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Il Fatto Quotidiano incontra la citta’ di Imperia

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Il Fatto Quotidiano incontra la città di Imperia

Presenterà il Prof. Vittorio Coletti e qui c’è l’elenco degli invitati.

Scritto da Angelo Amoretti

28 luglio, 2012 alle 19:23

Pomeriggio con Ferruccio Sansa e Vittorio Coletti

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Ieri, al Liceo Vieusseux, si è svolto un incontro tra gli studenti e il giornalista de il Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa, coadiuvato dal prof. Vittorio Coletti, collaboratore de la Repubblica.
Tra gli spettatori ho notato con piacere la presenza dell’Ing. Pierre Marie Lunghi e dell’Ispettore Capo della Polizia Postale, Ivan Bracco.
Gli studenti hanno presentato un resoconto della loro ricerca fatta attraverso i quotidiani sulla vicenda del Porto Turistico, che è stata presentata nelle tappe salienti e integrata dalle conoscenze di Ferruccio Sansa.
Vittorio Coletti ha rivolto qualche critica ai giornali locali che all’epoca avevano ignorato certe questioni per così dire “anomale” e ha incoraggiato i giovani studenti a continuare nella loro opera di ricerca critica e conoscenza dei fatti.
Il Procuratore Roberto Cavallone, quando all’assemblea contro le mafie che si era tenuta lo scorso mese di dicembre, gli avevo chiesto come giudicava l’operato dei giornalisti, aveva risposto: “I giornalisti raccontano i fatti”.
Ma con un minimo di buon senso, quando si scriveva che il porto avrebbe portato circa 7.000 nuovi posti di lavoro, sarebbe bastato andare alla Marina degli Aregai, verificare che più o meno gli occupati erano una settantina, fare le dovute proporzioni e poi scrivere che forse la cifra strombazzata era un tantino esagerata.
E questo è solo un esempio.
La sala, pur non essendo quella Magna, davvero enorme, era stracolma di persone: studenti, insegnanti e gente comune come me, andata lì perché in queste occasioni si può accrescere la propria conoscenza. Tant’è vero che c’erano anche l’Assessore Roberto Cristaldini e la moglie di Ilvo Calzia, indagato e sospeso dal suo incarico in Comune a seguito delle indagini sul Porto. La signora, che credo sia insegnante, dal momento che è strettamente interessata, ha tenuto a sottolineare che “indagato” non significa “condannato”, ma nessuno in quell’assemblea ha voluto condannare qualcuno: si sono semplicemente analizzati i fatti.
E c’erano pure due giornalisti, ma le testate su cui scrivono al momento non hanno ancora riportato una riga sull’evento, che si è concluso intorno alle 17.
La cosa mi meraviglia un po’, ma in fondo se siamo in questa situazione, paradossalmente è un po’ colpa di tutti, come giustamente ha fatto notare il Dott. Ernani Ramò in un suo breve intervento.
Poi Ferruccio Sansa si è spostato alla Libreria Mondadori di Oneglia, dove con Vittorio Coletti e Orlando Botti, ha presentato “Il sottobosco“, scritto insieme a Claudio Gatti. Anche in questo caso la sala era piena: mai vista così tanta gente alla presentazione di un libro a Imperia, ma questa è un’altra storia.

Scritto da Angelo Amoretti

16 maggio, 2012 alle 0:22

Incontri vivamente consigliati

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Scritto da Angelo Amoretti

12 maggio, 2012 alle 19:08

Presentato a Imperia “Il Partito del cemento”

