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Conferenza stampa di Sinistra Ecologia Libertà

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Questa mattina i rappresentanti di Sinistra Ecologia Libertà, Carla Nattero, Lucio Sardi e Dario Dal Mut, hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare, in linea di massima, il programma del loro partito a livello locale e per dare la sveglia al PD al quale sono state date ben due opportunità: dire con chi intende allearsi o fare un tavolo di discussione con tutte le forze politiche che sono state all’opposizione negli ultimi tredici anni e, eventualmente, scegliere un candidato sindaco condiviso.
L’ideale, come aveva già espresso Carla Nattero in svariate occasioni, sarebbe quello di presentare una coalizione come quella che c’era prima della caduta di Strescino e non ci sono veti sul nome di Giuseppe Zagarella (PD), dal momento che sul porto l’opposizione era stata fatta bene. Però, allo stato attuale, ci vuole un accordo su un nuovo programma, che potete leggere qui.
Purtroppo, si è detto, dopo la caduta di Strescino, le forze che erano all’opposizione hanno perso i contatti e ognuna ha intrapreso la propria strada, mentre l’ideale sarebbe stato restare uniti e già il giorno dopo lavorare per le future elezioni.
Adesso toccherebbe al PD dire qualcosa, ma si teme che le discussioni interne al maggior partito che era all’opposizione durante le scorse amministrazioni, facciano perdere tempo prezioso e che, forse, a qualcuno convenga così.
Non aggiungo altro perché francamente la situazione in casa PD è talmente ingarbugliata che a volte si rischia di perdere la passione.

Scritto da Angelo Amoretti

10 dicembre, 2012 alle 21:27

Liberiamoci dalla precarieta’!

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Ricevo e pubblico:

Martedì 31 alle ore 18 in Piazza dell’Olmo a Imperia Oneglia si svolgerà l’iniziativa organizzata dal circolo imperiese di SEL “Liberiamoci dalla precarietà! Idee & musica in piazza”.
Verrà presentata la proposta di legge di iniziativa popolare per istituire nel nostro Paese il reddito minimo garantito, promossa in queste settimane a livello nazionale da un comitato promotore composto da molte soggettività politiche e sociali, tra cui Sinistra Ecologia Libertà. A illustrare la proposta saranno Marco Furfaro (responsabile naz. SEL movimenti e politiche giovanili) e Mauro Servalli (coordinatore circolo SEL Imperia).
Il reddito minimo garantito ha lo scopo di contrastare il rischio marginalità, garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza attraverso un sostegno economico. Beneficiari del reddito minimo garantito sono tutti gli individui (inoccupati, disoccupati, precariamente occupati) che non superino i 7200 euro annui. Devono essere residenti sul territorio nazionale da almeno 24 mesi; devono essere iscritti presso le liste di collocamento dei Centri per l’impiego. L’ammontare individuale del beneficio del reddito minimo garantito è di 7200 euro annui, pari a 600 euro mensili; tale misura deve essere rivalutata in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
A seguire aperitivo lungo con il concerto degli SLAPPIN TRIO, trio jazz/rock composto dai giovani Marco Rovida, Tommaso Motteran e Lorenzo Viale.

Circolo Sinistra Ecologia Libertà Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

30 luglio, 2012 alle 15:19

La maggioranza in consiglio comunale travolta dai dehors

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Per completezza bisogna ammettere che c’era molto vento.

Ieri sera il consiglio comunale è diventata la piazza di un mercato.
Una pratica relativamente semplice come il regolamento dei dehors si è trasformata in un pasticcio inestricabile. Tanto che la proposta del PD di sospendere i lavori ha ottenuto il consenso della maggioranza dei consiglieri (compreso quelli della Lega e alcuni del PDL).
Dopo mesi di travaglio e un rinvio a dicembre voluto dalla maggioranza, il regolamento è arrivato in Consiglio pieno di limiti, contraddizioni e incongruenze. Gli emendamenti presentati da SEL come da tanti altri consiglieri dell’opposizione volevano dare una risposta a questa situazione e proporre dei cambiamenti migliorativi. Ma non è stato possibile perchè gli emendamenti erano tanti ma soprattutto perchè la maggioranza non aveva le idee chiare. Perciò ieri sera abbiamo assistito in diretta in Consiglio alle divisioni interne al centro destra che sono apparse profonde e generalizzate.E’ stata chiara per tutti la sensazione che il regolamento dehors alla fine fosse un pretesto per mettere in scena le scintille tra Lega e PDL, ma anche le spaccature dentro il PDL stesso: tra vecchi e giovani, tra scajolani e minassiani, tra navigati democristiani e spericolati missini.  Molto probabilmente la maggioranza ritroverà un suo filo unitario su questa pratica, ma il dato della sua fragilità numerica e politica rimane e spiega bene le difficoltà che l’amministrazione Strescino incontra ogni giorno ad affrontare argomenti ben più importanti e delicati di questo.
Carla Nattero, Dario Dal Mut – La Sinistra per Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

