Archivio per tag ‘Carlo Capacci’

Rendiamo visibile l’invisibile

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Riporto l’articolo apparso sul Secolo XIX dello scorso 30 novembre e poi faccio due considerazioni.

GLI EQUILIBRISMI DEL SINDACO PREDILETTO DA BURLANDO MA IMPEGNATO NELLA “ROTTAMAZIONE”
«LIBERI TUTTI PER LE PRIMARIE MA ALLE REGIONALI CI SAREMO»
Capacci non tradisce il governatore ma punta al nuovo con la sua lista “Liguria cambia”

È un Capacci machiavellico, con un ruolo di costruttore,faber,quello che si prepara a replicare il modello della lista civica Imperia Cambia , pronto per correre alle regionali nella coalizione di centrosinistra.

Nasce Liguria Cambia. Che cosa volete cambiare?

«È da un anno che ci penso vista l’esperienza positiva su Imperia l’idea è stata quella di estendere un modo di fare politica, dove per politico intendo la massima espressione della parola “polis”: occuparsi del proprio territorio per farlo crescere prosperare. Un’ idea espandibile quantomeno su scala regionale».

Voltare pagina per un dopo-Burlando?

«Intendo dire cambiare modo di fare politica. La Liguria ha un potenziale economico immenso che va sfruttato appieno.Penso a un gruppo di persone che appartengono al mondo della società reale, che non fanno i politici di mestiere, che sono a contatto con il mondo de llavoro,imprenditori, professionisti, cittadini. Distaccarsi dagli usi e consumi della politica tradizionale».

Come intendete muovervi?

«Abbiamo partecipato alla redazione di un documento contenente le linee guida per le primarie ancora prima che venissero scelti i candidati in accordo con il segretario regionale del Pd Lunardon. Non abbiamo la presunzione di poter cambiare laLiguria da soli, ma la consapevolezza di poter contribuire in maniera fattiva al cambiamento alleandoci con un partito incline al rinnovamento».

Candiderete qualcuno alle primarie?

«Ci abbiamo pensato ma non è il caso.Formeremo invece liste in tutte le province. C’è già interesse, ho incontrato sindaci, consiglieri, cittadini».

E il sindaco Capacci?

«Ho preso un impegno con gli elettori di Imperia e lo manterrò. Non avrò un ruolo politicamente attivo. Organizzo, lavoro al progetto ma i candidati saranno altri. L’eventuale presenza di Liguria Cambia nel governo della Regione dovrà portare attenzione verso ilterritorio e nel nostro caso verso la provincia di Imperia».

I suoi avversari dicono però che Imperia non è poi così cambiata (in meglio) durante la sua amministrazione.

«I problemi creati in trent’anni non si risolvono in un anno.Ci vogliono pazienza, lavoro e soldi. I soldi non ci sono, abbiamo invece cambiato molto: il porto doveva chiudere a luglio e sta funzionando e lo stiamo gestendo noi, Agnesi doveva essere chiusa quest’anno e stiamo lavorando perchè rimanga a Imperia, abbiamo ereditato un appalto rifiuti disastroso, oggi Tradeco sta funzionando molto meglio, la differenziata è passata dal 19 al 40 per cento, la macchina comunale si è rimessa inmoto.Certo non abbiamo costruito un grattacielo, ill avoro fatto è poco visibile, ci vuole tempo».

Alle primarie chi appoggerete: Paita o Cofferati?

«Nessun nome, non cerchiamo poltrone ma vogliamo dare un contributo, senso civico e impegno. Indipendentemente da chi sarà il candidato. Potrebbe uscire un nome nuovo, non è detto. Valuteremo le proposte ma non credo che faremo alcun appoggio pubblico»

