Archivio per tag ‘Dal Parasio al Mare’

Ascensori: hanno vinto Casano, il buonsenso e gli imperiesi

53 commenti al post

Il “Quaderno di Imperia” diventa bloc notes, ma va bene così.
Mi piace solo notare che a volte qualche passo indietro si può fare, se è per il bene della città.

Chi ha scritto “No ascensori-No tangenti” si deve vergognare. Siamo persone oneste. Questi ascensori sono destinati a cambiare la vita dei nostri concittadini.
Paolo Strescino – Il Secolo XIX, 3 luglio 2011

[...] L’egregio lavoro svolto dall’Ing. Zagarella e dagli uffici del settore Lavori Pubblici da lui coordinati permetteranno al più presto di ripartire con i lavori non senza aver apportato ai progetti una lunga serie di migliorie che sono state apprezzati da tutte le forze politiche del Consiglio. In particolare: lo stralcio dei famigerati ascensori della parte alta del Parasio[...]
Giorgio Montanari – PD – Puntoimperia.it, 20 settembre 2013

Scritto da Angelo Amoretti

20 settembre, 2013 alle 16:45

In rete si trova di tutto, anche Romolo Marzi

30 commenti al post

Girovagare in rete è come immergersi sott’acqua. C’è chi va a pescare e trova anfore o addirittura segnala il ritrovamento di una nave romana appoggiata sul fondo che nessuno aveva mai visto prima e c’è chi in rete cercando “Romolo Marzi” s’imbatte in un documento del Nucleo di Polizia Tributaria di Genova inviato alla Procura di Genova in cui si riportano svariate intercettazioni telefoniche alquanto interessanti.
Romolo Marzi è un imprenditore, titolare della società di consulenza Assoconsult di Genova “esperto della progettazione europea” e sul rapporto della Tributaria si legge che il Marzi, “tramite i pubblici amministratori, è in grado di sapere con un certo anticipo se e quando usciranno i bandi per la progettazione di PSL” [Piani di Sviluppo locale nda].
Vi domanderete come mai lo scrivo sul mio blog, visto che si tratta di faccende genovesi e io, come noto, mi occupo di quelle imperiesi.
In realtà l’organizzazione del Marzi è stata in grado di acquisire anche il progetto “Dal Parasio al Mare” e in una conversazione tra lui e la sua collaboratrice Carla Stradolini (pag.131) si parla appunto di Parasio, di Circolo Parasio, di Scuola Edile,di Istituto Pastore ecc. ecc. e a un certo punto il Marzi dice di “aver fatto il programma su Imperia e diviso il budget“.
Ora, dal momento che devo essermi perso qualcosa e che il rapporto della Tributaria di Genova risale al 2011, domando: qualcuno di voi sa come si è poi sviluppata l’indagine?

1) Della vicenda si erano occupati anche Matteo Indice e Marco Grasso su Il Secolo XIX.
2) Il documento della Polizia Tributaria si può leggere cliccando qui.

Scritto da Angelo Amoretti

29 agosto, 2013 alle 15:14

Fermi tutti: forse ritorna LMCP!

5 commenti al post

Dopo la recente diatriba tra Alessandro Casano (Lista Civica La Svolta) e Luciangela Aimo (C’era una volta) ho la netta sensazione che la nostra corsara possa tornare all’arrembaggio.
E’ successo che dalle colonne de La Stampa, lo scorso 5 aprile, la bella commerciante addormentata, si sia risvegliata e a proposito dello scandalo degli scavi in Piazza Duomo ha dichiarato:

Beffa è la parola giusta. Non solo i lavori sono in grave ritardo (avrebbero dovuto essere conclusi nel febbraio 2012: così recita il cartello), ma ora ci dicono che è persa una parte dei posteggi. Le mura antiche? Non c’erano i consulenti che hanno compiuto i sondaggi? Ci si è accorti delle mura solo a scavi in corso? Bastava andare a chiedere lumi a uno storico locale come Gianni De Moro per venire a conoscenza di cosa serbava la piazza nelle sue viscere.
Ribadisco: hanno bloccato un rione e continueranno a bloccarlo, congestionando il traffico.
Indigna che siano stati spesi soldi pubblici, e tanti, per avere cosa? Una quarantina di posti che non risolveranno i gravi problemi di parcheggio. Credo che sia giusto che i responsabili vengano chiamati a rispondere per le scelte sciagurate.Non è più tempo di perdonismo: qui si commettono errori irreparabili sulla pelle dei cittadini e di noi commercianti.

Nessuno, dico nessuno, in questi mesi deve averle detto: “Ricordati che eri con la maggioranza, con quelli che dicevano che con i suoi rappresentanti del Comitato del Parasio non avrebbero più parlato e con quelli che dicevano che quattro pietre non avrebbero certo fermato i lavori”.
E nessuno le ha chiesto dove fosse.
Ci ha pensato Casano.
In ogni caso se la Aimo dovesse ricandidarsi alle elezioni (in fondo ha un bel pacco di voti – 153 – e nella via lastricata ha un sacco di fans), dovrei rivedere alcune mie prese di posizione.

Scritto da Angelo Amoretti

8 aprile, 2013 alle 9:51

Gli ascensori del Parasio

2 commenti al post

A seguito di questo articolo, ricevo la seguente mail che pubblico:

Al di là delle ormai note considerazioni (tutte giustissime, peraltro) mi soffermerei su una domanda che viene fatta: chi paga???
Ogni Deliberazione porta delle firme, delle verifiche di congruità, dei controlli fatti da Dirigenti lautamente pagati per dire: questo si può fare, oppure: questo è meglio lasciar perdere perché apriremmo un cantiere che non sappiamo quando finirà…
Sarebbe ora di finirla che scelte approssimative e dettate talvolta da criteri clientelari, creino poi ulteriori danni alla collettività che deve pagare x danni di cui non ha alcuna colpa.
C.P.

Scritto da Angelo Amoretti

11 marzo, 2013 alle 19:46

The Wall [III]

3 commenti al post

“Bisogna finirla con queste quattro pietre. Se sono così importanti se ne smonta una parte e la si mette in mostra al parco urbano. Il Comune non ha colpe, la Soprintendenza aveva detto che lì sotto non c’era nulla.
Le vecchie mura di Porto Maurizio? Che facciano quello che vogliono ha dichiarato Raineri – ma non uno schifo come ai Giardini Toscanini a Oneglia. La memoria storica è importante, non lo metto in dubbio, ma in quella zona la priorità sono i parcheggi perché fanno l’interesse della collettività. La Soprintendenza dei Beni Archeologici (che dopo la scoperta ha inviato un’archeologa sul posto, ndr) faccia quello che deve fare, ma le mura non hanno l’importanza che gli si vuole attribuire. Se si vogliono conservare se ne smonta una parte e la si mette in mostra al parco urbano San Leonardo. Bisogna finirla con queste quattro pietre. Non si può bloccare la costruzione di un parcheggio così importante per Porto Maurizio. Responsabilità dell’amministrazione comunale? Nessuna. Mi risulta ci fosse un parere della Soprintendenza che escludeva la presenza di beni archeologici nel sottosuolo in quell’area. Vogliamo veramente riportare alla luce la storia di Porto Maurizio? Scaviamo lungo tutto il Parasio e vedrete quante cose si troveranno. Ci sono cunicoli per portano sino al mare”.

Puntoimperia – 12 luglio 2012

La Soprintendenza: «Reperti di grande pregio, ne faremo un museo»
«Si tratta di una vecchia fortificazione che aveva il compito di difendere Porto Maurizio dagli attacchi – precisa la dottoressa Paola Bottini – un perimetro ben conservato che risale al Seicento e che, in città, non ha precedenti. Per questo motivo, per la sua grandei mportanza storica, credo che sarà valorizzato al massimo, con specifiche illuminazioni e pannelli informativi per i visitatori».

Il Secolo XIX – 15 dicembre 2012

Scritto da Angelo Amoretti

15 dicembre, 2012 alle 12:30

The Wall [II]

19 commenti al post

L’Assessore provinciale del PDL Giacomo Raineri, portorino doc, in merito alla scoperta dei resti antichi in via Benza, durante i lavori per il parcheggio, ha detto che “Bisogna finirla con queste quattro pietre” e che il Comune non ha colpe perché “la Soprintendenza aveva detto che lì sotto non c’era nulla“. [Qui]
Allora mi viene voglia di riportare l’articolo pubblicato sul Secolo XIX lo scorso 8 luglio:

