Archivio per tag ‘Elezioni provinciali 2010’

Piccole riflessioni sul voto

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Nel comune di Villa Faraldi Riccardo Giordano ha avuto 110 voti, Luigi Sappa 93.
Il centrosinistra ha preso 103 voti con una percentuale del 51,75%, il centrodestra 89 (44,72%); Fabrizio Gramondo 7 voti e Marco Bertaina 1.
Ha votato il 58,31%. Il Sindaco di Villa Faraldi è l’onorevole leghista Giacomo Chiappori. Grazie, Giacomo.

Nel seggio numero 3 di Piani il sottoscritto ha preso 44 voti (14,52%) e l’IdV ha preso più voti del PD (25), Rifondazione (2), Nuova Stagione (7) e SEL (8) messi insieme.
Forse si chiama: lavorare bene sul territorio in campagna elettorale.
E scusate l’autoreferenzialità, ma quando ci vuole, ci vuole.
Anche perché mi sono un po’ stufato di leggere sui media commenti eccitati su chi, per esempio, in tre collegi ha preso in media il 4,51% contro il mio 6,12% in due.
Pure io ho avuto poco tempo per farmi conoscere e avrei dovuto attaccare più manifesti.
Niente di personale, eh.

Scritto da Angelo Amoretti

3 aprile, 2010 alle 9:32

Elezioni Provinciali 2010 [II]

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Non sono stato eletto. Nel collegio Imperia I – Dolcedo, ho avuto 376 voti con una percentuale del 6,56%;  nel collegio Imperia II, 234 voti con il 5,68%. Per via del proporzionale, dell’IDV è stato eletto consigliere Claudio Martini che ha avuto 284 voti con la ragguardevole percentuale del 10,97%.

Sono un po’ deluso, più che per il mio risultato, per quello del centrosinistra in generale. Riccardo Giordano avrebbe meritato di più, ma non c’è niente da fare: nel comune e nella provincia di Imperia il centrodestra ha i voti in pugno. Nonostante ciò, vista la grande fiducia che ha nei suoi elettori, qualche candidato si è piazzato davanti ai seggi, giusto per salutare le vecchiette e rinfrescare loro la memoria.

L’operazione, per loro, è più difficile a livello regionale e mi conforta il fatto che a governarla sarà ancora Burlando. A me possono venire a raccontare tutto quello che vogliono su Burlando che va in contromano e che prende il Maestrale, ma sono sicuro che è meglio di Biasotti.

A voler essere cattivelli c’è da dire che mi fa molto piacere che Gianni Giuliano non sia stato eletto consigliere. Gli avevano fatto mollare la provincia un anno prima per poter fare il pieno in regione, ma hanno fatto male i conti. E’ segno che qualcosa a volte non gira proprio come vorrebbero. E noi dobbiamo lavorare insieme affinché le cose che non girano a loro favore siano di più, molte di più.

Mi auguro che Riccardo Giordano – ma conoscendolo sono certo di no – dichiarando che farà un’opposizione costruttiva, non intenda farla come l’ha fatta il centrosinistra negli ultimi cinque anni.

Ecco, Riccardo: il vento stava cambiando, non sei diventato Presidente, ma ti chiedo, e con questo penso di interpretare il desiderio di tantissimi miei amici che ti hanno votato, di farlo cambiare anche dall’opposizione.

Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e che hanno permesso all’IdV di ottenere un’autorevole 5,97%.

Andiamo avanti!

Scritto da Angelo Amoretti

30 marzo, 2010 alle 16:55

Elezioni Provinciali 2010

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Se voti nel Collegio di Imperia 1- Dolcedo e in quello di Imperia 2, vota così:

Si vota domenica 28 marzo dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 29 marzo dalle ore 7 alle ore 15.
Ricordati di portare il certificato elettorale e un documento di riconoscimento.

