Archivio per tag ‘Elezioni amministrative 2013’

Evviva la coerenza!

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E’ ufficiale: Giuseppe Fossati, con Officina Città, appoggerà il PDL con Sindaco Erminio Annoni.
In fondo cosa ci si poteva aspettare? Tutto sommato si potrebbe dire che è un’alleanza naturale: Fossati è un liberale.
Quello che mi sorprende è che andrà ad appoggiare proprio quel partito che aveva abbandonato e che secondo quanto diceva, non secoli fa, ma un mesetto fa:”Pensare che la mia città fosse in mano a persone del genere e che una parte della classe politica fosse loro succube o, peggio, complice, mi disgusta e amareggia profondamente” lasciava supporre che un sodalizio non ci sarebbe mai più stato.
Se poi si va un po’ indietro, su Puntoimperia.it del 9 settembre 2012, si leggono le sue seguenti dichiarazioni:

[...] Detto ciò, però, ritengo francamente inaccettabile che l’On.Scajola non tragga le inevitabili conseguenze da tale premessa: chi ha scelto le persone che hanno quelle responsabilità politiche, amministrative e gestionali? Chi ha affidato la città a persone che egli stesso oggi definisce inadeguate, impreparate, “che non studiano” e che, è un dato di fatto, hanno portato questa città ad essere sporca, maltenuta, in uno stato di declino impensabile sin a qualche anno fa? Chi, in modo anche sgradevole e talvolta arrogante, ha sempre rivendicato di essere il vero regista e tutore della vita amministrativa Imperiese? Chi, prima di ogni manifestazione, voleva che quella classe politica e amministrativa di servi devoti organizzasse per lui un comitato d’accoglienza adeguato e che, al suo nome, facesse partire “un bell’applauso”? Chi, pertanto, è il responsabile primo del disastro che, da cittadini, stiamo vivendo? Si dice: la vittoria ha molti padri, mentre la sconfitta è sempre orfana. Ad Imperia, per Scajola è l’inverso: la vittoria ha solo un padre, la sconfitta è figlia di tutti (gli altri) [...]

Infine, ma ce ne sarebbero tanti passi da riportare perché in quel periodo l’avvocato Fossati era particolarmente scatenato, l’ultima chicca, datata 28 marzo 2013, quando undici componenti di Officina Città gli dissero “Arrivederci e grazie”:

L’assemblea mi ha dato mandato, in qualità di presidente, per costituire una lista civica e sedermi al tavolo delle trattative per valutare attentamente tutte le proposte politiche. Una percorso che, secondo chi si è dimesso, porterà ad un accordo con il Pdl. Ma non è così.

Ecco: diciamo che ognuno è libero di fare ciò che vuole e che non sta a me giudicare, ma io ho una visione diversa della politica. A me piacciono le persone coerenti e non quelle che fanno calcoli elettoralistici; quelle che fanno politica alla luce del sole e non nell’appartamento o nell’ufficio di questo o quest’altro, prima “avversario” poi, chissà per quali motivi, “amico”.
So di avere idee obsolete, ma che ci volete fare: sono un ingenuo, sono sincero e non riesco a “fare finta”, doppi o tripli giochi.
E dal momento che questo modo di far politica non mi appassiona più per niente e, anzi, mi fa venire il voltastomaco, auspico che ci sia un forte rinnovamento e che tutti i “furbetti” vengano definitivamente mandati a casa. Oltretutto non hanno neppure lo spettro della disoccupazione.

Scritto da Angelo Amoretti

17 aprile, 2013 alle 12:25

Mamma, ho perso il centrosinistra!