L’ACCUSA DI RAMOINO, EX CONSIGLIERE DI IMPERIA SERVIZI
«MURA DI VIA BENZA? IN COMUNE NON POTEVANO NON SAPERE»
«Le antiche mura in via Benza non possono essere spuntate all’insaputa del comune». A dirlo è segretario cittadino del Psi, Pier Paolo Ramoino, che all’epoca faceva parte in quota minoranza del Cda di Imperia Servizi.
La società dei parcheggi del capoluogo, infatti, aveva commissionato una indagine storica e una ispezione col georadar ben prima che l’amministrazione Strescino desse il via ai lavori per il park sotterraneo di via Elia Benza a Porto Maurizio. Addirittura erano state prese in considerazione diverse ipotesi realizzative che tenevano conto della riemersione dei resti.
Poi la pratica è passata all’assessorato ai lavori pubblici al cui vertice sedeva Gianfranco Gaggero.
Gaggero, che, forse per la smania di veder inaugurate nuove opere, oppure per non essere venuto effettivamente a conoscenza delle “scoperte” fatte da Imperia Servizi, aveva sempre assicurato che in corso d’opera non ci sarebbero state sorprese.
I fatti, però, gli hanno dato torto. E adesso si discute su quale sarà il destino del parcheggio che Porto Maurizio attende per non soffocare.
«La scoperta dei resti delle antiche mura di Porto Maurizio durante i lavori per il parcheggio di via Benza -affermaRamoino- non può essere certamente un evento imprevisto.
Già anni orsono uno studio commissionato da Imperia Servizi aveva evidenziato, tramite consulenze storiche e indagini tecniche approfondite che nella zona dovevano trovarsi quantomeno i resti di un’antica porta, di un bastione e di parte delle mura secentesche e si era ragionato sucomeinserire nella progettazione i reperti.
«La scoperta – prosegue il segretario del Psi- non può quindi avere dell’incredibile e quindi viene da porsi una domanda. E’ un falso allarm e e chi agisce sa cosa fa oppure è l’ennesima prova di quanto sia stata approssimativa la pianificazione di interventi fondamentali per la città parte dell’ ex amministrazione comunale di centrodestra?
«Il nodo è importante perché quel parcheggio che deve essere realizzato nella zona, le cui relative opere di realizzazione momentaneamente eliminano quasi un centinaio di posti auto, è di vitale importanza per il futuro economico del centro portorino, oggi in crisi grave e profonda.
Quel parcheggio consentirebbe infatti la pedonalizzazione del primo tratto di via Cascione, dando finalmente quel respiro alle attività commerciali a lungo invocata dagli esercenti portorini nonché di migliorare palesemente la qualità della vita degli abitanti della zona».
D.D. - Il Secolo XIX – 8 luglio 2012

Una curiosità: il progettista iniziale è lo stesso di quello finale. Nei vari passaggi forse le mura si sono perse per strada.
Un’altra curiosità: si dice che sopra ai parcheggi interrati ne verrebbero fuori altri, ma non si capisce se saranno box. Da vendere.
Un’altra curiosità: e se davvero fosse stato tutto previsto in modo che i lavori venissero bloccati? Sappiamo benissimo che a Imperia c’è chi rema contro la pedonalizzazione di Via Cascione e forse Raineri, chissà, avrà voluto davvero dire, ma poteva dirlo diversamente, che non ci devono essere scuse per bloccare i lavori?

Scritto da Angelo Amoretti

12 luglio, 2012 alle 17:05

The Wall

17 commenti al post

Dopo quello dei Pink Floyd e di Berlino, abbiamo un nuovo Muro: quello di Imperia.
Durante gli scavi per la costruzione del parcheggio in Via Benza, vicino al Duomo di San Maurizio, sono venute alla luce le antiche mura di Porto Maurizio e i lavori sono stati sospesi, in attesa che gli esperti possano datarle e valutarle.
Ovviamente era tutto previsto: sul famoso Quaderno di Imperia, nel capitolo dedicato al parcheggio, a cura dell’arch. P. Ascheri e dell’Ing. G. Saguato, si legge infatti che “l’autorimessa interrata si svilupperà nel sottosuolo di via Benza, zona attualmente adibita a parcheggio pubblico. L’area è stata scelta per la sua posizione centrale nel Borgo Parasio e per la possibilità di realizzare l’opera senza sconvolgimenti dell’ambiente circostante di riconosciuto pregio architettonico e urbanistico“.
Del resto già Nino Lamboglia, famoso archeologo di Imperia, nel volume intitolato “I monumenti delle Valli di Imperia”, stampato nel 1963 dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri, scriveva che il Duomo di San Maurizio “nel secolo XVIII era ancora totalmente circondato da mura e isolato sul promontorio…” e a dimostrarlo c’è la foto della pianta disegnata da Matteo Vinzoni, visibile anche qui.
Resta quindi da vedere quanto tempo ci metteranno gli esperti a fare qualche foto e due rilevamenti. Sul costo finale dell’opera non dovrebbero esserci variazioni, dal momento che tutto era previsto.
Sarebbe anche interessante sapere cosa intendono farne di queste antiche mura, perché non ricordo più come era finita la storia dei ritrovamenti di un antico sito romano nei pressi del Torrente Prino.

