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Votazioni: affluenza in calo

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Anche nella nostra provincia c’è stato un sostanzioso calo dell’affluenza alle urne, come potete vedere da quanto riportato da La Stampa di oggi:

Sul perché e il per come ci sarà da discutere dopo, ma intanto andate a votare: avete tempo fino alle 15.

Scritto da Angelo Amoretti

25 febbraio, 2013 alle 12:29

Pubblicato in Politica

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In qualcosa siamo primi

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Se ci mettiamo che anche con la ‘ndrangheta non ce la passiamo tanto bene, il quadretto è bello che fatto.
Forse è la ragione per cui la nostra provincia da anni è governata dal centrodestra, ma vale anche il contrario e cioè: siamo ladri e truffatori perché ci governa il centro destra o governa il centro destra con i voti anche dei ladri e dei truffatori?
Forse tutte e due. Una cosa è certa: se vai con lo zoppo impari a zoppicare e si potrebbe perfino dire che si va avanti a ricatti reciproci. Bisognerebbe cercare di rompere questo circolo vizioso: domenica e lunedì abbiamo una buona occasione per provare a farlo.

La provincia di Imperia è al primo posto in Liguria per evasori totali, ma anche per «falsi poveri», ovvero persone che, pur non avendone diritto, utilizzano prestazioni sociali agevolate, come contributi per affitti e per le mense scolastiche, borse di studio, riduzioni delle tasse universitarie, sussidi che in questo modo vengono tolti a chi è davvero economicamente svantaggiato.
Sono i dati emersi dal bilancio dell’attività operativa svolta nel 2012 dalla Guardia di Finanza, attività presentata ieri mattina dal comandante regionale, Generale di Divisione Flavio Zanini, che da oggi si trasferisce a Venezia come comandante interregionale dell’Italia Nord Orientale, sostituito in Liguria dal generale Rosario Lorusso.
Gli evasori totali scoperti nell’Imperiese sono 190 su 392 in tutta la Liguria, e 12 i paratotali rispetto ai 47 dell’intera regione (per rendere l’idea, Genova, al secondo posto, conta 78 evasori totali, Savona 77, Spezia 47). Per quanto riguarda le prestazioni agevolate, i controlli sono stati 531 per smascherare 310 falsi poveri (rispetto ai 135 del 2011): 165 nell’Imperiese (su 222 controlli), 68 a Genova (131 controlli), 41 a Savona (89 controlli), 36 alla Spezia (89 controlli).
La scoperta degli evasori totali si deve soprattutto a una massiccia operazione locale di controllo nel settore dell’edilizia.
Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, sono stati eseguiti 3731 interventi ispettivi che hanno consentito di constatare oltre 602 milioni di euro sottratti alle tasse e circa 102 milioni di Iva evasa in tutta la regione: un aumento, rispetto al 2011, rispettivamente del 33% e del 40%, mentre i controlli in realtà sono aumentati solo del 5%. «Perché quest’anno la nostra attività è stata più mirata, più intelligente» ha spiegato il comandante, confermando anche che sono cresciute del 30% le segnalazioni al 117 e le denunce.
Sono stati accertati danni erariali per oltre 52 milioni di euro, scoperte frodi ai finanziamenti comunitari e nazionali per oltre 5 milioni. In particolare, il settore più interessato è quello dell’agricoltura e degli incentivi alla formazione.
Per quanto riguarda le frodi sulla spesa previdenziale e assistenziale, ovvero le pensioni riscosse nonostante la morte del titolare, sono in corso accertamenti nell’Imperiese soprattutto nei casi di residenti all’estero.
Inoltre, ci sono 1300 posizioni al vaglio in tutta la regione per quanto riguarda patrimoni accumulati da persone che hanno subìto condanne, sono stati rinviati a giudizio o sono indagati per reati di natura finanziaria per i quali potrebbe scattare il sequestro dei beni.
Imperia virtuosa, infine, per quanto riguarda gli scontrini e le fatture: 758 esercizi colti sul fatto rispetto a 4443 controlli, contro 1648 su 4992 controlli a Savona, 931 su 3742 a Spezia e 2356 su 5498 a Genova.

La Stampa, 19 febbraio 2013

Scritto da Angelo Amoretti

19 febbraio, 2013 alle 12:29

Votiamo alla cieca

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Il commento di un lettore al post “Votiamo per i partiti piccoli” mi ha spinto a pubblicare un articolo apparso su Il Secolo XIX di ieri, che mi era stato segnalato da un amico.
Non ha importanza, per quanto mi riguarda, chi siano i membri del Movimento Politico per l’Unità e del Movimento Umanità Nuova, prima ho letto l’articolo, poi sono andato su internet a vedere chi sono. Per una volta ho provato a leggere un pezzo a prescindere da chi l’abbia scritto e quello che segue lo condivido in pieno.