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Si è conclusa da poco la presentazione del libro “Il Partito del cemento” alla Sala Varaldo di viale Matteotti.
Davanti a un folto pubblico il giornalista de La Stampa, Stefano Delfino e il Presidente dell’Associazione Apertamente, Maura Orengo,  hanno introdotto Marco Preve, l’autore del libro-inchiesta scritto con Ferruccio Sansa (che purtroppo era assente).
Dopo una breve presentazione c’è stato un ampio dibattito con domande del pubblico all’autore.
Sono intervenuti tra gli altri il Presidente di Federalberghi Americo Pilati, i consiglieri comunali Pasquale Indulgenza,  Giuseppe Zagarella e Carla Nattero; nonché il consigliere regionale Franco Bonello.
A Stefano Delfino, molto disponibile e corretto come sempre, è stato fatto notare che anche la carta stampata dovrebbe essere più responsabile, diventando così portavoce dei cittadini insoddisfatti esprimendo opinioni obiettive, senza timori reverenziali nei confronti di alcuno.
Delfino si è “giustificato”, se così si può dire, dicendo che nelle redazioni qualche volta un articolo arriva alla stampa “lievemente” diverso da come era stato scritto in origine.
Sarà anche per questo che una lettera inviata ieri al suo giornale ha subito lievi cambiamenti?

lettera inviata
MEGAYACHTS? NO GRAZIE
Passo sotto i portici di Calata Cuneo e vedo i megayacht (quasi tutti riportanti l’acronimo-distintivo-taxfree delle Cayman Islands) ormeggiati in pianta stabile alla nostra banchina. Penso che inquinano l’acqua del porto perché non si muovono da lì e continuano a scaricare i loro liquami sotto il nostro naso. Mi sembra che siano previste multe per questa faccenda ma vatti a sapere se le pagano, visto che non pagano neanche le tasse… vabbè penso anche, andranno pure a mangiare nei nostri ristoranti! Niente da fare. Un piccolo sondaggio tra gli esercenti svela una triste realtà: i facoltosi proprietari, eccetto qualche rara comparsa all’inizio, non onorano della loro munifica presenza i pur invitanti locali ed i loro dehors sulla banchina. Peggio ancora, si fanno arrivare cibo e rifornimenti da fuori… persino dall’estero, come ha fatto tempo fa uno di loro quando è comparso un camion con cassette di acqua minerale di una nota ditta francese.
Anche per l’andirivieni delle vetture di scorta, la banchina comincia a diventare sempre più privata che pubblica, malgrado l’obiettivo conclamato di chi l’aveva voluta aprire a tutti. Persone che abitano nei paraggi mi parlano poi di un’estate di schiamazzi e musica a tutto volume provenienti dagli augusti scafi anche nelle ore piccole in cui si vorrebbe riposare… ahimé Oneglia, da austera, fervorosa dimora di produttivi traffici commerciali e pescherecci, mutata in sì frivola e decadente sede di plutocratica esibizione e infecondi bagordi! Spero vivamente che il prossimo sindaco smetta di farsi irretire dalle sirene di… Georgetown per tornare ad accogliere nel nostro porto sirene di operose navi da carico, da sempre appartenenti alla NOSTRA storia di borgo marinaro, fin dall’epoca dei brigantini.

lettera firmata

lettera pubblicata
Un intervento su Calata Cuneo
Passo sotto i portici di calata Cuneo e vedo i megayacht ormeggiati in pianta stabile nella nostra banchina. Penso anche: andranno pure a mangiare nei nostri ristoranti! Niente da fare. Un piccolo sondaggio fra gli esercenti svela una triste realtà: i facoltosi proprietari, eccetto qualche rara comparsa, non onorano della loro munifica presenza i pur invitanti locali ed i loro dehors sulla banchina. Anche per l’andirivieni delle vetture di scorta, la banchina comincia a diventare sempre più privata che pubblica, malgrado l’obiettivo conclamato di chi l’aveva voluta aprire a tutti. Persone che abitano nei paraggi mi parlano poi di un’estate di musica anche nelle ore in cui si vorrebbe riposare. Ahimé Oneglia, austera, fervorosa dimora di produttivi traffici commerciali e pescherecci. Spero vivamente che il prossimo sindaco torni ad accogliere nel nostro porto sirene di operose navi da carico, da sempre appartenenti alla nostra storia di borgo marinaro, fin dall’epoca dei brigantini.

lettera firmata

Scritto da Angelo Amoretti

25 ottobre, 2008 alle 1:13

“Il Partito del cemento” sarà presentato a Imperia

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Venerdì 24 ottobre ore 20.45, presso la Sala Varaldo in Viale Matteotti 48, CE.S.P.IM e ApertaMente organizzano la presentazione del libro “Il Partito del cemento” edito da Chiarelettere e scritto da Marco Preve e Ferruccio Sansa.
I due autori saranno introdotti da Stefano Delfino, giornalista de La Stampa.