21 febbraio, 2012 alle 18:40

Nattero e Dal Mut (Sinistra per Imperia) intervengono sul caso Seris

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Ricevo e pubblico

Ieri sera si è visto che la maggioranza su questo tema è in confusione, il PDL sta già pensando al bando per la privatizzazione,invece l’assessore e la Lega sono disponibili a verificare le ipotesi che la minoranza ha proposto in Consiglio per mantenere la gestione pubblica della refezione scolastica. Il sindaco nella sua solita furbesca “cavatina” finale si è nascosto dietro i presunti obblighi di legge per non esporre chiaramente la sua opinione, facendo lo slalom tra le diverse posizioni della sua maggioranza.
Noi abbiamo ritenuto che la legge sulle società partecipate possa essere interpretata correttamente in maniera favorevole al mantenimento della gestione pubblica. A patto che il comune sia disposto a riacquisire la struttura organizzativa fondamentale delle mense scolastiche e il resto mantenerlo in affido alla SERIS. Ci possono essere anche altre soluzioni, a cominciare dall’inserimento anche della refezione nell’unica azienda di gestione dei servizi che il Comune dovrà istituire a breve, come prevede appunto la legge.
Quello che abbiamo chiesto ieri sera e oggi torniamo a chiedere è un confronto in Commissione sulla forma di gestione della refezione. Vogliamo confrontarci sulle nostre proposte concrete e analizzare le scelte fatte dagli altri comuni in situazioni simili.
Il no alla privatizzazione della refezione non nasce da una valutazione ideologica ma dalla esperienza. Sono innumerevoli i casi di disfunzioni che si sono contati nelle mense private, tanto che molti comuni stanno ritornando sui propri passi e le rendono nuovamente pubbliche.
C’è anche da sottolineare che ieri sera la maggioranza non si è sbilanciata nemmeno sui servizi educativi che sono importantissimi. Era molto facile affermare che i servizi scolastici continuavano a essere gestiti dalla SERIS perché il loro costo è abbondantemente al di sotto dei 900.000€ e quindi l’affido è consentito anche nella interpretazione più restrittiva della legge data dal Sindaco. Invece non c’è stata neppure questa rassicurazione. Il che mi fa temere che la privatizzazione sia accompagnata anche da un taglio dei servizi.
In Consiglio ieri sera c’erano anche i lavoratori della SERIS che in questi anni sono stati sfruttati e sono stati tenuti al minimo dello stipendio e delle garanzie. A loro bisogna dare una risposta chiara e responsabile. La nostra proposta di gestione pubblica può prospettare , almeno per una parte di loro, una soluzione stabile dopo decenni di precariato.
Carla Nattero e Dario Dal Mut - Imperia, 7 dicembre 2011

