Zanzare Tigre

scritto da Angelo Amoretti il 10 ottobre 2005 ore 11:29

Questa notizia ha davvero dell’incredibile. A parte il fatto che bisognerebbe sapere se è stata scritta prima o dopo l’interrogazione al Sindaco della Gabriella Badano, ma questo sarebbe il meno.
C’è qualcosa che non quadra. Sulla pagina in questione si dice che a partire da aprile il Comune provvederà alla disinfestazione.
Sembra strano che la Badano abbia chiesto una cosa di cui conosceva già la risposta, quindi i casi sono due: o il capogruppo dei Verdi è distratta, o per aprile si intende quello del 2006. A me non pare che la settimana scorsa sulla home page del sito del Comune ci fosse qualche accenno alle zanzare tigre, ma si sa che il sito è birichino, per cui potrei benissimo sbagliare.
La cosa curiosa è data dal fatto che nella suddetta pagina, dove c’è scritto Prevenzione Zanzara tigre, il responsabile, il suo numero di telefono e di fax, nonchè la sua e-mail non sono indicati.
Allora, dato che in molte zone dell’entroterra pare non abbiano visto alcun disinfestatore, si consiglia ai cittadini di procurarsi spray antilarvali, mettere dei carassius auratus (pesci rossi) nelle vasche e controllare che il vicino faccia lo stesso.

Update
È doverosa una rettifica:
La Badano sapeva dell’annuncio che era sul sito del Comune da tempo, ma ha voluto sollecitare un intervento urgente da parte dell’Asl competente.

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SAD CITY – di E. Stark – Quarta puntata

scritto da Angelo Amoretti il 9 ottobre 2005 ore 11:48

Il fatto è che invece di fare inchieste o articoli di fondo intelligenti e costruttivi, i giornalisti aspettavano la notizia. Sembra incredibile, ma funziona così: invece di andartela a cercare, l’aspetti e quando ti arriva, il giorno dopo, la stampi come te l’hanno descritta.
Sad City andava avanti così. Nell’apatia generale.
Io ormai non lavoravo più: grazie a una legge dello stato, con diciannove anni e sei mesi di contributi avevo avuto l’opportunità di andarmene in pensione e non ci pensai due volte. Abitavo in una comoda casa di mia proprietà e tiravo avanti senza affanno.
Iniziò in quel periodo la mia voglia di darmi da fare affinchè Sad City potesse cambiare in un futuro prossimo.
C’era gente che si era messa a far politica per interesse proprio, ma anche per interesse della città e dei suoi abitanti. Quasi tutti avevano fallito. Scartai subito l’ipotesi di candidarmi in qualche lista per presentarmi alle elezioni comunali per eventualmente essere eletto al consiglio: avrei fatto un buco nell’acqua come tutti gli altri che in buona fede avevano sperato di ottenere qualcosa.
La mia rabbia saliva perchè Sad City era in mano a persone che mi stavano pesantemente sulle palle.
Solo che non mi feci prendere dall’ansia. Sapevo che per porre a termine il mio piano ci sarebbe voluto tempo e me la presi comoda, studiando tutto nei minimi particolari.
Si trattava in effetti di rendere inoffensivi quelli che si stavano impossessando della città. E i sistemi erano solo due: rovinarli finanziariamente e far perdere loro la faccia, o eliminarli direttamente.
Questo ultimo pensiero mi fece venire i brividi, ma in fondo non avevo altra scelta.
A Sad City ero un tipo ben visto: non avevo mai avuto noie con la giustizia nè con nessun altro. Ero una persona normale, nessuno avrebbe mai potuto capire le mie reali intenzioni.
Al mattino andavo al bar, compravo il giornale, prendevo il caffè e mi sedevo a un tavolino a leggere. Poi tornavo a casa e dopo mangiato, mi davo un po’ da fare per tenerla in modo presentabile. Al pomeriggio leggevo o ascoltavo musica e all’ora dell’aperitivo tornavo al bar. Non avevo amici, solo gente con cui parlare di calcio e formula uno. Parlare di politica era pericoloso: meglio evitare. Non avere amici poteva anche tornarmi utile: non mi sarei lasciato scappare nulla con nessuno e nessuno avrebbe potuto dire:« Io me lo sentivo che sarebbe finita così.»
Avevo bisogno di soldi e appoggi ma non c’erano problemi.
Con la liquidazione mi ero divertito a giocare in borsa, da casa, tramite internet, e grazie ad alcuni consigli trovati qua e là sulla rete, in pochi mesi avevo triplicato la somma che adesso stava in una banca svizzera.
Gli appoggi sapevo dove trovarli. Mi diedi alcune regole fondamentali: non scrivere nulla di quello che avevo in testa di fare né sul PC né su qualsiasi altra cosa e non usare il cellulare.
Avevo una buona memoria e non c’era bisogno di scrivere appunti e lasciarli da qualche parte, dove, prima o poi, sarebbero stati trovati.
Era arrivato il momento di mettere in atto il mio piano.

Fine quarta puntata – continua –

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Minchia, Gabry!

scritto da Angelo Amoretti il 7 ottobre 2005 ore 10:48

Gabriella Badano è una veterana del Consiglio Comunale di Imperia. Sarà che è brava, sarà che i Verdi non hanno ricambi freschi da mandare in Comune, fatto è che nel 2004 con 155 preferenze, si è ri-ri-ri-ri-confermata (ho perso il conto) consigliere comunale e pure capogruppo (non importa se dei Verdi c’è solo lei. Funziona così!)
Stamattina si è occupata di gatti e zanzare con un’interrogazione al Sindaco.
In pratica la Badano ha fatto notare che in città ci sono troppi gatti randagi e troppe zanzare tigre e ha chiesto che si prendano provvedimenti in merito.
Detta così può sembrare una sciocchezza, ma non lo è affatto perchè il problema esiste davvero e non è per nulla da sottovalutare.
I gatti ormai si moltiplicano come funghi, potrebbero essere portatori di malattie e non ci sono più navi coreane attraccate al porto di Oneglia.
Delle zanzare tigre sappiamo la pericolosità ed è grave che il nostro Sindaco, tra l’altro, non abbia preso in considerazione che Berlusconi, in un’eventuale visita alla nostra città, se malauguratamente fosse punto da una zanzara tigre comunista (esistono, esistono: tra loro ci sono miseria, morte e terrore), potrebbe avere una crisi anafilattica e rischiare di brutto. Tutti sappiamo che Lui ne ha avuto già una e che è a rischio.
Poi dicono che il centrosinistra non fa opposizione costruttiva!

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Ponti

scritto da Angelo Amoretti il 6 ottobre 2005 ore 08:47

Sabato 8 ottobre a Clavi, ridente borgo dell’immediato entroterra, ci sarà una festa durante la quale il FAI (Fondo per l’ambiente italiano) porterà i propri aderenti e gli iscritti all’I.I.S.L. (Istituto Internazionale di Studi Liguri) a visitare il Ponte Romanico di S. Martino.
Il Ponte medievale occupa il settimo posto in una speciale classifica stilata dal FAI che si chiama ‘I luoghi del cuore‘. Questa classifica raccoglie le segnalazioni di chiunque riguardo un luogo, un monumento o una struttura che necessitano di valorizzazione o ristrutturazione, o tutt’e due.
Ora sembrerà paradossale, ma il FAI ha bisogno di soldini per ristrutturare il monumento in quel di Clavi e conta molto sull’aiuto del Comune.
Claudio Baudena, l’assessore alla cultura che con tutto quello che ha da fare per la cultura di Imperia, è probabile che non sappia neppure dov’è il Ponte, dice a SanremoNews: ‘ A causa di una evidente mancanza di risorse, l’Amministrazione può intanto diventare capofila di un movimento che sensibilizzi associazioni private e fondazioni a contribuire economicamente alla ristrutturazione dei Luoghi del Cuore…vorremmo essere un’importante cassa di risonanza‘.
Mi si dovrebbe spiegare in poche parole dove andranno a prendere i soldi.
I Caltagirone non penso siano interessati ai ponti (a parte quello sullo stretto, credo) e gli studenti del Liceo Classico che hanno ‘adottato’ il monumento credo non ne abbiano a sufficienza.
Staremo a vedere.
Per il momento faranno la merenda.
Qualche maligno penserà:’Meno merende, più fatti!‘, ma lasciamogliela fare.
Speriamo che facciano soprattutto attenzione ai cacciatori: il torrente Prino sottostante è praticamente un bosco e qualcuno potrebbe scambiarli per cinghiali.

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Coca

scritto da Angelo Amoretti il 5 ottobre 2005 ore 09:47

Oggi alcuni titoli sulle locandine de La Stampa e de Il Secolo XIX non possono che ispirare ironia.

IL SECOLO XIX
FIUMI DI COCAINA – SEI IN MANETTE QUINDICI INDAGATI

Ma se nei nostri ‘fiumi’ non c’è neppure una goccia d’acqua!

LA STAMPA
FA FREDDO. NEVE SUI MONTI

Cavolo, andiamo a raccoglierla chè se si scioglie avremo la prima inondazione della storia alla cocaina!

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Se tanto mi dà tanto

scritto da Angelo Amoretti il 3 ottobre 2005 ore 08:46

Questa intervista, sebbene anonima, la dice lunga sul ruolo del Sindacato nella nostra città.
Una cosa è certa: mai come negli ultimi anni c’è stato un distacco così profondo tra i lavoratori dipendenti e chi dovrebbe tutelare i loro diritti, che più o meno dovrebbero essere gli stessi per chi paga annualmente la tessera.
Ovvio: i tempi sono cambiati, gli occupati sono diminuiti, ma proprio per questo, paradossalmente, non dovrebbe essere più facile per i Sindacati occuparsi anche di quelli che ancora il posto di lavoro ce l’hanno?
A occhio e croce si direbbe che i lavoratori occupati sono sempre di meno, i sindacalisti no, perciò coraggio compagni, se ci siete battete un colpo!

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SAD CITY – di E. Stark – Terza puntata

scritto da Angelo Amoretti il 2 ottobre 2005 ore 10:46

Come ogni città che si rispetti, Sad City aveva due facce.
Per molti che stavano maluccio, altri stavano più che bene: alcuni industrialotti appoggiati da qualche personaggio politico influente, e qualche personaggio politico influente amico degli industrialotti.
Tutto il mondo è paese. Quello che succedeva in città dipendeva esclusivamente da queste due categorie.
I sindacati si erano arresi e venduti da tempo, l’opposizione non so se si era rassegnata o venduta, fatto sta che a Sad City non succedeva niente: ma proprio nel senso che, per esempio, un evento culturale, o un’altra cosa del genere, non accadeva se non la voleva qualcuno dei ‘potenti’ della città.
Da qualche anno non si faceva che fabbricare, soprattutto in collina. Invece di piantare nuovi alberi, i pochi che erano rimasti venivano abbattuti per costruire ville e villette, tanto poi il condono avrebbe messo a posto tutto.
Con gli aiuti finanziari dell’Unione Europea agli amministratori era venuta la smania delle rotonde: quelle piazzole che si mettono nel bel mezzo dell’incrocio per rallentare il traffico senza ricorrere ai semafori. Alcune sono utili, altre un rebus.
Credo che ancora adesso molti automobilisti arrivando in prossimità di alcune, ammesso che le vedano, cominciano a dire prima una preghiera per chiedere a Dio come devono comportarsi, poi, una volta azzeccata la mossa, forse per scaricare la tensione, cominciano a maledire colui che ha avuto la felice idea di piazzarle.
Sad City non aveva un proprio quotidiano. Aveva alcune pagine su due quotidiani nazionali. I classici quotidiani ‘terzisti’, come si diceva, e cioè che non si schieravano mai da una parte o dall’altra: stavano sempre in mezzo, perchè non si sa mai, i governi e le amministrazioni cambiano, quindi bisogna stare dalla parte di tutti.
Le redazioni della cronaca locale naturalmente si adeguavano.
C’era stato un periodo in cui uno di questi quotidiani faceva un tifo sfegatato per un industriale rampante. Non passava giorno che non ci fosse un articolo sulla crescita della sua industria. Qualsiasi cosa facesse, il giorno dopo si leggeva sul giornale. Non ho mai capito il perchè: forse ci puntavano molto per essere finanziati, forse non avevano altro da scrivere.
Fatto sta che un bel giorno l’industriale rampante finì in galera per frode e sciocchezze del genere e il giornale non se ne occupò più.
‘Almeno potrebbero raccontarci come passa le sue giornate al fresco, pensavo, ‘magari venderebbero qualche copia in più’.