Leggi anche:
La mia candidatura alle elezioni provinciali con l’IdV
La mia candidatura alle elezioni provinciali con l’IdV [II]

Scritto da Angelo Amoretti

25 marzo, 2010 alle 9:10

Il Partito del fare [come gli pare] e quello dei ladroni [III]

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A quanto pare il problema delle affissioni dei manifesti elettorali che avevo sollevato qualche giorno fa non era cosa da poco.
Sinistra Ecologia e Libertà ha presentato al Prefetto di Imperia un esposto per denunciare i candidati del Pdl che continuano imperterriti a violare le norme [qui]; il PD ha scritto una lettera aperta ai candidati regionali del Pdl in cui si chiede il rispetto delle regole [qui].
La notizia curiosa è che gli attacchini del Pdl se la prendono anche fra di loro.
E’ successo al fratello della candidata Cristina Barabino che è andato a farsi curare al pronto soccorso per una presunta testata ricevuta da un attacchino di Gianni Giuliano. [qui].
Naturalmente i due candidati si sono già stretti la mano: sono o non sono del partito del buongoverno e dell’amore, quello che tra tre anni debellerà il cancro! [qui].

Scritto da Angelo Amoretti

23 marzo, 2010 alle 15:40

Il Partito del fare [come gli pare] e quello dei ladroni [II]

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Quei sorrisi sui manifesti

Fortuna che Claudio Burlando, di suo, non ride, perché così evita di farlo troppo apertamente sui manifesti elettorali, dove tutti i candidati, di destra e di sinistra, sorridono felici e contenti. Che cosa hanno da ridere? Capisco quelli di destra, che levano il pensiero grato a San Silvio e sognano un futuro radioso per sé (degli altri chi se ne frega), fatto di posti, prebende, poteri, affari che, con solo i loro poveri, umani mezzi, sarebbe difficile ottenere. Ma quelli del centrosinistra cosa ci trovano da ridere? Vogliono tranquillizzare l’ elettore? Sbagliano. L’ elettore va allertato e oggi, ormai, allarmato. In Liguria, come nelle altre regioni, non si vota solo sul governo locale, ma anche e soprattutto su quello del Paese. La gente deve capire, da tutti i segni, che la situazione nazionale è ad alto rischio, cupa, cattiva, in mano a incapaci e violenti, decisi a difendere il loro potere anche a costo di violare le leggi e il principio di eguaglianza dei cittadini di fronte ad esse. H H a fatto bene Burlando a ricordare questa inaudita emergenza, l’ altro giorno. L’ elettore di centrosinistra ha bisogno di calore e verità, deve sapere come stanno le cose ed essere cosciente del pericolo. Il rischio è che sia invece più allertato e motivato quello di destra. Mentre questo, infatti, è caricato a mille dai propri leader, dagli organi di stampa amici e dalla situazione nazionale, l’ altro si trova di fronte il pacioso Bersani, che fa battute pepponesche e invita i suoi ad abbassare i toni. Per questo, i radiosi sorrisi dei candidati di centrosinistra sui manifesti mi lasciano perplesso. Conosco le esigenze e la retorica della comunicazione politica. Ma oggi sono una contraddizione in termini. Oggi non è onesto trasmettere false sicurezzeo tranquillizzare. Sarebbe un inganno agli elettori. Anche l’ elettore di sinistra che si astiene deve sapere che darà il proprio contributo a che le cose non solo continuino a andare male come vanno (economicamente, socialmente e politicamente), ma peggiorino ancora. I dirigenti, i candidati dell’ alleanza intorno a Burlando conoscono bene la realtà del nostro Paese. Non possono nasconderla ai loro elettori e fare come se queste fossero solo elezioni amministrative. Certo, i problemi regionali non vanno taciuti o sottovalutati. Ma basterà ricordare ai liguri come li aveva affrontati a suo tempo Biasotti o far vedere come li risolve la destra, dove, nella nostra regione, è al governo, come nel Ponente. Qui versa tonnellate di cemento, accumula mostri edilizi, favorisce negli affari e promuove nella pubblica amministrazione solo i protetti dei ras locali e i loro servitori, senza alcun riguardo per paesaggio, qualità della vita, meriti delle persone. Se si vuol far intuire come potrà essere la Liguria di destra si mostrino agli elettori gli scandali al Casinò di Sanremo o il record di dirigenti e beneficati vari (a puro riscontro di devozione personale) dell’ Amministrazione provinciale di Imperia, le coste cementificate e le strade della Riviera impazzite dal traffico, la fine dei collegamenti ferroviari con la Francia e forse capiranno che cosa aspetta la nostra regione se cadrà in mano a Biasotti e compagni di Ponente. -
Vittorio Coletti – la Repubblica, 14 marzo 2010

