Archivio per tag ‘Eluana Englaro’

Una questione di vita e di morte. Veglia per E.E.

un commento al post

Ricevo e pubblico:

Sabato 17 marzo 2012 sarà in scena per la prima volta in Liguria il monologo “UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE. Veglia per E.E.”, avoro drammaturgico ispirato alla vicenda di Eluana Englaro, scritto e interpretato da Luca Radaelli, autore, regista e attore teatrale di Lecco.
Appuntamento alle ore 21.30 presso il Circolo ARCI Guernica a IMPERIA (via Mazzini, 15) – Ingresso gratuito con tessera ARCI – nell’ambito della Rassegna di Teatro civile “Cantori di Storie” 2012.
Il testo teatrale è stato scritto con il prezioso contributo e la collaborazione di Beppino Englaro, padre di Eluana, e del suo libro “Eluana. La libertà e la vita” (scritto in collaborazione con Elena Nave, ed. Rizzoli, 2008).
Si tratta di uno spettacolo che affronta con sobrietà, attenzione e sensibilità, ma soprattutto “in punta di piedi”, un tema complesso, difficilissimo, come quello della morte, partendo da una vicenda reale, personale, profondamente tragica e di forte coinvolgimento emotivo, che ha diviso l’opinione pubblica.
La messinscena di Radaelli si compone di momenti di narrazione, letture, brani poetici, musiche e canti e, partendo dalla cronaca e dall’attualità, allarga la riflessione sul tema della fine dell’esistenza ad un livello più ampio e generale, culturale, passando per la filosofia, la letteratura, la musica, il folklore, attraverso brani tratti dai grandi classici, da Sofocle a Dante, Shakespeare, Molière e Foscolo, canzoni di grandi autori come Fabrizio De Andrè, Robert Wyatt, musiche e canti della tradizione popolare, restituendo allo spettatore quesiti, dubbi, interrogativi, sui quali riflettere, oggi e per il domani, attraverso il linguaggio, il segno, il gesto e l’emozione del teatro e della rappresentazione.
Lo spettacolo è stato portato in scena con successo in diverse città italiane, anche nell’ambito di rassegne e festival di teatro civile.

Scritto da Angelo Amoretti

16 marzo, 2012 alle 14:56

Pubblicato in Eventi

Tag: ,

Beppino Englaro a Imperia venerdi’ 27 gennaio

5 commenti al post

Venerdì 27 gennaio alle  ore 20.45, presso la Biblioteca Civica di Imperia Piazza Edmondo De Amicis 7, l’Associazione Culturale ApertaMente Imperia organizza un incontro con BEPPINO ENGLARO che presenta il libro
” La vita senza limiti . La morte di Eluana in uno Stato di diritto”.
Partecipa il Dottor Fiorenzo BATISTOTTI,  introduce Maria ITRI, giornalista di AG R. Agenzia Giornalistica Radiotelevisiva
Il 9 febbraio 2009 Eluana Englaro moriva. Ci sono voluti 6233 giorni perché il padre potesse liberarla e dirle addio; diciassette anni sospesi fra la vita e la morte, durante i quali Beppino Englaro ha lasciato il suo lavoro e si è immerso nelle carte. Ha studiato codici e regolamenti, ha partecipato a convegni e incontrato politici, giuristi e teologi, nel tentativo di capire come dar voce alla figlia e far rispettare la sua volontà, percorrendo sempre la strada della legalità. I suoi sono stati anni senza tregua, senza pause, senza possibilità di fuga o di riparo dalla violenza di una vita artificiale imposta a Eluana da una legislazione inadeguata. Quella di Englaro è la storia di uomo riservato, costretto dagli eventi a farsi portavoce di un popolo silenzioso che ogni giorno, negli ospedali, si pone domande semplici e aspetta risposte umane, e viene invece abbandonato dalla politica in un limbo di sofferenza. Una battaglia in cui Englaro è tuttora impegnato perché la libertà di cura sia un valore collettivo, perché la legge rispetti l’individuo e non dia a altri se non a lui stesso il diritto di decidere della propria salute.
Sollecitiamo tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro
Associazione Culturale ApertaMente Imperia

Venerdì 27 gennaio alle  ore 20.45, presso la Biblioteca Civica di Imperia Piazza Edmondo De Amicis 7, l’Associazione Culturale ApertaMente Imperia organizza un incontro con BEPPINO ENGLARO che presenta il libro

” La vita senza limiti . La morte di Eluana in uno Stato di diritto”

Partecipa il Dottor Fiorenzo BATISTOTTI,  introduce Maria ITRI, giornalista di AG R. Agenzia Giornalistica Radiotelevisiva

Il 9 febbraio 2009 Eluana Englaro moriva. Ci sono voluti 6233 giorni perché il padre potesse liberarla e dirle addio; diciassette anni sospesi fra la vita e la morte, durante i quali Beppino Englaro ha lasciato il suo lavoro e si è immerso nelle carte. Ha studiato codici e regolamenti, ha partecipato a convegni e incontrato politici, giuristi e teologi, nel tentativo di capire come dar voce alla figlia e far rispettare la sua volontà, percorrendo sempre la strada della legalità. I suoi sono stati anni senza tregua, senza pause, senza possibilità di fuga o di riparo dalla violenza di una vita artificiale imposta a Eluana da una legislazione inadeguata. Quella di Englaro è la storia di uomo riservato, costretto dagli eventi a farsi portavoce di un popolo silenzioso che ogni giorno, negli ospedali, si pone domande semplici e aspetta risposte umane, e viene invece abbandonato dalla politica in un limbo di sofferenza. Una battaglia in cui Englaro è tuttora impegnato perché la libertà di cura sia un valore collettivo, perché la legge rispetti l’individuo e non dia a altri se non a lui stesso il diritto di decidere della propria salute.

