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Pasquale Indulgenza: “Un po’ di chiarezza, please!”

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A seguito del movimentato consiglio comunale e dei relativi comunicati che avrete sicuramente letto sui quotidiani locali, Pasquale Indulgenza, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, mi ha inviato quanto segue:

Nuovamente, anche in ragione dei ritmi e dei tempi della stampa quotidiana, appare una parte della dichiarazione del capogruppo di FLI Fossati che, riferendosi alla seduta del Consiglio Comunale dell’altra sera, evidenzia la “singolarità” del fatto che il sottoscritto abbia ritenuto di rimanere in Aula e che, così facendo, abbia fatto “da stampella” alla Maggioronza garantendo il numero legale.
Nella sua nota integrale, già apparsa nei siti di agenzie telematiche, il collega si dice certo, peraltro, che il sottoscritto lo abbia fatto per assicurare che si discutesse e votasse la mozione elaborata da Sel, RC e Verdi insieme con i movimenti referendari per l’acqua pubblica, data l’importanza della materia e l’urgenza di una sua trattazione, possibilità venuta poi meno per come si sono svolti i fatti.
Siccome nessuno degli attori in ballo possiede, credo, arti divinatorie o strumenti particolari come sfere di cristallo o macchine del tempo, che in un altro mondo potrebbero soccorrerere la pretesa di dimostrare ad altri, ex post, quale esito avrebbe avuto il confronto in programma, nel caso la mossa tattica proveniente dai banchi della Minoranza avesse avuto successo, rimangono a disposizione dei cittadini unicamente le assicurazioni e le spiegazioni del tutto unilaterali che si stanno apprendendo dai vari interventi.
Faccio pertanto, pubblicamente, una richiesta politica precisa.
Posto che a nostro avviso alla possibilità di mettere in crisi una seduta del Consiglio in corso si deve ricorrere non solo per “evidenziare” un difetto dell’avversario ma, ben valutando le circostanze, per ragioni più consistenti e importanti eventualmente intervenienti nel dibattito, chiedo pubblicamente al PD, a FLI, alla Lista Civica per Imperia e all’UDC di dar prova ora di una pragmatica e trasparente presenza alle cose recuperando il tempo che oggettivamente si è perduto e di manifestare ai cittadini, prima che si tenga la riunione provinciale dell’ATO idrico prevista per martedì prossimo, quale sia il loro avviso sulla nostra mozione per un gestore unico nella forma di una azienda speciale e per il rispetto, nel piano d’ambito, dell’abrogazione della “remunerazione del capitale investito”, come richiesto dai milioni di Italiani che hanno votato in massa anche il secondo quesito referendario.

Pasquale Indulgenza – capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

4 marzo, 2012 alle 17:52

L’ultima cena

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fonte: sanremonews.it

Scritto da Angelo Amoretti

21 febbraio, 2012 alle 19:58

La maggioranza in consiglio comunale travolta dai dehors

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Per completezza bisogna ammettere che c’era molto vento.

Ieri sera il consiglio comunale è diventata la piazza di un mercato.
Una pratica relativamente semplice come il regolamento dei dehors si è trasformata in un pasticcio inestricabile. Tanto che la proposta del PD di sospendere i lavori ha ottenuto il consenso della maggioranza dei consiglieri (compreso quelli della Lega e alcuni del PDL).
Dopo mesi di travaglio e un rinvio a dicembre voluto dalla maggioranza, il regolamento è arrivato in Consiglio pieno di limiti, contraddizioni e incongruenze. Gli emendamenti presentati da SEL come da tanti altri consiglieri dell’opposizione volevano dare una risposta a questa situazione e proporre dei cambiamenti migliorativi. Ma non è stato possibile perchè gli emendamenti erano tanti ma soprattutto perchè la maggioranza non aveva le idee chiare. Perciò ieri sera abbiamo assistito in diretta in Consiglio alle divisioni interne al centro destra che sono apparse profonde e generalizzate.E’ stata chiara per tutti la sensazione che il regolamento dehors alla fine fosse un pretesto per mettere in scena le scintille tra Lega e PDL, ma anche le spaccature dentro il PDL stesso: tra vecchi e giovani, tra scajolani e minassiani, tra navigati democristiani e spericolati missini.  Molto probabilmente la maggioranza ritroverà un suo filo unitario su questa pratica, ma il dato della sua fragilità numerica e politica rimane e spiega bene le difficoltà che l’amministrazione Strescino incontra ogni giorno ad affrontare argomenti ben più importanti e delicati di questo.
Carla Nattero, Dario Dal Mut – La Sinistra per Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

