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Anche Strescino c’era [e non dormiva]*

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Di recente il Sindaco Paolo Strescino ha rilasciato due interviste al Secolo XIX: una lo scorso 28 luglio in cui parla in generale del rinnovamento del Pdl anche a livello locale; il giorno dopo un’altra in cui risponde alla questione sollevata dai consiglieri del Partito Democratico Verda e Zagarella.
Nella prima ci sono riferimenti a persone che non riesco a identificare, quando dice che nel partito dell’amore (ora degli onesti nda) ci sono “notabili” sorpassati e che “chi ha fatto il suo tempo dovrebbe accorgersene da solo“.
Ma forse, quando dice che “è singolare che lo critichino certi personaggi che fino a ieri erano assessori” credo di aver capito a chi si riferisce.
Le frasi che più mi hanno colpito nell’intervista sono quelle che dice riguardo al suo mandato: “Qualcuno dice che vado troppo in giro, ma stare a contatto con la gente è un punto di forza.“.
Infatti, come ben ricorderete, all’inizio il Sindaco andava in scooter a cena da qualche famiglia, portava da bere e tutti erano felici e contenti.
Io gli chiederei di fare un salto anche nelle frazioni (in quelle in cui non è stato di recente, s’intende) e forse senza necessariamente dover stare a contatto con la gente, potrebbe rendersi conto di persona in quale stato versano i gioielli dell’entroterra del comune di Imperia.
Parlando di Alessio Saso e delle sue eventuali dimissioni da consigliere regionale, il Sindaco afferma di non aver letto le carte (già un altro disse la stessa cosa, ma non ricordo il nome: comincia per Sca e finisce per jola), ma da “quello che si legge certo la situazione non è idilliaca“.
Detto tra parentesi, indirettamente Saso ha risposto anche a lui dicendo, in soldoni, che se dovesse andarsene lui, ci dovrebbero essere autobus pieni di indagati a precederlo. E il buon Alessio non intende prendere il biglietto.
Riguardo alle infiltrazioni mafiose (da notare la domanda trabocchetto dell’intervistatore che gli chiede “Ma esiste o no un rischio di infiltrazioni mafiose nel tessuto politico-economico della provincia? nda), il nostro giovane primo cittadino risponde che per lui è stato un fulmine a ciel sereno scoprirlo. Cioè: scoprire che c’è il rischio. E’ un passo avanti mica da poco.
Nella seconda intervista, quella in risposta all’intervento di Verda e Zagarella, in sostanza afferma che “la porto di Imperia Spa non ha alcun debito nei confronti delle banche e non lo avrà mai” e i due consiglieri comunali di “Sinistra per Imperia”, Dario Dal Mut e Carla Nattero, gli rispondono come segue:

Le ultime prese di posizione del Sindaco Strescino sono all’insegna del “non ne sapevo nulla”. Né dell’ipoteca sul porto, né delle infiltrazioni mafiose a Imperia e Provincia.
Crediamo che la sua sia una ricostruzione auto assolutoria a posteriori e perciò non credibile.
Affrontando l’argomento “ipoteca” posto meritoriamente dal PD, vorremmo fare rilevare che la spiegazione data dal Sindaco non è per niente convincente. La separazione netta tra la sfera dirigenziale e quella politica prospettata da Strescino il quale sostiene addirittura che la firma di autorizzazione dell’ipoteca è stata messa a “insaputa” sua e (forse) del sindaco di allora non è una interpretazione accettabile. A nostro giudizio la realtà è opposta: la sfera politica era talmente legata a quella dirigenziale che gli amministratori hanno volutamente mantenuto nell’ambito tecnico le scelte più arrischiate per non sottoporle al prevedibile, contrastato vaglio della discussione in Consiglio e nell’opinione pubblica. D’altra parte all’ipoteca si era accennato in un Consiglio Comunale dedicato al Porto di qualche mese fa. Inoltre l’ipoteca era prevista anche dalla concessione demaniale. Come può il Sindaco sostenere che nessun amministratore pubblico ha letto il testo della concessione? Il Sindaco si è mai chiesto come mai la precedente amministrazione aveva un assessore al demanio marginale e poco influente? Forse è proprio perché, usando le sue parole, i politici influivano sottotraccia e non con le delibere di giunta.
In merito alla spiegazione tecnica dei passaggi procedurali dell’ipoteca non possiamo non far rilevare che la sua ricostruzione coincide letteralmente con quella della Porto di Imperia. E quindi è ampiamente di parte.
Per adesso vogliamo fare notare che della “fideiussione omnibus” non conosciamo il valore, sappiamo soltanto che riguarda l’insieme delle opere del porto, è fornita dalla holding Acquamarcia che è in gravissime difficoltà economiche e il cui patrimonio ha un valore reale tutto da verificare. Per cui non riteniamo proprio che il Comune di Imperia e i suoi cittadini possano stare tranquilli.
In secondo luogo il Sindaco sostiene che la Porto di Imperia “non ha alcun debito con le banche, né l’avrà mai” gli ricordiamo che la sua giunta ha approvato in data 2 dicembre 2010 una lettera di garanzia richiesta dalla Carige a tutti i soci della Porto Imperia, e quindi anche al Comune, per accordare alla Porto Imperia stessa un mutuo non gravato da ipoteca di € 1.300.000. Quindi i debiti con le banche ci sono e le difficoltà finanziarie anche, come peraltro è chiaramente scritto nella delibera di Giunta citata che approva la lettera “di Patronage” del Comune di Imperia.