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Carlo Capacci afferma di non essere il candidato del centrosinistra, di non essere un politico e di vedere la coalizione che lo appoggia “come un insieme di persone che hanno avuto il coraggio di mettere da parte l’ideologia per far spazio alle IDEE che sono necessarie al rilancio della nostra città“.
Ci sarebbe da discutere assai su tutte e tre le affermazioni.
Come si evince dal vocabolario Treccani, chi amministra la direzione pubblica è un politico e “politica” deriva dal greco “Polis“, che significa “città“.
Sempre dal vocabolario Treccani, apprendo che l’ideologia è “Il complesso dei presupposti teorici e dei fini ideali (o comunque delle finalità che costituiscono il programma) di un partito, di un movimento politico, sociale, religioso e sim.: i. liberale, i. socialista“.
Quindi bisognerà vedere in che modo queste “IDEE” verranno messe in atto, senza girarci tanto intorno.
Fin qui tutto bene: basta che la smettiamo di prenderci in giro.
Quella che non va bene, a mio modo di vedere, è proprio la lettera aperta pubblicata online domenica scorsa da Puntoimperia.
Non so se ci sia lo zampino del guru, ma a mio modo di vedere è stata una mossa sbagliata soprattutto per gli elettori del Partito Democratico (che sono nella lista “PD per Imperia” e che appoggiano Capacci) che improvvisamente si sono trovati senza un candidato del centrosinistra e non so se la mossa gli farà perdere o guadagnare.
Per tornare all’ideologia e alle idee. Continuo a sentirmi dire che “bisogna eliminare i recinti” e leggo addirittura sul Secolo XIX di oggi che a Pietro Mannoni, Segretario Provinciale del PD, non interessa “cosa fanno, chi sono e come sono stati scelti i consiglieri del Laboratorio” perché “ non sono temi che ci hanno riguardato. Non tocca a noi scegliere i candidati di un’altra lista, pur alleata“.
Lo trovo un po’ bizzarro, visto che con quelli poi, se ti va di guru, ci devi governare una città.
Forse il PD ha fatto male i conti: pensava di “usare” i voti del Laboratorio e col guru che si ritrova, va a finire che verrà usato.

Scritto da Angelo Amoretti

16 aprile, 2013 alle 12:46

Fai girare il pacchetto!

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Stefano Pugi è un eroe.
Alle scorse amministrative è stato eletto nelle liste del PDL con 189 voti e se non sbaglio arrivava da AN. Nel suo profilo pubblico di Facebook, tra le info, trovo che l’orientamento politico è “La Destra”.
Ebbene, alla faccia di chi dice che la coalizione di centrosinistra è di centrosinistra, il nostro eroe si è sacrificato e nonostante solo un mese fa dicesse che “L’accordo con il PD mi sembra una boiata, se è così mi chiamo fuori. Ce lo vedete il consigliere più a destra dello scorso consiglio comunale sedersi allo stesso tavolo di Zagarella? “, ha saltato il fosso: con Strescino e un manipolo di gente di destra, cercherà proprio di sedersi allo stesso tavolo di Zagarella.
Ce lo vediamo, Pugi, ce lo vediamo. E credo che ultimamente la vendita di amari in città sia aumentata vertiginosamente perché penso sia dura per molti digerirlo.
C’è da chiedersi: è Zagarella che è diventato nero o è Pugi che è diventato rosso?
E’ probabile che siano diventati rossi entrambi, ma per la vergogna.
Il molo nuovo può tornare utile: potreste mettervi tutti in cima e fare il ruttino all’unisono. Probabilmente, se vi rivolgete a est, riuscite a spostare l’isola della Gallinara.
Poi, a elezioni fatte, a seconda di come sarà andata, vi mettete una pietra al collo e vi buttate giù uno ad uno, senza che qualcuno scandisca i vostri nomi al megafono. Fatelo, nel caso, in religioso silenzio, senza clamore. Le correnti vi porteranno verso la Francia e nessuno saprà più niente di voi.

Scritto da Angelo Amoretti

14 aprile, 2013 alle 18:10

Cavalli di Troia

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Carla Nattero, di SEL, nell’incontro di ieri sera al Polivalente che ha sancito candidato sindaco Gianfranco Grosso per il partito di Vendola e Rifondazione Comunista, ha detto che Capacci è il cavallo di Troia di Burlando.
Visto che parliamo di cavalli e di Troia: Gianfranco Grosso di chi è il cavallo?
E Erminio Annoni?
Mi domando se non sia venuto il momento di sospendere le continue punzecchiature al Partito Democratico e se si vuole battere o no Scajola e lo scajolismo.
Forse ci sarebbe bisogno di una tregua disarmata e vedrei più naturale, ma sono un ingenuo, un accanimento più verso chi questa città l’ha distrutta.
Grazie.
Per quanto riguarda Annoni, metto qua, a mo’ di post it, il commento che aveva lasciato un affezionato lettore.