21 febbraio, 2012 alle 18:40

Zagarella (PD) e Dal Mut (IDV) sul consiglio comunale di lunedi’ scorso

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A seguito del Consiglio Comunale del 21 febbraio scorso, i Consiglieri Comunali Giuseppe Zagarella (PD) e Dario Dal Mut (IDV) mi hanno inviato queste due mail che pubblico volentieri:

LETTERA DI GIUSEPPE ZAGARELLA - PD

Lettera aperta alla maggioranza

Prendo atto che il dibattito non lo volete.
Lo avete sempre mal sopportato, ma non eravate ancora arrivati a evitarlo totalmente.
Questo è il segno della vostra difficoltà, del vostro imbarazzo, della vostra totale incapacità ad affrontare, in assenza evidentemente di indicazioni dall’alto, i problemi della città.
Ma, visto che in aula non si vuol parlare, io alcune cose ve le dico così, in lettera, anche se questo mi comporta profonda amarezza, e userò il plurale perché so di esprimere il malcontento di molti, fuori e dentro il Consiglio Comunale.
Vogliamo sapere se in un rigurgito di coscienza, anche recondito, siete in grado di ammettere che se ci aveste ascoltato anche in minima parte oggi forse non saremmo a questi punti.
Vogliamo sapere se siete o no in grado di dire che il consiglio di amministrazione della Porto di Imperia SpA si è dimostrato totalmente inadeguato, e che in primis i suoi errori gestionali sono il motivo che ha portato il Comune ad attivare la procedura di decadenza.
Vogliamo sapere se siete in grado di dire che il direttore generale della società, pagato profumatamente anche con soldi del Comune di Imperia, avendo espressamente e pubblicamente ammesso di essere l’autore di un’offerta falsa in sede di gara per la cessione delle quote comunali (cosa che gli è costata avviso di garanzia per turbativa d’asta), deve essere defenestrato immediatamente.
Vogliamo sapere se siete in grado di esprimere un giudizio sulla affidabilità dei soci privati, uno ad uno, della Porto di Imperia SpA e quale sia questo giudizio.
Vogliamo sapere se siete in grado di pretendere che tutti coloro che devono essere pagati per i lavori fatti siano correttamente liquidati.
Vogliamo conoscere la vostra posizione in ordine ai ruoli dei dirigenti, alle prerogative della politica, alle sedi deputate alla determinazione delle decisioni.
Vogliamo sapere quali direttive intendete darvi, quali proposte siete in grado di fare, quale giudizio date sulla intera vicenda.
Vogliamo segnalarvi che il 3 marzo il TAR si esprimerà sulla sola richiesta di sospensiva, e che un’eventuale espressione favorevole alla società non avrebbe nulla a che fare col merito, e considerare il problema risolto sarebbe l’ennesimo grande e grave errore, perché la situazione è tale che noi tutti, e la nostra città, meritiamo che il parere sia proprio nel merito e non solo sull’istanza di sospensiva.
Vogliamo chiarezza.
Vogliamo farvi noi delle proposte perché la città possa uscire da questa situazione.
Vogliamo potervi dire che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, chiunque sia, perché ha scherzato con l’interesse di tutti rischiando di mettere ulteriormente in ginocchio la già fragile economia cittadina, e se così fosse sarebbe meglio che non si occupasse mai più di “cosa pubblica”, perché evidentemente non all’altezza.
Vogliamo dirvi che l’opera, nell’interesse di utenti ed operatori, deve essere finita e le proposte per finirla correttamente le abbiamo, se vorrete ascoltarle invece di rigettarle a priori come avete fatto fino ad oggi.
Vogliamo che tutti insieme, in aula, in un dibattito democratico, si affrontino i possibili scenari e le possibili soluzioni alla gravissima situazione a cui ci avete portato, e che le strategie non vengano più definite nelle più o meno segrete stanze di qualche notabile.
Vogliamo sapere cosa pensate, sia voi, colleghi consiglieri, che voi, numerosi assessori della Giunta Strescino, voi del PDL e soprattutto voi della Lega Nord che a corrente alternata vantate autonomia, e se condividete o meno, assumendovene piena responsabilità, la linea che evidentemente il Sindaco ha deciso di portare avanti, apparentemente ancora più verticistica e ancor meno partecipata di quella che ha portato all’attuale difficilissima situazione.
Vorremmo che qualcuno rompesse l’assordante silenzio che aleggia in città.
Oppure, se non avete nulla di serio da dire, fatelo sapere e la città lo sappia, e allora chiedete scusa, dimettetevi e tornatevene a casa. Sarebbe un gesto che vi ridarebbe, in estremis, un po’ di dignità.

