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Le statistiche di Beatrice Parodi, la signora dei porti

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La bella Beatrice, signora dei porti del ponente ligure, secondo quanto riportato da La Stampa di oggi, attacca il governo Monti perché penalizzerebbe il settore della nautica che “crea turismo e posti di lavoro” e aggiunge:

Non dimentichiamo mai, e le statistiche lo confermano, che ogni posto barca tra diretto e indotto produce dai sei agli otto posti di lavoro.

Vorrei sapere chi ha stilato quelle statistiche e che qualcuno, all’atto pratico, mi dimostrasse che sono attendibili.
Mi viene in soccorso il suo fidanzato, Francesco Bellavista Caltagirone, che nella famosa intervista del settembre 2010 a Imperia TV dichiarava che il porto turistico di Imperia avrebbe creato, secondo i calcoli di Assonautica e altri esperti del settore, dai quattro ai cinque posti di lavoro che, moltiplicati per 1.400, farebbero 7.000.[Qui]
E quindi Beatrice dovrebbe essere contenta perché rispetto al 2010 i posti sono aumentati.
Però a maggio del 2011 Francesco Bellavista Caltagirone cominciava a lamentarsi e a chiedere i danni per il calo delle vendite di posti barca. All’epoca lo spread andava bene, al governo c’era Berlusconi  e Mario Monti era ancora lontano da Montecitorio. [Qui].
Come la mettiamo?

Scritto da Angelo Amoretti

12 gennaio, 2012 alle 12:17

Tolte virgolette

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Il Secolo XIX – 20 aprile 2011

Ma che sorpresa!

L’mprenditrice pronta a subentrare a Caltagirone
Potrebbero diventare sei gli approdi targati Beatrice
Il gruppo Cozzi Parodi sta lavorando all’acquisizione delle quote degli altri soci

Sarà nientemeno che il sesto scalo turistico di proprietà nella sola provincia di Imperia. Sarà il sesto “gioiello” in buona parte eredità del compianto Gianni Cozzi targato Parodi. Beatrice in questo caso. Nessun punto interrogativo chiude la frase, perchè il porto turistico di Imperia così certamente sarà.
È l’imprenditrice di Bordighera il “Paperon de’ Paperoni” in gonnella o la “regina dei porti” che dir si voglia, che andrà a realizzare in vece di Francesco Bellavista Caltagirone (peraltro suo fidanzato) il maxi approdo portorino, cioè la sesta marina di ponente in quota al Gruppo Cozzi Parodi. Imperia si aggiungerà a Portosole, Marina degli Aregai, San Lorenzo al Mare, Ventimiglia (in corso di approvazione) e all’ampliamento di Bordighera (in progettazione). A questi sei si deve poi ancora sommare il porto di Civitavecchia, cioè Riva di Traiano, altra “perla” del diportismo nel Mar Tirreno.
Beatrice Cozzi Parodi, liberatasi del “fardello” della presidenza di Porto di Imperia, sembra avere porte spalancate per sostituirsi a Caltagirone.
C’è chi pensa che il buon affare alla fine dei conti lo abbia fatto ancora una volta lei.
«Io devo lavorare, in questo momento – afferma “la regina” Beatrice un po’ seccata dell’invadenza giornalistica – non posso rispondere a nulla in merito a mie personali partecipazioni, a quelle di società o di terzi, nella realizzazione delle opere portuali.
Posso dire che l’obiettivo di Imperia Sviluppo è di impegnarsi appieno nel completamento dell’opera. Ho il massimo rispetto dei partner della società con i quali ritengo si possa collaborare per giungere a una soluzione che soddisfi tutti».  E già si annuncia la cessione di quote da parte di qualcuno degli industriali, quote che verrebbero prontamente rilevate dal Gruppo Cozzi Parodi.
Il Secolo XIX – 16 settembre 2011

Scritto da Angelo Amoretti

16 settembre, 2011 alle 12:47

Virgolette

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Beatrice Cozzi Parodi
Il Secolo XIX – 20 aprile 2011

Poi, con un ulteriore chiarimento del vicesindaco Rodolfo Leone, toglieremo le virgolette.