Scritto da Angelo Amoretti

7 dicembre, 2011 alle 18:10

Anche Strescino c’era [e non dormiva]*

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Di recente il Sindaco Paolo Strescino ha rilasciato due interviste al Secolo XIX: una lo scorso 28 luglio in cui parla in generale del rinnovamento del Pdl anche a livello locale; il giorno dopo un’altra in cui risponde alla questione sollevata dai consiglieri del Partito Democratico Verda e Zagarella.
Nella prima ci sono riferimenti a persone che non riesco a identificare, quando dice che nel partito dell’amore (ora degli onesti nda) ci sono “notabili” sorpassati e che “chi ha fatto il suo tempo dovrebbe accorgersene da solo“.
Ma forse, quando dice che “è singolare che lo critichino certi personaggi che fino a ieri erano assessori” credo di aver capito a chi si riferisce.
Le frasi che più mi hanno colpito nell’intervista sono quelle che dice riguardo al suo mandato: “Qualcuno dice che vado troppo in giro, ma stare a contatto con la gente è un punto di forza.“.
Infatti, come ben ricorderete, all’inizio il Sindaco andava in scooter a cena da qualche famiglia, portava da bere e tutti erano felici e contenti.
Io gli chiederei di fare un salto anche nelle frazioni (in quelle in cui non è stato di recente, s’intende) e forse senza necessariamente dover stare a contatto con la gente, potrebbe rendersi conto di persona in quale stato versano i gioielli dell’entroterra del comune di Imperia.
Parlando di Alessio Saso e delle sue eventuali dimissioni da consigliere regionale, il Sindaco afferma di non aver letto le carte (già un altro disse la stessa cosa, ma non ricordo il nome: comincia per Sca e finisce per jola), ma da “quello che si legge certo la situazione non è idilliaca“.
Detto tra parentesi, indirettamente Saso ha risposto anche a lui dicendo, in soldoni, che se dovesse andarsene lui, ci dovrebbero essere autobus pieni di indagati a precederlo. E il buon Alessio non intende prendere il biglietto.
Riguardo alle infiltrazioni mafiose (da notare la domanda trabocchetto dell’intervistatore che gli chiede “Ma esiste o no un rischio di infiltrazioni mafiose nel tessuto politico-economico della provincia? nda), il nostro giovane primo cittadino risponde che per lui è stato un fulmine a ciel sereno scoprirlo. Cioè: scoprire che c’è il rischio. E’ un passo avanti mica da poco.
Nella seconda intervista, quella in risposta all’intervento di Verda e Zagarella, in sostanza afferma che “la porto di Imperia Spa non ha alcun debito nei confronti delle banche e non lo avrà mai” e i due consiglieri comunali di “Sinistra per Imperia”, Dario Dal Mut e Carla Nattero, gli rispondono come segue:

Le ultime prese di posizione del Sindaco Strescino sono all’insegna del “non ne sapevo nulla”. Né dell’ipoteca sul porto, né delle infiltrazioni mafiose a Imperia e Provincia.
Crediamo che la sua sia una ricostruzione auto assolutoria a posteriori e perciò non credibile.
Affrontando l’argomento “ipoteca” posto meritoriamente dal PD, vorremmo fare rilevare che la spiegazione data dal Sindaco non è per niente convincente. La separazione netta tra la sfera dirigenziale e quella politica prospettata da Strescino il quale sostiene addirittura che la firma di autorizzazione dell’ipoteca è stata messa a “insaputa” sua e (forse) del sindaco di allora non è una interpretazione accettabile. A nostro giudizio la realtà è opposta: la sfera politica era talmente legata a quella dirigenziale che gli amministratori hanno volutamente mantenuto nell’ambito tecnico le scelte più arrischiate per non sottoporle al prevedibile, contrastato vaglio della discussione in Consiglio e nell’opinione pubblica. D’altra parte all’ipoteca si era accennato in un Consiglio Comunale dedicato al Porto di qualche mese fa. Inoltre l’ipoteca era prevista anche dalla concessione demaniale. Come può il Sindaco sostenere che nessun amministratore pubblico ha letto il testo della concessione? Il Sindaco si è mai chiesto come mai la precedente amministrazione aveva un assessore al demanio marginale e poco influente? Forse è proprio perché, usando le sue parole, i politici influivano sottotraccia e non con le delibere di giunta.
In merito alla spiegazione tecnica dei passaggi procedurali dell’ipoteca non possiamo non far rilevare che la sua ricostruzione coincide letteralmente con quella della Porto di Imperia. E quindi è ampiamente di parte.
Per adesso vogliamo fare notare che della “fideiussione omnibus” non conosciamo il valore, sappiamo soltanto che riguarda l’insieme delle opere del porto, è fornita dalla holding Acquamarcia che è in gravissime difficoltà economiche e il cui patrimonio ha un valore reale tutto da verificare. Per cui non riteniamo proprio che il Comune di Imperia e i suoi cittadini possano stare tranquilli.
In secondo luogo il Sindaco sostiene che la Porto di Imperia “non ha alcun debito con le banche, né l’avrà mai” gli ricordiamo che la sua giunta ha approvato in data 2 dicembre 2010 una lettera di garanzia richiesta dalla Carige a tutti i soci della Porto Imperia, e quindi anche al Comune, per accordare alla Porto Imperia stessa un mutuo non gravato da ipoteca di € 1.300.000. Quindi i debiti con le banche ci sono e le difficoltà finanziarie anche, come peraltro è chiaramente scritto nella delibera di Giunta citata che approva la lettera “di Patronage” del Comune di Imperia.