Giuseppe Zagarella – Consigliere Comunale PD nel Consiglio Comunale di Imperia
Imperia, 22.02.2011

INTERVENTO DI DARIO DAL MUT -IDV

Trovo le affermazioni che leggo sui giornali, espresse dal Sig. Sindaco, particolarmente gravi e significative. Vergognarsi di essere il Sindaco di una città ha come naturale conseguenza le dimissioni. Credo invece che il tentativo del sig. Sindaco e della maggioranza che lo sostiene sia quello di spostare l’attenzione sul vero problema della discussione: la portualità imperiese e le strategie del suo futuro. Io credo che la vera vergogna sia stata quella di impedire alla minoranza Consiliare di discutere democraticamente di questo. E’ diritto della minoranza Consiliare conoscere le iniziative e le strategie della nostra portualità e credo che una maggioranza, trasparente e responsabile, deve darle senza aspettare sentenze che esulano da tutto questo Si torni sull’argomento quindi responsabilmente senza cercare strumentalizzazioni di possibili, ed umanissime, manifestazioni di intolleranza da parte del pubblico o dei Consiglieri Comunali di Minoranza che hanno avuto, tutti, un comportamento esemplare nella drammaticità della discussione. Il sig. Sindaco (è il Sindaco di tutti), e la maggioranza che lo sostiene resti sull’argomento e permetta ai Consiglieri di opposizione di fare il proprio lavoro incominciando a dire in maniera chiara e trasparente se corrisponde a verità che sono stati chiesti al Comune trecento milioni di euro dal socio Caltagirone quale risarcimento dei danni. Se corrisponde a verità che una società Inglese sarebbe interessata all’acquisto “in toto” del porto mantenendo il Comune quale socio. Vorremmo conoscere quali iniziative l’amministrazione intende perseguire nei confronti di chi ha fatto pervenire offerte prive di significato sminuendo e danneggiando fortemente il nostro Comune. Vorremmo sapere se, nell’eventuale di contestazioni di reati , ha intenzione di costituirsi parte civile. Vorremmo sapere se chiederà la restituzione dei compensi che lo stesso ha percepito e pagati con danaro pubblico? Vorremmo conoscere quale futuro progettuale si intende dare alla portualità di Oneglia. Quale futuro si vuole dare alla portualità commerciale mercantile… questo ed altro. Di questo e solo di questo si deve serenamente, ed in maniera trasparente, discutere. E di questo volevamo discutere in Consiglio l’altra sera. Tutto il resto, sig. Sindaco, è il vero ‘chiacchiericcio’ e non mi pare che arrivi dai Consiglieri di minoranza.
Dario Dal Mut – Consigliere Comunale IDV
Imperia, 23 febbraio 2011