Milena Arnaldi

Il Sindaco dice bene, secondo me, quando fa notare che senza soldi si può far poco e che quel poco non è visibile, ma bisognerebbe darsi una mossa e far vedere un po’ di più.
Non mi era capitato da anni, ma qualche mese fa ho dato due o tre consigli all’Assessore Parodi per rendere più “presentabile” la frazione in cui abito. Con pochi euro si potrebbe combinare qualcosa di utile per tutti i cittadini e per chi viene a visitare il ponte romanico e la chiesetta di San Martino, ma a tutt’oggi è ancora tutto invisibile. Perché mi piacerebbe che una volta tanto l’amministrazione si occupasse delle frazioni.
Purtroppo, in alcune (penso a Montegrazie e a Artallo), sono sorti problemi non previsti (fino a un certo punto) che costeranno una cifra al Comune, ma non si è ancora capito bene che le frazioni fanno parte del territorio comunale e che se fossero valorizzate meglio, con poca spesa, sarebbero un bel fiore all’occhiello per la Città di Imperia.
Chi mi segue sa che non ho mai fatto un tifo sfrenato per questa amministrazione, ma sicuramente ne avrei fatto un po’ meno se il sindaco della città fosse chi, sul suo profilo Facebook ha postato una foto del Duce e assessore, per esempio, un altro che ha dichiarato e ribadito che è favorevole alla pena di morte.
E, a proposito di quello che si può fare con pochi soldi a disposizione, in una discussione avuta con un amico passato da La Svolta a Fratelli d’Italia, ho chiesto cosa avrebbe fatto finora il signor Casano, se fosse Sindaco. Mi ha dato delle risposte vaghe che non mi hanno convinto per niente.
Ci sono altri aspetti da tenere in cosiderazione, ma ci tornerò eventualmente in un prossimo post.

Scritto da Angelo Amoretti

2 dicembre, 2014 alle 19:37

Diamo i numeri

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Paolo Strescino, Presidente del Consiglio Comunale super partes, in un momento di particolare euforia, forse perché vede Roma più vicina, consiglia a Giuseppe Fossati [opposizione, Imperia Riparte] un corso di statistica riguardo alla classifica de il Sole 24 ore sui Sindaci più graditi d’Italia.
E Fossati gli risponde.
E a me vengono in mente le discussioni post elezioni alle trasmissioni/gallinaio del tipo: “…si, ma rispetto all’altra volta abbiamo preso l’uno virgola qualcosa in più..” e bla bla bla.
E Fossati conclude il comunicato scrivendo: “Basta leggere”.
E io lessi! Gli si potrebbe rispondere che è vero che il gradimento di Capacci è sceso dell’11,6 rispetto al risultato del ballottaggio del 9 e 10 giugno, ma che è salito del 17,67 rispetto alle elezioni del 26 e 27 maggio.
Sono numeri che non significano niente e non varrebbe la pena neanche tornarci, solo che a me dispiace vederlo baruffare su queste cose poco rilevanti.
Volgarmente parlando: mi viene da ridere quando l’opposizione rosica su queste cose, tipo “la carcassa di un topo morto lasciata sul bordo di via Siffredi per dieci giorni” (volendo si prende per la coda con le dovute precauzioni e si deposita in un bidone della spazzatura).
L’opposizione si metta le galoches e vada a fare un giro dove sorgerà il Palasalute; prenda la macchina e vada all’Ospedale a cercare un parcheggio e, se non lo trova, prosegua per Via Sant’Agata sperando in Dio.
Chiedere poi a tutti di fare un salto nelle frazioni, forse è troppo.

Scritto da Angelo Amoretti

15 gennaio, 2014 alle 11:11

Il Sindaco Capacci quarto nella speciale classifica de il Sole 24 Ore

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Carlo Capacci, Sindaco di Imperia, è uno dei primi cittadini più amati d’Italia: secondo quanto risulta dalla classifica stilata da il Sole 24 ore [visibile anche qui] il nostro si piazza al quarto posto, dietro a quelli di Pavia, Bari e Salerno.
Complimenti!