Scritto da Angelo Amoretti

11 aprile, 2013 alle 12:26

Amministrative 2013: la dichiarazione di voto di Gabriella Manfredi

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Pubblico con piacere la mail che mi ha inviato Gabriella Manfredi, il cui padre, Manfredo, è deceduto lo scorso 12 febbraio:

Carissimo Angelo
mio padre mi diceva spesso: prima informati, poi ragiona sulle informazioni ricevute, e solo allora, se hai qualcosa da dire, parla”.
Mi sono informata, ho ragionato, e adesso credo di avere qualcosa da dire. Perché lo dico a te, ti chiederai.
Perché ritengo tu sia una persona seria e per bene, perché nel tuo blog ho sempre trovato discussioni aperte e pacate, e soprattutto, laddove i toni rischiavano di accendersi troppo, ti ho visto moderatore attento ed efficace.
Alcuni mesi fa qualche giornalista buontempone individuò nella mia persona un possibile candidato Sindaco. Tu fosti l’unico a capire e condividere il mio commento in merito: non è importante quello che penso io, ma quello che pensano gli Imperiesi.
Tra poco ci saranno le elezioni, ed i cittadini dovranno andare alle urne ad esercitare il loro diritto/dovere di voto. E allora quello che pensano sarà fondamentale. Saranno chiamati a scegliere una persona che dovrà rappresentarli per i prossimi cinque anni, che si farà garante degli interessi di questa città, che non sono gli interessi di un singolo, ma di OGNI singolo di cui questa comunità è composta.. La nostra comunità, la mia comunità.
Ho letto programmi, ho partecipato a riunioni, ad alcune ci siamo anche incontrati e alla fine ho deciso. Ho deciso di appoggiare la candidatura dell’ingegner Carlo Capacci, e di appoggiare la sua lista civica. A chi esprime perplessità su questa coalizione, non posso altro che dire che, nonostante ci sia stato molto impegno per creare una alternativa, al momento di “metterci la faccia” le coalizioni possibili si sono sciolte come neve al sole, e molti purtroppo sono spariti per inseguire un interesse più di personale protagonismo che non volto al bene della collettività.
Io non sparisco, mi chiamo Manfredi e ho il dovere, come promesso ai funerali di mio padre, di seguire la strada che lui ha tracciato. Questa strada in particolare fu tracciata molti anni fa.
Ma io sono fiducioso che il significato della Tua affermazione coincida con la mia seconda valutazione, cioè nel superamento di quel revisionismo storico che nel recente passato e forse ancora oggi, viene strumentalizzato per riconoscere pari dignità a chi nella Resistenza ha fatto la scelta sbagliata con chi ha fatto la scelta giusta
Oggi ancora siamo chiamati a resistere, resistere ad un sistema i cui risultati sono ben visibili ogni giorno ad ognuno di noi. Abbiamo la possibilità di opporci. Abbiamo la possibilità di scegliere una persona nuova, davvero al di sopra delle parti, che saprà creare una squadra valida ed efficace. A noi dare gli strumenti affinché questo possa accadere.
Ciao
Gabriella

Scritto da Angelo Amoretti

9 aprile, 2013 alle 12:45

Mandiamoli a casa

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Questo è un post serio. Se volete datemi pure del qualunquista, intanto anche questo giochetto non funziona più. E non pensate che sia un grillino: non salirei mai su un pullman che non so dove mi porta.