Scritto da Angelo Amoretti

23 febbraio, 2011 alle 12:37

Il caldo consiglio comunale di ieri sera

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Il Consiglio comunale caldo di ieri sera si è raffreddato in fretta. PDL e Lega hanno fatto sospendere la seduta mettendo in votazione un documento in cui si dice in sostanza che era inutile fare una discussione sul Porto prima del pronunciamento del TAR sulle note vicende.
Tra il pubblico presente c’erano molti supporters di entrambi gli schieramenti e non sono mancate urla all’insegna di uno e dell’altro consigliere.
L’opposizione ha mostrato uno striscione che per qualcuno significa molto, per altri poco: “Anche noi abbiamo un sogno, svegliarvi!”
Più che a Martin Luther King penso si riferisse ai noti manifesti del PDL apparsi in città qualche tempo fa in cui si leggeva: “Abbiamo un sogno: riempire un vuoto.”
Registrata l’elezione di Emilio Varaldo a Presidente del Consiglio Comunale, a cui auguro il mio sincero buon lavoro, e notata la bellezza di una delle due leghiste che ringrazio anche a nome di Rosso e Bianco per non essersi vestite di Verde, dopo aver scambiato quattro chiacchiere con qualche amico, sono tornato a casa.
E ho avuto la sorpresa di leggere ciò che il Sindaco ha scritto sulla sua pagina di Facebook:

Questa sera mi sono vergognato. Ho provato vergogna per quello che stava succedendo nell’Aula Consiliare di Imperia. Aula che è (ma per qualcuno no, evidentemente) il luogo dove passano le scelte per il futuro di Imperia stessa. 30 ragazzotti maleducati e codardi che pensano di rappresentare una Città intera, consiglieri dell’opposizione che, LEGGETE BENE, davano del figlio di puttana, dello stronzo, dello scemo a qu

Il messaggio s’interrompe così.
Se il Sindaco ha sentito bene, mi vergogno anche io perché il rispetto ci vuole sempre, soprattutto quando si è in un’aula consigliare di una istituzione.
Ma a me sono venuti dei dubbi, anche se per un po’ di tempo sono stato fuori dall’aula  a disquisire sui massimi sistemi con l’amico Giovanni Bonifazio e non si riusciva a sentire niente.
Potrebbe essere che gli insulti a cui si riferisce Strescino provenissero dal pubblico, dove non è difficile trovare qualche cretino maleducato, e che il Sindaco abbia creduto che siano stati urlati da qualche consigliere comunale dell’opposizione, visto che c’era un bel po’ di confusione. In ogni caso mi piacerebbe che questa cosa venisse chiarita perché gli insulti sono sempre da condannare, da qualsiasi parte vengano. Ma se dovesse risultare che nessun consigliere ha pronunciato quelle frasi, allora il Sindaco dovrebbe assumersi le responsabilità di ciò che ha scritto.

Scritto da Angelo Amoretti

22 febbraio, 2011 alle 12:34

Carla Nattero interviene sul consiglio comunale di ieri

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Carla Nattero, consigliere comunale di “Sinistra per Imperia” mi ha inviato la seguente nota sul consiglio comunale di ieri sera, che pubblico con piacere:

L’emendamento proposto dal consigliere del PD alla mozione sulla legalità, (effettivamente non consentito dall’uso perché è stato da tempo deciso dalla conferenza dei capigruppo di non proporne sulle mozioni per non stravolgerne il senso), è stato il pretesto colto dalla maggioranza per creare la bagarre e cercare di affrontare da una posizione rivendicativa un tema delicatissimo che vede esponenti del PDL in difficoltà a partire da Bordighera.
Sui problemi della legalità e delle infiltrazioni mafiose bisogna fare chiarezza,non sottovalutare,essere trasparenti e rigorosi nel rispetto delle leggi,rompere i legami tra politica e affari.
Questa battaglia deve essere di tutti,senza distinzioni.
Perciò è dovere dell’opposizione, senza fare processi e pronunciare sentenze anticipate, anche chiedere conto all’on. Minasso e al sindaco Strescino,per quanto interessato,sui sospetti di voto di scambio con la famiglia Pellegrino.
La reazione indignata di alcuni consiglieri comunali che sono usciti dall’aula durante il dibattito rivela che la fedeltà politica a volte è controproducente.
La mozione sulla legalità alla fine è stata votata dall’intero Consiglio e questo rappresenta,nonostante tutto un dato positivo. Io mi sono astenuta sull’emendamento,non per mancata condivisione del suo contenuto, ma per rispettare le modalità consuete di presentazione delle mozioni.
La frustrazione accumulata dal PDL su questa mozione è stata indirizzata sull’altra in discussione di tutt’altro argomento che trattava il tema importantissimo per la salute delle bonifiche dell’amianto per cui ,con molta miopia, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale dopo l’intervento del relatore Indulgenza.
Carla Nattero – Sinistra per Imperia – 10 luglio 2010

