Archivio per tag ‘Elezioni amministrative 2013’

Varata la Giunta Capacci

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Il Sindaco Capacci questa mattina ha presentato la sua nuova Giunta a cui faccio gli auguri di buon lavoro.

La giunta del comune di Imperia

foto: Puntoimperia.it

Al momento non mi sento di dare giudizi, anche se mi pare sia composta da persone serie e competenti. Spero che sappiano fare bene il loro lavoro, per il bene della città.
Vigileremo insieme e ovviamente romperemo le scatole, se sarà il caso.
Voi che ne pensate?

Scritto da Angelo Amoretti

21 giugno, 2013 alle 22:05

Alessio Saso (PDL): il decennio 2000-2010 è per sempre tramontato

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Riporto l’intervista che Alessio Saso, ex vice sindaco di Imperia e ora consigliere regionale del PDL, ha rilasciato ieri a Giulio Geluardi per La Stampa perché potrebbe essere spunto di interessanti riflessioni:

«La scelta responsabile e coraggiosa di Marcello Pallini di dimettersi da vice coordinatore provinciale deve aprire all’interno del nostro partito un serio dibattito per lasciarci alle spalle quattro anni di secche sconfitte.
Qui nessuno vuole abbandonare la nave ma cambiarne i timonieri che dopo la debacle di Imperia, e la non meno grave di Bordighera,devono farsi da parte. Cos’altro deve succedere perché si arrivi a un Congresso e all’elezione di una nuova dirigenza?
Prendiamo il caso di Imperia: si comincia con la scelta di Strescino sindaco da parte di chi allora comandava; i rapporti con la maggioranza si guastano e il sindaco azzera la Giunta, mossa che ha offeso alcuni amministratori di lungo corso; la contromossa più cretina che si potesse adottare era, però, quella di far decadere il Consiglio, primo per non affidare a un commissario la città in un momento così delicato e poi perché era opportuno lasciare al sindaco la possibilità di districare la complessa ma tassa del porto.
Così non è stato e noi del Pdl abbiamo di fatto favorito la nascita di quella ibrida alleanza elettorale che poi ci ha battuto. Avremmo forse ancora potuto riscattarci se come centrodestra avessimo chiesto scusa, ma scusa è una parola evidentemente passata di moda.
Ultimo tragico errore la scelta del candidato sindaco abbiamo individuato una persona con il difetto costituzionale di ricordare ai nostri concittadini la vicenda del Porto in ogni momento, proprio ciò di cui avevamo meno bisogno.
Peraltro il nostro candidato si è dimostrato refrattario ad accettare consigli. Gli innegabili vincitori politici di queste elezioni sono stati Strescino, Burlando che ha preso per mano il Pd e naturalmente Capacci.
Noi abbiamo perso e adesso dobbiamo girare pagina: il decennio 2000-2010 è per sempre tramontato portandosi via quegli uomini che in pochi decidevano per tutti. E’ necessario mettere al lavoro un nuovo Coordinamento regionale e nuovi Coordinamenti provinciali se non vogliamo il prossimo anno perdere anche Sanremo e Ventimiglia ed essere ridicolizzati alle successive regionali».

Si capisce bene com’era coesa la squadra che appoggiava Erminio Annoni?

Scritto da Angelo Amoretti

17 giugno, 2013 alle 7:55

Di qua o di là il passo è breve

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«Il 26 e 27 maggio ad Imperia i voti validi sono stati 21847, di cui 10.232 per Carlo Capacci e 6163 per Erminio Annoni. Il 9 e 10 giugno i voti validi sono stati 17350, di cui 13210 per Carlo Capacci e 4140 per Erminio Annoni. La prima cosa che si nota ovviamente è una flessione sui voti validi, cioè 4497 voti in meno. La seconda cosa che si nota è che Capacci rispetto al primo turno è cresciuto di 2978 voti e Annoni ha perduto 2023 voti.
Questo dove ci porta? A mio parere, a prendere atto che una fetta degli elettori di Annoni hanno deciso di non votare e che una parte degli elettori che prima non avevano votato Capacci hanno deciso di farlo».