A proposito di manifesti, di facce che ridono e di ladri di spazi sui tabelloni elettorali, vi invito a leggere quanto scrive Mauro Delucis sul bog del Circolo Falcone e Borsellino di Cervo (IdV) e la grave accusa di De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, sul tema dei manifesti abusivi.
Oggi sono di nuovo andato a metterne qualcuno a Pietrabruna, Civezza, Poggi e San Lorenzo e sono arrivato a una conclusione: i leghisti, visto che ovunque sbagliano posto, non sono in grado di leggere i numeri arabi, o per cecità o per motivi, chissà, di integrazione.
Il guaio è che, probabilmente, sbaglierebbero lo stesso anche se i numeri fossero scritti in romano, ovviamente. Mi sa che alle prossime campagne elettorali dovremo dar loro un tutor che li accompagni e dica loro: “Ecco, questo è il n. 3 per la regione e questo il n.8 per la provincia: dovete metterli qua”.
Poi magari la sera dopo il tutor accompagna gli attacchini di Sappa perché loro oltre a sbagliare posto, raddoppiano: la sua faccia è quadruplicata quasi ovunque.
Gli attacchini di Brizio però sono riusciti anche a strapparmi una risata perché a Civezza, intorno al manifesto del loro idolo, per non far mancare niente hanno appiccicato anche qualche santino, a far da cornice.
Sulla strada interpoderale tra Pietrabruna e Boscomare, mi sono sentito chiamare da una donna che stava raccogliendo olive: era la mamma di Riccardo Giordano. Tra me, dopo aver fatto quattro chiacchiere ed esserci salutati, pensavo che la differenza tra noi e quelli che in campagna elettorale vanno ai mercati con tutta la famiglia al seguito, è anche data da questa istantanea. E mi basterebbe già questo a non aver dubbi su chi scegliere.

Scritto da Angelo Amoretti

17 marzo, 2010 alle 23:21

Il Partito del fare [come gli pare] e quello dei ladroni

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In Val Prino, e non so se altrove, stanno succedendo strane cose per quel che riguarda l’affissione dei manifesti elettorali: c’è chi li ha messi addirittura al di fuori degli spazi preposti [quelli di Claudio Ghiglione e Eliano Brizio sono ovunque] e chi, negli spazi preposti, ha occupato quello riservato agli altri [il Pdl].
Sono il “partito del fare” [quello che gli pare] e quello di “Roma ladrona”: peccato che a rubare stavolta siano anche i leghisti, occupando lo spazio degli altri.
So bene che Ghiglione e Brizio non sono andati di persona a commettere questa illegalità, ma se avessero un minimo di onestà intellettuale chiederebbero ai loro “attacchini” di andare a togliere i manifesti dai muri, dalle campane per la raccolta del vetro e dai cassonetti della spazzatura.
Vedete, può sembrare una sciocchezza, ma per me, che son particolarmente sensibile, questo fatto è sintomatico: se sottraiamo libertà e democrazia, se rubiamo soldi nel vero senso della parola, se cerchiamo di stravolgere la Costituzione, cosa sarà mai mettere i manifesti fuori posto?
E’ questo che mi fa pensare il comportamento di chi, sentendosi immune, protetto e intoccabile, fa un po’ quello che gli pare, anche nelle cose piccole.
E non va bene.
E non mi piace neppure che mi si dica: “Ma che t’importa, lascia perdere”. No, non bisogna lasciar perdere, bisogna ricordare a questi signori che ci sono delle regole e le regole devono essere rispettate da tutti. La loro arroganza è disarmante: gli è stata inculcata piano piano e a tal punto che ormai non si rendono neppure più conto che stanno commettendo una irregolarità.
Ci sono tutti gli altri che stanno bene attenti a non sbagliare a mettere i manifesti, sennò è capace che ti denunciano, e poi arrivano gli arroganti intoccabili che fanno quel che gli pare.
Mi chiedo anche a chi compete il compito di vigilare affinché questi abusi e queste irregolarità siano impedite: non so se c’è un organo competente, ma se sì, per favore, faccia un giro e dia un’occhiata ai tabelloni, poi prenda i dovuti provvedimenti.
Almeno per quel che riguarda l’affissione dei manifesti si dovrebbe giocare pulito. La democrazia comincia anche da lì. E’ troppo chiedere questo?