Anche Oliviero Olivieri, consigliere comunale del Partito Democratico, dalle colonne del Secolo XIX di ieri, ha delle riserve sulla memoria del Sindaco e afferma che “Forse questa amministrazione non ricorda che all’epoca dei fatti la pratica del Porto ha dovuto seguire un iter amministravo e che del procedimento era responsabile PaoloCalzia il quale nel 2007 era il segretario comunale e rivestiva anche la carica di direttore generale.
Forse non ricorda che il responsabile del procedimento, segretario comunale e direttore generale, era anche il presidente della Porto di Imperia
” e conclude dicendo: “Imperia vanta il curioso primato di essere la città italiana dove avviene tutto all’insaputa dei diretti protagonisti.
In effetti, anch’io potrei sostenere di non sapere che all’epoca dei fatti Strescino era vicesindaco della giunta Sappa che adottava, dal punto di vista politico amministrativo, le decisioni di rilievo del nuovo porto turistico
“.

* L’Assessore Leone c’era [e non dormiva]

Scritto da Angelo Amoretti

1 agosto, 2011 alle 11:53

Sul Consiglio Comunale di ieri [III]

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Ricevo e pubblico:

Se il consiglio comunale è il luogo del “fango e del chiacchiericcio” come si è fascisticamente espresso il giovane consigliere Dulbecco, si capisce che l’atteggiamento della maggioranza sia così irridente nei confronti dei diritti della minoranza.
Gli Strescino- boys applicano costantemente la tattica del colpo di mano, se ne infischiano dei diritti elementari, fanno continue prove di forza sulla base dei numeri.
Così ieri sera sono riusciti in sprezzo ad ogni Regolamento consigliare a impedirci di illustrare una mozione che si trascina dal 14 novembre e a negarci di trattare il punto all’o.d.g. sul porto che avevamo tutti i diritti, a prescindere dalle considerazioni di opportunità dell’Amministrazione, di affrontare già dal 21 febbraio. Il Regolamento, ricordo a Gazzano e Leone, non ragiona in termini di opportunità ma di ammissibilità perché, naturalmente, se non fosse così la maggioranza potrebbe respingere, sulla base delle propri convenienze, ogni richiesta della minoranza.
Devo anche aggiungere che, considerato il clima, sono propensa a pensare che, se fossimo rimasti in aula, esaurito il punto posto all’o.d.g. dall’Amministrazione, la maggioranza ieri sera avrebbe fatto mancare il numero legale nel momento in cui avrebbero dovuto essere discussi i temi posti dalla minoranza, come indirettamente conferma Leone nella sua dichiarazione.
In sostanza le forzature antidemocratiche sono da tempo continue, insultanti e rendono impossibile alla minoranza svolgere il proprio ruolo, un ruolo che è legittimato dal voto popolare esattamente come quello della maggioranza.
Questa situazione di protratto disagio spiega la nostra reazione. Non è un Aventino ma vuole segnalare in maniera forte una situazione diventata insostenibile. Esprimeremo le nostre valutazioni al Prefetto in maniera ufficiale e per evidenziare che nel Comune di Imperia c’è un “ problema di democrazia” useremo tutti gli strumenti legali, a cominciare dall’utilizzo massiccio e sistematico di tutti i mezzi che ci dà il Regolamento, dalle mozioni alle convocazioni dei Consigli,
Quindi non siamo usciti dall’Aula per “vigliaccheria” come ha detto qualche consigliere tanto zelante quanto allineato; e nemmeno come “via di fuga” (versione Leone) da una situazione che ci vedeva senza parole.
Purtroppo avevamo tanto da dire perchè pensiamo che i problemi sul tappeto nel Porto Turistico ci siano ancora tutti e che la sentenza del TAR non sia né l’assoluzione del passato, né la risoluzione dei tanti problemi del presente. E abbiamo molti argomenti per dimostrarlo, a partire dai contenuti delle relazioni dell’ing. Lunghi e dell’arch. Calzia, consegnate il 28 dicembre 2010, in ottemperanza alla famosa delibera consigliare di settembre. Io, come credo tutti i consiglieri di opposizione, sono pronta a un confronto pubblico in qualsiasi sede con qualsiasi esponente della maggioranza, a partire da Leone, per discutere di questi temi.
Certo che la delibera presentata ieri sera dall’Amministrazione era veramente disperante, come “proposta”, sulla base della quale regolare la discussione era totalmente inesistente: si è trattato della richiesta di una delega in bianco al Consiglio Comunale per trattare sottobanco con Caltagirone e gli altri soci privati la questione dei presunti risarcimenti danni che questi ultimi potrebbero richiedere al Comune. E’ una delibera illegittima come segnaleremo agli organi competenti, ma soprattutto è la dimostrazione che la sentenza del TAR ha ulteriormente indebolito la contrattualità del Comune. Non hanno sottoposto al Consiglio, la cui importanza è stata sottolineata anche dal TAR, una proposta organica di intervento per risolvere la “montagna” di problemi aperti, sulla base anche di quanto stabilito dalla maggioranza stessa nella delibera di settembre, ma hanno richiesto l’avallo preventivo a quello che sarà, se ci sarà, un accordicchio.
Purtroppo non sono ottimista sull’esito di questa storia perché vedo che il Sindaco si è arroccato e sta proponendo una dialettica politica sempre inutilmente polemica, da assemblee studentesche. Ieri sera ha accusato la minoranza di danneggiare l’immagine della città, senza rendersi conto che interpretiamo un sentimento fortemente presente tra i nostri concittadini,anche illustri,non pensiamo certo che sia di tutti, ma abbiamo il diritto e il dovere di rappresentarlo sia nei contenuti sia, e soprattutto, nella volontà di difesa della legalità a tutti i livelli.