Sollecitiamo tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro

Associazione Culturale ApertaMente Imperia

Scritto da Angelo Amoretti

22 gennaio, 2012 alle 18:40

Il caso Englaro e la doppia morale di certi cattolici

69 commenti al post

Mi lascia veramente perplesso come parte dell’opinione pubblica e di alcune forze politiche assistano ad un ‘omicidio’, quando proprio la nostra Nazione era alla testa di coloro che bandivano la pena capitale. Si che i valori della nostra Società si sono molto sbiaditi ma questa tragedia ha davvero dell’inverosimile.Anch’io sino pochi giorni fa pensavo che Eluana,si parlo proprio di questa sfortunata ragazza,fosse tenuta in vita con macchinari e accanimento terapeutico,quando ho saputo dai telegiornali che invece ciò non era vero e che veniva solo alimentata con un normalissimo sondino,sono caduto dalle nuvole.Sono stupito anche dell’atteggiamento del Presidente Napolitano che si appella alla costituzione,ma l’articolo 10,diritto alla vita e alla libertà personale al primo comma recita testualmente:”ognuno a diritto alla vita.
La pena di morte è vietata”.Non riusciamo a dare pene esemplari e giuste alle bande di stupratori e assassini e siamo d’accordo a sopprimere una inerme ragazza che si è in coma da tanti anni ,ma che non ha mai espresso la volontà di essere uccisa.La scienza ci insegna che nella storia vi sono stati casi simili in cui si è assistito ad un miracolo,a volte casi inspiegabili di persone tornate alla vita.Ho sentito pure dichiarazioni farneticanti di alcuni politici di sinistra Veltroni in testa…altri seguaci degli ormai affermati metodi pannelliani iniziare scioperi della fame o della sete a favore dell’interruzione alimentare alla ragazza. Si ,lasciamo morire di fame una ragazza malata e bisognevole solo di tanto affetto e cura da parte di tutti.Ma i signori politici come Di Pietro che accusa di nazifascismo la maggioranza di Governo,non si rende conto che questo mezzo di morte è degno proprio di quella triste epoca?
E che anche lui è d’accordo e complice? Bene ha fatto Berlusconi e con Lui altri esponenti anche di altre forze politiche a cercare immediatamente una soluzione che blocchi tale procedura che porterebbe alla morte per fame e sete la povera Eluana.Certamente avessimo avuto un Sandro Pertini e una opposizione consapevole non saremmo arrivati a questi punti. Mi sorge un dubbio, che l’elettrosmog causato da tutti i ripetitori di tv, cellulari e tutte le altre diavolerie moderne faccia impazzire i neuroni alla gente. Stando a quanto accade in questi ultimi tempi, potrebbe essere plausibile.
Vittorio Chisci – Sanremonews, 8 febbraio 2009.

La mail inviata da Vittorio Chisci a Sanremonews dimostra quanta ignoranza ci sia purtroppo in circolazione. Che non è generata dai ripetitori di tv, ma anche dalle tv stesse.
Chisci è, tra l’altro, un gradito visitatore del mio blog e siccome spesso pondera bene prima di scrivere, voglio pensare che sia stata l’ignoranza (intesa come il “non conoscere a sufficienza un dato argomento”) a spingerlo a scrivere quella mail, non la malafede.
Allora, tanto per cercare di dargli un piccolo aiuto e senza voler ulteriormente polemizzare, gli ricordo solo due cose:

1) Eluana è in stato vegetativo permanente, ossia irreversibile. La regione superiore del suo cervello (corteccia), compromessa da un trauma oppure da un’emorragia, va incontro a una degenerazione definitiva. E con essa tutte le funzioni di cui è responsabile: dall’intelletto agli affetti, e più in generale alla coscienza. Come si può leggere qui.
Probabilmente Chisci si è bevuto la squallida storiella secondo cui la ragazza potrebbe “anche generare un figlio”.

2) Veronica Lario, che adesso è la moglie di Silvio Berlusconi, nel 2005, in una intervista al corriere.it confessò di aver abortito al settimo mese di gravidanza perché al quinto i dottori le avevano detto che il bambino sarebbe nato insano. Era figlio di Berlusconi e non erano ancora sposati: immagino che la decisione l’abbiano presa insieme.
Come potremmo definire questo? “Omicidio”?

Detto questo, mi domando come possa un uomo come Berlusconi, con un passato come il suo (per sorvolare sul presente), parlare di vita e di morte e decidere per conto di altri anche in fatti tragicamente personali.
Per una volta mi trovo d’accordo con Giulio Andreotti il quale ha dichiarato in una intervista a La Stampa che “il governo non doveva impicciarsi“.
Andreotti è un padre fondatore della Costituzione, cattolico, democratico e cristiano, non un sovversivo, né un anarcoinsurrezionalista.
A Chisci mi permetto quindi di dare un consiglio: si documenti meglio su certe cose, prima di parlarne.
P.S. Se ci fosse Sandro Pertini, probabilmente sabato scorso il governo sarebbe saltato. Lasciamolo riposare in pace e lasciamo in pace Eluana.

Scritto da Angelo Amoretti

9 febbraio, 2009 alle 9:35

Pubblicato in Attualità

Tag: