Fuochino [II]

scritto da Angelo Amoretti il 23 giugno 2014 ore 11:28

Sempre a proposito di rifiuti – scusate, ma ritengo che il problema sia molto più importante rispetto a un senso unico in città o a un po’ di muffa in piscina (traduzione per chi non mi conosce: non fatevi fuorviare da coloro che fanno sceneggiate e pensano di essere più furbi di noi) –  su Sanremonews di ieri c’è una intervista a Pasquale Lomurno della Tra.de.co. [se non si è autodistrutta potete leggere cliccando qui] che mi ha fatto sobbalzare sulla sedia.
In un passaggio si legge:

Nessuno si interroga sul fatto che temporaneamente in virtù di una delibera della Provincia, i rifiuti che fanno parte dell’organico finiscono in discarica.

Dunque, cominciamo a interrogarci: significa che qualcuno ci chiede di fare la differenziata e la Provincia dice che poi può andare tutto nello stesso mucchio?
Chi ci sta prendendo per i fondelli: la Tra.de.co., il Comune, la Provincia o tutti e tre?
Sarebbe il caso di chiarirlo. Il passo dal Comune alla Provincia è breve e oltretutto se non sbaglio in consiglio comunale siede il “vice” del dirigente provinciale all’ambiente che potrebbe fare da tramite per aiutarci a capire meglio.

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Fuochino

scritto da Angelo Amoretti il 23 giugno 2014 ore 08:11

Tra le tante sceneggiate dei politici nostrani viste in questi ultimi tempi, Alessandro Casano [La Svolta] e Piera Poillucci [F.I.] si sono distinti per aver detto cose sensate.
Di uno pensavo si preoccupasse solo del Parasio, dell’altra che sparasse alla cieca sulla maggioranza, così, tanto per fare, con frasi fatte che starebbero bene su una pagina dal titolo “Luoghi comuni”, ma devo momentaneamente ricredermi.
Elencare le sceneggiate sarebbe cosa utile solo a chi le inscena, per cui preferisco sorvolare.

Piera Poillucci, in un intervento pubblicato su La Stampa lo scorso 17 giugno, a proposito di Tra.de.co., rumenta e affini, forse inconsapevolmente, tocca un tasto che, se fosse considerato seriamente dagli altri dell’opposizione, potrebbe generare un bel requiem per qualcuno:

Ho rilevato il problema della mancanza del servizio di raccolta di fronde, fogliame e scarti del giardinaggio in genere perché, in un’ottica del riciclo dei “rifiuti preziosi” quali quelli biologici, anche quelli cosiddetti “umidi” lo ritengo una grave mancanza da parte del soggetto appaltatore del servizio, la Tra De Co. Il disservizio -l’ennesimo – ha come conseguenza che il materiale biologico e riciclabile finisca, invece,per essere classificato come “rifiuto indifferenziato” e, quindi, smaltito in discarica. Ciò comporta non solo un significativo aggravio di costi (i cittadini pagano molto salato e a peso ciò che va in discarica), ma anche un danno per l’ambiente.
E’ notizia di questi giorni che la Dia di Genova ha aperto un’inchiesta che coinvolge i titolari della discarica di Collette Ozzotto per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti dell’alluvione, rifiuti analoghi a quelli derivanti dal giardinaggio, e a quelli “umidi” domiciliari. La puntuale osservanza del contratto di appalto, certamente, non agevolerebbe – come invece sta avvenendo-chi gestisce la discarica: la differenziata è, oltre che rispettosa dell’ambiente, economicamente favorevole per i cittadini che pagano lo smaltimento dei rifiuti con le salatissime Tares e Tasi e quant’altro ed economicamente sfavorevole per chi gestisce le discariche.
E’ quindi fondamentale che il Comune di Imperia vigili e pretenda la puntuale esecuzione del contratto dalla Tradeco, cosa finora non avvenuta, affinché non si agevoli chi guadagna dalla discarica, a scapito delle tasche dei cittadini contribuenti.