Scritto da Angelo Amoretti

3 luglio, 2012 alle 16:11

Pubblicato in Attualità

Tag:

Il Quaderno nel cassetto

8 commenti al post

[...] Va, inoltre, ricordato come attraverso questi progetti si siano avvite utili riflessioni sul tema del verde urbano, in particolare sulle modalità e tipologie di utilizzo, sia in ambito pubblico che in ambito privato. Con la collaborazione di esperti del settore è emersa fin da subito la necessità di dotarsi di un Piano del Verde, attualmente allo studio, in grado di regolamentare la gestione e la tutel della vegetazione urbana anche attraverso il coinvolgimento attivo della popolazione. Il Piano del Verde dovrà privilegiare, per quanto possibile, l’impiego di essenze prevalentemente autoctone. E tuttavia dovrà sensibilizzare verso scelte del verde contestuali alle scelte progettuali per interventi pubblici e privati. Riteniamo che attraverso le opportune scelte per la manutenzione e il nuovo inserimento della vegetazione si gettino le basi per la tutela e la salvaguardia del Paesaggio locale, urbano e collinare.
Paolo Strescino – Sindaco del Comune di Imperia
Emilio Broccoletti – Assessore all’Arredo Urbano del Comune di Imperia

Pochi giorni fa è stato constatato che i venti tigli piantati a novembre nel Parco Urbano dai ragazzi delle scuole elementari, sono morti stecchiti dalla sete. La cittadinanza ringrazia sentitamente.
Ma il punto non è questo e temo che il post sarà un po’ lunghetto, quindi mi scuso fin d’ora e ringrazio chi, con pazienza, arriverà fino in fondo. Anche perhé alla fine verrà rivelato l’arcano.
A pochi giorni di distanza dall’annuncio dell’Assessore Broccoletti riguardo il miglioramento della passeggiata che dai Giardini Novaro va al passaggio a livello [Prino] viene fuori che anche la passeggiata degli innamorati [Lungomare Moriani che dalla Foce va alla Marina] avrebbe bisogno di manutenzione e che nel frattempo, per questo, è diventata “off limit”. La passeggiata comprende il tratto di dieci chilometri che alla fine, “passo dopo passo” (come ebbe a dire Broccoletti), porterà a Diano Marina e, come ho già avuto modo di scrivere, sarebbe davvero uno spettacolo.
Avevo anche scritto che poi ci avrebbero mostrato qualche grafico e svariate simulazioi in 3D e manco a farlo apposta, sul Secolo XIX di ieri, ce n’è uno che riguarda proprio la passeggiata degli innamorati. E allora mi è tornato in mente qualcosa che avevo dimenticato, come probabilmente sarà successo a qualcuno di voi già con il progetto “Dal Parasio al Mare”, ricordate?
Sul Secolone l’Assessore Gianfranco Gaggero si scusa con i cittadini e i turisti e nel contempo chiede di portare pazienza perché:

Tra un anno, un anno e mezzo avranno a disposizione una passeggiata nuova di zecca, con un’illuminazione spettacolare, dalla Foce sino alla Marina. Ai tanti che, giustamente, chiedono interventi ora voglio far notare che ripristinare e rattoppare qua e là pavimenti, ringhiere e lampioni non ha senso: si spenderebbe inutilmente denaro pubblico, visto e considerato che tra poco partiranno i lavori per il rifacimento completo della Foce, di via Moriani e di via Boine.

Non ha senso perché è già stato tutto scritto sul “Quaderno di Imperia“, da cui ho tratto l’introduzione di Strescino e Broccoletti e l’immagine più sotto. Questo quaderno – lui mi era tornato in mente! – era stato presentato dal Sindaco nel novembre del 2010 e racchiude ben 22 progetti a cura dei seguenti soggetti:
Airaldi
Amabile
Ascheri
Baldasso
Beniamini R.
Beniamini A.
Calcagno
Calvi
Cipriani
Daprelà
Dolla
De Andreis Arch. Ass.
De Cicco
Fabiano
Garibaldi
Gollo
Lengueglia
Mamino
Marino
Milana
Ottonello
Papone
Saguato
Sciandini
Studiorossi

ai quali, probabilmente, era stato affidato il compito (da qui, credo, la parola “Quaderno”) di “rivedere” alcune parti del territorio, frazioni comprese.
Infatti l’Arch. Paolo Gollo si sta già occupando degli ascensori che dal Parasio vanno al mare e ovviamente l’Arch. Donatella Lengueglia si occuperà della Passeggiata degli Innamorati. Dico ovviamente perché sul Quaderno il progetto è suo.