Questa sera, alle 21,10 alla quarta puntata di “Exit”, il programma de La7 condotto da Ilaria D’Amico, sarà presente Ferruccio Sansa. Si parlerà della crisi economica che si sta abbattendo anche sul “mattone” e si analizzerà il boom edilizio esploso negli ultimi anni in Italia.
Saranno presenti in studio anche Vittorio Sgarbi, Osvaldo Napoli e Paolo Buzzetti.

Scritto da Angelo Amoretti

22 ottobre, 2008 alle 9:30

Presentato a Sanremo “Il partito del cemento”

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Ieri pomeriggio a Sanremo, presso la gremita sala della Federazione Operaia, c’è stata la presentazione del libro di Ferruccio Sansa e Marco Preve “Il partito del cemento”.
Sono intervenuti Franco Bonello, consigliere regionale, Bruno Barbaro, consigliere comunale di Sanremo e Daniela Cassini, assessore alla trasparenza del comune di Sanremo. Ho avuto il piacere di conoscere anche due bloggers ponentini Giorgio e Marco, presenti in sala.
L’incontro con gli autori, moderato da Claudio Porchia è stato assai interessante: Preve e Sansa sono molto disponibili al dialogo e alla fine della presentazione è venuto fuori un mini dibattito dal quale è scaturito, tra l’altro, che da cementificare, nel nostro Ponente, c’è rimasto più ben poco.
A tal proposito, su Liberazione di ieri, c’era un articolo di Pasquale Indulgenza che riguarda giusto i porti e i porticcioli di questo angolo di Liguria e che riporto:

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Scritto da Angelo Amoretti

18 settembre, 2008 alle 8:55

Pubblicato in Eventi, Libri

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Dai quotidiani di oggi

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Ho scelto due articoli dai principali quotidiani locali.
Uno è di Antonello Ranise, coordinatore di Forza Italia, che prova a stemperare il clima di tensione che si è venuto a creare dopo gli ultimi due consigli comunali.
L’altro è di Maurizio Vezzaro che, a quanto mi risulta, è l’unico giornalista che finora abbia scritto due righe sulle pagine locali del libro di Ferruccio Sansa e Marco Preve “Il partito del Cemento”.
Buona domenica.

