Secolo da Fulvio Moscatelli: ormai tutti dovrebbero conoscere il degrado in cui si trovano le suddette vie e la loro pericolosità non solo per i pedoni, ma per chi in ogni modo le percorre.
Come se non bastasse, tempo fa il Comitato aveva raccolto circa 800 firme con buona pace di Antonio Marzo che afferma: “Crediamo infatti che la zona dei Piani, al di là del pensiero di qualche residente, sia l’area più idonea dove ospitare i camionisti.”
Infine mi chiedo se Conti c’è mai stato da quelle parti: gli consiglio di farsi una passeggiata partendo dall’inizio di via Littardi per arrivare ai Coppi Rossi e se arriva a destinazione indenne gli offro un caffè all’Amaka.

Scritto da Angelo Amoretti

27 febbraio, 2008 alle 10:01

Pubblicato in Ambiente

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