Dovrebbero già esserci, a casa, ma non sanno cosa sia la vergogna e ritornano, imperterriti, come se niente fosse. “Fanno finta“.
E’ ora di mandarli a casa. Qualcuno direbbe “affanculo”, ma a me basterebbe che andassero a casa e non mettessero mai più becco nella cosa pubblica. E vale anche per chi di loro ce lo mette per la prima volta.
Le stanno studiando tutte per mettere insieme le liste, mica per la credibilità, ma per la raccolta voti: poi quando ci saranno, in Consiglio comunale, chi li toglie più?
E’ ora di dire basta a questo modo di usare la città, i cittadini e gli elettori a proprio uso e consumo, bisogna cambiare tutto e fare in fretta, perché lo strumento che abbiamo e che si chiama democrazia, purtroppo possiamo usarlo solo ogni cinque anni.
Bisogna che tutti si rendano conto che due minuti in cabina elettorale di ognuno di noi, valgono per questi signori cinque anni di amministrazione. I risultati degli ultimi quindici anni li abbiamo sotto gli occhi. Vogliamo continuare così?
E hanno la faccia come…la faccia: si fanno fotografare come se niente fosse, eleganti, casual, fighetti. Sorridono.
Ma cosa ci sarà tanto da ridere?!!
Hanno ridotto la città come è sotto gli occhi di tutti e pretenderebbero di essere votati o ri-votati!
Leggo sul Secolo XIX che, comunque vada, sul candidato del PDL ci sarà il timbro di Claudio Scajola. Non avevo dubbi, ma leggerlo mi fa vomitare.
E mi fa vomitare chi appoggerà il PDL.
Possono girarsi la frittata finché vogliono: li considererò complici.
E’ ora di tornare a una politica sana, trasparente, onesta e pulita. Ne abbiamo le palle piene della politica che si fa di notte in un appartamento al Calvario o in Bastera; vogliamo che il cittadino conti di più e che smetta di sentirsi rappresentato da incompetenti, viscidi e leccaculo.
Gabriella Badano, che, detto con il massimo rispetto, ormai conta come il due di picche e il cui cosiddetto pacchetto di voti è più piccolo di un pacchetto di MS da dieci, mi ha mandato una mail in cui dice di essere delusa da SEL e Rifondazione e che auspicava un’alleanza più ampia.
Sarebbe così cortese da indicare quale? Forse pensava che SEL si sarebbe alleata comunque con Strescino e Capacci, pur di stare appresso al Partito Democratico?
Ha perfettamente ragione quando dice che bisogna cambiare linguaggio: a me francamente veniva sonno all’ultima assemblea del Polivalente e l’aria di sconfitta si tagliava con il coltello, l’entusiasmo era completamente assente. Direi che aleggiava rassegnazione e spero di averla annusata solo io. Ma allora per vincere bisogna allearsi con Capacci, Strescino e Zagarella, campioni di coerenza?
Strescino voleva buttare a mare Zagarella: facciamo una cosa, buttiamoceli tutti e due, così la facciamo finita.
Però c’è un però. Dall’altra parte è spuntato il nome di Erminio Annoni quale candidato sindaco del PDL. Poteva essere un altro Paperino qualsiasi, invece trattasi dell’avvocato che difendeva Paolo Calzia (quando era presidente della Porto di Imperia SpA) nella faccenda del “manufatto” nel nuovo porto turistico ed era tutto soddisfatto, giustamente, quando il P.M. Paola Marrali aveva chiesto l’archiviazione.
Sappiamo tutti come poi è andata.
Uno dei papabili poteva essere Enrico Lauretti: un ingegnere che ha incarichi qua e là al limite dei conflitti di interesse.
Tra le facce visibili alla riunione del PDL terminata poco fa, ho notato anche quella di Luisella Ferro che in una lettera a Sanremonews regala consigli al futuro eventuale sindaco del centrosinistra. Viene introdotta come “una lettrice”, ma a meno che non si tratti di omonimia, non è la stessa Luisella Ferro che era in consiglio comunale con il PDL? Cosa faceva quando era lì?
Fossati corre da solo, ma appoggia il centrodestra o appoggia il centrodestra e corre da solo.
Complimenti e grazie, anche per la coerenza: lo avrei stimato di più se avesse preso le distanze da questo centrodestra che ha combinato solo guai.
Attenzione anche alle cosiddette liste civiche che di civico hanno ben poco. E’ che qualcuno non sa più come raccattar voti e allora pensa che, tolto il simbolo e sostituita qualche faccia, il gioco sia fatto.
Ma se poi c’è il nipote, il figlio o un parente qualsiasi che magari raccatta qualche voto “nuovo”, allora il trucco è presto smascherato. A casa, please!