Il Secolo XIX
Consigli comunali con nuove regole e dibattiti più sereni
Molto si è parlato in quest iultimi giorni dei lavori del consiglio comunale, di presenze e assenze, di atteggiamenti politici. Ebbene vorrei intanto precisare che l’episodio del consiglio di giovedì scorso (saltato per la mancanza del numero legale,ndr), è inquadrabile in un semplice incidente di percorso, causato anche dal superlavoro dei consiglieri. E’ chiaro che si cercherà di evitare in ogni modo il ripetersi di episodi del genere. Ma faccio anche notare che molte assenza erano giustificate e si era partiti in 22, quindi con numeri molto risicati.
E’ vero che il numero legale lo deve garantire la maggioranza, ma in una pratica di interesse sociale come quella in discussione (gestione delle mense scolastiche), il comportamento della minoranza, che ha preferito far mancare il numero legale, attaccando la maggioranza anche con offese personali, è apparso a mio avviso davvero sconcertante e di basso profilo.
Nella seduta dell’altra sera, a riprova che si è trattato di un semplice incidente, i consiglieri del Pdl erano tutti presenti, alcuni rientrati appositamente dai luoghi di vacanza. La minoranza invece ha tenuto un atteggiamento pretestuoso e a mio avviso poco responsabile: ricordo, se ce ne fosse
bisogno, che il servizio della gestione mense manterrà lo stesso standard qualiquantitativo, che la società Seris è gestita interamente dal Comune di Imperia, socio al 100%, e che l’impegno assoluto di tutta l’amministrazione è garantire il servizio erogato e in primis i posti di lavoro di tutti gli operatori del settore.
Un’altra considerazione che ritengo quanto mai opportuna è la necessità di “spalmare” i consigli comunali nel corso dell’anno, per evitare che le sedute siano eccessivamente ravvicinate e in periodi, come appunto il mese di agosto, in cui vi sono assenze per ferie. E’ chiaro che non si parla di
pratiche urgenti, dove deve essere sempre garantita la massima disponibilità, ma della normale attività ammnistrativa che si giova di un calendario più regolare nel corso dell’anno, permettendo oltretutto un approfondimento maggiore delle pratiche discusse. La modifica del regolamento del consiglio, recentemente approvata e tanto vituperata dalla minoranza, servirà proprio a rendere più agili le sedute, assicurando nel contempo un dibattito ampio e circostanziato delle pratiche in esame, stabilendo inoltre di tenere almeno due consigli comunali al mese.
Sotto l’aspetto più politico, registro invece con grande soddisfazione il successo della campagna di tesseramento a FIPDL, che su Imperia ha raggiunto dati rilevanti, in continuo aumento (oltre 550 iscritti a tuttoggi ), quasi la metà di tutta la provincia. Andremo avanti con la campagna di adesione con iniziative volte ad un coinvolgimento più ampio possibile e aperto alla società civile.
Antonello Ranise – coordinatore comunale Forza Italia Imperia –

La Stampa

Allarme lanciato da Camminamare: «Troppa erosione»
Se si confrontano le foto scattate 23 anni fa o nel ‘70 da Italo Zannier con quelle degli stessi scorci come sono oggi, il degrado del territorio è evidente. Negli Anni Sessanta e Settanta il disastro è stato portato dalla cementificazione, oggi lo scempio si sposta sulla costa, con la proliferazione dei porti turistici: migliaia di yacht, status symbol fermi 11 mesi l’anno che chissà quale ricchezza turistica possono mai attirare. Nuove edificazioni che cambieranno il giro delle correnti provocando l’erosione delle spiagge. Ci sono esempi clamorosi a Marina degli Aregai, S.Lorenzo e presto a Imperia, dove sta sorgendo un megaporto». A parlare è Riccardo Carnovalini, fotografo e scrittore ambientalista: sua l’idea dell’iniziativa Camminamare, con cui si è rifatto un percorso sulle orme di quello compiuto 23 anni fa, per testimoniare, con le foto e il video girato dalla regista Elisa Nicoli che diventerà un documentario, i cambiamenti avvenuti nel paesaggio ligure. A piedi, un gruppo di «angeli» della natura, difensori del territorio, ha macinato 390 chilometri in 19 giorni, organizzando incontri con la popolazione e toccando le mete turistiche per eccellenza, da Sarzana a Ventimiglia. Un viaggio che ha dimostrato la fondatezza dell’analisi Istat, secondo cui la Liguria, e la provincia di Imperia in particolare, è il territorio italiano che perde più terra in favore del cemento. Il Prino, a Porto Maurizio, dove si stanno creando centinaia di nuovi appartamenti, è additato come punto estremamente negativo in questa mappa degli orrori urbanistici. E gli imperiesi che dicono? Emergono commenti contrastanti: nel capoluogo c’è chi fa la faccia storta per l’invasione dei «foresti» ma poi si lascia sedurre dall’idea di una vita che viene propagandata come simile a quella del Billionaire.
L’indagine sul campo condotta da quelli di Camminamare, i cui risultati è possibile consultare sul sito www.camminamare.eu, trova riscontro anche in una recente opera giornalistica firmata dai cronisti Ferruccio Sansa e Marco Preve, un libro dal titolo «Il partito del cemento», che sta diventando una sorta di convitato di pietra in terra ligure. In cui si racconta la convergenza di interessi ai più alti livelli e gli amorosi sensi tra chi governa la Regione da Genova e chi da Roma. I nomi sono arcinoti. Anche il pittore romano Paolo Matteucci, ormai trapiantato a Sarola, ha provocatoriamente fatto una performance, l’estate scorsa, piazzando una statua nel bel mezzo della banchina di Oneglia, statua che simboleggiava il progettista-tecnico-amministratore impegnato a costruire e costruire.
Le passeggiate attraverso le principali località imperiesi di Riccardo Carnovalini e i suoi compagni di pellegrinaggio (c’era Franco Scarpino che ha curato il sito web) hanno messo in evidenza la contrapposizione tra un presente fatto di piani regolatori adattati nello spazio temporale di una cena e l’incanto delle terre del Ponente quale risultava dalle istantanee scattate vent’anni fa, con gli scorci cari a Francesco Biamonti o Italo Calvino.
«Emblematiche – spiega Carnovalini – le parole di un operaio che lavora sul porto agli Aregai. Mi ha confidato che sono più di vent’anni praticamente che il cantiere risulta aperto. E chissà per quanto lo resterà ancora».
Maurizio Vezzaro