Andrea Fabac – Laboratorio per Imperia – La Stampa, 14 giugno 2013

E questa analisi, ammesso e non concesso che sia giusta, dove ci porta? Ecco qua:
Nel centrodestra si lamentava un eccessivo astensionismo e si diceva che c’era bisogno di “lavorare” su quelli che erano rimasti a casa.
Operazione fallita, evidentemente.
E fallita è stata l’operazione “Caro amico ti scrivo, così mi voti un po’” ordita da chissà chi, quella, per capirci “di qua ci siamo noi, di là c’è la sinistra che mette le tasse e la burocrazia“.
Ma io che sono un “disfattista“, uno che “vede torbido dappertutto” e a cui “gli si è mescolato il cervello con la figa“, mi sono fatto un’altra idea.
La barca sta per affondare: in piazza De Amicis i sostenitori di Erminio Annoni, circa 300, incitano a votare il loro candidato.
In Piazza F.lli Serra, Capacci, davanti a circa 200 persone, è tranquillo e quasi sicuro di stravincere il ballottaggio.
In un’altra piazza non ben definita, piuttosto virtuale, un signore che pare abbia detto: “Annoni non è un cavallo di razza, non è neppure un ronzino“, davanti a 3000 persone dice: “Avete votato di qua? Benissimo, adesso votate di là ché intanto gli uomini e le donne giusti da mettere nei posti giusti, ci sono. E di qua non si vince“.
Ecco forse perché Marco Preve l’ha chiamata “la vittoria della macedonia

Scritto da Angelo Amoretti

14 giugno, 2013 alle 12:39

I nomi della rosa

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Sarà una giunta “sobria”, sei o sette assessori, e già si cominciano a fare i nomi e le previsioni, poi le vedremo.
Nel frattempo leggo su Il Secolo XIX di oggi che il Sindaco Capacci “smonta il Comune“, nel senso che sta studiando di mettere “le persone giuste al posto giusto“. Voglio sperare, e ne sono certo, che abbia voluto dire non quello che pensate voi, disfattisti e maliziosi, ma semplicemente che cercherà di organizzare la macchina mettendo le persone competenti nei posti più adatti a loro.
C’è da augurarsi che, visto che in Provincia il PD lotta per accorpare varie dirigenze, anche in Comune, così, giusto per risparmiare un po’, siano accorpati certi uffici, in modo da risparmiare sul costo dei dirigenti.
E c’è da augurarsi che i programmi elettorali siano rispettati e possibilmente portati a compimento.
Già che ci siamo si potrebbe risparmiare sulle consulenze perché, giusto per fare un esempio, pagare un esterno che ti aiuta a piantare qualche pianta al Parco Urbano, oggi come oggi sarebbe una colossale presa per i fondelli.
Tornando al toto-giunta e leggendo l’articolo di Diego David sempre sul Secolo XIX di oggi, l’entusiasmo cala un po’.
Leggo infatti che “L’assessore regionale Giovanni Barbagallo che ha “piazzato” la nipote Enrica Chiarini al secondo posto degli eletti, non ha intenzione di rinunciare a un posto in giunta per un esponente della sua corrente, così come quelle di Pino De Bonis sostenuto dal fratello Antonio.
Con tutto il rispetto per i due compagni, la cosa non sarebbe simpatica, dal punto di vista formale e dell’immagine. Ma questa è la mia opinione.
Sara Serafini, insegnante e storica dell’arte, probabilmente si occuperà del Museo Navale, che conosce molto bene.
Leggo che Giuseppe Zagarella, oltre a fare il vice sindaco, si occuperà di urbanistica, porti e demanio insieme proprio a Capacci: l’esperienza c’è, la competenza pure. Che Dio ce la mandi buona. Forse è anche per questo che Carlo Capacci si recherà in udienza dal Papa. Comunque la novità c’è: molto meglio, sotto tutti i punti di vista, una benedizione di Francesco che una di Claudio.

Scritto da Angelo Amoretti

13 giugno, 2013 alle 12:28

Imperia: ecco il nuovo Consiglio comunale

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Ecco il nuovo Consiglio comunale di Imperia, che, ovviamente, è provvisorio, nel senso che chi andrà a fare l’assessore lascerà il posto al primo dei non eletti della propria lista. Lo stesso credo che valga per chi andrà a far parte delle Società Partecipate.
In ogni caso dalle urne è uscito questo scenario:

Maggioranza:

Sindaco: Carlo Capacci
Vice Sindaco: Giuseppe Zagarella (”PD per Imperia”)

PD per Imperia“:

Oliviero Olivieri, avvocato;
Fabrizio Risso, avvocato;
De Bonis Giuseppe (detto Pino), assicuratore;
Giorgio Montanari, informatico;
Lorenzo Lagorio (detto Cicciò),
Enrica Chiarini*, assistente sociale;
Gianfranca Mezzera**, dottore commercialista;
Valeria Canetti***, Neuropsicometrista.

Imperia Cambia“:

Alessandro Savioli, funzionario Agenzia del Territorio;
Enrica Fresia, insegnante;
Roberto Saluzzo, architetto;
Fulvio Balestra, imprenditore;
Susanna Palma, insegnante;
Maria Teresa Parodi detta “Mari”, architetto;
Paolo Re, avvocato.

Laboratorio per Imperia“:

Paolo Strescino, imprenditore;
Sara Serafini, insegnante e storica dell’arte;
Diego Parodi, agente assicurativo;
Paolo Montesano, agronomo e libero professionista.

Imperia di Tutti Imperia per Tutti“:

Nicola Podestà, geologo, ex direttore Osservatorio Meteorologico di Imperia.

*Nipote dell’assessore regionale Giovanni Barbagallo.
**Moglie del consigliere provinciale Fulvio Vassallo.
***Sorella dell’ex consigliere Silvio Canetti e figlia del Senatore Nedo Canetti.

Opposizione:

Erminio Annoni, avvocato;

PDL Berlusconi per Annoni“:

Ida Acquarone, medico di famiglia;
Gianfranco Gaggero, geometra;
Antonello Ranise, medico cardiologo;
Emilio Broccoletti, imprenditore;
Piera Poillucci, avvocato;

Imperia Riparte“:

Giuseppe Fossati, avvocato;

Imperia bene comune“:

Gian Franco Grosso, funzionario dell’amministrazione provinciale;
Mauro Servalli, studente universitario;

Movimento 5 stelle“:

Antonio Russo, coordinatore azienda di comunicazione;
Cara Glorio****.

La Svolta

Alessandro Casano, chirurgo e dirigente medico.

****Mi scuso con Cara Glorio: non sono riuscito a trovare la sua professione.

Scritto da Angelo Amoretti

12 giugno, 2013 alle 12:39

Imperia: Carlo Capacci è il nuovo Sindaco

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Carlo Capacci è il nuovo sindaco di Imperia. Al ballottaggio ha ottenuto il 76,14% delle preferenze, contro il 23,86% del suo avversario Erminio Annoni.
Il neo sindaco era appoggiato dalle liste “Imperia Cambia”, “PD per Imperia”, “Laboratorio per Imperia” e “Imperia di tutti, Imperia per tutti”; Annoni da “PDL Berlusconi per Annoni”, “Imperia Riparte”, “Scelta per Imperia” e “Prima Imperia”.

Carlo Capacci Sindaco di Imperia

Sincere congratulazioni al vincitore e onore al vinto [tanto romperò le scatole a entrambi]

Scritto da Angelo Amoretti

10 giugno, 2013 alle 19:54

Communications

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Avrei voluto starmene zitto, ma è più forte di me e chiedo preventivamente scusa a chi si sentirà attaccato dal seguente post.
Dunque: la campagna elettorale per il ballottaggio volge al termine e domenica si voterà per scegliere Erminio Annoni o Carlo Capacci (scusate se non indico le liste che sostengono i due candidati: ormai le conoscono anche le pietre) e il clima si scalda.
Per modo di dire.
Mi aspettavo di veder volare stracci, ma evidentemente sarebbe scomodo a tutti, quindi è meglio lasciarli dove sono.
Si parla di “comunicazione” e di “errori di comunicazione”: per esempio Annoni, o chi per lui, aveva tirato fuori i cannoni e sparato su Capacci, via Sanremonews, ma poi è sparito tutto.
La storia è qua.
Ma la cosa più divertente di tutte è la lettera che Silvio Berlusconi ha mandato agli elettori imperiesi.
L’avevo già letta sul Secolo XIX dello scorso 1° giugno e avevo preferito sorvolare, ma ora me la ritrovo anche su Puntoimperia e qualcosa devo dire, visto che l’uomo più perseguitato della Terra dalla Magistratura si è infilato nella mia buca delle lettere. Leggetela: è un capolavoro!
A parte la marea di banalità, alle quali ho ormai fatto il callo, mi ha colpito la seguente frase:

[...] è una scelta di campo: o di qua o di là, o con noi o con loro, o con il centrodestra che vuole meno tasse sulle famiglie, sulle imprese e sul lavoro, e dunque più consumi, più produzione e più posti di lavoro, o con la sinistra che vuole l’esatto contrario, e cioè più tasse e più burocrazia [...]

per non parlare di quest’altra:

[...] Mi raccomando, vai a votare. Restare a casa vuol dire regalare la vittoria alla sinistra e non sostenere le nostre battaglie di giustizia e di libertà per il Paese che amiamo [...]