Scritto da Angelo Amoretti

20 aprile, 2011 alle 15:46

Beatrice Cozzi Parodi è il nuovo presidente della Porto di Imperia Spa

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Beatrice Cozzi Parodi, la splendida regina dei porti, è il nuovo presidente della Porto di Imperia SpA e il vicesindaco nonché assessore ai porti, Rodolfo Leone, approfitta di questo momento per fare chiarezza: “Il Comune ha avuto fino ad oggi una sovraesposizione su un’opera di cui detiene solo un terzo. Avere in mano anche la presidenza faceva pensare che il Comune fosse proprietario della struttura, in realtà non è proprio così. Per questo è stato deciso di cambiare la governance e di proporre come nuovo presidente la dottoressa Beatrice Parodi. Ora abbiamo un ruolo di controllo e non più di amministrazione.
E’ tutto chiaro, vero?
Prima di leggere le dichiarazioni su Sanremonews pensavo che il Comune fosse proprietario della struttura e ora invece so che con Beatrice Parodi da una parte e Francesco Bellavista Caltagirone dall’altra, siamo in una botte di ferro anche perché il comune avrà un ruolo di controllo.
Il porto ci sarà perché la maggioranza degli imperiesi lo vuole. Che poi in mano abbia qualcos’altro cosa importa? L’essenziale è averci qualcosa e possiamo stare tutti tranquilli, perché anche se asfaltassero il mare della nostra città, l’attuale coalizione prenderebbe lo stesso un sacco di voti.
Più diretto il Sindaco Paolo Strescino che in sostanza ha detto che non importa chi ce l’ha in mano, ma che i lavori riprendano il più presto possibile e che il porto sia ultimato.

Scritto da Angelo Amoretti

18 aprile, 2011 alle 17:28

Porto di Imperia: imprese pagate con posti barca

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Per chi se lo fosse perso pubblico l’articolo di Marco Preve, apparso su Repubblica del 5 settembre 2010.

Porto di Imperia: imprese pagate con posti barca

Posti barca e appartamenti vista golf in cambio dei contanti. E poi divergenze “professionali” tra la coppia di costruttori Beatrice Cozzi Parodi e Francesco Bellavista Caltagirone. C’è fermento a Imperia alla vigilia di una settimana importante per il futuro della concessione del nuovo porto. Martedì si riunisce infatti la Commissione regionale di verifica e collaudo che ha scritto alla procura segnalando l’impossibilità di verificare l’aumento dei costi dichiarati dalla società Acquamare di Caltagirone Bellavista. Intanto, il malumore delle imprese in subappalto che lamentano il ritardo nei pagamenti fa emergere nuovi retroscena. Alcuni titolari che andavano a chiedere di essere pagati si sono visti offrire in cambio dei contanti dei posti barca, oppure appartamenti nelle vicinanze del complesso golfistico del Croara Country Club realizzato dal gruppo Acquamarcia nelle campagne tra Piacenzae Tortona. C’è chi avrebbe accettato mentre altri, invece, hanno rifiutato e qualcuno si è già rivolto agli avvocati. Proprio come quegli acquirenti di posti barca che, nelle scorse settimane, dovevano pagare l’ultima rata. Molti, però, contestando la mancata realizzazione di tutte le opere marittime (ad esempio l’allaccio fognario, ritardo che secondo la Porto di Imperia sarebbe dovuto al fatto che la società ha ampliato le condotte per consentire la raccolta anche degli scarichi di terra facendo così un favore al Comune) hanno messo di mezzo i propri legali. Alla fine, invece della guerra si è trovata una mediazione. E c’è stato chi, a garanzia di eventuali fallimenti o abbandoni di Acquamare, ha ottenuto delle fideiussioni di Acquamarcia, la società madre del gruppo Caltagirone Bellavista. Il costruttore romano nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco di Imperia Paolo Strescino per fare il punto della situazione. Dopo alcune ore di riunione è arrivata la nomina del nuovo direttore dei lavori. Al posto dell’architetto genovese Emilio Morasso, che si era dimesso in polemica con la società, è subentrato l’architetto Marcofilippo Alborno, progettista di fiducia del gruppo Cozzi Parodi (suo il nuovo e contestassimo porto di Ventimiglia). Si è anche deciso, di nominare amministratore delegato della Porto di Imperia (il 30% è del Comune) il geometra Carlo Conti che ne è già direttore generale ed è particolarmente gradito all’ex ministro Claudio Scajola. Pare però che la linea dura di Caltagirone Bellavista, sia per quanto riguarda le nomine che per la gestione dei rapporti con le imprese subappaltatrici e con gli organi istituzionali (la Commissione collaudo in primis, denunciata da Conti), non sia del tutto condivisa da Beatrice Cozzi Parodi, imprenditrice amante dell’ understatement e che, fino ad oggi, su tutte queste vicende così come sulle inchieste della procura non è mai intervenuta. Parlano invecei consiglieri di opposizione in Comune: Dario Dal Mut, Pasquale Indulgenza e Carla Nattero per Idv, Sel e Rifondazione parlano di un «Caltagirone versione Berlusconi». Mentre Paolo Verda e Beppe Zagarella del Pd tornano ad attaccare su un punto chiave «l’assenza di una gara europea nella scelta del partner privato potrebbe aver penalizzato le casse comunali e le tasche degli imperiesi»
Marco Preve – La Repubblica, 5 settembre 2010