Alessandro Casano, sempre a proposito della Tra.de.co. e del suo voto contrario alla mozione di sfiducia presentata dal M5S nei confronti di Podestà, assessore all’ambiente, lo scorso 18 giugno ha dichiarato:

[...] Il fatto è, giova ripeterlo, che questo capitolato d’appalto è inapplicabile e qualcuno dovrebbe avere il coraggio di fare i nomi e i cognomi di chi lo ha redatto e di chi lo ha ritenuto idoneo alle nostre esigenze. Questo è il punto. Tutto il resto è politica, nella peggiore accezione.

Imperiapost ha realizzato un bel reportage sulla raccolta e la discarica dei rifiuti, a bordo di un camion della Tra.de.co.
Alla fine del viaggio al termine della notte è venuto fuori che sono stati scaricati 71 quintali di rumenta indifferenziata a Collette Ozotto.
Piano piano ci avviciniamo al domandone finale: chi l’ha pesata?
Alla luce di questi piccoli indizi, peraltro sotto gli occhi di tutti, gli investigatori di maggioranza e minoranza, appoggiatori esterni, autori di letterine e gente che non può giudicare perché “ero fuori”, sono capaci a capire come funziona e, se ne hanno voglia, renderci edotti?
E’ anche una piccola questione di euri: si parla di 10 milioni all’anno e, con quelli che avanzerebbero, sai quanti Buondì Motta si potrebbero comprare per i bambini delle scuole?!

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Parcheggio Agnesi veto di Compagnia Maresca, Marittima Sub Service e Capitaneria di Porto

scritto da Angelo Amoretti il 17 giugno 2014 ore 00:07

Ricevo questa mail firmata che pubblico con piacere:

Leggo con sconcerto che un’area vitale per il commercio di Oneglia sia stata bloccata.
Credo che un’analisi dei tre soggetti, sia fondamentale.
Capitaneria di Porto, ente preposto al controllo del Demanio Marittimo è giusto che si interroghi sulla legittimità dell’opera, ma è anche giusto, vista la funzione di volano economico che il parcheggio potrebbe portare, che si attivi a cercare una soluzione possibilmente immediata.
Marittima Sub Service, azienda che lavora nel settore subacqueo e titolare di uno o due locali destinati all’artigianato, sotto sequestro nel PORTO PIU’ BELLO DEL MEDITERRANEO…!!! abbia la possibilità di avere un’area per poter lavorare, credo che nelle migliaia di mq di banchina, con la buona volontà un posto si possa trovare.
Compagnia Maresca, mi meraviglia sempre che poche persone possano bloccare lo sviluppo di una città, dopo aver ostacolato per anni l’attracco di imbarcazioni da diporto nei due bacini, ora lo hanno permesso, ad Oneglia, in cambio di una convenzione che i Cittadini Imperiesi dovrebbero conoscere.
Pretendere poi la convocazione di un tavolo per lo sviluppo del porto commerciale è follia, che facciano impresa e con i loro soldi finiscano la darsena esterna, per capirci quella che viene usata una volta l’anno per allestire la chiatta della Red Bul, e poi pretendano le aree con un piano industriale che sia proporzionato, come resa in numero di occupati, all’uso dello spazio richiesto.
Oggi non ci possiamo più permettere i sogni e le rendite di posizione, il mondo e l’Italia corrono e noi stiamo a guardare, pungoliamo l’amministrazione perché rimetta in discussione opere che bloccano migliaia di mq e che non ci possiamo permettere.

F.P.

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I dolori dell’innamorato Scajola, novello Werther a sua insaputa