Carla Nattero – Consigliere comunale “Sinistra per Imperia”

Scritto da Angelo Amoretti

15 marzo, 2011 alle 17:53

Il caldo consiglio comunale di ieri sera [II]

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Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia, in una nota che mi ha inviato e che potete leggere integralmente più sotto, smentisce le parole scritte dal Sindaco sulla sua pagina Facebook, così:

C’è stato un duro scontro politico con la richiesta di dimissioni ma non c’è stata alcuna offesa personale da parte di nessun consigliere dell’opposizione. Anche il pubblico è stato nei limiti del confronto acceso. I molti giornalisti presenti lo possono testimoniare, come lo può certificare anche lo sbobinamento per una volta tempestivo del Consiglio di ieri sera.

E lo stesso fa Giorgio Montanari sul suo blog.
Si direbbe quindi che il Sindaco abbia confuso, al limite, il pubblico con i consiglieri comunali dell’opposizione.
Montanari scrive che ho reso pubblico il post del Sindaco sulla sua pagina, ma “pubblico” lo è già, visto che almeno fino a questa mattina, la sua pagina era accessibile a tutti.
Del resto ci sono innumerevoli esempi di personaggi fra cui numerosi politici italiani e stranieri che usano Facebook per comunicare con tuttio il mondo.