Scritto da Angelo Amoretti

7 settembre, 2010 alle 18:13

Porto di Imperia: si rompe il muro del silenzio

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Avete notato, o cari lettori, che in questo mese di agosto è venuto fuori un mare di novità sul nostro porto turistico più bello del mediterraneo?
Vi siete accorti come ultimamente viene trattato dai media locali il nostro concittadino onorario Francesco Bellavista Caltagirone?
Vi siete accorti che è tornato il numero 40, ma per dire che i tempi non sono rispettati, mentre fino a un mesetto fa ci dicevano che le opere a mare erano addirittura in anticipo sulla tabella di marcia?
Vi siete accorti, in sostanza, come sia cambiata la linea dei nostri quotidiani locali nei confronti del fidanzato di Beatrice Cozzi Parodi?
E se adesso mi mettessi a dire che il porto non va avanti perché ci sono i giornalisti che remano contro e che se fosse per loro Imperia sarebbe ancora come trent’anni fa? [era quello che diceva lo sbadato Scajola rivolgendosi alla sinistra da rottamare, ricordate?]
Dai sù, qualcuno mi dica cosa c’è dietro a questo cambiamento di linea.
P.S. Leggetevi gli articoli correlati, per rinfrescare la memoria

Scritto da Angelo Amoretti

26 agosto, 2010 alle 18:56

La bella Beatrice sogna una Riviera piena di porti

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E si potrebbe anche capire: con i porti ci campa  e, ovviamente, offre un sacco di posti di lavoro:

«I porti turistici sono un incredibile volano economico, sia nella fase di costruzione, con l’impiego di centinaia di addetti, che in quella di gestione, attraverso l’assunzione di personale. Porti significa anche cantieri navali, porti significa anche rilancio del settore meccanico e artigianale. Non si ha idea di quante aziende, piccole emedie, gravitino intorno alla diportistica. E in un periodo di crisi globale come questo, non si può sottostimare questa realtà».

Già che ci sono mi permetto di suggerirle di costruirne uno a Garbella e non sarebbe male un unico porto tra la Foce e il Prino, la capisco: fare i porti è il suo mestiere.
Quello che capisco di meno è il giornalista de Il Secolo XIX, Fabio Pin, che l’ha intervistata e che a un certo punto scrive:

Di tutto e di più, si diceva. E Beatrice Parodi ne spiega i presupposti. Che confermano la prospettiva di assistere alla costruzione di nuovi posti barca, nel segno di quel modello di sviluppo che, secondo ciò che resta dell’ecologismo locale e regionale, fa a pugni con la salvaguardia della costa, considerata ormai satura.

Secondo il Pin, dunque, chi è stanco di vedere colate di cemento sulla costa è un rimasuglio di ecologista [locale e regionale]. Con la concezione di bellezza paesaggistica che deve avere, può star tranquillo: tra vent’anni i porti li faranno anche in ciò che resta di Capo Berta e nessuno avrà più niente da ridire perché, cavolo, prima o poi ciò che resta dell’ecologismo [locale e regionale] dovrà pur morire.
Mi domando se Pin ha dei figli e se ha delle foto della costa di vent’anni fa. Le conservi e ne scatti qualcuna adesso, poi un domani le faccia vedere ai figli e ai nipoti. Forse, se qualcuno di loro non si sarà fatto lavare completamente il cervello in casa, gli dirà che in effetti con il cemento forse si è un po’ esagerato.
L’intera intervista è qui.

Scritto da Angelo Amoretti

26 agosto, 2009 alle 9:36

Pubblicato in Ambiente

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Io, tu e le pose

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Francesco Bellavista Caltagirone

La Stampa di oggi, 3 settembre 2008, dedica una pagina a Francesco Bellavista Caltagirone (1) e dell’intervista di Chiara Berie di Argentine due cose mi hanno colpito.
La prima riguarda la posa della prima pietra del Porto Turistico di Imperia.
Caltagirone a un certo punto dice:

“[...] Dopo anni d’attesa ho promesso alla gente di Imperia, il porto sarà prima di tutto loro, tempi rapidi; finiremo nel 2010. Per la posa della prima pietra, nel 2007, c`erano il presidente della Regione, Claudio Burlando e Claudio Scajola, oggi di nuovo ministro. Diversi schieramenti, unico obiettivo: rilanciare dopo anni di torpore questa bellissima zona. La Costa Azzurra ormai è supercostruita, non ci sono più posti barca; ho amici che già vengono qui per mangiare nei ristoranti del Ponente, i migliori della costa.”

