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Sullo striscione dei marò tagliato

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Non avrei voluto intervenire sulla faccenda dello striscione dei due marò tagliato davanti al Comune, ma leggendo qua e là gli interventi di questo o quell’altro cosiddetto “politico”, qualcosa mi preme dire.
Il gesto non mi è piaciuto, ma non lo trovo un “atto vandalico”: per me gli atti vandalici sono altra cosa.
Detto questo, mi pare assurdo perdere tempo e sprecare bytes e inchiostro per un fatto del genere quando altri ben più gravi sarebbero da discutere.
Tanto per incominciare i due marò non sono “prigionieri” o “ostaggi” come vengono definiti dal “nuovo che avanza” (Diego Parodi e Angelo Dulbecco, nella fattispecie), ma carcerati con la grave accusa di aver ucciso due pescatori.
Non è neppure detto che siano stati i due in carcere a sparare (chi ne scrive a vanvera dovrebbe informarsi meglio), ma l’accusa è quella lì. Non conosco la giustizia indiana e non posso discuterne, spero solo che sia fatto presto un processo regolare e che si arrivi a una soluzione definitiva.
A Parodi lo ha detto il colonnello che chi ha strappato lo striscione è “amico” di quelli di Imperia Bene Comune?

L’intervento “tecnico” di Giorgio Montanari, capogruppo del PD in consiglio comunale, mi fa tenerezza: non dobbiamo dimenticare, peraltro, che il nostro fa parte di un partito che sta al governo con un condannato in via definitiva; un governo che invece di pensare ai propri cittadini, sperpera soldi in caccia bombardieri mezzi scassati ed è pronto a un eventuale raid (ma per portare la pace, s’intende!) in Siria, via terra e via mare.
E mi meraviglio dello sdegno di Pasquale Indulgenza: ma cosa ti aspettavi dai fasci nuovi che avanzano e da un partito che sulla Siria non ha ancora detto “beh“? Cosa ti aspettavi da un partito che ha alle spalle Giorgio Napolitano e alla presidenza del Consiglio un membro del gruppo Bilderberg?
Bisogna capirli, “i compagni”: forse hanno le mani un po’ legate e non possono dire ciò che in realtà pensano.

Scritto da Angelo Amoretti

13 settembre, 2013 alle 15:12

La doppia commemorazione delle vittime delle Foibe

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Quest’anno a Imperia la giornata del ricordo per la commemorazione delle vittime delle Foibe è stata celebrata due volte: giovedì 10 febbraio e sabato 12.
A entrambe hanno preso parte, tra gli altri, il Sindaco Paolo Strescino e Angelo Dulbecco, il giovane consigliere comunale del Pdl che anni fa aveva esposto la bandiera della Repubblica Sociale Italiana da una finestra del liceo Vieusseux.
Dal momento che questo fatto mi ha sorpreso, ne approfitto per scrivere qualcosa oggi, soprattutto quello che non ho letto nei giorni scorsi sui media locali, con tutto il rispetto per le vittime.
E cioè, tanto per essere brevi: Mussolini e il fascismo, durante l’occupazione della Jugoslavia nella seconda guerra mondiale, hanno massacrato più o meno 250.000 abitanti e hanno aperto e gestito i campi di concentramento di Arbe.
E’ giusto quindi ricordare le vittime delle foibe, che a quanto pare non sono state tante quante vorrebbe farci credere la propaganda fascista, ma ricordiamoci anche tutto il resto.
Se avete voglia, tanto per tenere fresca la memoria, guardate Fascist Legacy, il documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dal fascismo, mai mandato in onda dalla Rai. Su YouTube c’è tutto.

Scritto da Angelo Amoretti

15 febbraio, 2011 alle 9:56

Pubblicato in Attualità

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Champagne per tutti!

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BERE VA BENE, MA SENZA ESAGERAZIONI

Angelo Dulbecco che frequenta il Fieramosca ammette: «Prendere champagne al tavolo rende la serata più divertente però non ci sogneremmo mai di bere così tanto da star male e quindi da non essere in grado di tornare a casa in auto senza problemi»
Il Secolo XIX – 15 novembre 2010

Angelo Dulbecco è consigliere comunale del PDL a Imperia.
Loro, quelli del partito dell’amore che bevono champagne senza esagerazione, avevano un altro sogno: colmare un vuoto.
E’ quello che si legge sui manifesti in giro per la città in questi giorni: c’è una foto panoramica del porto [vera, non come questa, nda] in cui appare anche il depuratore inaugurato qualche anno fa, con su scritto: “Avevamo un sogno…colmare un vuoto. Continua…”
In attesa della continuazione e tralasciando tutte le altre cose che mi vengono in mente pensando a quel “colmare”, mi limito a scrivere che anche io ho un sogno: vedere in galera i furbetti del moletto e un secondino buttare a bagno le chiavi, proprio là, nel vuoto colmato.