LA LEGGE ELETTORALE È UNA PRIORITÀ ASSOLUTA

Luisa Anselmo, Luigi Picena, Paola Tonelli e Roberto Zanovello

Tra pochi giorni i cittadini voteranno per eleggere i nuovi Deputati e Senatori.
In realtà potranno votare un partito, in quanto l’attuale legge elettorale, da tutti chiamata Porcellum, non permette di scegliere tra i candidati. Per cinque anni i partiti hanno promesso la riforma elettorale, ma al dunque non è successo niente, é prevalsa una visione miope degli interessi di parte.
Eppure i segni di una profonda crisi di fiducia tra i cittadini e la politica sono sotto gli occhi di tutti.
Il Movimento Politico per l’Unità e il Movimento Umanità Nuova, nati nel seno del Movimento dei Focolari – movimento fondato da Chiara Lubich - negli ultimi due anni hanno promosso un’iniziativa sul tema della riforma elettorale e più ampiamente della riforma della politica. Ci muove la convinzione che la priorità delle priorità sia oggi contrastare l’antipolitica montante e la sfiducia diffusa tra i cittadini. Per questo al centro della riflessione è stata posta la necessità di ricostruire una relazione positiva tra cittadini, parlamentari e partiti per riaffermare l’azione politica come impegno per il bene comune e la partecipazione consapevole come strumento indispensabile per qualsiasi azione di governo.
I punti salienti posti all’attenzione dell’opinione pubblica e delle forze politiche sono stati tre:
1.L anecessità di un anuova legge elettorale, che dia la possibilità agli elettori di scegliere ic andidati e coniughi con efficacia il principio di governabilità e la rappresentanza delle forze politiche presenti nel paese;
2. La modifica dei regolamenti parlamentari affinché siano riconosciuti solo i gruppi costituiti alla formazione del nuovo Parlamento sulla base dei risultati elettorali e non sia più possibile formarne altri nel corso della legislatura;
3. Il riconoscimento giuridico dei partiti politici per dare attuazione concreta all’articolo 49 della Costituzione che li riconosce come strumenti di partecipazione democratica dei cittadini. Le difficoltà che il paese sta attraversando sono note a tutti ed è superfluo elencare i tanti problemi da risolvere, ma riteniamo che la riforma della politica debba essere al primo punto dei lavori del nuovo Parlamento. Non sono più sufficienti disponibilità generiche, le forze politiche devono dare segni concreti di cambiamento e per questo rivolgiamo una ppello personale a tutti i candidati. Dichiarino ora pubblicamente di fronte agli elettori che si impegneranno fattivamente, al di là delle differenze politiche, per l’approvazione nel primo anno di legislatura della riforma elettorale e dell’applicazione dell’articolo 49 della Costituzione.

Gli autori sono membri del Movimento Politico per l’Unità e del Movimento Umanità Nuova

Il Secolo XIX – 10 febbraio 2013

L’articolo 49 della nostra Costituzione recita: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.

Scritto da Angelo Amoretti

11 febbraio, 2013 alle 21:44

Pubblicato in Politica

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Votiamo per i partiti “piccoli”

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Scusate, ma per una volta mi occupo un attimo di politica nazionale, anche perché è palese che le elezioni amministrative che si faranno da noi a maggio, saranno pesantemente influenzate da quel risultato. Così come lo saranno le eventuali alleanze.
Oggi, quello che da molti è ormai considerato un fenomeno da baraccone, meglio noto con il nome di Silvio Berlusconi, ha di nuovo chiesto agli elettori di non votare per i partiti “piccoli” perché sarebbero voti “inutili”.
Siccome il suddetto mi sta pesantemente sugli zebedei, molto, ma molto di più del suo replicante nostrano, e siccome è noto che mi piace fare il bastian contrario, io vi chiedo invece di votare per un partito “piccolo”: che sia Rivoluzione Civile (Pasquale Indulgenza per la Camera), SEL (Carla Nattero per il Senato) o FLI (Giuseppe Fossati per la Camera), decidete voi, ma votate per uno di loro.
Magari gli facciamo vedere che tanto piccoli non sono e forse sono anche utili.

Scritto da Angelo Amoretti

5 febbraio, 2013 alle 21:00

I candidati di Imperia al Parlamento

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Dunque stando a quanto riporta il Secolo XIX di oggi, gli imperiesi candidati al Parlamento sarebbero (parlo di nostri concittadini, non di quelli della provincia come Donatella Albano e Leandro Faraldi, per fare due esempi a caso, nda):

Eugenio Minasso (PDL, Camera)
Pasquale Indulgenza (Rivoluzione Civile, Camera)
Carla Nattero (SEL, Senato)
Mariano Porro (Lega Nord, Senato)
Giuseppe Fossati (FLI, Camera)
Anna Maria Panarello (Centro Democratico, Camera)*
Fulvio Pino (Radicali, Senato)*

*Chiedo scusa: non li conosco e non sono tanto sicuro che abitino a Imperia.

Tra tutti i citati pare che l’unica a poter varcare le porte del Senato e a sedersi su una comoda poltrona, sia Carla Nattero di SEL.
Pare che Eugenio Minasso ce l’abbia dura e che dovrà vedersela con Sonia Viale (Lega Nord), per la Camera.
A questo punto mi verrebbe voglia di fare il tifo per chi non è ancora sicuro: sarebbe bello, in fondo, immaginare un pulmino con dentro Nattero, Indulgenza, Fossati, Minasso e Porro che andando verso Roma, come in una gita scolastica, intonano a turno, e tutti insieme, canzoni classiche da gita tipo “Bandiera Rossa” o “Il domani appartiene a noi” mentre su tutti si leva la voce di Porro che chiede: “Oh, quanto ci danno alla fine del mese?!”
Purtroppo sul pulmino non posso collocarci Claudio Scajola: è stato escluso dalle liste e probabilmente il motivo non è quello a tutti noto (sapete, la storia delle liste pulite e bla bla bla), bensì quel gesto che fece mesi fa minacciando di lasciare il PDL e di portarsi dietro un certo numero di parlamentari. Secondo me è questo che non ha digerito il Capo.
In ogni caso Scajola non farà neppure il sindaco di Imperia: proprio lui che “ha dato tutto se stesso in passato per ottenere finanziamenti e considerazione” e che è “fiero della rinascita dello sviluppo turistico e nautico“.
Con lui in campo non ci sarebbe storia, senza di lui ci sarà da piangere, o da ridere, vedete voi.

Scritto da Angelo Amoretti

23 gennaio, 2013 alle 13:29