Archivio per tag ‘Alessandro Casano’

Fratelli, sorelle e affini

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Mentre stavamo sprecando tempo a discutere se Oneglio abbia o no appoggiato Strescino e se era agli aperitivi con Annoni [chi ha quelle foto, eventualmente, le tiri fuori] succedevano cose strane ai livelli più bassi, quelli che in fondo, interessano ai cittadini, e mi piacerebbe avere il vostro contributo per cercare di comprendere meglio.
Strescino aveva prima congelato le sue dimissioni da presidente del consiglio comunale, poi le ha scongelate, facendo sciogliere come neve al sole anche la sua congelata preferita, l’assessora Sara Serafini che “ha messo a disposizione” il suo incarico.
Non sono riuscito a capire il senso di questa mossa. Se ci sono panni sporchi di solito si lavano in casa, ma l’ex Sindaco ha preferito sbatterli in prima pagina.
Sarebbe interessante sapere il perché.
Ciò che mi è piaciuta è stata la lucida lettura data da Gianfranco Grosso [Imperia Bene Comune]: “Troppo comodo bere lo champagne e sputare il veleno“.
E mentre l’altra opposizione [è un eufemismo] gongolava, una tegoluzza cadeva sulla testa di Fossati [Imperia Riparte]. In pratica in un contesto di accuse di scambi di poltrone, manuali Cencelli e cose da prima Repubblica, è venuto fuori che sua sorella era stata nominata dal sindaco di allora, Luigi Sappa, in commissione paesaggio: cioè, visto che con eleganza lui si era dimesso in quanto consigliere e a rischio conflitto di interessi, Sappa gli aveva fatto la carineria di piazzarci sua sorella. E lo ha ammesso candidamente, come si faceva in qualche Repubblica di cui non ricordo più il numero (la prima, la seconda, la terza?)
Solo che la storia ha preso una piega inaspettata, con accuse di presunti similari avvertimenti mafiosi da una parte e pesanti inviti a vergognarsi dall’altra.
Il più duro è stato quello di Imperia di tutti Imperia per tutti [basta che si magni].
Nel comunicato del Partito Democratico [per Imperia, eh!] leggo una cosa inquietante: “[...] Lei, che da tanti anni calca la scena politica cittadina, consigliere comunale con AN, assessore nella giunta Sappa, capogruppo consigliare prima PDL, poi FLI ora Imperia Riparte, prima con Scajola, poi contro ed ora di nuovo insieme, candidato alla Camera con Monti [...] perché non sapevo che fosse di nuovo insieme a uno che ormai per difendersi da pesanti accuse è costretto a inventarsi una improbabile love story, ma tant’è: se lo dice il comunicato, ne prendo atto.
L’altra cosa che mi ha scombussolato è stato il passaggio di Alessandro Casano [La Svolta] a Fratelli d’Italia. Che non sono i simpatici massoni, bensì i mezzi fasci usciti dal PDL.
Pensavo che il nostro fosse al di sopra dei partiti e che si sentisse realizzato, visto che soddisfazioni ne ha altrove a iosa, e invece niente. Forse il suo movimento poteva essere scambiato con il noto processo avente la stessa denominazione?
Nel frattempo, verrebbe voglia di chiamare il tutto “distrazione di massa”, il nodo della Tra.de.co. (che è poi quello che potrebbe far saltare tutto il baraccone) ovviamente non è stato sciolto e nessuno, a meno che mi sia sfuggito, ha ancora chiarito, detto, comunicato nome e cognome di chi pesa la rumenta. E nessuna ha detto una parola sulla famosa dichiarazione di Pasquale Lomurno: “Nessuno si interroga sul fatto che temporaneamente in virtù di una delibera della Provincia, i rifiuti che fanno parte dell’organico finiscono in discarica.“.
Resto in attesa e porgo cordiali saluti.

Scritto da Angelo Amoretti

7 luglio, 2014 alle 8:00

Fuochino

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Tra le tante sceneggiate dei politici nostrani viste in questi ultimi tempi, Alessandro Casano [La Svolta] e Piera Poillucci [F.I.] si sono distinti per aver detto cose sensate.
Di uno pensavo si preoccupasse solo del Parasio, dell’altra che sparasse alla cieca sulla maggioranza, così, tanto per fare, con frasi fatte che starebbero bene su una pagina dal titolo “Luoghi comuni”, ma devo momentaneamente ricredermi.
Elencare le sceneggiate sarebbe cosa utile solo a chi le inscena, per cui preferisco sorvolare.