Scritto da Angelo Amoretti

10 luglio, 2010 alle 16:51

Gli esami non finiscono mai

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Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia, mi ha inviato la question time che presenterà insieme a Dario Dal Mut nel consiglio comunale di domani:

Al Signor Sindaco
Al Presidente del Consiglio

I sottoscritti consiglieri comunali Dario Dal Mut (Italia dei Valori) e Carla Nattero (Sinistra per Imperia) notata la notevole diminuizione di iscrizioni al Tempo Libero Estivo, un dato in controtendenza rispetto al resto della Regione;
ricevuta dagli utenti la spiegazione che il calo è dovuto all’aumento spropositato delle tariffe;
informatisi delle condizioni tariffarie e venuti così a conoscenza di un indecente “trucchetto” preparato dal Comune;
chiedono spiegazioni per capire se è proprio vero quello che appare dalle carte e dalle testimonianze dei cittadini;
in particolare i sottoscritti consiglieri comunali chiedono alla SV:

è vero che l’aumento da 90 a 104 € mensili della retta della Scuola Estiva (+ 16%) determinata a fine dicembre 2009, prima dell’approvazione del bilancio preventivo, non riguarda più il primo figlio di tutti gli utenti del servizio ma, con delibera del 13 maggio 2010, tale tariffa ha avuto una restrizione inverosimile perchè è stato deliberato di applicarla soltanto alle famiglie con un reddito ISEE non superiore a € 7500?

è vero che per il resto della popolazione, in cui rientra la stragrande maggioranza anche dei redditi bassi della nostra città, la tariffa è di 313 € mensili per il primo figlio e anche per i successivi?

è vero quindi che, tolti gli indigenti, per tutto il resto della popolazione quest’ Amministrazione (che non mette le mani nelle tasche dei cittadini e tiene tanto alla famiglia) ha aumentato la retta del TLE del 300% senza informare nessuno, nascondendosi dietro alle tariffe vincolate del dicembre 2009?

Carla Nattero – Sinistra Per Imperia
Dario Dal Mut – Italia dei Valori

Lorenzo Lagorio del PD presenterà invece una mozione sulla criminalità organizzata che sta dilagando dalle nostre parti, chiedendo l’impegno di tutte le istituzioni affinché la nostra città non diventi terreno di conquista da parte dei malavitosi Continua a leggere

Scritto da Angelo Amoretti

8 luglio, 2010 alle 17:24

Salto di qualità

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Quella che segue è la lettera che il Dott. Nicola Falciola mi ha inviato (con relativo santino allegato) qualche giorno prima delle elezioni del 6-7 giugno scorsi [il grassetto è suo nda] .
Il Dott. Nicola Falciola è stato eletto con 489 preferenze nelle liste del Pdl ed è entrato a far parte dell’appena insediato consiglio comunale.

Gentile Elettore,
dopo aver riflettuto a lungo sugli argomenti da sviluppare in questa lettera, mi è parso doveroso sottolineare gli obblighi che ritengo debba assumersi un Pubblico Amministratore nei confronti della collettività.
Serietà, trasparenza amministrativa e di comportamenti, concretezza, rispetto dei Cittadini, delle loro attese, dei loro diritti, dell’equità nel poterli esercitare, sono vincoli morali ed umani che ho sempre applicato alle mansioni da me svolte quale Assessore alla Sanità, alle Politiche Sociali ed al Personale del Comune di Imperia.
Mi sono sempre impegnato nella politica come nella mia vita professionale, trasferendo l’esperienza acquisita nella Sanità in una cultura volta ed orientata al miglioramento della qualità di vita dei miei Concittadini nell’ottica della solidarietà, della dignità della Persona, secondo i dettami della dottrina sociale.