La mancata discussione del punto proposto dalla minoranza sul porto turistico è un fatto gravissimo.
La pregiudiziale sospensiva adottata costituisce un precedente molto pericoloso, perché da ieri sera con motivazioni pretestuose si può rinviare o cancellare qualsiasi convocazione del Consiglio da parte della minoranza.
Le motivazioni illustrate da Gazzano sono risibili per la discussione sul porto ma sono totalmente inesistenti per la mozione presentata da Indulgenza che è in attesa di discussione da metà novembre. La scelta di avere rinviato due punti molto diversi con la stessa motivazione di sospensiva indica il menefreghismo, la superficialità e la mancanza di senso democratico della Amministrazione.
A mente fredda le riflessioni politiche proposte ieri sera non possono che essere confermate.
Il sindaco non ha avuto la forza e la chiarezza politica di affrontare in Consiglio una discussione sulle scelte pesanti che dovranno essere fatte sul porto turistico e si è nascosto prendendo a pretesto l’attesa del pronunciamento del TAR.
Ma il pronunciamento del TAR non toglierà loro le castagne dal fuoco: lascerà le cose immutate o peggiorate. Il giorno dopo saranno di fronte nuovamente al problema che hanno oggi: dovranno dire quale via d’uscita pensano che possa essere percorribile. Le linee parallele che stanno tenendo- l’appoggio alla delibera di decadenza della concessione sul piano amministrativo e la contrattazione con Caltagirone avviata da Leone sul piano politico- non potranno più essere mantenute in contemporanea e dovranno dire quale delle due imboccano, in quale direzione vogliono sciogliere i nodi.
La realtà vera però è che sulla linea da tenere sono divisi, tra PDL e Lega, dentro il PDL e dentro la Lega. Sono talmente deboli che non riescono nemmeno a dire esplicitamente, come avrebbero dovuto fare da mesi, che richiedono le dimissioni dei membri della Porto di Imperia e le dimissioni di Conti, l’amministratore delegato, che li ha presi in giro in maniera sanguinosa.
Questi sono ragionamenti che riflettono la realtà, una realtà triste e preoccupante per Imperia. Purtroppo non si tratta di un chiacchiericcio, come dice Gazzano con il suo bello stile.
Il Consiglio Comunale di Imperia aveva il diritto e il dovere di occuparsene. Il fatto che gli sia stato impedito è una ferita alla democrazia. Perciò faremo ricorso al TAR: per ripristinare nel Comune di Imperia le regole democratiche.
La polemica che il Sindaco pare abbia avviato sui comportamenti che sono stati tenuti nella serata di ieri sera mi sembra assolutamente un diversivo per allontanare l’attenzione dell’opinione pubblica dalla gravità dell’ostruzionismo tenuto dalla maggioranza.
C’è stato un duro scontro politico con la richiesta di dimissioni ma non c’è stata alcuna offesa personale da parte di nessun consigliere dell’opposizione. Anche il pubblico è stato nei limiti del confronto acceso. I molti giornalisti presenti lo possono testimoniare, come lo può certificare anche lo sbobinamento per una volta tempestivo del Consiglio di ieri sera.
D’altra parte è del tutto sconsiderato che un sindaco stia zitto durante un consiglio comunale così importante dal punto di vista politico, delegando ogni presa di posizione al capogruppo del PDL e poi il giorno dopo, come un ragazzotto qualsiasi, affidi le sue impressioni alla rete.

Senza offesa per la Nattero, vorrei far  notare che Facebook e Twitter non lo usano solo i “ragazzotti”. Lo usano anche gli adulti, solo che bisogna saperlo usare, soprattutto se si è personaggi pubblici.

Scritto da Angelo Amoretti

22 febbraio, 2011 alle 20:58

Decadimento della concessione: caccia ai responsabili

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So bene, anche senza che me lo dica Fossati, cosa posso e cosa non posso fare. Lui, però, dovrebbe per correttezza dire anche che il sindaco deve tutelare l’interesse della città. Se io ravviso preoccupazioni per una cosa che potrebbe recare un danno enorme dal punto vista economico, dei posti di lavori e dell’indotto è un mio dovere dirlo. Nel pieno rispetto delle regole bisogna poi prendere una posizione netta non restare a metà come Lega Nord e finiani. Ci sono grandi responsabilità da parte del Pd nell’essere arrivati a questo punto, gli esponenti del partito ci hanno messo del loro eccome. Ora smettano panni dei professori. Chi è veramente a favore della struttura deve fare di tutto per difenderla, servono delle forze politiche responsabili.
Paolo Strescino – La Stampa, 24 gennaio 2011

Probabilmente Fossati non l’ha detto perché è sottinteso che essendo Sindaco di tutti, Strescino debba tutelare l’interesse della città. E mi meraviglio (ci riesco ancora, nonostante tutto) che quando si parla di responsabilità, al primo cittadino non passi neppure per l’anticamera del cervello che una buona parte ce l’hanno il Comune e la Giunta. Era prevedibile: siamo di fronte a un pasticcio enorme creato da soggetti dentro la macchina di governo e si dà la colpa a chi ne è fuori. E quando Strescino dice che “servono delle forse politiche responsabili” forse dovrebbe dare un’occhiata anche nella Giunta e nel suo partito e probabilmente gli è sfuggito quanto rilasciato dal PD al Secolo XIX del 22 gennaio scorso:

Le soluzioni tecniche si possono trovare inmaniera condivisa. Siamo certi che altrettanta responsabilità dimostreranno l’intero Consiglio di Amministrazione della società Porto di Imperia spa e gli amministratori pubblici responsabili della gestione del percorso politico amministrativo fino ad oggi, su tutti l’assessore Luca Lanteri.

Nel frattempo Pasquale Indulgenza (PRC) su La Stampa di oggi dichiara che: “Con le forze di Sinistra serve una riflessione comune di carattere strategico per la ripresa della città e l’apertura di una nuova stagione politica” e Carla Nattero (La Sinistra per Imperia) in un comunicato stampa scrive: “Su questo tema accolgo l’invito di Rifondazione ad un confronto preliminare tra le forze di opposizione in modo da presentare una proposta comune alla città e al Consiglio“.
Un po’ quello che lo scorso 20 gennaio auspicavo io che di politica capisco poco.

