Sull’incontro di ieri sera a Poggi

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Ieri sera nella chiesa sconsacrata di Nostra Signora delle Nevi a Poggi c’è stato l’incontro pubblico sulla discarica di Ponticelli.
Erano presenti Don Gabriel Tirla, parroco di Poggi, Paolo Strescino, vice Sindaco e assessore all’ambiente e Giuseppe Enrico, direttore del dipartimento ecologia del Comune di Imperia. Purtroppo mancava, per colpa dell’influenza, l’assessore provinciale all’ambiente Alberto Bellotti.
Il giornalista Andrea Pomati fungeva da moderatore.
La sala, come ci si poteva attendere, era stracolma perché il comitato contro la discarica di Ponticelli è agguerrito, informato e numeroso.
Il problema dei rifiuti e delle discariche è delicato per tutti, con una differenza: gli abitanti respirano i miasmi della discarica, gli assessori no.
Sono venuto a conoscenza di alcune cose che mi hanno lasciato un po’ perplesso, per usare un eufemismo.
1) C’è poco da fare: la Ponticelli rimarrà dov’è, in attività, fino almeno al 2011.
E da profano mi chiedo: non eravamo in grado di accogliere quattro camion di rifiuti campani perché sennò la discarica sarebbe stata satura e ora mi si dice che la stessa discarica sarà attiva sino al 2011?
2) Il problema dei rifiuti, se si continuerà con questi sistemi, esisterà sempre perché se la discarica di Ponticelli verrà chiusa ne nascerà un’altra altrove. Non bisogna fermarsi, a mio giudizio, sul “non nel mio giardino”, ma piuttosto cercare di cambiare atteggiamento nei confronti dei rifiuti.
Come” lo ha spiegato Alberto Gabrielli, membro del CTU della Regione Liguria: producendo meno rifiuti, tanto per cominciare. Portare almeno al 50% la raccolta differenziata che dalle nostre parti pare sia al 26%, ha proposto qualcun’altro.
In effetti c’è chi prova a farla, solo che purtroppo sono stati visti (e filmati) camion della spazzatura che al momento della raccolta rimescolano di nuovo carta, plastica e lattine. Passa la voglia di separare in casa, naturalmente.
A tal proposito l’assessore Strescino ha chiesto di avvisare tempestivamente il Comune nel caso in cui si dovessero ancora verificare fatti di quel genere.
E a proposito di numeri telefonici, un signore del comitato ha chiesto che perlomeno ne sia attivato uno mediante il quale segnalare a chi di dovere eventuali fumi e odori inusuali causati dalla Ponticelli.
Secondo me l’assessore dovrebbe rifare un incontro, e con serenità da parte di tutti, studiare una strategia per informare e stimolare i cittadini a fare una seria raccolta differenziata.
Una volta studiata, fare in modo che avvenga in maniera corretta. E questo, diceva una signora del Comitato, può avvenire solo tramite la raccolta “porta a porta” del differenziato.
Una cosa è certa: così non si può andare avanti. Ci deve essere trasparenza da parte del Comune, della Provincia e della Ponticelli, e ci deve essere stretta collaborazione tra cittadini e istituzioni. Solo così si potrà arrivare a un accordo pieno e cominciare a risolvere il problema che diventa grave di giorno in giorno.