Forse è un errore di stampa perché la posa della prima pietra avvenne il 25 marzo del 2006, come si evince anche dal sito di Acquamarcia. (2)
All’epoca l’imprenditore romano disse che avrebbe terminato l’opera in quaranta mesi e dal momento che nell’intevista di oggi dice che il porto sarà pronto nel 2010, i conti non tornano più neppure per i termini di consegna: diciamo che probabilmente ci sarà un ritardo, peraltro comprensibile, di qualche mese.
L’altra cosa che mi ha colpito è la frase in cui si intuisce senza ombra di dubbio che il nostro concittadino di adozione ha una relazione con la nostra celebre conterranea, la signora dei porticcioli, Beatrice Cozzi Parodi:

[...]Passate le vacanze sul suo yacht «The One», 73 metri, con figli, amici e Beatrice Cozzi Parodi («E` la mia nuova compagna. Ha la forza della semplicità»), la giovane imprenditrice ligure, neovincitrice del premio Bellisario, che capeggia la cordata d`imprenditori locali suoi alleati con il Comune d`Imperia per il nuovo porto, Bellavista Caltagirone sostiene con forza l`operazione Fenice [...]

Beatrice Cozzi Parodi

Lui sessantanove anni, lei trentanove (3), ma in amore, si sa, non è l’età che conta. Probabilmente tra una posa di prima pietra e l’altra, tra i due è sbocciato l’amore e questo mi riempie di gioia, alla faccia di coloro che non credono che l’amore sia cieco.
Ormai i Vip annunciano direttamente tramite ufficio stampa le loro relazioni. E’ il caso della fidanzata del Ministro Frattini che per evitare paparazzate e gossippate, ha diramato un comunicato con tanto di foto allegate per annunciare la sua relazione con il nostro Ministro degli Esteri.
Caltagirone ha preferito dirlo teneramente tra le righe, ma l’ha detto e ai due innamorati vanno i miei sinceri auguri, ovviamente.

(1) fonte
(2) fonte
(3) La Stampa, 24 febbraio 2007

Scritto da Angelo Amoretti

3 settembre, 2008 alle 17:05

Nostra Signora dei porticcioli

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Aspettando il grande concerto di Francesco Baccini di domani sera organizzato dal Comune su Calata Cuneo nell’ambito della rassegna “Imperia in scena”, per cui l’Assessore Marco Scajola afferma:

“Siamo molto contenti di aver operato questa scelta. Baccini rappresenta a tutti gli effetti un pezzo di storia musicale della nostra regione e dunque ci pareva quanto mai pertinente il sodalizio tra la sue canzoni e lo scenario di Calata Cuneo, che racchiude in sé tutto il fascino e l’autenticità dell’Imperia portuale e votata al mare”

scrivo ancora de “Il partito del cemento” – il libro-inchiesta di Preve e Sansa – e riporto il pezzo intitolato “Nostra Signora dei porticcioli” dedicato a Beatrice Cozzi Parodi.

L’avvenente signora, com’è noto, è anche presidente della Camera di Commercio di Imperia e molto probabilmente lo sarà ancora alla fine del commissariamento.

Piergiorgio Parodi, geometra da Bordighera, crea la sua fortuna negli anni Sessanta e Settants in Riviera ma anche all’estero, ad esempio in Marocco dove, si racconta, realizza per il re Hassan II edifici importanti quali il palazzo reale di Agadir, la prefettura e la moschea di Casablanca. Negli anni novanta lo affianca la figlia. E’ la trentenne Beatrice Parodi, donna affascinante, intelligente e risoluta, personaggio che spicca nella generale opacità dell’imprenditoria ligure.

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Scritto da Angelo Amoretti

10 luglio, 2008 alle 17:10

Le due “I” della scignua Parodi

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La bella Beatrice Parodi, Presidente della Camera di Commercio di Imperia, da brava imprenditrice, forse parafrasandone un altro con le dovute proporzioni, si è inventata le due “I”.
Uno ne aveva inventate tre: Impresa, Internet e Inglese, ricordate?
Lei si accontenta di due: Imperia e Impresa.
A parte che nello slogan ci trovo un piccolo difetto perché a quanto mi risulta si dice “I come Imperia”, la signora ha fatto un bilancio dei primi 100 giorni della Camera di Commercio che è veritiero, sì, ma che dovrebbe essere analizzato meglio, come si può leggere sul sito della CGIL di Sanremo.

Scritto da Angelo Amoretti

2 giugno, 2007 alle 12:12

Pubblicato in Attualità

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