Sul suo sito si legge:
50 anni, una laurea magistrale in Ingegneria Civile presso il Politecnico di Torino nel 1991. Non è stato, non è, e non sarà mai iscritto ad alcun partito.
Ha fondato e dirige la Uno Communications Spa, un’impresa leader nel settore delle telecomunicazioni che impiega oggi 25 giovani dipendenti diretti suddivisi tra la sede centrale di Milano e quella periferica di Imperia con un tasso di crescita pari al 50% negli ultimi due anni, un’impresa che con le idee e la capacità di visione si è fatta strada anche nel mondo.
Una volta eletto Sindaco di Imperia, la sua azienda, ormai adulta, sarà in grado di operare indipendentemente dalla presenza di Carlo Capacci che sarà impegnato a tempo pieno nel ruolo di guida della città.
Carlo Capacci offre oggi le sue capacità al servizio del rinnovamento di Imperia, antepomendo ai suoi interessi personali il bene della città, con passione, concretezza e idee chiare.
La decisione di dedicare 5 anni di vita alla sua terra nasce dalle esperienze vissute in tante città del mondo in cui sono stati risolti con creatività ed efficacia molti dei problemi che affliggono anche la nostra città.
“Spesso – dice Capacci – le soluzioni sono già a nostra disposizione e, per voltare pagina, basta copiare le buone idee che le altre città del mondo ci regalano”
È con questo spirito di intraprendenza e apertura al nuovo che Carlo Capacci si appresta ad intraprende il non facile viaggio che restituirà a Imperia il ruolo che merita, arricchendo la sua forza attrattiva in tutti i settori e aprendo alla speranza un territorio di rara bellezza come il nostro.
Carlo Capacci si presenta come candidato Sindaco alle elezioni amministrative del 26 e 27 maggio 2013 sostenuto da un’ampia coalizione trasversale di liste che apprezzano le sue qualità di persona e credono con convinzione nel suo progetto che ha al centro il lavoro per i giovani e il miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini di imperia e delle sue frazioni.

Scritto da Angelo Amoretti

13 gennaio, 2014 alle 15:51

Pubblicato in Attualità

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Una pallottola spuntata

4 commenti al post

Al Sindaco Capacci, dopo che la Digos aveva intercettato una busta con proiettili a lui indirizzata, è arrivata la solidarietà di tutti, ma proprio tutti. Quindi, visto che il mondo gira così, gliele mando anche io, scusandomi per il ritardo dovuto a motivi “tecnici”.
Così mi metto la coscienza a posto. Già, perché c’è sicuramente più di uno che gliel’ha mandata sennò “chissà cosa pensano gli altri”. E, perdonate la sincerità, trovo assai patetica la vicenda.
Supponiamo che si tratti di un avvertimento mafioso (ma non lo è di certo): se gli invio la mia solidarietà significa che mafioso non sono e se non gliela mando, invece sì?
Chi non era alla fiaccolata di ieri contro la mafia, è colluso? Chi c’era non lo è? Trovo ridicolo il teorema.
E trovo ridicole alcune frasi trovate qua e là sui portali locali.
Quelli dell’opposizione, a parte Mauro Servalli di Imperia Bene Comune, ne approfittano per chiedere che vengano abbassati i toni perché ormai la campagna elettorale è finita e chi ha vinto governa, chi ha perso fa opposizione (il che è ancora tutto da dimostrare, a livello locale). Curioso che l’appello venga da chi in campagna elettorale c’era già due giorni dopo il varo della Giunta, ma sorvoliamo.
Quelli del partito dell’amore si prodigano in un “abbassiamo i toni”: perché, erano alti?! Da qua non si sente bene.
Piuttosto c’è da condannare senza riserva il gesto di chi ha spedito la busta: posso capire benissimo la sua disperazione, ma avrebbe potuto “protestare” in una maniera diversa e, detto per inciso, la crisi economica in cui sfortunatamente si trova, non è certo stata causata da Capacci e la sua Giunta.
Il Sindaco si dice “estremamente tranquillo” e fa bene. Il perché ce lo spiega indirettamente Paolo Franceschetti nel suo blog, quando scrive di minacce in genere:

1) la minaccia non è mai esplicita. E’ sotto forma di consiglio, raccomandazione, ecc…
2) Non è possibile raccontare che sei stato minacciato altrimenti la situazione peggiora e ti prendono per pazzo.
3) Quando sei un personaggio pubblico la minaccia è eseguita in modo eclatante, per mezzo di altri fatti: processi, sequestri, furti, ecc…
4) Se ti minacciano non sei in pericolo.
5) Se i giornali si occupano delle minacce ricevute da qualcuno, è perché devono far sapere che la persona è minacciata. Ma non lo fanno certo per informare.
6) se denunci delle minacce esplicite (pallottole sull’auto; la porta dello studio sfondata) te le sei inventate per farti pubblicità o per esibizionismo.
7) se denunci delle minacce velate o indirette, sei un paranoico perché erano raccomandazioni o consigli.
Se denunci una minaccia indiretta, come il sabotaggio dell’auto, o il processo penale che ti hanno costruito, sei paranoico; e poi sei ti che guidi male, e il giudice che è distratto e ti ha condannato senza motivo.