Anche Oliviero Olivieri, consigliere comunale del Partito Democratico, dalle colonne del Secolo XIX di ieri, ha delle riserve sulla memoria del Sindaco e afferma che “Forse questa amministrazione non ricorda che all’epoca dei fatti la pratica del Porto ha dovuto seguire un iter amministravo e che del procedimento era responsabile PaoloCalzia il quale nel 2007 era il segretario comunale e rivestiva anche la carica di direttore generale.
Forse non ricorda che il responsabile del procedimento, segretario comunale e direttore generale, era anche il presidente della Porto di Imperia
” e conclude dicendo: “Imperia vanta il curioso primato di essere la città italiana dove avviene tutto all’insaputa dei diretti protagonisti.
In effetti, anch’io potrei sostenere di non sapere che all’epoca dei fatti Strescino era vicesindaco della giunta Sappa che adottava, dal punto di vista politico amministrativo, le decisioni di rilievo del nuovo porto turistico
“.

* L’Assessore Leone c’era [e non dormiva]

Scritto da Angelo Amoretti

1 agosto, 2011 alle 11:53

Dario Dal Mut interviene sul Consiglio Comunale del 14 marzo

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Ricevo e pubblico:

Le dichiarazioni dell’Assessore Leone inerentemente l’abbandono della seduta del Consiglio Comunale da parte della Minoranza sono fuorvianti. Non è affatto vero che l’abbandono dell’Aula Consiliare è stata una “via di fuga” dell’opposizione per uscire dall’imbarazzante situazione in cui si è messa. E’ vero invece l’esatto contrario e cioè che la Maggioranza, con un “colpo di mano”, sovvertendo gli accordi presi nella conferenza dei capogruppo trova la sua via di fuga alla discussione ed alla critica che sarebbe arrivata dai banchi dell’opposizione. Gli accordi presi nella riunione dei capigruppo erano di consentire all’assessore un aumento dei tempi per permettergli di argomentare la proposta della maggioranza e discutere, per prima, la mozione del Consigliere Indulgenza che giace in attesa nei cassetti Comunali da parecchi mesi; successivamente si doveva discutere il punto all’ordine del giorno proposto dalla Minoranza; quello stesso punto che la maggioranza non ha permesso, con un altro “colpo di numeri” di discutere nella precedente assise. Per ultima si doveva discutere il punto proposto dalla maggioranza.. Questi erano gli accordi presi nella riunione e gli accordi, intercorsi tra gentiluomini, andrebbero rispettati per due serie di ragioni: la prima, per evitare di finire in bassa classifica nella famosa scala degli uomini di Leonardo Sciascia e, la seconda, per quel senso di responsabilità e di correttezza che dovrebbe essere il primo punto all’ordine del giorno di ogni consigliere comunale che rappresenta, ogni uno per la propria parte, la Città di Imperia. Oltre alla questione giuridica, già abbondantemente argomentata da altri Consiglieri Comunali dell’opposizione, esiste, una questione di correttezza e di dignità politica e sovvertire all’ultimo momento questo accordo io credo sia un atto di scorrettezza politica e di mancato rispetto nei confronti dell’opposizione tutta.. Certo , l’Assessore motiva l’iniziativa sostenendo che per le pratiche in discussione, riguardanti il porto e la portualità, la Maggioranza ha chiesto ripetutamente di accorpare la discussione e che la Minoranza, in malafede, ha rifiutato. Anche questo è stato discusso in sede di riunione dei capigruppo e in quella sede, dopo una discussione si è deciso che le pratiche sarebbero state discusse, con i tempi, allungati separatamente quindi nessuno dell’opposizione era ed è in malafede e se, quanto si discute e si decide nella conferenza dei capigruppo, poi non viene rispettato mi chiedo allora a cosa possano servire queste riunioni. In democrazia credo che alla minoranza sia consentito poter discutere, come meglio crede, le proprie proposte, magari separatamente dalle argomentazioni della Maggioranza per non fare troppa confusione. Non credo ci sia malafede in tutto questo anzi in malafede è chi sostiene il contrario imponendo con la forza dei numeri, ma con la debolezza delle argomentazioni, la propria determinazione. Se, come sostiene, “in un consesso democraticamente eletto è del tutto normale che alla maggioranza spetti il compito propositivo” è altrettanto vero che in un consesso democraticamente eletto alla minoranza spetta di scegliere come discutere le proprie controproposte; le proprie mozioni ed i propri punti all’ordine del giorno, come meglio ritiene opportuno senza lezioni sull’opportunità e/o sul metodo …. se poi esiste un accordo preventivo sarebbe corretto rispettarlo ed a maggior ragione dovrebbe rispettarlo chi ha una maggioranza certamente consistente nei numeri…. E’ un fatto di etica, di legalità e di correttezza.