scritto da Angelo Amoretti il 15 giugno 2014 ore 10:05

di Silvia Truzzi per il Fatto Quotidiano – 15 giugno 2014

Racconta Giovanni Bianconi sul Corriere che “Claudio Scajola s’è messo nei guai per amore”. Per amore di chi? Chiara Rizzo, évidemment, la bella moglie dell’ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena (condannato per ‘ndrangheta, in procinto di rientrare da Dubai, dove era latitante, mentre la consorte è in carcere in Calabria). Scrive Bianconi: “Lo Scajola innamorato finisce di essere argomento di gossip ed entra ufficialmente in un atto giudiziario sottoscritto dagli avvocati Giorgio Perroni ed Elisabetta Busuito, nel tentativo di alleggerire la posizione del loro assistito nell’indagine dove i pm (ma non il giudice che l’ha fatto arrestare) lo considerano una pedina essenziale del più grande gioco di appoggio alla mafia calabrese”.
I due legali sostengono che il “movente della sua condotta, il solo, unico motivo di tutto quanto egli ha fatto per aiutare Chiara Rizzo, peraltro sempre rimanendo nel lecito… È l’invaghimento di Claudio Scajola per questa donna estremamente bella, molto affascinante e, soprattutto, rimasta improvvisamente sola e disperatamente bisognosa di aiuto per qualunque cosa, a essere il motore di ogni sua azione. Ed è così che l’affetto nato nel corso degli anni, complice certamente anche il bisogno di aiuto di questa donna al quale lo Scajola non rimane sordo, prende corpo e si trasforma via via in una vera e propria passione”. Non sembra un romanzo d’appendice? L’eroina abbandonata dal marito viene soccorsa da un cavaliere senza macchia. La passione però non è destinata al lieto fine, indipendentemente dagli esiti carcerari. Perché lady Matacena finisce per legarsi a Francesco Bellavista Caltagirone (la donna ha ammesso che la Porsche Cayenne su cui viaggiava era un “dono” dell’imprenditore) e l’ex ministro dell’Interno non la prende affatto bene. È naturalmente geloso di quella signora per cui “letteralmente stravede”. Sempre i difensori: “Scajola è l’uomo innamorato che diviene non solo vittima di un umano e comprensibile sentimento di gelosia nei confronti di questa donna ma che lo vede, anche, totalmente consenziente e sottomesso a qualunque sua richiesta, sia pur sempre rimanendo nell’ambito del lecito”. Lui è pronto a esaudire ogni sua pretesa, per “poter avere l’occasione di ritagliarsi dei momenti di intimità con lei”. Poverino. Durante l’interrogatorio, Scajola spiega ai pm: “Chiara è una donna intelligente, brava, perbene, ma confusissima e in qualche modo pasticciona… Io l’ho aiutata cercando di capirla, di assecondarla. Mi ha dato l’impressione di essere disperata, sola e senza risorse”. Anche se ha dovuto ammettere di essere rimasto alquanto perplesso dalla Porsche, di cui andò a verificare il valore su Quattroruote (!): 80 mila euro. Pas mal per una donna disperata e senza risorse. Alla fine di tutto questo, Scajola dovrebbe farci tenerezza. Gli hanno combinato un casino con la casa al Colosseo e come se non bastasse che cosa gli riserva il fato? La sventura d’innamorarsi di una lady pasticciona e disperata. Eppure non ci riesce proprio a suscitare qualche tipo di simpatia, nonostante gli sforzi letterari dei suoi difensori che tentano di farlo apparire come un Werther fuori tempo. Anzi il risultato è esattamente l’opposto: una grande irritazione. O peggio, la sensazione di essere presi in giro. A nostra insaputa.

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L’interrogatorio di Scajola [da Corriere.it]

scritto da Angelo Amoretti il 12 giugno 2014 ore 15:31

Invece di riportare frasi sconnesse, trovo più semplice fare così:



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Gabriella Badano interviene sul progetto della pista ciclabile

scritto da Angelo Amoretti il 12 giugno 2014 ore 07:14

Ricevo e pubblico:

E’ stato presentato nei giorni scorsi dai Comuni di Imperia e Diano Marina il progetto per la  realizzazione della pista ciclabile nel tratto costiera tra Imperia e Diano Marina, meglio conosciuto come l’”Incompiuta”. Nelle note di stampa vengono elencate le caratteristiche salienti del progetto  preliminare che prevede la realizzazione di un’area attrezzata, con aree di sosta, in analogia alle già esistenti piste ciclabili della Provincia.  Con grande preoccupazione e motivato dissenso  ho letto che nel preliminare sono previsti anche punti di ristoro, ma soprattutto uno stabilimento balneare.