Scritto da Angelo Amoretti

24 gennaio, 2011 alle 12:56

Carla Nattero e il caso Rommelli

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Roberto Rommelli, come si legge su La Riviera del 10 dicembre scorso, è consigliere della Porto di Imperia SpA da un anno e lunedì 6 dicembre ha abbandonato il CdA in cui si è provveduto alla ratifica di tutti i rapporti contrattuali dal 2005 al 2010, tra la stessa SpA e Acquamare. Intervistato dal settimanale, Rommelli ha dichiarato tra l’altro: “Non è una presa di posizione concordata con il Sindaco di Imperia Strescino. Semplicemente i rapporti contrattuali in questione risalgono a diversi anni fa. Avrei dovuto approfondire ulteriormente il tema e non mi sembrava corretto portare via troppo tempo al consiglio. Per questo motivo ho deciso di abbandonare l’aula. Mi si contesta di non aver rappresentato nel migliore dei modi il Comune di Imperia? Tutt’altro, credo di aver tenuto un atteggiamento responsabile. Si tratta di argomenti molto spinosi. Neanche l’ufficio legale della Nasa sarebbe stato in grado di studiare le pratiche degli ultimi cinque anni in così poco tempo“.
Il consigliere del PD Giorgio Montanari, sul suo blog, si era a dir poco meravigliato nel leggere l’intervista.
Carla Nattero, consigliere di La Sinistra per Imperia, ha posto la seguente question time al Sindaco:

La sottoscritta Carla Nattero, consigliere comunale di La Sinistra per Imperia,
lette le sorprendenti dichiarazioni del signor Rommelli, membro nominato dal Sindaco del CdA della porto di Imperia, il quale ha dichiarato di non avere partecipato a una riunione della società del porto che ha ratificato i rapporti contrattuali con l’Acquamare perché, dopo un anno di permanenza nel CdA, non conosce ancora la documentazione;

osservato che tali dichiarazioni,vere o di facciata, sono comunque, perfettamente in linea con il ruolo irrilevante, se non negativo, che il suddetto Rommelli ha avuto in tutta questa delicatissima vicenda;

notato che la palese inadeguatezza del sig. Rommelli è un ulteriore elemento che si aggiunge alle considerazioni condivisibili, più larghe e generali, fatte da Indulgenza nella sua mozione sulla necessità di chiedere le dimissioni dei due membri del CdA nominati dal Comune;

chiede alla SV

se il sindaco era o no a conoscenza della decisione del sig. Rommelli di abbandonare il CdA al momento della discussione dei rapporti contrattuali con Acquamare;

se, a conoscenza del sindaco, si è trattato effettivamente di una manifestazione di smaccata ignoranza, di sorprendente superficialità e menefreghismo oppure se si è trattato di un gesto prudenziale per non condividere la responsabilità di delibere di legittimità dubbia e al vaglio della magistratura;

se non ritiene il sindaco, in entrambe le ipotesi, che sia necessario richiedere le dimissioni del sig. Rommelli, chiaramente non in grado di rappresentare il comune.

Il Sindaco ha rinviato la discussione e Carla Nattero ha rilasciato il seguente comunicato:

Dopo aver scandalosamente rinviato la mozione di Pasquale Indulgenza che io condivido e che argomenta in maniera approfondita la necessità che l’Amministrazione chieda le dimissioni dei due membri di nomina comunale della Porto di Imperia spa, il sindaco facendosi scudo di suoi impegni ha rinviato anche la discussione prevista per il Consiglio Comunale di oggi del question time che allego.
Il mio testo, più limitato come si addice a un question time, chiede conto al sindaco del comportamento del sig. Rommelli che non ha partecipato alla seduta della Porto di Imperia in cui si esaminavano i contratti con l’Acquamare.
Se son vere le scuse di Rommelli (“non ho partecipato perché era impossibile esaminare in tempo i contratti”) ovviamente è da dimissionare immediatamente perché non può svolgere un incarico così importante chi , dopo un anno dal conferimento del mandato, non conosce ancora la documentazione fondamentale.
Se invece si tratta di una bugia diplomatica e in realtà il sig. Rommelli non vuole assumersi la responsabilità di approvare atti di legittimità molto dubbia che non ha contribuito a stilare, si deve dire altrettanto chiaramente. E il sindaco invece di sottrarsi continuamente al confronto deve dire se condivide i timori della persona che ha nominato nel CdA o no. Se li condivide la sua è una affermazione che segna una presa di distanza dell’Amministrazione dalla Porto di Imperia. Se non li condivide lo motiva e torna la necessità delle dimissioni di Rommelli. Quello che il sindaco non può fare è galleggiare ed evitare sempre e comunque la discussione pubblica in Consiglio.