Dario Dal Mut – Consigliere Comunale – Gruppo IdV Imperia –

Scritto da Angelo Amoretti

16 marzo, 2011 alle 9:08

Zagarella (PD) e Dal Mut (IDV) sul consiglio comunale di lunedi’ scorso

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A seguito del Consiglio Comunale del 21 febbraio scorso, i Consiglieri Comunali Giuseppe Zagarella (PD) e Dario Dal Mut (IDV) mi hanno inviato queste due mail che pubblico volentieri:

LETTERA DI GIUSEPPE ZAGARELLA - PD

Lettera aperta alla maggioranza

Prendo atto che il dibattito non lo volete.
Lo avete sempre mal sopportato, ma non eravate ancora arrivati a evitarlo totalmente.
Questo è il segno della vostra difficoltà, del vostro imbarazzo, della vostra totale incapacità ad affrontare, in assenza evidentemente di indicazioni dall’alto, i problemi della città.
Ma, visto che in aula non si vuol parlare, io alcune cose ve le dico così, in lettera, anche se questo mi comporta profonda amarezza, e userò il plurale perché so di esprimere il malcontento di molti, fuori e dentro il Consiglio Comunale.
Vogliamo sapere se in un rigurgito di coscienza, anche recondito, siete in grado di ammettere che se ci aveste ascoltato anche in minima parte oggi forse non saremmo a questi punti.
Vogliamo sapere se siete o no in grado di dire che il consiglio di amministrazione della Porto di Imperia SpA si è dimostrato totalmente inadeguato, e che in primis i suoi errori gestionali sono il motivo che ha portato il Comune ad attivare la procedura di decadenza.
Vogliamo sapere se siete in grado di dire che il direttore generale della società, pagato profumatamente anche con soldi del Comune di Imperia, avendo espressamente e pubblicamente ammesso di essere l’autore di un’offerta falsa in sede di gara per la cessione delle quote comunali (cosa che gli è costata avviso di garanzia per turbativa d’asta), deve essere defenestrato immediatamente.
Vogliamo sapere se siete in grado di esprimere un giudizio sulla affidabilità dei soci privati, uno ad uno, della Porto di Imperia SpA e quale sia questo giudizio.
Vogliamo sapere se siete in grado di pretendere che tutti coloro che devono essere pagati per i lavori fatti siano correttamente liquidati.
Vogliamo conoscere la vostra posizione in ordine ai ruoli dei dirigenti, alle prerogative della politica, alle sedi deputate alla determinazione delle decisioni.
Vogliamo sapere quali direttive intendete darvi, quali proposte siete in grado di fare, quale giudizio date sulla intera vicenda.
Vogliamo segnalarvi che il 3 marzo il TAR si esprimerà sulla sola richiesta di sospensiva, e che un’eventuale espressione favorevole alla società non avrebbe nulla a che fare col merito, e considerare il problema risolto sarebbe l’ennesimo grande e grave errore, perché la situazione è tale che noi tutti, e la nostra città, meritiamo che il parere sia proprio nel merito e non solo sull’istanza di sospensiva.
Vogliamo chiarezza.
Vogliamo farvi noi delle proposte perché la città possa uscire da questa situazione.
Vogliamo potervi dire che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, chiunque sia, perché ha scherzato con l’interesse di tutti rischiando di mettere ulteriormente in ginocchio la già fragile economia cittadina, e se così fosse sarebbe meglio che non si occupasse mai più di “cosa pubblica”, perché evidentemente non all’altezza.
Vogliamo dirvi che l’opera, nell’interesse di utenti ed operatori, deve essere finita e le proposte per finirla correttamente le abbiamo, se vorrete ascoltarle invece di rigettarle a priori come avete fatto fino ad oggi.
Vogliamo che tutti insieme, in aula, in un dibattito democratico, si affrontino i possibili scenari e le possibili soluzioni alla gravissima situazione a cui ci avete portato, e che le strategie non vengano più definite nelle più o meno segrete stanze di qualche notabile.
Vogliamo sapere cosa pensate, sia voi, colleghi consiglieri, che voi, numerosi assessori della Giunta Strescino, voi del PDL e soprattutto voi della Lega Nord che a corrente alternata vantate autonomia, e se condividete o meno, assumendovene piena responsabilità, la linea che evidentemente il Sindaco ha deciso di portare avanti, apparentemente ancora più verticistica e ancor meno partecipata di quella che ha portato all’attuale difficilissima situazione.
Vorremmo che qualcuno rompesse l’assordante silenzio che aleggia in città.
Oppure, se non avete nulla di serio da dire, fatelo sapere e la città lo sappia, e allora chiedete scusa, dimettetevi e tornatevene a casa. Sarebbe un gesto che vi ridarebbe, in estremis, un po’ di dignità.