Vorrei ricordare che l’area interessata all’intervento, sia nella parte terrestre che nella parte marina è  Sito di Interesse comunitario, per le caratteristiche di straordinaria biodiversità vegetale ed animale di questo habitat costiero. Ricordo anche che, su richiesta  del Comune di Imperia  nel 2012 la Regione Liguria ha approvato l’ampliamento e la riperimetrazione del Sic stesso.

La norma prevede che la protezione delle singole specie animali e vegetali debba essere legata necessariamente alla protezione degli habitat dove le specie vivono.   La fragilità ed il delicato equilibrio ambientale di questi habitat costieri  richiedono perciò la verifica scrupolosa della compatibilità di  ogni intervento progettato, che esclude sicuramente la realizzazione di uno stabilimento balneare. Gli stessi interventi di messa in sicurezza dell’area  realizzati dal Comune di Imperia alla fine degli anni  90, seguiti dal Politecnico di Torino,   si sono avvalsi delle tecniche di ingegneria naturalistica.

Chiedo al Sindaco di Imperia e alla giunta e a tutto il Consiglio Comunale una discussione pubblica per rendere note le caratteristiche del progetto  , ricordando che certamente il parallelo progetto di messa in sicurezza è prioritario , così come la posa dei tubi di collettamento delle acque nere dei comuni del Golfo Dianese e di Andora che speriamo possa risolvere una volta per tutte la qualità delle acque .

Molti cittadini hanno espresso  forte dissenso  sul progetto di realizzazione di uno  stabilimento balneare nell’area;  simile proposta vent’anni fa  venne già bocciata non solo dai cittadini, ma anche dagli organismi competenti alle necessarie autorizzazioni.  Si eviti perciò di ripetere errori!

Gabriella Badano

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Spettacolo di fine anno del Liceo Carlo Amoretti di Imperia

scritto da Angelo Amoretti il 2 giugno 2014 ore 19:19

Ricevo e pubblico con piacere:

IL GIRO DEL MONDO FRA MUSICA, DANZA E TEATRO
Il Liceo “Amoretti” va in scena al teatro Cavour

Sabato 7 giugno, sul palcoscenico imperiese, i ragazzi dell’Istituto Linguistico e delle Scienze Umane ci accompagneranno attraverso un “Viaggio sulle note della fantasia”, il cui principale filo conduttore sarà la Musica, anche se non mancheranno spazi dedicati alla recitazione.
Al centro, appunto, il tema del “Viaggio”: reale, immaginario, interiore, virtuale, motivo di divagazione o di crescita, insomma metafora della vita.
Il cabaret offerto dagli studenti, impegnati da tempo nelle prove per la realizzazione dello spettacolo, è quanto mai ricco di proposte varie ed allettanti: sul palcoscenico si avvicenderanno cantanti, strumentisti, danzatori ed attori, che viaggeranno con noi tra spazi colorati e geografie immaginarie.
L’itinerario prevede tappe e sfondi sonori estremamente variegati: i ballerini – su coreografie di danza classica, moderna, contemporanea, tango ed hip hop – volteggeranno sui severi canoni dal sapore barocco di Pachelbel, sulle note eleganti di Delibes, ma anche sulle melodie intramontabili del musical americano (Il Mago di Oz) e sul beat pulsante e irresistibile del rap.
I musicisti invece spazieranno dai virtuosismi raffinati di Paradisi agli evergreen di Steve Wonder, John Lennon e Queen fino ai successi più recenti di Adele, Radiohead, Pearl Jam e molti altri.
Ospite d’onore il ballerino imperiese Antonio Lanzo, giovane promessa della danza classica ed ex-alunno del Liceo “Amoretti”, appena tornato dalla “Orlando Ballet School” in Florida, dove è stato ospitato per un anno grazie ad una borsa di studio. Sabato sera si esibirà in un balletto di danza contemporanea su brani tratti dalla “Sagra della Primavera” di Igor Stravinsky.
La coordinazione dello spettacolo è stata seguita da alcuni docenti dell’Istituto, i professori Pierangela Frontero, Cinzia Novaro e Marco Faccio (quest’ultimo si unirà anche agli studenti in alcuni pezzi con la chitarra).
Spiega la professoressa Frontero: “La preparazione dello spettacolo si è rivelata impegnativa ma l’esperienza è stata interessante e soddisfacente per tutti: i ragazzi hanno lavorato con entusiasmo e serietà e i risultati si vedranno senza dubbio nelle varie performances, per il cui supporto tecnico è doveroso ringraziare anche il professor Simone Zanella, un ingegnere informatico che collabora con l’Amoretti”.
Ecco infine tutti i protagonisti.
Presentatori: Federico Benedetti, Italo Hyseni, Désirée Nossa.