Fine terza puntata – continua –

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A volte vanno, a volte vengono

scritto da Angelo Amoretti il 30 settembre 2005 ore 11:45

Si dice che Fulvio Vassallo, ex assessore regionale dei DS, per gli amici detto ‘Barù‘, sarà candidato alla Presidenza della Provincia per le prossime elezioni.
Nei prossimi tre mesi (dopo non vale), se lo incontrerò e mi saluterà, forse gli darò il voto.

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Dietrofront

scritto da Angelo Amoretti il 28 settembre 2005 ore 10:44

Pare che il Comune abbia accantonato l’idea di costruire il campo da golf.
Forse i responsabili, riflettendoci meglio, avranno dedotto che un campo a nove buche per Imperia non è propriamente il massimo. Poi, diamine, ce ne sono già così tante di buche per le strade!
O forse hanno pensato che sarebbe stato difficile assumere qualcuno che andasse a recuperare le palline in mare: ve l’immaginate un energumeno vestito da sub, lì sul campo, tuffarsi di tanto in tanto in mare per andare a raccoglierle? Bush, giocando con Putin, Blair e Berlusconi, magari si sarebbe spaventato e probabilmente avrebbe pensato che i terroristi possono arrivare anche dal mare.
Sarebbe stato capace di far sganciare due bombette dall’aviazione davanti al porto di Oneglia. Lo avesse fatto giusto prima di S. Giovanni, perlomeno alla festa ci sarebbe stato fritto misto gratis per tutti.

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Brutte storie

scritto da Angelo Amoretti il 27 settembre 2005 ore 11:26

Stamattina l’avvocato Arrigo Molinari è stato trovato ucciso a coltellate nel suo appartamento di Andora.
Era stato Questore di Genova e da qualche anno faceva l’avvocato. Recentemente aveva citato sei dirigenti di un istituto di credito della nostra città per usura.
La notizia viene riportata da Repubblica.it, da Sanremo News e da Radio Amicizia.
Sui siti viene dato molto risalto al fatto che l’avvocato ’si era occupato della morte di Luigi Tenco‘ e che ‘era stato il primo a entrare nella sua stanza’. Per contro, è appena accennata la notizia della denuncia dei sei presunti usurai che si sono succeduti nell’istituto di credito della nostra città.
Strano che si sappiano i nomi dei due che erano tutelati dall’avvocato: Carlo e Maria Teresa Pallavicini (ormai defunta) e che dei sei dirigenti bancari non si conoscano neppure le iniziali nè tanto meno il nome della Banca in cui lavoravano.
Ora ci sarà un’inchiesta in più e speriamo che presto sia fatta piena luce su questa triste vicenda.

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