Quindi non meravigliamoci quando l’Assessore di turno annuncia qualcosa di eclatante perché essendo persona competente, quando parla sa cosa dice e non tira fuori il coniglio dal cilindro, ma il Quaderno dal cassetto, difficile da reperire, ma scaricabile proprio dal sito del Comune, qui.
Della faccenda si era occupato, all’epoca della presentazione, anche Giorgio Montanari in un post sul suo blog e sollevava una questione. Io, nella mia ignoranza, ne sollevo un’altra: è normale che si facciano fare progetti a terzi, a gratis, anche per opere mica male, senza che so, indire un concorso?

Scritto da Angelo Amoretti

30 gennaio, 2012 alle 10:12

Imperia TV intervista il Vicesindaco Gianfranco Gaggero

60 commenti al post

Abbiamo dei nodi grossi da sciogliere il più importante dei quali è il porto turistico che io mi auguro che finalmente se ne parli meno o non se ne parli più e si inizi a portarlo a compimento perché siamo ad un punto senza più dover fare interviste, dichiarazioni, controdichiarazioni bisogna trovare il sistema di poter lavorare anche sotto traccia e portarlo alla fine questo meraviglioso progetto, darlo alla gente di Imperia, senza più polemiche.
Poi ci sono altri progetti, ci sono un progetto importante che mi riguarda direttamente che è il progetto Dal Parasio al Mare con il quale noi vogliamo dare una mano a Porto Maurizio e siamo sempre più determinati a procedere sulle nostre scelte dopo aver fatto alcune modifiche richiesteci dal comitato del Parasio, noi però adesso non dobbiamo più ascoltare chi non vuole che si facciano determinate cose per motivi propri noi dobbiamo fare determinate cose perché dobbiamo fare il bene della collettività e non dobbiamo ascoltare gli interessi di pochi, dobbiamo fare gli interessi di tutti con la massima onestà e la massima trasparenza. Quindi questo è un momento difficile, ci impegneremo insiem a tutti i miei colleghi di Giunta, insieme al sindaco perché siamo tutti determinati nel voler dare delle risposte negative alla nostra città che mai come adesso ne ha tanto bisogno.

Il resto dell’intervista qui.

Scritto da Angelo Amoretti

23 settembre, 2011 alle 8:42

Dal Parasio al Mare: è meglio parlare

26 commenti al post

Lei chi è? Con lei non parlo“.
Così aveva detto l’assessore Gaggero a una signora che, in una sala con il soffitto a volte del Circolo Parasio, gli aveva chiesto: “Lei metterebbe una controsoffittatura in questa bella stanza?
La reazione dell’assessore aveva lasciato interdetti non pochi, ma oggi il Sindaco ci ha messo il carico annunciando che “noi, con questa gente, non parliamo più” e un po’ più di stile, a mio parere, non guasterebbe.
Più o meno succede così: si ha la possibilità di acchiappare fondi europei (i metodi per arrivarci sono un po’ discutibili) se si presenta un progetto per la pedalizzazione di una parte della città. Con un punto imprescindibile: il progetto deve prevedere, chissà perché, la costruzione di tre ascensori. Lo ha detto chiaro e tondo l’assessore quella sera: se non ci sono gli ascensori, si perde il finanziamento.
Succede però che a volte non tutte le ciambelle riescano col buco perché nel rione può capitare che ci sia qualcuno a cui il progetto non piace per niente. E succede che qualcuno si unisca a qualcun altro e venga fuori un comitato che è contrario allo stravolgimento del posto in cui è nato e vive.
E sono rotture di scatole per l’amministrazione che deve fare riunioni, spiegare, ascoltare e motivare.
Sono cose che capitano in democrazia: chi è contrario ha il diritto di protestare. E in democrazia, eventualmente, si parla anche con chi è contrario e, al limite, si cerca di trovare un punto d’incontro.
Se non si parla più va a farsi benedire anche la sincera, franca e libera dialettica. E si perde un’ottima occasione perché il portavoce del comitato, risponde così al Sindaco.

Scritto da Angelo Amoretti

19 settembre, 2011 alle 19:29