Mi domando se glielo hanno spiegato bene chi c’è “di là” e, a proposito di comunicazione, credo che anche qui ci sia stato qualche piccolo problema.
La cosa dimostra proprio, nel caso ce ne fosse stato bisogno, come pensano ancora di prenderci per i fondelli.
Devono avergli chiesto: “Visto che non sei venuto, almeno manda una lettera“, ma si sono dimenticati di spiegargli bene chi c’è “di là“.
Per non farci mancare niente, e per par condicio, segnalo anche la telefonata di Pierluigi Bersani per complimentarsi con Carlo Capacci, dopo i risultati del primo turno.
Ecco: se nei prossimi giorni chiama anche D’Alema, va a finire che ripescano Grosso, Russo e Casano e le elezioni le vince uno di loro.

Scritto da Angelo Amoretti

5 giugno, 2013 alle 16:23

Se vince Annoni, se vince Capacci

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A seconda di chi vincerà, ovviamente, il consiglio comunale sarà composto in un modo anziché in un altro e bisognerebbe fare chiarezza a beneficio di tutti gli elettori.
Stando al Secolo XIX di ieri, per esempio, lo scenario sarebbe questo:

ma su La Stampa di oggi trovo quest’altro:

Su Puntoimperia leggo che addirittura, in caso di vittoria di Erminio Annoni, la lista civica “La Svolta” non avrebbe nessun rappresentante in Consiglio e il Movimento 5 stelle perderebbe un consigliere comunale.

Update: fermi tutti! Sul blog del neo eletto del “PD per Imperia” Giorgio Montanari c’è uno scenario completamente diverso da quello prospettato da Il Secolo XIX, La Stampa e Puntoimperia. E se fosse vero, addio ai grillini, a La Svolta, a Grosso e a Servalli.

Scritto da Angelo Amoretti

29 maggio, 2013 alle 17:03

Elezioni amministrative: Capacci e Annoni al ballottaggio

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Vorrei scrivere qualcosa sulle elezioni amministrative, anche per l’amico google, ma non so da che parte incominciare.
Ho due immagini davanti e troppe cose che mi ronzano nelle orecchie.
Potrei partire col dire che la politica, così come la intendevo io, brutto incorreggibile ingenuo, è finita.
Molti miei concittadini non sono andati a votare e il grande uomo politico [prima immagine] di casa nostra dice che si impegnerà a convincere gli astensionisti in vista del ballottaggio. Devo ancora capire se “fa finta” o no. Una cosa è certa: quest’uomo quando parla è allucinante. Nel senso che ti fa girare talmente la testa e ti sconvolge a tal punto che alla fine non sai se ridere o piangere.
Sto parlando dell’On. Claudio Scajola, se non si fosse capito, e ho la vaga impressione che quando parla, più che altro faccia dei danni [del resto se lo chiede lui stesso nell'intervista al Corriere della sera: "Quello di Imperia è un risultato negativo, non c'e' dubbio. Non so se il mio impegno ha portato un vantaggio o un danno"] e li fa in casa sua, tant’è vero che l’uomo da lui scelto, già ieri dichiarava, in puro stile Sean Connery:

«Che io abbia avuto un dominus, o un padrino, è un’idea sbagliata. Claudio Scajola è un uomo politico stimabilissimo ma io sono Erminio Annoni, altrettanto stimabile professionista, non una marionetta. Sono stato appoggiato da liste coese, il fatto che poi Scajola mi abbia dato la sua benedizione la cosa mi onora, ma, vorrei che fosse ben chiaro: il mio nome è Erminio Annoni».

Già questo discorso che, per quanto mi riguarda, passerà alla storia come “il discorso della macelleria” era da incorniciare e conservare, poi sono venuti quelli del dopo voto: il noto statista in una intervista rilasciata a caldo, dopo i primi risultati, ha tirato fuori tante di quelle cose che ci sarebbero da fare veri e propri trattati:

«Ma non si deve assolutamente dimenticare una cosa: questa campagna elettorale è stata fortemente condizionata da inchieste giudiziarie, sequestri e denunce che da due anni, quotidianamente, riempiono le pagine dei giornali. Tutto questo ha inevitabilmente influenzato in qualche modo l’opinione pubblica. E noi, evidentemente, ne abbiamo fatto maggiormente le spese».

