Archivio per tag ‘Borgo Parasio’

I muri di Imperia

37 commenti al post

Qui da noi o li troviamo o li tiriamo su.
Adesso ne è sorto uno sulla passeggiata degli innamorati, nota anche per il maniaco che vi si aggirava secoli fa.

Era la passeggiata preferita dalle coppiette in cerca di vedute romantiche e dagli joggers. Ora sembra che turisti e sportivi si siano messi il cuore in pace: la passeggiata Moriani, cosiddetta degli «innamorati» che è off limits da mesi ,ha visto sorgere, che neanche all’epoca delle Guerra fredda o nella striscia di Gaza, un muro. Gli operai del Comune, che hanno agito su disposizione dei superiori e di un’autorità politica, hanno eretto una parete con mattoni e cemento. A Imperia va così: non si aggiusta, ma si delimita come se ci fosse una permanente scena del crimine dove non si può transitare.

Ed è un peccato perchè la passeggiata è una delle più frequentate e non solo dai turisti ma anche dalla gente del posto. In precedenza erano stati messi dei cartelli e una blanda transenna in legno che però veniva regolarmente oltrepassata. Le autorità si erano volute mettre al riparo da responsabilità dopo che, dalla parete che si snoda lungo la strada, erano precipitate a terra pietre. Alcune avevano danneggiato una delle panchine. Invece di rimettere in sesto la parete, probabilmente in attesa dei finanziamenti, si è provveduto a bloccare il passaggio. Il fatto è accaduto mesi fa e ormai, a stagione estiva giunta quasi al culmine, la strada è ancora a ricordarci la vocazione alle incompiute di Imperia. Anche il belvedere che dista poche decine di metri, sempre sulla stessa passeggiata, è transennato da lungo tempo. Ci sono stati piccoli cedimenti, la stradina che permette di scendere rischia di franare, il pericolo c’è, è vero, ma nessuno provvede a sistemarla. E così anche il belvedere è inaccessibile. Qui niente muretto ma una barriera in legno. Per andare a fare il bagno in un dei posti più incantevoli di Porto bisogna scavalcare.

Maurizio Vezzaro – La Stampa, 5 agosto 2013

Scritto da Angelo Amoretti

6 agosto, 2013 alle 15:33

Gli ascensori del Parasio

2 commenti al post

A seguito di questo articolo, ricevo la seguente mail che pubblico:

Al di là delle ormai note considerazioni (tutte giustissime, peraltro) mi soffermerei su una domanda che viene fatta: chi paga???
Ogni Deliberazione porta delle firme, delle verifiche di congruità, dei controlli fatti da Dirigenti lautamente pagati per dire: questo si può fare, oppure: questo è meglio lasciar perdere perché apriremmo un cantiere che non sappiamo quando finirà…
Sarebbe ora di finirla che scelte approssimative e dettate talvolta da criteri clientelari, creino poi ulteriori danni alla collettività che deve pagare x danni di cui non ha alcuna colpa.
C.P.

Scritto da Angelo Amoretti

11 marzo, 2013 alle 19:46

Dal Parasio al Mare [III]

8 commenti al post

Oggi il Comitato Spontaneo per la Tutela del Parasio ha acquistato una pagina de Il Secolo XIX per “far sentire la voce di tutti i cittadini che, al di là di ogni schieramento politico, vogliono esprimersi contro la realizzazione di opere deturpanti ed estremamente costose nel quartiere del Parasio“.
Ho scannerizzato la pagina e divisa in due: qui potete leggere la prima parte e qui la seconda.

Scritto da Angelo Amoretti

21 luglio, 2011 alle 12:13

Dal Parasio al Mare

14 commenti al post

Succedono cose strane a Imperia, anche a livello mediatico.
Prendiamo per esempio il Progetto Integrato “Dal Parasio al Mare” che prevede una serie di interventi massicci nel posto in assoluto più bello di tutta Imperia.
Nella locandina redatta dal Comune – visibile sul sito – si invitano i residenti a partecipare numerosi alla presentazione, “data l’importanza del progetto“.
Si invitano giusto per assistere?
Lo chiedo perché appena qualcuno ha provato a sollevare qualche dubbio, il Sindaco ha rilasciato una dichiarazione in cui tra l’altro diceva:

Oggi incredibilmente qualcuno scopre che qualche intervento non gli va bene, e casualmente si tratta sempre di quelli sotto casa. La progettualità globale, che prevede riqualificazione, riappropriazione di spazi e interventi di arredo urbano, è invece condivisa dai cittadini. Per questo non ci faremo condizionare e non ci fermeremo se qualcuno non è d’accordo.

Uno dei primi a contestare il progetto è stato Nicola Podestà nell’intervista rilasciata a Il Secolo XIX dello scorso 24 maggio:

Il progetto dal “Dal Parasio al Mare” presentato agli imperiesi la settimana scorsa, i cui lavori sono prossimi alla partenza per un ammontare complessivo di 12 milioni di euro e che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe rilanciare la città alta,
è al centro di un acceso dibattito. A prendere la parola è il professor Nicola Podestà, ex direttore (defenestrato) dell’Osservatorio meteo sismico del Comune di Imperia e nativo proprio del Parasio, al quale il progetto sembra proprio non piacere.
Che cosa non le va professore?
«Guardi, innanzitutto il metodo. Una locandina invitava la cittadinanza ad intervenire numerosa vista l’importanza degli argomenti trattati alla presentazione. La frase suonava come un sollecito a confrontarsi con le visioni progettuali, lasciando intendere la disponibilità dell’amministrazione comunale a valutare proposte di modifiche oppure obiezioni avanzate dal pubblico.
Niente di tutto questo. Nessun confronto, nessuna apertura a suggerimenti. In quella sede sono state possibili solo obiezioni, restando ben chiaro che non avrebbero avuto alcun seguito.
Il punto fermo di tutta la serata è stato che il progetto è quello e non si discute. Non siamo neanche al prendere o lasciare, ma solo al prendere, accettare la soluzione preconfezionata e, casomai, ringraziare».
Ma nel merito dei progetti?
«Ho consultato l’opuscolo distribuito e non posso tacere forti perplessità di fronte ad alcune delle proposte, che non ritengo propriamente in linea con la pur lodevole intenzione di rendere più vivibile un aparte della città. Trovo sconcertante, ad esempio, l’idea di ingombrare piazza Chiesa Vecchia con parallelepipedi lapidei che sembrano caduti lì per caso. E come non pensare che nel fiorire di gradini, gradoni e pedane sopraelevate previsti in piazza Parasio, non tocchi il culmine la filosofia di creare inciampi ai passanti? Diversi altri punti, a partire dall’effettiva utilità e compatibilità ambientale degli ascensori,meriterebbero una seria discussione e spero che molti vogliano far sentire la propria opinione prima che il progetto prenda irreversibilmente corpo, secondo un copione già scritto».
Allora non c’è proprio niente secondo lei da salvare?
«Evidentemente il progetto non considera la pratica semplicità come una virtù. Come non tiene in alcun conto la necessità dei residenti di utilizzare e posteggiare l’automobile: abolire totalmente i parcheggi e l’accesso ai veicoli di chi vi abita è una soluzione troppo estremizzata. Non c’è ascensore che possa supplire ai disagi procurati».

Continua a leggere

Scritto da Angelo Amoretti

27 giugno, 2011 alle 16:18