Scritto da Angelo Amoretti

14 marzo, 2010 alle 17:24

Record di dirigenti in Provincia

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Titola così, in un suo articolo su la Riviera oggi in edicola, Fabrizio Tenerelli.
E snocciola i dati: Imperia ne ha 18, Savona 9 e La Spezia 7. Siamo secondi, dopo Genova.
Per la verità, scrive Tenerelli, la provincia di Savona ne avrebbe solo 4 perché tre di loro ricoprono altrettanti settori “ad interim”, per una spesa minore che si avrebbe per sette persone.
Fin qui tutto bene.
Tenerelli si chiede quanto spenderanno i contribuenti per mantenere tutti questi dirigenti.
La risposta è facile, grazie al decreto “trasparenza” del Ministro Brunetta.
Infatti basta andare sul sito della Provincia, cliccare qua [è in formato pdf], fare la somma e moltiplicare per cinque: si saprà quanto sono venuti a costare, al lordo,  i suddetti dirigenti.
Alla fine del suo articolo Tenerelli scrive:

L’invito, a questo punto, va ai tre candidati presidente: Luigi Sappa (Pdl), Riccardo Giordano (PD), e Marco Bertaina (La Provincia di tutti”) affinché riflettano bene su queste cifre e valutino, nel loro programma, anche una revisione della spesa pubblica. Basterebbe solo un piccolo esame di coscienza per rendersi conto di un’assurdità vera e propria.

Perdono a Tenerelli di non aver indicato con esattezza le liste che appoggiano i vari candidati e gli faccio notare che una certa riflessione seria l’aveva già fatta Riccardo Giordano il giorno in cui ha presentato, al Palafiori di Sanremo, i candidati che lo sostengono.
Per chi non c’era, la stessa riflessione è sul primo video del “reportage” “Un giro per la provincia di Imperia”, al minuto 3:38 circa. “Reportage” che sarà fin troppo amatoriale, come dice qualcuno, ma che perlomeno dice e mostra un bel po’ di cose che finora nessuno aveva detto e mostrato.
Una domanda che invece è sfuggita a Tenerelli e che a me sorge spontanea, è la seguente: “E’ vero che questo record di dirigenti è stato infranto da quando la gestione della Provincia è passata in mano a Gianni Giuliano? E, se sì, come mai?”

Scritto da Angelo Amoretti

12 marzo, 2010 alle 18:00

Scajola scatenato

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A Roma sono entrati in tempo per le 12 di sabato ed hanno lasciato lì i faldoni con le firme. Uno di questi è uscito per andare a prendere un panino, ma noi eravamo presenti nel tribunale. Non come poteva essere inteso da taluni. Quando si dice nel tribunale, vale a dire in ogni luogo del tribunale, entro quell’ora.
Claudio Scajola – 7 marzo 2010

Peccato che questo video la racconti in un’altra maniera.

Il Ministro ha poi continuato:

Hanno montato questa enorme “caciara”, forse perché pensando di perdere era venuto loro quasi il gusto di poter credere che potevano vincere due Regioni, causa mancanza dell’avversario. E’ una vergogna. Senza contare sto Di Pietro che ormai è il padrone della Sinistra e dell’opposizione italiana. A noi va bene, perché é una “sfasciacarrozze”, uno che ha sempre rotto tutto, un demolitore di professione, che non ha rispetto per le persone e lo ha dimostrato nella sua vita; un uomo pieno di lati oscuri.

La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) da oggi farebbe dunque parte della Sinistra comandata da Di Pietro: monsignor Domenico Mogavero responsabile per gli affari giuridici, dichiara che è “scorretto cambiare le regole“.
Il Ministro ne ha anche per il Partito Democratico:

Un’atmosfera francamente inspiegabile, in cui si arriva ad attaccare anche il Capo dello Stato e addirittura ad organizzare una manifestazione con il PD, ormai guidato da Di Pietro, che scende sulle piazze di Italia per contestare il fatto che in una democrazia si possa scegliere tra diversi partiti.