Scritto da Angelo Amoretti

20 luglio, 2013 alle 21:53

Pubblicato in Politica

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Del perché non scrivo

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Uno degli ultimi commenti, quello di Ernani, che saluto con affetto, mi ha spinto a spiegare i motivi per cui recentemente ho trascurato il blog.
Sceglietene pure due o tre a caso e vedete voi:

1) La gallina che tempo fa aveva smesso lo sciopero riprendendo la produzione a pieno ritmo, è mancata.
Potete immaginare il mio stato d’animo.

2) Dallo scorso 25 giugno sono senza la internetz e in questo momento sto andando di chiavetta, che, diciamocelo, è una bella ciofeca.
Potete immaginare la mia ansia.

3) Dopo una breve, ma intensa storia d’amore, la donna che amavo mi ha lasciato. Siccome mi amava anche lei, mi ha dato un taglio con delicatezza, ma sono rimasto sconvolto, riuscendo a stare alla larga dalle droghe pesanti e leggere solo per miracolo. Il suicidio non mi è passato neppure per l’anticamera del cervello.

4) Il mio blog non è un forum. Capisco che lascio la porta aperta a tutti, mitomani e archimedi vari, ma a un certo punto la cosa stanca, specie se non si ha tempo per stare dietro a tutto. E’ un po’ come se uno ti aprisse la porta di casa e tu ti ci comportassi come fosse la tua: non è carino. Sarebbe più giusto, nei commenti, attenersi al post in questione.

5) Siamo circondati dai massoni e la cosa mi fa andare in panico.

6) Se per strada uno mi tira uno schiaffo, lui sa perché, io no. Di archimedi ne girano svariati, anche sul mio blog. Nel senso che proprio ci gironzolano sotto traccia giusto per vedere un po’ cosa ci scriviamo.

7) Togliere la possibilità di commentare o mettere i commenti in moderazione non mi piace: un blog senza i commenti non è un blog e con la moderazione si toglie ritmo alla eventuale discussione.

9) Conoscere un po’ tutti i politici locali è castrante e autocensurante.

Facciamo un esempio e scriviamo un post a caso:

La mia candidata preferita è nell’occhio del ciclone. (Titolo)

Lorella Arnaldi, che in campagna elettorale chiamavo “Boccuccia di rosa” è stata assunta in Comune, senza concorso, in qualità di addetto stampa e riceverà la somma di 35.000 euri all’anno. Con lei ha vinto la lotteria anche l’autista del Sindaco.
Capisco l’indignazione di Fossati, ma se non ricordo male, anche in Provincia LMCP era entrata senza concorso a fare da segretaria all’allora presidente Gianni Giuliano: evidentemente ha delle ottime competenze.
Che a lamentarsi sia Fossati però è sorprendente. Invece di preoccuparsi della figura poco edificante che ha fatto alle comunali (ah, già, ma la colpa è dell’astensionismo), “ruba” la scena ai grillini e affermando che “questi” sono peggiori degli “altri” perlomeno dimostra di conoscerli bene, dal momento che insieme c’è stato per qualche anno. Non c’è niente da fare: i politici non si leccano mai le ferite in disparte. Presa la batosta, noi poveri esseri umani, andremmo a nasconderci in qualche truna, loro ringalluzziscono dopo due o tre giorni.
Il Sindaco, comunque, ha mantenuto l’unica promessa fatta in campagna elettorale: ha fatto piazzare due cartelli indicanti “Borgo Prino” a est e a ovest del ridente borgo portorino. Sono cose belle perché secondo me è dai rioni e dalle frazioni che bisogna partire per rilanciare il turismo e sono certo che LMCP glielo avrà già suggerito.

Fine del post

Adesso se lo pubblico c’è il rischio che Lorella quando mi vede per strada mi faccia il muso e Fossati magari mi cancelli dagli amici di Facebook e i suoi amici e gli amici dei suoi amici, pure. Capite che dramma? Penso che dovrò studiarmi un nuovo sistema e magari mi ci divertirò di più.