Quindi si potrebbe proporre di sospendere le inchieste giudiziarie in tempo di elezioni (cioè, sempre, visto che qua per un belino o per l’altro si vota una volta all’anno) oppure di non denunciare nessuno o, se vogliamo esagerare, tutte e due: aboliamo le inchieste e le denunce.
Pare che, sempre secondo l’ex ministro, il problema sia stato anche nel simbolo. E questa è più pesante perché sul simbolo del suo partito, quello dell’amore, dopo svariate diatribe che non sto qua a raccontare, c’è scritto “Berlusconi per Annoni”: cosa vuoi di più, dalla vita?!
In ogni caso il PDL resta il primo partito in città e vedremo cosa succederà al ballottaggio.
Paolo Strescino, il nemico pubblico numero uno dell’ex Ministro, è stato il più votato: ha portato a casa 668 voti (pensa se ne avesse preso due in meno): potrà piacere o no, ma per onestà intellettuale non si può far finta di niente.
La mia candidata preferita ha preso 109 voti (pensa se ne avesse preso quaranta in meno) e non entra. Pazienza.
L’altra immagine che ho è quella del consiglio comunale e nella fattispecie quella del gruppo del Partito Democratico.
Stando alle previsioni di Puntoimperia, se vincerà Carlo Capacci, per il partito di Epifani saranno confermati: Zagarella, Risso, De Bonis e Montanari con le new entries Enrica Chiarini, Valeria Canetti e Gianfranca Mezzera. Barbagallo e Vassallo (il primo zio di Enrica, il secondo marito di Gianfranca) sono a posto.
Sono queste le cose che mi fanno ronzare le orecchie.
Prendiamo per esempio la lista “Imperia bene comune”, quella composta da SEL e Rifondazione: in consiglio porterà, insieme al candidato sindaco Gian Franco Grosso, Mauro Servalli. Ma con tutto il rispetto e la stima che ho per Mauro, che conosco personalmente, qualcosa non ha funzionato, così come non funzionò alle politiche quando era candidata Carla Nattero.
Sì, perché io, vecchio incorreggibile ingenuo, pensavo che un partito avrebbe fatto di tutto pur di confermare il consigliere uscente (in questo caso Dario Dal Mut), soprattutto se  ha fatto il suo dovere di oppositore in modo onesto, come ha fatto Dal Mut.
Invece  non ce l’ha fatta e la cosa non mi quadra. E le orecchie fischiano.
Mi fermo qua e nei prossimi giorni mi occuperò dello schieramento che appoggia Erminio Annoni.
Nel frattempo, se ricordate quando scrissi del “pacchetto di voti”, se volete potete divertirvi così (e c’è gente che lo fa seriamente, così capite cosa vuol dire “avere il pacchetto dei voti”):
andate su questo sito e troverete tutti i nomi dei candidati e dei voti che hanno preso.
Cliccando sull’icona sotto la scritta “dettagli” saprete quanti e dove ha preso le preferenze il tale candidato, così, se per esempio, nel seggio 12, ha preso cinque voti, potrete sempre dirgli: “Hai visto che qualche voto te l’ho fatto prendere?!”
In via Cascione lo fanno.

Scritto da Angelo Amoretti

28 maggio, 2013 alle 17:19

Esercizi di memoria [IV]

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A seguito delle dichiarazioni rilasciate a Sanremonews dal candidato del PDL Antonello Ranise [in questo articolo], mi sono preso la briga di fare una piccola ricerca, giusto per esercitare la memoria e a onor del vero, con tutto il rispetto per lui e l’On. Scajola, occorre precisare che:

1) il Sen. Roberto Lucifredi, originario di Gazzo d’Arroscia, è stato più volte sottosegretario e Ministro per la riforma della pubblica aministrazione nel primo governo Leone.

2) L’Autostrada dei Fiori è stata inaugurata nel marzo del 1967 dal Ministro Taviani;

3) La prima variante della Strada Statale 28 fu aperta nel 1980 (tre gallerie e il viadotto Uveghi);

4) L’Aurelia Bis è stata finanziata e aperta negli anni ‘90;

5) La Strada Statale n. 20 della Val Roja è stata iniziata e terminata quando Antonello Ranise portava ancora i calzoni corti.

Scritto da Angelo Amoretti

24 maggio, 2013 alle 15:25