Ritengo di aver contribuito a valorizzare il ruolo fondamentale nella società civile della Famiglia attraverso la politica del fare, ampliando nettamente i Servizi per i Minori, ristrutturando i tre Asili nido Comunali, oggi considerati gioielli nella Città di Imperia, e creando nuovi centri di aggregazione e socializzazione.
Ho rivolto solidarietà reale, concreta e consapevole alle Famiglie meno abbienti e alla tutela delle Persone del tessuto sociale più fragile.
Grande attenzione e sensibilità ho garantito ai Cittadini Diversamente Abili migliorando la mobilità sul territorio urbano e curando in modo particolare l’Inserimento nel mondo del lavoro e nella Società civile.
Ho prestato grande cura alle Persone Anziane autosufficienti e non, potenziando fortemente l’assistenza domiciliare con l’obiettivo primario di mantenere il Cittadino nel proprio ambiente; ho sviluppato il concetto di “tempo libero” come metodo per favorire l’invecchiamento attivo visto come speranza di vita.
Grande interesse ho rivolto al ruolo fondamentale delle numerose Associazioni di volontariato che operano, lontano da ogni cassa di risonanza, sul nostro territorio realizzando una rete integrata per ottimizzare le risorse economiche e fisiche.
Sicuro di essermi messo a disposizione della cittadinanza con spirito di servizio per il bene di tutti, è con questo intendimento che, se sarò rieletto, grazie alla Sua preferenza, continuerò il cammino politico ed amministrativo che mi verrà assegnato con la dedizione di sempre.
Termino invitandoLa, ancora una volta, ad accordarmi la Sua fiducia recandosi a votare il 6 e 7 giugno 2009 nella certezza di non deluderLa.
Cordialmente
Nicola Falciola.

Da martedì Nicola Falciola Assessore in Provincia

Come era nelle previsioni sarà Nicola Falciola, ex Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Imperia, a prendere il posto di Franco Solerio, nella Giunta Provinciale guidata da Gianni Giuliano. Martedì prossimo Falciola prenderà possesso delle deleghe all’urbanistica ed alle partecipate e parteciperà al primo Consiglio Provinciale, convocato per le ore 19 (in concomitanza con il secondo Consiglio dell’era Strescino).

Sanremonews, 2 Luglio 2009 ore 18:26

Auguri!

Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2009 alle 22:36

Piccole schermaglie post-consiglio comunale

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L’avvocato Giuseppe Fossati, capogruppo del Pdl, in una nota inviata agli organi di stampa, tra le altre cose, afferma:

Criticare un Sindaco di trent’anni perché, nel suo programma amministrativo, non si è richiamato ai temi dell’antifascismo, infatti, non infastidisce nemmeno, fa solo sorridere.
[la nota è visibile su Riviera24]

A me pare, ma forse non ho letto bene, che la sinistra anarcoinsurrezionalista (se Fossati la chiama “radicale”, io la chiamo così ché mi piace di più e chi non capisce l’ironia può evitare di leggermi), nella figura di Nattero e Indulgenza, abbia criticato il documento programmatico in più punti. Nella sua nota, Indulgenza tra l’altro scrive:

- si sottovalutano la gravità della crisi economica in atto e i costi che sta avendo e avrà ancora per gli strati popolari più esposti;
- non si prevedono misure di sostegno al reddito e politiche attive a favore delle fasce sociali più deboli;
- si annunciano ulteriori, decise privatizzazioni nei settori strategici e nelle società Partecipate;
- si dice meno che l’ovvio in materia di Bilancio, senza alcuna indicazione su come affrontare i sempre più seri problemi della spesa corrente;
- non si spende una parola sul distretto agroalimentare e sul porto commerciale e peschereccio;
- non si dice praticamente nulla sui problemi del trattamento dei rifiuti e della discarica di Ponticelli;
- non si parla della questione dell’Ospedale Unico e della necessità di mantenere in città un presidio ospedaliero che corrisponda alle esigenze della popolazione;
- si conferma il piano delle alienazioni patrimoniali.
[come si può leggere qui].

