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I democristiani resteranno democristiani per sempre

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Ricapitolando: Claudio Risso (UDC) sarebbe pronto a sfiduciare il Sindaco Strescino e la sua mini giunta, ma con la truppa del partito dell’amore fedele a Scajola, più Monica Gatti e Luca Martino (Lega Nord) e Giuseppe Soria (Con Imperia).
Però non lo farebbe con la mozione proposta da Carla Nattero, sottoscritta da tutta la minoranza tranne lui e Fossati (FLI).
La sfiducia è una cosa seria, bisogna vedere non a chi la dai, ma con chi la dai. E a volte bisogna vedere cosa ti consiglia il prete nel segreto del confessionale.

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Quindi è un sistema che io escludo al priore, intesi?
[I soliti ignoti - 1958]

[fonte: Sanremonews]

Scritto da Angelo Amoretti

12 aprile, 2012 alle 10:01

La donna è mobile, la maggioranza pure

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Leggo sul Secolo XIX che per il sindaco Strescino una soluzione per rimanere in sella ci sarebbe: la maggioranza mobile.
Intanto potrebbe smobilitare la leghista Gatti Dott.ssa Monica (sul sito del Comune c’è scritto così) e piazzarla all’Amat. Tanto l’acqua verde dai rubinetti esce già e abbiamo risolto due problemi in una botta sola: liberiamo un posto in Consiglio comunale e potremo sempre dire che trattasi di acqua padana pura al 100%.
Solo che la Dott.ssa è pure una bella ragazza, per cui bisogna sostituirla con qualcuno che non la faccia rimpiangere: l’amico Giovanni Bonifazio è l’ideale, soprattutto perché è il primo dei non eletti. Senonché nel frattempo è passato a FLI, ma in tempi non sospetti, anche perché ha fatto il passo fuori del Comune. Quello che l’ha fatto dentro è stato Giuseppe Soria: dalla Lega è passato alla lista civica Per Imperia raggiungendo così Gianni Rollero. Strescino voterebbe per se stesso, ma in un momento di crisi euforica potrebbe anche votarsi contro, è tutto da verificare.
E siccome che il democristiano Claudio Risso (avete notato che i democristiani parlano poco, ma lavorano molto? nda) sarebbe disposto a votare di volta in volta (pensavo si votasse una tantum, ma tant’è) sorge un altro problema facilmente risolvibile con quello che potrebbe chiamarsi il consiglio comunale dei quattro cantoni (i minchioni sono di più, a detta di Strescino). Si prende un messo con le targhette adesive con su scritto il nome del consigliere e di volta in volta gli si dice di appiccicarlo di qua o di là, a seconda delle votazioni. Una scocciatura in più per Emilio Varaldo, il presidente del consiglio, ma facilmente superabile. Mentre il consigliere si sposta, incrociandosi con un altro che evidentemente non vota come lui, Imperia TV potrebbe approfittarne per schiaffarci un rapido spot pubblicitario e alla ripresa tu pensi di aver bevuto troppo a cena, ma è proprio così: una parte di quelli che erano di qua si è spostata di là, si vota e si resiste fino a fine anno.
La politica è ridotta proprio così.

Scritto da Angelo Amoretti

29 marzo, 2012 alle 10:06

Tutti gli uomini del Presidente

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L’indipendenza e la coerenza di ideali della nostra linea amministrativa ci obbliga a guardare con interesse alle forze politiche di centro in vista dell’obiettivo della costituzione del Partito popolare europeo. Ribadisco, quindi, la linea politica centrista che da sempre è il fiore all’occhiello degli uomini del presidente Pier Ferdinando Casini
Claudio Risso – Capogruppo Consiliare dell’UDC a Imperia – Il Secolo XIX, 5 dicembre 2011

Infatti gli uomini del Presidente Pier Ferdinando Casini sono in giunte di centrosinistra in Liguria, Piemonte, Marche e Basilicata.
Claudio Risso, inoltre, quando parla di elettorato cattolico e moderato che “in noi ha potuto vedere e apprezzare la linearità politica oltre all’assoluta onestà, sia materiale che intellettuale” si rivolge naturalmente a quello imperiese e quando dice “noi” si riferisce all’Udc di Imperia, perché deve essersi perso qualcosa per quanto riguarda il resto d’Italia.

Scritto da Angelo Amoretti

5 dicembre, 2011 alle 9:15