Piera Poillucci, in un intervento pubblicato su La Stampa lo scorso 17 giugno, a proposito di Tra.de.co., rumenta e affini, forse inconsapevolmente, tocca un tasto che, se fosse considerato seriamente dagli altri dell’opposizione, potrebbe generare un bel requiem per qualcuno:

Ho rilevato il problema della mancanza del servizio di raccolta di fronde, fogliame e scarti del giardinaggio in genere perché, in un’ottica del riciclo dei “rifiuti preziosi” quali quelli biologici, anche quelli cosiddetti “umidi” lo ritengo una grave mancanza da parte del soggetto appaltatore del servizio, la Tra De Co. Il disservizio -l’ennesimo – ha come conseguenza che il materiale biologico e riciclabile finisca, invece,per essere classificato come “rifiuto indifferenziato” e, quindi, smaltito in discarica. Ciò comporta non solo un significativo aggravio di costi (i cittadini pagano molto salato e a peso ciò che va in discarica), ma anche un danno per l’ambiente.
E’ notizia di questi giorni che la Dia di Genova ha aperto un’inchiesta che coinvolge i titolari della discarica di Collette Ozzotto per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti dell’alluvione, rifiuti analoghi a quelli derivanti dal giardinaggio, e a quelli “umidi” domiciliari. La puntuale osservanza del contratto di appalto, certamente, non agevolerebbe – come invece sta avvenendo-chi gestisce la discarica: la differenziata è, oltre che rispettosa dell’ambiente, economicamente favorevole per i cittadini che pagano lo smaltimento dei rifiuti con le salatissime Tares e Tasi e quant’altro ed economicamente sfavorevole per chi gestisce le discariche.
E’ quindi fondamentale che il Comune di Imperia vigili e pretenda la puntuale esecuzione del contratto dalla Tradeco, cosa finora non avvenuta, affinché non si agevoli chi guadagna dalla discarica, a scapito delle tasche dei cittadini contribuenti.

Alessandro Casano, sempre a proposito della Tra.de.co. e del suo voto contrario alla mozione di sfiducia presentata dal M5S nei confronti di Podestà, assessore all’ambiente, lo scorso 18 giugno ha dichiarato:

[...] Il fatto è, giova ripeterlo, che questo capitolato d’appalto è inapplicabile e qualcuno dovrebbe avere il coraggio di fare i nomi e i cognomi di chi lo ha redatto e di chi lo ha ritenuto idoneo alle nostre esigenze. Questo è il punto. Tutto il resto è politica, nella peggiore accezione.

Imperiapost ha realizzato un bel reportage sulla raccolta e la discarica dei rifiuti, a bordo di un camion della Tra.de.co.
Alla fine del viaggio al termine della notte è venuto fuori che sono stati scaricati 71 quintali di rumenta indifferenziata a Collette Ozotto.
Piano piano ci avviciniamo al domandone finale: chi l’ha pesata?
Alla luce di questi piccoli indizi, peraltro sotto gli occhi di tutti, gli investigatori di maggioranza e minoranza, appoggiatori esterni, autori di letterine e gente che non può giudicare perché “ero fuori”, sono capaci a capire come funziona e, se ne hanno voglia, renderci edotti?
E’ anche una piccola questione di euri: si parla di 10 milioni all’anno e, con quelli che avanzerebbero, sai quanti Buondì Motta si potrebbero comprare per i bambini delle scuole?!

Scritto da Angelo Amoretti

23 giugno, 2014 alle 8:11

Ascensori: hanno vinto Casano, il buonsenso e gli imperiesi

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Il “Quaderno di Imperia” diventa bloc notes, ma va bene così.
Mi piace solo notare che a volte qualche passo indietro si può fare, se è per il bene della città.

Chi ha scritto “No ascensori-No tangenti” si deve vergognare. Siamo persone oneste. Questi ascensori sono destinati a cambiare la vita dei nostri concittadini.
Paolo Strescino – Il Secolo XIX, 3 luglio 2011

[...] L’egregio lavoro svolto dall’Ing. Zagarella e dagli uffici del settore Lavori Pubblici da lui coordinati permetteranno al più presto di ripartire con i lavori non senza aver apportato ai progetti una lunga serie di migliorie che sono state apprezzati da tutte le forze politiche del Consiglio. In particolare: lo stralcio dei famigerati ascensori della parte alta del Parasio[...]
Giorgio Montanari – PD – Puntoimperia.it, 20 settembre 2013

Scritto da Angelo Amoretti

20 settembre, 2013 alle 16:45

Elezioni amministrative 2013: “LA SVOLTA”