Scritto da Angelo Amoretti

15 novembre, 2010 alle 10:25

Le bugie hanno le gambe corte

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Sabato scorso i giovani del Pdl, in un gazebo in Piazza San Giovanni, hanno distribuito un opuscolo per illustrare  le cose buone fatte dal governo a coloro che ancora non lo sanno, per colpa soprattutto degli oppositori “che sono maestri nelle chiacchiere, chiacchiere che usano per coprire i loro evidenti problemi e per oscurare quanto di buono il governo riesce a fare” [Angelo Dulbecco, giovane consigliere comunale del Pdl su Sanremonews dell'8 ottobre nda].
C’è ancora tempo per illuminare quanto di buono riesce a fare il governo: sabato 16 ottobre si replicherà e immagino che il disco sarà sempre lo stesso.
Nel frattempo stiamo per ricevere il libro di colui che, secondo sua moglie, “dovrebbe essere aiutato come si farebbe con una persona che non sta bene” in cui si spiega punto per punto ciò che di positivo ha fatto finora il suo governo.
Può darsi che nel frattempo abbia dovuto sbianchettare qualcosa e aggiungerne altre, ma L’Espresso ne dava già ampia anticipazione lo scorso 12 agosto, sbugiardando il miglior governo degli ultimi 150 anni.
Sarebbe opportuno che i giovani del Pdl lo leggessero e che invece di bersi [o far finta di bersi, il che sarebbe ancora peggio] tutto ciò che dice e scrive il loro Capo, cominciassero a farsi delle opinioni personali distaccate dal solito cliché: quello, cioè, che se il Capo ti dice che gli asini volano, te lo credi e lo applaudi pure.
Ma chi vota per Berlusconi si divide in mille categorie:
1) Quelli che sono convinti che un giorno saranno come lui. Magari cominciando col comprarsi Imperia TV e da lì iniziare l’ascesa al potere.
2) Quelli che pensano che il Capo, o chi per lui, un giorno “ti metterà a posto”. Anche se c’è gente che aspetta da 15 anni ed è al punto di prima.
3) Quelli che pensano, con convinzione, che, dopo il terremoto, L’Aquila sia già diventata una città d’incanto, grazie al Capo.
4) Quelli che pensano che la spazzatura a Napoli l’abbia tolta Berlusconi, salvo poi esserci tornata per colpa di non si sa chi.
5) Quelli che con lo stipendio non arrivano alla terza settimana del mese, ma continuano a pensare che un bel giorno, grazie al Capo, riusciranno ad arrivarci.
L’elenco potrebbe continuare, ma mi fermo qui.
Bisognerebbe che le opposizioni stampassero le due paginette de L’Espresso e le distribuissero ai cittadini, giusto da poter dar loro la possibilità di farsi un’idea che si avvicini il più possibile alla realtà.

Scritto da Angelo Amoretti

12 ottobre, 2010 alle 9:22

Facce nuove in consiglio comunale

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Il Secolo XIX di ieri ha dedicato una breve scheda al più giovane dei consiglieri comunali: il ventenne Angelo Francesco Dulbecco, secondo eletto nella lista civica “Imperia va avanti” che appoggia Paolo Srescino.
Siccome sullo stesso quotidiano anche oggi si parla di lui, sento il bisogno di aggiungere qualcosa alla sua breve biografia, ignorata o tralasciata, dai giornalisti.
Angelo Francesco Dulbecco è colui che il 28 aprile 2006 espose la bandiera della Repubblica Sociale Italiana da una finestra del liceo Vieusseux di via Terre Bianche. Fu identificato, ma ebbe l’accortezza di far sparire la bandiera, per cui non fu possibile denunciarlo per apologia di fascismo.
Il giorno dopo, durante l’assemblea degli studenti, ebbe a dire: “Mi dispiace aver coinvolto la scuola, anche se non mi farete cambiare idea. Resto della mia opinione“.
Mi piacerebbe sapere se nel frattempo il ragazzo ha cambiato opinione, giusto per sapermi regolare.
In caso contrario troverei curioso, per esempio, che dalla stessa lista sia stato estromesso Gabriele Piccardo perché musulmano, e sia stato lasciato Dulbecco: forse il cristiano in questione promette molto meglio, visti i tempi che corrono.

Scritto da Angelo Amoretti

11 giugno, 2009 alle 16:08