Scritto da Angelo Amoretti

20 dicembre, 2010 alle 18:41

Carla Nattero interviene sul consiglio comunale di ieri

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Carla Nattero, consigliere comunale di “Sinistra per Imperia” mi ha inviato la seguente nota sul consiglio comunale di ieri sera, che pubblico con piacere:

L’emendamento proposto dal consigliere del PD alla mozione sulla legalità, (effettivamente non consentito dall’uso perché è stato da tempo deciso dalla conferenza dei capigruppo di non proporne sulle mozioni per non stravolgerne il senso), è stato il pretesto colto dalla maggioranza per creare la bagarre e cercare di affrontare da una posizione rivendicativa un tema delicatissimo che vede esponenti del PDL in difficoltà a partire da Bordighera.
Sui problemi della legalità e delle infiltrazioni mafiose bisogna fare chiarezza,non sottovalutare,essere trasparenti e rigorosi nel rispetto delle leggi,rompere i legami tra politica e affari.
Questa battaglia deve essere di tutti,senza distinzioni.
Perciò è dovere dell’opposizione, senza fare processi e pronunciare sentenze anticipate, anche chiedere conto all’on. Minasso e al sindaco Strescino,per quanto interessato,sui sospetti di voto di scambio con la famiglia Pellegrino.
La reazione indignata di alcuni consiglieri comunali che sono usciti dall’aula durante il dibattito rivela che la fedeltà politica a volte è controproducente.
La mozione sulla legalità alla fine è stata votata dall’intero Consiglio e questo rappresenta,nonostante tutto un dato positivo. Io mi sono astenuta sull’emendamento,non per mancata condivisione del suo contenuto, ma per rispettare le modalità consuete di presentazione delle mozioni.
La frustrazione accumulata dal PDL su questa mozione è stata indirizzata sull’altra in discussione di tutt’altro argomento che trattava il tema importantissimo per la salute delle bonifiche dell’amianto per cui ,con molta miopia, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale dopo l’intervento del relatore Indulgenza.
Carla Nattero – Sinistra per Imperia – 10 luglio 2010

Scritto da Angelo Amoretti

10 luglio, 2010 alle 16:51

Prime schermaglie tra consiglieri comunali [II]

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L’Avv. Giuseppe Fossati, rispondendo a Carla Nattero sulla querelle che potete leggere in un post più sotto, dice una serie di cose discutibili che mi costringono ancora a dire la mia, per quanto umile e non altrettanto autorevole.
Il Capogruppo del Pdl mette insieme numeri giusto per far capire che il suo partito, insieme alla lista civica “Imperia va avanti”, ["espressione ovviamente del Pdl"] ha ottenuto il 55,39%, “laddove il partito del Consigliere Nattero ha riscosso il 4,15 %.” del voto degli imperiesi che “a larghissima maggioranza e con un consenso plebiscitario, hanno chiesto quella continuità che solo da una sinistra largamente minoritaria e rancorosa è vista come una sciagura“.
Fossati conclude scrivendo: “Detto ciò, sono certo che il Consigliere Nattero svolgerà al meglio, da par suo, il ruolo di consigliere di minoranza, ma credo che un po’ di senso della misura e rispetto per gli elettori, e per gli eletti, non guasterebbe“.
Ci sono da fare alcune precisazioni, non me ne voglia l’Avvocato.
Dal dizionario De Mauro:
ple|bi|scì|to
s.m.
estens., consenso generale, unanime: un p. di approvazioni

Strescino e il Pdl, insieme alla Lega e alla lista civica “Imperia va avanti”, stando ai risultati pubblicati dal sito linkato dal Comune, hanno avuto il 61,65% e pur avendo vinto alla grande, per arrivare al plebiscito manca un 38,35%: c’è ancora tanta strada da fare, tenuto anche conto che ha votato il 77,92% degli aventi diritto.
Quello di Carla Nattero, “La Sinistra per Imperia” non è un partito, bensì una lista civica, proprio come “Imperia va avanti” e “Con Imperia”, per intenderci, e il suo 4,16%, sommato al 2,47% di Rifondazione, al 2,14% dell’Italia dei Valori, al 3,54% di Con Imperia, al 16,95% del PD, ha fatto sì che Paolo Verda arrivasse al 31,95%.
Se ci mettiamo che Fabrizio Gramondo ha ottenuto il 5,77% e Tirreno Bianchi lo 0,63%, direi che sì, un po’ di senso della misura e rispetto per gli elettori e gli eletti, non guasterebbe affatto.