Giuseppe Zagarella – Consigliere Comunale PD nel Consiglio Comunale di Imperia
Imperia, 22.02.2011

INTERVENTO DI DARIO DAL MUT -IDV

Trovo le affermazioni che leggo sui giornali, espresse dal Sig. Sindaco, particolarmente gravi e significative. Vergognarsi di essere il Sindaco di una città ha come naturale conseguenza le dimissioni. Credo invece che il tentativo del sig. Sindaco e della maggioranza che lo sostiene sia quello di spostare l’attenzione sul vero problema della discussione: la portualità imperiese e le strategie del suo futuro. Io credo che la vera vergogna sia stata quella di impedire alla minoranza Consiliare di discutere democraticamente di questo. E’ diritto della minoranza Consiliare conoscere le iniziative e le strategie della nostra portualità e credo che una maggioranza, trasparente e responsabile, deve darle senza aspettare sentenze che esulano da tutto questo Si torni sull’argomento quindi responsabilmente senza cercare strumentalizzazioni di possibili, ed umanissime, manifestazioni di intolleranza da parte del pubblico o dei Consiglieri Comunali di Minoranza che hanno avuto, tutti, un comportamento esemplare nella drammaticità della discussione. Il sig. Sindaco (è il Sindaco di tutti), e la maggioranza che lo sostiene resti sull’argomento e permetta ai Consiglieri di opposizione di fare il proprio lavoro incominciando a dire in maniera chiara e trasparente se corrisponde a verità che sono stati chiesti al Comune trecento milioni di euro dal socio Caltagirone quale risarcimento dei danni. Se corrisponde a verità che una società Inglese sarebbe interessata all’acquisto “in toto” del porto mantenendo il Comune quale socio. Vorremmo conoscere quali iniziative l’amministrazione intende perseguire nei confronti di chi ha fatto pervenire offerte prive di significato sminuendo e danneggiando fortemente il nostro Comune. Vorremmo sapere se, nell’eventuale di contestazioni di reati , ha intenzione di costituirsi parte civile. Vorremmo sapere se chiederà la restituzione dei compensi che lo stesso ha percepito e pagati con danaro pubblico? Vorremmo conoscere quale futuro progettuale si intende dare alla portualità di Oneglia. Quale futuro si vuole dare alla portualità commerciale mercantile… questo ed altro. Di questo e solo di questo si deve serenamente, ed in maniera trasparente, discutere. E di questo volevamo discutere in Consiglio l’altra sera. Tutto il resto, sig. Sindaco, è il vero ‘chiacchiericcio’ e non mi pare che arrivi dai Consiglieri di minoranza.
Dario Dal Mut – Consigliere Comunale IDV
Imperia, 23 febbraio 2011