Scritto da Angelo Amoretti

11 luglio, 2013 alle 16:52

I nomi della rosa

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Sarà una giunta “sobria”, sei o sette assessori, e già si cominciano a fare i nomi e le previsioni, poi le vedremo.
Nel frattempo leggo su Il Secolo XIX di oggi che il Sindaco Capacci “smonta il Comune“, nel senso che sta studiando di mettere “le persone giuste al posto giusto“. Voglio sperare, e ne sono certo, che abbia voluto dire non quello che pensate voi, disfattisti e maliziosi, ma semplicemente che cercherà di organizzare la macchina mettendo le persone competenti nei posti più adatti a loro.
C’è da augurarsi che, visto che in Provincia il PD lotta per accorpare varie dirigenze, anche in Comune, così, giusto per risparmiare un po’, siano accorpati certi uffici, in modo da risparmiare sul costo dei dirigenti.
E c’è da augurarsi che i programmi elettorali siano rispettati e possibilmente portati a compimento.
Già che ci siamo si potrebbe risparmiare sulle consulenze perché, giusto per fare un esempio, pagare un esterno che ti aiuta a piantare qualche pianta al Parco Urbano, oggi come oggi sarebbe una colossale presa per i fondelli.
Tornando al toto-giunta e leggendo l’articolo di Diego David sempre sul Secolo XIX di oggi, l’entusiasmo cala un po’.
Leggo infatti che “L’assessore regionale Giovanni Barbagallo che ha “piazzato” la nipote Enrica Chiarini al secondo posto degli eletti, non ha intenzione di rinunciare a un posto in giunta per un esponente della sua corrente, così come quelle di Pino De Bonis sostenuto dal fratello Antonio.
Con tutto il rispetto per i due compagni, la cosa non sarebbe simpatica, dal punto di vista formale e dell’immagine. Ma questa è la mia opinione.
Sara Serafini, insegnante e storica dell’arte, probabilmente si occuperà del Museo Navale, che conosce molto bene.
Leggo che Giuseppe Zagarella, oltre a fare il vice sindaco, si occuperà di urbanistica, porti e demanio insieme proprio a Capacci: l’esperienza c’è, la competenza pure. Che Dio ce la mandi buona. Forse è anche per questo che Carlo Capacci si recherà in udienza dal Papa. Comunque la novità c’è: molto meglio, sotto tutti i punti di vista, una benedizione di Francesco che una di Claudio.

Scritto da Angelo Amoretti

13 giugno, 2013 alle 12:28

Imperia: Carlo Capacci è il nuovo Sindaco

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Carlo Capacci è il nuovo sindaco di Imperia. Al ballottaggio ha ottenuto il 76,14% delle preferenze, contro il 23,86% del suo avversario Erminio Annoni.
Il neo sindaco era appoggiato dalle liste “Imperia Cambia”, “PD per Imperia”, “Laboratorio per Imperia” e “Imperia di tutti, Imperia per tutti”; Annoni da “PDL Berlusconi per Annoni”, “Imperia Riparte”, “Scelta per Imperia” e “Prima Imperia”.

Carlo Capacci Sindaco di Imperia

Sincere congratulazioni al vincitore e onore al vinto [tanto romperò le scatole a entrambi]

Scritto da Angelo Amoretti

10 giugno, 2013 alle 19:54

Communications

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Avrei voluto starmene zitto, ma è più forte di me e chiedo preventivamente scusa a chi si sentirà attaccato dal seguente post.
Dunque: la campagna elettorale per il ballottaggio volge al termine e domenica si voterà per scegliere Erminio Annoni o Carlo Capacci (scusate se non indico le liste che sostengono i due candidati: ormai le conoscono anche le pietre) e il clima si scalda.
Per modo di dire.
Mi aspettavo di veder volare stracci, ma evidentemente sarebbe scomodo a tutti, quindi è meglio lasciarli dove sono.
Si parla di “comunicazione” e di “errori di comunicazione”: per esempio Annoni, o chi per lui, aveva tirato fuori i cannoni e sparato su Capacci, via Sanremonews, ma poi è sparito tutto.
La storia è qua.
Ma la cosa più divertente di tutte è la lettera che Silvio Berlusconi ha mandato agli elettori imperiesi.
L’avevo già letta sul Secolo XIX dello scorso 1° giugno e avevo preferito sorvolare, ma ora me la ritrovo anche su Puntoimperia e qualcosa devo dire, visto che l’uomo più perseguitato della Terra dalla Magistratura si è infilato nella mia buca delle lettere. Leggetela: è un capolavoro!
A parte la marea di banalità, alle quali ho ormai fatto il callo, mi ha colpito la seguente frase:

[...] è una scelta di campo: o di qua o di là, o con noi o con loro, o con il centrodestra che vuole meno tasse sulle famiglie, sulle imprese e sul lavoro, e dunque più consumi, più produzione e più posti di lavoro, o con la sinistra che vuole l’esatto contrario, e cioè più tasse e più burocrazia [...]

per non parlare di quest’altra:

[...] Mi raccomando, vai a votare. Restare a casa vuol dire regalare la vittoria alla sinistra e non sostenere le nostre battaglie di giustizia e di libertà per il Paese che amiamo [...]

Mi domando se glielo hanno spiegato bene chi c’è “di là” e, a proposito di comunicazione, credo che anche qui ci sia stato qualche piccolo problema.
La cosa dimostra proprio, nel caso ce ne fosse stato bisogno, come pensano ancora di prenderci per i fondelli.
Devono avergli chiesto: “Visto che non sei venuto, almeno manda una lettera“, ma si sono dimenticati di spiegargli bene chi c’è “di là“.
Per non farci mancare niente, e per par condicio, segnalo anche la telefonata di Pierluigi Bersani per complimentarsi con Carlo Capacci, dopo i risultati del primo turno.
Ecco: se nei prossimi giorni chiama anche D’Alema, va a finire che ripescano Grosso, Russo e Casano e le elezioni le vince uno di loro.

Scritto da Angelo Amoretti

5 giugno, 2013 alle 16:23

Se vince Annoni, se vince Capacci

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A seconda di chi vincerà, ovviamente, il consiglio comunale sarà composto in un modo anziché in un altro e bisognerebbe fare chiarezza a beneficio di tutti gli elettori.
Stando al Secolo XIX di ieri, per esempio, lo scenario sarebbe questo:

ma su La Stampa di oggi trovo quest’altro:

Su Puntoimperia leggo che addirittura, in caso di vittoria di Erminio Annoni, la lista civica “La Svolta” non avrebbe nessun rappresentante in Consiglio e il Movimento 5 stelle perderebbe un consigliere comunale.

Update: fermi tutti! Sul blog del neo eletto del “PD per Imperia” Giorgio Montanari c’è uno scenario completamente diverso da quello prospettato da Il Secolo XIX, La Stampa e Puntoimperia. E se fosse vero, addio ai grillini, a La Svolta, a Grosso e a Servalli.

Scritto da Angelo Amoretti

29 maggio, 2013 alle 17:03

Gvri, pagvri e paragvri

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Ricevo e pubblico

Come donna, prima che come candidata della lista civica di sinistra “Imperia bene comune”, sono rimasta sconcertata nel vedere il nuovo slogan di Capacci che dice così : Se non ora quando. Vi sembra di averlo già sentito vero? Certo, questo è proprio lo slogan usato contro il femminicidio, contro la violenza sulle donne, contro la prevaricazione continua verso le donne. Sinceramente che venga usato per la propaganda di un candidato Sindaco, lo trovo a dir poco, una gravissima caduta di stile.
Già ci sono stati dei problemi quando ha usato il nostro slogan “Imperia bene comune” per intitolare un sito e noi abbiamo creduto alla sua buona fede, considerato che l’apertura dello stesso è avvenuta prima del varo della nostra lista.Ora l’uso di uno slogan del femminismo, aspetto con ansia il prossimo prestito.
Visto il famosissimo guru della comunicazione che ha ingaggiato direi che possa pretendere da lui un po’ più di fantasia e molta meno furberia, altrimenti mi viene il sospetto che, invece di rappresentare il nuovo volto della politica, sia ben incanalato nel solco dei peggiori vecchi politicanti che fin qui ci hanno tanto male amministrato e che spera di sostituire.

Tarjn Giribaldi
Circolo cittadino di SEL, candidata nella lista “Imperia bene comune”.

P.S.: ll prossimo slogan potrebbe essere: “Li fermeremo svl bagnascivga”

Scritto da Angelo Amoretti

5 maggio, 2013 alle 19:41