Scritto da Angelo Amoretti

23 giugno, 2009 alle 18:08

Prime schermaglie tra consiglieri comunali

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Primo botta e risposta tra i nuovi consiglieri comunali: protagonisti Carla Nattero (Sinistra per Imperia) e Giuseppe Fossati (Pdl). Il tutto sulle pagine di Sanremonews i cui responsabili farebbero cosa buona e giusta se mettessero dei link interni perché capita spesso di trovare un pezzo che si riferisce a un altro, difficile da rintracciare con un solo click (è un consiglio del tutto aggratis).

Giuseppe Fossati

Imperia: Giuseppe Fossati (Pdl) risponde a Carla Nattero

“Quale capogruppo del PdL nel Comune di Imperia, ritengo doveroso ribattere alle dichiarazioni della Cons.Nattero in merito alla composizione della nuova Giunta del Comune di Imperia e fornire alcune precisazioni per sgomberare il campo da equivoci”.

Lo scrive Giuseppe Fossati, capogruppo del Pdl ad Imperia. “Innanzi tutt, occorre precisare come la composizione della Giunta, come del resto danno atto anche gli organi di stampa, fosse sostanzialmente nota ormai da giorni e l’ufficializzazione solo nella giornata di ieri sia stata conseguente alla necessità di individuare al meglio le deleghe da assegnare i singoli Assessori. Ovviamente, come è normale che sia, il Ministro Scajola è stato costantemente e doverosamente informato degli sviluppi della formazione della Giunta ma, lungi dal formulare alcun diktat, si è limitato a dare utili consigli, dall’alto della sua esperienza. Per quanto concerne le deleghe dell’assessore Broccoletti, probabilmente il Consigliere Nattero è poco o male informata, atteso che la delega ‘all’arredo urbano e verde pubblico’ era già preesistente nella passata amministrazione ed è tutt’altra cosa dalla delega all’Ambiente, nella quale è ovviamente compresa la competenza sulla nettezza urbana, che è assegnata all’Assessore Amoretti. Nessun dubbio, quindi, su chi si occuperà della nettezza urbana. Detto ciò, sul giudizio complessivo sulla nuova Giunta, non posso che rilevare come, una volta di più, la Cons.Nattero si esprima sulla base di meri pregiudizi politici, incurante ed anzi in spregio al giudizio degli elettori che hanno dato grande consenso oltre che al nuovo Sindaco, anche a coloro che ricopriranno il ruolo di Assessore. Occorrerebbe forse una maggiore umiltà e rispetto per gli elettori che, è appena il caso di dirlo, hanno vistosamente premiato una parte politica e vistosamente punito l’altra parte politica, con giudizi anche severi su alcuni suoi rappresentanti ‘di punta’. Sarebbe bene che il Consigliere Nattero ne prendesse atto e mostrasse maggiore rispetto per gli imperiesi e per il loro democratico giudizio”.

Carlo Alessi – Lunedì 22 Giugno 2009 ore 18:16

Carla Nattero

Imperia: Nattero “La nuova giunta è veramente preoccupante!”

Carla Nattero, consigliere comunale della lista ‘La Sinistra per Imperia’, invia una sua dichiarazione sulla nuova giunta di Imperia.

“La giunta varata domenica mattina è veramente preoccupante. Non si sa se temere di più la continuità degli assessori preesistenti, o le novità che porteranno gli altri. Di questi pochi sono facce nuove sul serio. La maggior parte sono politici super rodati, al terzo o quarto incarico. Il giudizio più generale è presto detto.
Si tratta di una giunta pilotata dal ministro Scajola che ha svolto, come al solito in maniera esibita, il ruolo di suggeritore vincolante. Solo questo significato ha la presentazione in contemporanea delle giunte di Imperia e Sanremo : sottolineare, come hanno informato tutti i giornali, che le giunte sono state pronte soltanto dopo l’ultima rassettata di Scajola del sabato pomeriggio.
E’ una giunta che invece di risolvere i problemi – che sono tanti – di Imperia tenderà a complicarli.
Che senso ha presentare come assessore Broccoletti che è uno dei principali responsabili della questione mai risolta del cattivo funzionamento della nettezza urbana a Imperia? Che cosa vuol dire assegnare allo stesso Broccoletti una delega nuova di zecca al ‘verde’ distinta dall’arredo urbano? Chi si occuperà veramente della nettezza urbana nella nostra città?
Altrettanto foriere di guai sono le deleghe tutte politiche e di bandiera affidate ai rappresentanti della Lega Nord: la ’sicurezza’ a Gagliano, l’’immigrazione’ a Falciola. Temo tanto che Imperia la quale, in questo campo, ha problemi del tutto affrontabili con iniziative sensate di integrazione, veda aumentare in maniera artificiosa il senso di insicurezza dei suoi abitanti, diventando il terreno privilegiato della propaganda demagogica della Lega che genera solo paura e non produce alcun risultato positivo”.