Scritto da Angelo Amoretti

23 febbraio, 2011 alle 12:37

Dal Mut e Rollero replicano a Rodolfo Leone

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Non si è fatta attendere la risposta a Leone dei consiglieri comunali Dario Dal Mut (IdV) e Gianni Rollero (Con Imperia):

Leggiamo le dichiarazioni del coordinatore cittadino del popolo della Libertà e, con estremo stupore notiamo che di fatto si continua a rimarcare storiche responsabilità di cui, peraltro, abbiamo chiesto di cessare quale gesto di responsabilità.
Ribadiamo che non si intende dare luogo ad ulteriori polemiche, ma precisiamo che il dott. Leone è dispensato da dare interpretazioni (tra l’altro sbagliate) sull’intendimento della nostra iniziativa: non vediamo nessuna responsabilità sull’ operato “di alcuni Consiglieri dell’opposizione” che ricordiamo sono intervenuti richiedendo il rispetto della legalità.
Ricordiamo che l’eventuale ritiro della Concessione Demaniale non sarà causata dall’operato di “alcuni Consiglieri dell’opposizione” ma imputabile a chi ha gestito in modo irregolare e superficialeil bene pubblico.
Riteniamo comunque che le eventuali responsabilità sia amministrative che penali saranno vagliate delle Magistrature competenti e dalla Commissione di Collaudo Regionale.
Inoltre, forse è sfuggito al dott. Leone, che il primo atto di responsabilità che abbiamo richiesto è quel passo indietro da parte di quanti hanno avuto ruoli politici nella vicenda porto.

Gianni Rollero
Dario Dal Mut

Scritto da Angelo Amoretti

26 gennaio, 2011 alle 22:19

Imperia: Rollero e Dal Mut chiedono “governo di responsabilità”

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Sulle vicende del porto di Imperia intervengono anche i consiglieri comunali Dario Dal Mut (Italia dei Valori) e Gianni Rollero (Lista civica “Con Imperia”) con questo comunicato:

I sottoscritti Consiglieri Comunali, Gianni Rollero e Dario Dal Mut, in merito alla vicenda del porto turistico ritengono che a questo punto sia l’opposizione che la maggioranza debbano “scendere dalle barricate” e fare un passo indietro superando il momento delle reciproche accuse. Eventuali responsabilità sia penali che amministrative sono al vaglio degli organismi all’uopo preposti.
Riteniamo che in questo momento sia fondamentale tutelare l’interesse della nostra comunità e quindi che i lavori del porto turistico procedano speditamente e che vengano conclusi. E’ fuori dubbio che a questo punto il nuovo Porto di Imperia è una un’opera fondamentale e che dalla sua ultimazione dipende buona parte dello sviluppo e del futuro della nostra città.
I fatti che si sono susseguiti in questi anni e che hanno avuto l’escalation in questi giorni non vorremmo trasformassero l’opera in un’altra incompiuta come la strada a mare tra Imperia e Diano Marina e per evitare questo proponiamo che si crei una sorta di “governo di responsabilità” dove maggioranza ed opposizione, lavorando insieme nel rispetto delle regole e con la massima trasparenza, ricerchino soluzioni condivise atte a superare questo momento di difficoltà.
Riteniamo quindi necessaria una significativa svolta da parte della maggioranza affinché con determinazione sollevi dagli incarichi le persone che in questi anni hanno avuto un determinante ruolo nella vicenda e, con altrettanta determinazione, chiediamo una significativa svolta da parte dell’opposizione affinché si presenti compatta con proprie proposte senza alzare ideologici steccati.
Tale proposta a nostro parere è da ritenersi valida qualsiasi sia la decisione del T.A.R. sul ricorso presentato dalla Porto di Imperia contro l’atto di decadenza della concessione demaniale perché, sia nel caso che il tribunale rigetti il ricorso, sia nel caso che lo accolga, sarà fondamentale che questo Comune compatto fronteggi le varie problematiche che sorgeranno con determinazione e trasparenza e non con la superficialità che si è avuta in passato e che ha portato a questa paradossale situazione al fine di non creare ulteriore incertezza, ma tutelando realmente i beni e le opere che sono dei nostri concittadini.

Gianni Rollero
Dario Dal Mut

Scritto da Angelo Amoretti

25 gennaio, 2011 alle 8:24