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LA SVOLTA
[La lista del candidato Sindaco Alessandro Casano]

Marco Nocentini;
Rosangela Calzia;
Wolfango Belmonti;
Vittorio Giordano;
Sonja Coloretti;
Ornella Campagna;
Cesare Roberto;
Simona Costantini;
Annalisa Armonici;
Bruno Deangelis;
Franco Zarcone;
Leandro Previato;
Davide Siccardi;
Salvatore De Caro;
Gabriele Scarella;
Mihaela Sorina Dorobantu;
Simone Giordano;
Fulvio Giribaldi;
Roberto Duc;
Gabriela Zita Novak;
Adriana Fiumefreddo;
Giovanni Argenziano;
Francesco Zarcone;
Gian Piero Buscaglia;
Simona Piras;
Mariangela Gazzano;
Carmela Sciacca;
Selva Acito;
Karin Sokol;
Manuela Vullo;
Vincenzo Garibbo;
Maria Egerszegi.

fonte: Puntoimperia

Scritto da Angelo Amoretti

28 aprile, 2013 alle 15:15

Alessandro Casano, il capro espiatorio

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L’ho trovato: è lui, Alessandro Casano, quello con cui me la prenderò se le cose non andranno bene, a prescindere.
Dice infatti il noto chirurgo che sarà candidato a Sindaco con la lista civica “La Svolta”:

Quando una amministrazione non funziona l’opposizione è colpevole quanto la maggioranza.

In parte può essere vero, ma mettere sullo stesso piano chi ha le leve del comando e quelli che le vedono con il telescopio non mi sembra corretto.
L’opposizione poteva fare molto di più, siamo tutti d’accordo, ma quando hanno arrestato Caltagirone il sindaco non era un Indulgenza o uno Zagarella, ma uno della maggioranza, tanto per fare un esempio.
Forse Casano non ha capito bene come funziona la macchina amministrativa e dire che qualcosa avrebbe dovuto imparare, quando con il comitato spontaneo del Parasio si batteva contro gli ascensori: chi voleva metterli per non perdere i finanziamenti, Gianfranco Gaggero o Dario Dal Mut?
Auguro al chirurgo di poter essere con la maggioranza che amministrerà la nostra città, ma nel caso dovesse andargli male, gli ricordo che se ad amministrarla saranno altri, lui, dal banchetto dell’opposizione avrà i suoi 15 minuti di notorietà politica durante i consigli comunali, la libertà di inviare comunicati stampa, quella di sollevare le folle e di scrivere libri bianchi e di svariati altri colori, ma chi sarà al comando farà ciò che vorrà.
E io me la prenderò con lui.

Scritto da Angelo Amoretti

28 marzo, 2013 alle 16:02

Dal Parasio al Mare: è meglio parlare

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Lei chi è? Con lei non parlo“.
Così aveva detto l’assessore Gaggero a una signora che, in una sala con il soffitto a volte del Circolo Parasio, gli aveva chiesto: “Lei metterebbe una controsoffittatura in questa bella stanza?
La reazione dell’assessore aveva lasciato interdetti non pochi, ma oggi il Sindaco ci ha messo il carico annunciando che “noi, con questa gente, non parliamo più” e un po’ più di stile, a mio parere, non guasterebbe.
Più o meno succede così: si ha la possibilità di acchiappare fondi europei (i metodi per arrivarci sono un po’ discutibili) se si presenta un progetto per la pedalizzazione di una parte della città. Con un punto imprescindibile: il progetto deve prevedere, chissà perché, la costruzione di tre ascensori. Lo ha detto chiaro e tondo l’assessore quella sera: se non ci sono gli ascensori, si perde il finanziamento.
Succede però che a volte non tutte le ciambelle riescano col buco perché nel rione può capitare che ci sia qualcuno a cui il progetto non piace per niente. E succede che qualcuno si unisca a qualcun altro e venga fuori un comitato che è contrario allo stravolgimento del posto in cui è nato e vive.
E sono rotture di scatole per l’amministrazione che deve fare riunioni, spiegare, ascoltare e motivare.
Sono cose che capitano in democrazia: chi è contrario ha il diritto di protestare. E in democrazia, eventualmente, si parla anche con chi è contrario e, al limite, si cerca di trovare un punto d’incontro.
Se non si parla più va a farsi benedire anche la sincera, franca e libera dialettica. E si perde un’ottima occasione perché il portavoce del comitato, risponde così al Sindaco.

Scritto da Angelo Amoretti

19 settembre, 2011 alle 19:29