A. Gu. – Lunedì 22 Giugno 2009 ore 13:50

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Certe considerazioni di Giuseppe Fossati mi inducono, giocoforza, a fare due piccole considerazioni, aldilà di tutto il resto, tanto per essere precisi.
Quando dice che: “Ovviamente, come è normale che sia, il Ministro Scajola è stato costantemente e doverosamente informato degli sviluppi della formazione della Giunta ma, lungi dal formulare alcun diktat, si è limitato a dare utili consigli, dall’alto della sua esperienza”, mi trova in disaccordo perché personalmente non lo trovo normale.
L’altro concetto su cui ci sarebbe da discutere è questo: “Occorrerebbe forse una maggiore umiltà e rispetto per gli elettori che, è appena il caso di dirlo, hanno vistosamente premiato una parte politica e vistosamente punito l’altra parte politica, con giudizi anche severi su alcuni suoi rappresentanti ‘di punta’“.
Se andiamo a vedere bene, non è esattamente così.
Nel Sappa II il consiglio comunale, se non vado errato, era così suddiviso:

20 consiglieri di Forza Italia
4 consiglieri di AN
3 consiglieri dell’UDC
1 consigliere della Lega Nord
7 consiglieri dei DS-SDI
2 consiglieri de la Margherita
1 consigliere dei Verdi
1 consigliere di Rifondazione
1 consigliere Gruppo Misto

Oggi è formato da:

20 consiglieri del PDL
3 consiglieri della lista “Imperia va avanti”
4 consiglieri della Lega Nord
1 consigliere dell’UDC
8 consiglieri del PD
1 consigliere di Rifondazione Comunista
1 consigliere dell’Italia dei Valori
1 consigliere della lista “Con Imperia”
1 consigliere della lista “Sinistra per Imperia”

e a conti fatti, direi che maggioranza e opposizione, rispetto alle precedenti elezioni, sono cambiate di poco.

Scritto da Angelo Amoretti

22 giugno, 2009 alle 22:19

Le opposizioni: no al campo golf nel parco urbano

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Qui, spiega il sindaco Luigi Sappa, «sorgera’ un grande parco urbano, con campo da golf, e accanto saranno creati un polo fieristico e un centro direzionale, oltre al Museo dei Cetacei»
La Stampa, 4 novembre 2002

Poi è andata come sappiamo, ma oggi si torna a parlare di campo da golf e il Secolo XIX di oggi scrive: “Le opposizioni respingono la proposta Lanteri: sì al parco, no al campo golf. Riparte la mobilitazione”.
Vi si possono leggere stralci dai comunicati di Carla Nattero (Sinistra Democratica) e Pasquale Indulgenza (Rifondazione Comunista) pubblicati ieri qui e qui.
Da parte del Partito Democratico risulta pervenuto solo il parere di Giuseppe Zagarella, che compare nell’articolo del Decimonono:

Giuseppe Zagarella del Pd rimarca «alcune cadute di stile dei due assessori e del sindaco la cui posizione contrasta con quanto era stato approvato unanimemente sia la giunta che il consiglio comunale.
Per quanto mi riguarda un ringraziamento doveroso va a tutti quei cittadini che hanno capito l’importanza della realizzazione di un’area interamente pubblica completamente fruibile senza alcun tipo di barriera e a tutti coloro che nel corso degli anni hanno saputo ricredersi, maggioranza inclusa, o hanno come la Regione, capito subito il pregio e l’importanza di un polmone verde».

Un po’ poco, per ora.
Nel frattempo Giulio Geluardi de La Stampa ha fatto un giro nel parco il “day after” e ha scoperto cose interessanti:
1) Dando le spalle al mare e guardando a nord si vedono le montagne;
2) Ci sono poche piante;
3) Ci sono pochi cestini per la spazzatura;
4) Ci vorrebbero le telecamere.

Scritto da Angelo Amoretti

15 ottobre, 2008 alle 10:23

L’opposizione ha finito le ferie

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Alcuni consiglieri comunali dell’opposizione sono intervenuti nei giorni scorsi sui temi scottanti del momento.
Paolo Verda (PD) e Carla Nattero (Sinistra Democratica) hanno posto in rilievo i problemi della scuola e delle mense scolastiche; Gabriella Badano (Verdi) ha rivolto una “question time” all’Amministrazione comunale riguardante lo spostamento all’asilo nido del personale preposto al sostegno degli alunni disabili.
Ecco gli articoli riportati da Sanremonews:

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Scritto da Angelo Amoretti

21 settembre, 2008 alle 10:24