La Destra è speciale nel girare la frittata e alla fine, interessi a parte, se ne accorgeranno anche coloro che continuano a votarla.
Attendo una risposta di Di Pietro e, scusate se è troppo, anche quella del PD locale. Riccardo Giordano non deve lasciar correre. Ci vuole coraggio, lo dicevamo anche in campagna elettorale per le comunali dell’anno scorso. Mettiamocelo anche adesso per le provinciali e regionali. Anzi, mettiamocene un po’ di più, per favore.
fonte: Riviera24

Update:
Nel dare la sua solidarietà al candidato Maurizio Morabito, al quale, come sapete, è stato incendiato il point elettorale, Giancarlo Manti, in qualità di segretario provinciale, a nome di tutto il Partito Democratico della Provincia di Imperia, ha rilasciato una dichiarazione [Qui] con la quale risponde anche al Ministro Scajola:

Spiace invece dover constatare, ancora una volta, che un Ministro della Repubblica, strumentalizzi un atto deprecabile, addirittura ponendo un nesso di causalità tra l’attentato e le manifestazioni di protesta per il ‘decreto salva liste’. Dichiara, tra l’altro, l’On. Scajola: ‘Oggi si inaugurava questo point elettorale e ieri c’è stata la decisione della sinistra di scendere in piazza. Quindi uno più uno fa due’. Queste sono farneticazioni non accettabili, anche nella più dura campagna elettorale; se il Ministro Scajola intende alzare a tal punto i toni anche in Provincia di Imperia, cercando di far dimenticare le difficoltà in cui si dibattono Berlusconi e PDL, noi non lo seguiremo. Sulle altre considerazioni fatte dal Ministro, c’è poco da dire: pura propaganda elettorale di basso profilo; le proposte politiche e l’agire del PD sono chiari e ben espressi ieri dal Segretario Bersani nella manifestazione di popolo a Genova. Solo su due cose voglio essere chiaro: su legalità e rispetto delle regole non si scherza e non si strumentalizza, sono due pilastri dello stato democratico ai quali noi porteremo sempre rispetto e, se sarà necessario, difenderemo anche in piazza con pubbliche e pacifiche manifestazioni.

Scritto da Angelo Amoretti

7 marzo, 2010 alle 16:05

Un giro per la provincia di Imperia

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Clicca sull’immagine per guardare il video di Riccardo Giordano.

Scritto da Angelo Amoretti

5 marzo, 2010 alle 21:44

Il compagno Don Tiziano

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Credo che il Pdl come partito non esista. E forse non è mai esistito. E’ un fantoccio comandato da pochi eletti che si rivedono in Silvio Berlusconi. In questi anni sono state tradite le aspirazioni della base. Tutto viene deciso a tavolino, a livello comunale, regionale e provinciale. Alle scorse elezioni amministrative i candidati del Pdl sapevano già prima della chiamata alle urne quanti voti avrebbero preso. Non c’è più nessun tipo di contraddittorio. Tutto viene deciso da una sola persona e dai suoi prediletti. E’ stato dato spazio a molte persone incapaci. Non conta la formazione politica, non conta l’impegno. Contano solo le amicizie e le parentele. In questo modo si distrugge la politica. Quella del Pdl sono slogan e niente di più. Come si fa a definirlo il partito della gente? [...]
Almeno il PD ha ancora un barlume di democrazia e lo dimostra con le primarie. Nel Pdl, invece, poche settimane fa hanno messo in scena quella buffonata dei sorteggi per assegnare i candidati alle due liste in appoggio a Luigi Sappa. Tutta una messa in scena visto che da settimane alcuni candidati, i più importanti, esponevano i manifesti elettorali con tanto di lista e collegio già assegnato. [...]
Il Pdl non ha nessuna considerazione della gente, lo ha dimostrato con le elezioni provinciali, anticipate solo per un gioco di potere tra il Ministro Scajola e Gianni Giuliano. Non sapevano se le provinciali avrebbero riscontrato un seguito importante nel 2011 e per questo hanno deciso di affiancarle alle regionali. Tutto per interessi personali. Ecco la considerazione che hanno degli elettori.
stralcio dell’intervista a Tiziano Guarise – la Riviera, 5 marzo 2010

Tiziano Guarise ha ricoperto per 14 anni l’incarico di presidente della prima circoscrizione, prima tra le fila di Forza Italia e successivamente del Pdl. Nel 2009 ha corso per le elezioni amministrative nella lista civica “Imperia va avanrti” in appoggio a Paolo Strescino. Adesso corre per un posto in consiglio provinciale con la lista “La Provincia di tutti” che fa capo a Marco Bertaina.

Scritto da Angelo Amoretti

5 marzo, 2010 alle 15:29