Infine non ho capito se per Fossati la giovane età di Strescino sia una giustificazione, come per dire: “E’ giovane, che ne sa di fascismo e antifascismo?!”
Se così fosse, ma forse ho capito male, sarebbe come fare un piccolo torto al nuovo Sindaco che tra l’altro è laureato in Storia Contemporanea.

Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2009 alle 15:29

Il primo consiglio comunale non si scorda mai

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Non solo per le vistose scollature delle due signore qua sotto: Angela Ardizzone e Franca Rambaldi, del Pdl, ma anche per altre cosine.
Vediamole, stando a quello riportato dai media di carta e online.

Angela Ardizzone Franca Rambaldi

fonte: Sanremonews

Innanzitutto le nomine: Claudio Baudena, del Pdl, è il nuovo presidente del consiglio comunale. Sostituisce Emilio Varaldo che lo aveva fatto per i dieci anni precedenti. Suo vice sarà, con sorpresa generale, Giuseppe Zagarella del Pd: nomina caldamente suggerita dalla Lega Nord.
Poi il passaggio repentino – un po’ contestato da Carla Nattero (Sinistra per Imperia) per i modi inusuali con cui è avvenuto – dei tre consiglieri della lista “Imperia va avanti” tra le fila del Pdl.
Dopo il discorso inaugurale del Sindaco Strescino, terminato con un applauditissimo “Viva Imperia! Viva l’Italia!”, hanno preso la parola alcuni consiglieri.
Lo sportivissimo Zagarella (Pd), sebbene fresco di nomina a vice presidente del consiglio comunale, ha lasciato intendere che l’opposizione non farà sconti, dichiarando, tra l’altro:

Faremo una opposizione dura, attenta e scrupolosa proponendo soluzioni alternative. Invito la maggioranza a essere aperta. Nella relazione del sindaco ci sono alcuni aspetti generali anche condivisibili, ma nel complesso l’ho trovata poco coraggiosa e carente in alcuni punti. Non c’è una linea sullo sviluppo economico della città anche per il momento estremamente delicato che il nostro paese e la nostra città stanno attraversando. Non facciamo promesse. Stiamo attenti a dare ascolto a tutte le istanze.

Forse qualche sconto potrebbe arrivare da Paolo Verda (Pd), che ha invece dichiarato: “Faremo una opposizione chiara e lineare“.
Infatti trattandosi di opposizione “dura“, “chiara” e “lineare“, al momento del voto del documento programmatico, il Pd, insieme all’Idv, all’Udc e a Con Imperia, si è duramente, chiaramente e linearmente astenuto.
Gli unici due a votare contro sono stati il consigliere di Rifondazione Pasquale Indulgenza e il consigliere di Sinistra per Imperia, Carla Nattero.
Al primo, tanto per fargli capire subito che i tempi sono cambiati, il presidente Baudena ha tolto la parola, sebbene fosse stato interrotto da un consigliere e non avesse sforato la soglia dei dieci minuti.
La Nattero ha invece chiesto al sindaco Paolo Strescino di “riconoscere l’antifascismo come valore fondante del nostro ordinamento“.
Non so se il sindaco ha poi risposto, ma dal momento che alla domanda su la Rviera del 19 giugno scorso al neo eletto Angelo Dulbecco: “Sei stato criticato per aver esposto, circa tre anni fa, la bandiera della Repubblica Sociale Italiana fuori dal liceo scientifico“, la risposta è stata: “Non ho nulla da dire a riguardo. Non voglio alimentare nessuna polemica. Adesso penso solo a fare il bene della mia città“, la vedo dura.

Scritto da Angelo Amoretti

1 luglio, 2009 alle 13:10