Scritto da Angelo Amoretti

5 aprile, 2013 alle 16:23

E’ iniziata ufficialmente la campagna elettorale

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Questa mattina ho iniziato ufficialmente la campagna elettorale per le amministrative di maggio e ovviamente, visto che è giovedì, quale miglior posto se non il mercato, per cominciare!
Così mi sono subito fatto fotografare in mezzo a due potenziali gran portatori di voti, che potrei chiamare sponsor se fossimo negli States: Paolo Strescino e Carlo Capacci.
Non posto la foto perché son venuto male e in effetti ero un po’ imbarazzato perché chiedere voti a loro mi sembrava un pochino paradossale.
Oltretutto, diciamolo, li ho ingannati, perché al momento dello scatto in effetti non ero ancora candidato sindaco e ho cercato di porre  rimedio velocemente.
Un po’ più in là, infatti, proprio in via XX settembre, c’era il banchetto dei grillini. Così ho domandato se potevo fare richiesta di candidarmi con loro e se potevo usare la penna o compilarla online, ma mi hanno prontamente stroncato: non devi essere stato in un partito negli ultimi cinque anni e non devi essere stato candidato.
Siccome nel 2010 lo sono stato con l’IDV per le provinciali, non ce ‘ho fatta.
Troppo comodo salire sul carro del vincitore all’ultimo minuto” mi ha detto uno di loro.
Giustissimo. Hai un bel dire che sei per il software libero, il wi-fi e la bicicletta per tutti: non c’è verso.
E pensare che avevo già pronti i miei slogans originalissimi: “Ho voglia di collaborare per fare qualcosa per la città“; “Mi candido per il bene della mia città” e “Mi appello a coloro che come me amano questa città“.
Lo avevo detto che ci sarà da divertirsi.
Poi partiremo con gli aperitivi e con gli apericena: per un mesetto si scroccherà che è una meraviglia. L’importante è non dimenticare il pacchetto di voti a casa: devi avercelo sempre dietro, come quello delle sigarette.
E se qualcuno ti dice: “Ma tu eri già all’apericena del centrosinistra [o centrodestra, nda]!” ricordati di rispondere: “Sì, ma giusto per sentire cosa combinano quei salami”. La stessa formula vale all’inverso e anche per i famosi “centristi”.

P.S. Se qualcuno non capisce l’ironia di questo post, è un problema suo.

Scritto da Angelo Amoretti

4 aprile, 2013 alle 12:59

Alessandro Casano, il capro espiatorio

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L’ho trovato: è lui, Alessandro Casano, quello con cui me la prenderò se le cose non andranno bene, a prescindere.
Dice infatti il noto chirurgo che sarà candidato a Sindaco con la lista civica “La Svolta”:

Quando una amministrazione non funziona l’opposizione è colpevole quanto la maggioranza.

In parte può essere vero, ma mettere sullo stesso piano chi ha le leve del comando e quelli che le vedono con il telescopio non mi sembra corretto.
L’opposizione poteva fare molto di più, siamo tutti d’accordo, ma quando hanno arrestato Caltagirone il sindaco non era un Indulgenza o uno Zagarella, ma uno della maggioranza, tanto per fare un esempio.
Forse Casano non ha capito bene come funziona la macchina amministrativa e dire che qualcosa avrebbe dovuto imparare, quando con il comitato spontaneo del Parasio si batteva contro gli ascensori: chi voleva metterli per non perdere i finanziamenti, Gianfranco Gaggero o Dario Dal Mut?
Auguro al chirurgo di poter essere con la maggioranza che amministrerà la nostra città, ma nel caso dovesse andargli male, gli ricordo che se ad amministrarla saranno altri, lui, dal banchetto dell’opposizione avrà i suoi 15 minuti di notorietà politica durante i consigli comunali, la libertà di inviare comunicati stampa, quella di sollevare le folle e di scrivere libri bianchi e di svariati altri colori, ma chi sarà al comando farà ciò che vorrà.
E io me la prenderò con lui.

Scritto da Angelo Amoretti

28 marzo, 2013 alle 16:02

Compagni di merenda

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Dunque il Partito Democratico di Imperia diventerebbe “Imperia Democratica” che appoggerebbe come Sindaco il compagno Carlo Capacci che avrà una sua lista e quella del compagno Paolo Strescino in appoggio.
Non si esclude l’arrivo di altri compagni, raccattati qua e là.
Il compagno Giuseppe Zagarella (con storico passato da comunista nella Margherita), in caso di vittoria, farebbe il vicesindaco e qualche compagno/a del Laboratorio, l’assessore e/o il presidente del consiglio comunale.
Imperia diventerebbe comunista e a fine maggio, alla faccia di Broccoletti, ci sarebbero i cavalli ad abbeverarsi nella fontana di Piazza Dante, davanti al Cremlino, che cambierà nome in “Palazzo Venezia 2″.
Il condizionale è d’obbligo, il congiuntivo anche: e se li mandassimo tutti a zappare?
Il titolo di questo post avrebbe potuto anche essere “Imperia rossonera”, ma lascio quello lassù perché tengo per la Juve.

Scritto da Angelo Amoretti

20 marzo, 2013 alle 8:42

Le manovre del PD

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Scritto da Angelo Amoretti

18 marzo, 2013 alle 20:01