Cantanti: Valeria Barbera, Dario Bianchi, Diandra Delfino, Anne Marie Limbach, Cleo Schiappacasse.

Musicisti: Federico Benedetti, Luca Cravero, Lorenzo Gramondo (batteria); Samuele Montes, Majdi Oueslati (chitarra); Alessandro Bavassano (basso); Dario Bianchi, Anne Marie Limbach (tastiere); Irene Mela (flauto); Denise Lanza (violino); Martina Zelioli (arpa); Luca Cravero (hang).

Ballerini: Martina De Luca, Alice Dorio, Gina Sacella (danza classica); GianDiego Berard, Giada Conte, Luciana Dartu, Désirée Nossa, Lorenzo Oderda, Sara Simonetta (danza moderna); Antonio Lanzo, Ambra Nova, Sofia Schiavi (danza contemporanea); Giulia Bergamo, Arianna Fumoso, Irene Maglio, Camilla Zappatore (hip hop): Cecilia Barbera, Alice D’Orio, Giorgia Gaddini, Elena Orsetti, Alessia Riello, Sofia Vuocolo (tango).

Attori: Emanuele Del Panta, Federico Manera, Asia Martelli, Sara Renda.

Scenografi/coreografi: Ilaria Bondavalli, Taynara De Sousa, Micol Donati, Selima Gabsi, Jasmine Khan, Giulia Toscano, Eric Stanisci.

Truccatrici: Erica Ninno, Diandra Delfino.

Il costo del biglietto è di 5 euro, cifra simbolica ma importante per la copertura delle spese dello spettacolo. L’invito dunque è rivolto al pubblico affinchè intervenga numeroso per premiare con il suo contributo, ma soprattutto con i suoi applausi, il lavoro di tanti giovani talenti.

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Me sun cagà adoss a Montecarlo

scritto da Angelo Amoretti il 31 maggio 2014 ore 23:33

Roberta Sacco, la segretaria di Scajola, andava a Montecarlo a prendere Chiara Rizzo, l’amica dell’ex Ministro. Pare che il nostro sia assai geloso (temeva che la donna avesse una relazione con Francesco Guardachebellavista Caltagirone) per cui faceva pedinare la sexy Chiara: si dice da un’amica che abitava a Bordighera e da un uomo della sua scorta.
E mettiamo che Francesco Guardachebellavista fosse geloso pure lui: magari faceva seguire la bella Chiara.
E Matacena? Secondo me faceva seguire sua moglie.
Se poi, per assurdo, alla bella Beatrice Cozzi Parodi, fossero tornati momenti teneroni e anche lei avesse fatto seguire la Chiara? Immaginate che casino doveva esserci per le strade di Montecarlo. Tutti che pedinavano tutti e che se non ci stavano attenti si ingrovigliavano alla Rascasse.
L’altro, che è sempre stato molto furbo, aspettava al pit stop: in ufficio.
Quando Roberta arrivava in viale Matteotti, lasciava la Rizzo e, discretamente, toglieva il disturbo.
I due piccioncini consumavano un pasto frugale preparato in catering (da chi poi ebbe a dichiarare: “Sono disperata, é una persona che ha dato tanto alla città e adesso questa storia è un danno per tutti noi”?)
E non si può che finire nel porno, ammettiamolo, perché la domanda sorge spontanea: i due consumavano prima, durante o dopo il pasto? Fatto sta che quando tutto era consumato, il fenomeno chiamava la povera Roberta che andava in ufficio, metteva ordine e riportava la figona a Montecarlo. Lui, che è un gran signore, le dava i soldi per autostrada e benzina: la bellezza di cinquanta euro! Ma non tutte le volte, sennò magari faceva la figura dello sbruffone.
Ora ci sarebbe da domandarsi se tutti quelli che lo hanno votato, venerato e sperleccato, hanno lo stesso senso della famiglia che ha lui, e chiedere loro: “Vorreste essere mariti e padri di famiglia come costui? Di uno che ha sbaciucchiato la mano di due Papi e che in teoria dovrebbe essere cattolico fino al midollo, che ne pensate?”
E di punto in bianco, dopo aver letto le sue dichiarazioni, Roberta mi è perfino diventata simpatica: una che guadagnava 1.200 euro al mese, che abita in una casa di 40 mq, con il marito che fa il bagnino a Diano Marina e che per il Capo faceva cose per cui provava persino imbarazzo nei confronti della moglie, fa un po’ pena e l’abbraccerei per solidarietà.
Nonostante ciò, tutta la squallida vicenda mi ha fatto venire in mente questa canzone:

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L’Ospedazzo Duplico

scritto da Angelo Amoretti il 30 maggio 2014 ore 17:12

Dopo un anno di alacre lavoro il Gruppo Teatrale L’ATTRITO presenta il nuovo attesissimo spettacolo collettivo della compagnia.

Dopo il grande successo di critica e di pubblico de “L’ospedazzo nuovico” (andato in scena con molte repliche nel triennio 2009/11 nei teatri e nelle piazze di tutta la Provincia e scritto per esprimere il totale dissenso contro il folle progetto di costruzione dell’ospedale unico provinciale che andrebbe ad eliminare gli ospedali di Sanremo, Imperia e Bordighera) e visto e considerato che dell’argomento si continua a parlare, la compagnia dell’Attrito ritorna sul palcoscenico con “L’Ospedazzo Duplico . Ovvero L’ospedazzo nuovico 2- Il Ritorno”.


foto – come si dice – di repertorio

Iniziativa presso il TEATRO DELL’ATTRITO di via B. Bossi 43 (Borgo Foce) a Imperia:

VENERDI’ 30 MAGGIO 2014, ore 21.15

SABATO 31 MAGGIO 2014, ore 21.15

DOMENICA 1 GIUGNO 2014, ore 21.15

Si prega di prenotarsi ad una delle tre serate telefonando al 329/49.55.513

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Un commento che fa riflettere

scritto da Angelo Amoretti il 28 maggio 2014 ore 17:47

Al post dal titolo “Agnesi pop” del 3 maggio scorso, qualche giorno fa un lettore ha lasciato un commento che ho trovato interessante.
Gli ho scritto per chiedergli di metterlo in evidenza e mi ha dato il suo consenso per cui lo pubblico qua di seguito:

Scusatemi, lo scrivo qui dove si parla dell’Agnesi, perché ancora non ho letto una main specifica che affronti il caso Carige/Berneschi.
Ma un nesso comunque c’è non fosse altro perché non voglio dimenticare e sarebbe bene che non dimenticassimo tutti.
Mi riferisco al tragico caso del mio allievo Stufetti*, che è si e’suicidato perché la banca non gli concesse, su un’attività pluriennale (iniziata dal padre che era mio amico ), un ampliamento temporaneo del fido per elasticità’ di cassa,finalizzato a pagare la tredicesima mensilità ai dipendenti.Soldi chiesti per continuare a lavorare! Magari fuori parametro di Basilea 1 o 2 o 3, fate voi.
Ed ora apprendiamo che, in contemporanea, i denari dei risparmiatori depositati in banca, non c’erano, perché’ servivano ad arricchire fraudolentemente e smodatamente dei dirigenti bancari.
Innocenti fino a definizione del giudizio della magistratura, ma non si dovrebbero indagare anche per omicidio?
E che sistema è che consente di queste cose?

G.L.

*Lo Stufetti in questione è Luca, della Chimica Imperiese, che si è tolto la vita gettandosi sotto un treno il 12 dicembre 2013.

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