Scritto da Angelo Amoretti

10 agosto, 2008 alle 10:45

Il partito del cemento

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Apprendo dal sito uominiliberi.eu che venerdì 4 luglio 2008 uscirà nelle librerie “Il partito del cemento” scritto da Marco Preve e Ferruccio Sansa per Chiarelettere.

Il libro prende in esame la speculazione edilizia in Liguria e ovviamente ha tre capitoli dedicati ai personaggi di spicco della nostra regione: Claudio Scajola, Claudio Burlando e Luigi Grillo e alcuni dedicati alla nostra provincia.
Preve e Sansa hanno scritto su Repubblica e Il Secolo XIX inchieste molto interessanti su personaggi e vicende della nostra terra.
Per Micromega del luglio 2006 avevano scritto “Liguria, l’Unione fa il cemento” che potete leggere qui.
Questa non è soltanto un’inchiesta sulla speculazione edilizia in Italia a partire dalla Liguria e gli interessi politici che ci sono dietro. E’ anche un modo per capire che senso abbiano ancora le regole e l’idea di bene comune” dicono i due giornalisti riguardo il loro ultimo lavoro.

Scritto da Angelo Amoretti

1 luglio, 2008 alle 16:57

Il fattore “C” – Seconda parte

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Via Il Provinciale ho rintracciato l’inchiesta dei due giornalisti di Repubblica Marco Preve e Ferruccio Sansa, pubblicata da Micromega sul numero di luglio e intitolata: “Liguria, l’Unione fa il cemento”.
Data la lunghezza, l’ideale sarebbe stamparla, ma merita la lettura, tanto per chiarirsi meglio le idee e per essere meglio (molto meglio, direi) informati su ciò che sta succedendo alle nostre coste, da chi siamo amministrati in centro (Genova) e periferia (Imperia).
Sarebbe carino che anche qualche professore di geografia ne parlasse nelle scuole: se le lampadine si accendono ai giovani è più facile che diventino vere e proprie luminarie, visto che siamo in tema .
L’inchiesta potete leggerla cliccando qui.

Scritto da Angelo Amoretti

19 dicembre, 2006 alle 18:39

Il fattore “C”

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Venerdì scorso, alla Sala Varaldo della Camera di Commercio, si è svolto un dibattito molto interessante dal titolo: “Porti turistici: vero sviluppo per la provincia di Imperia?” con un bel punto di domanda.
Ho sentito Ferruccio Sansa, giornalista di Repubblica, dire che ci sarebbe una sorta di asse tra “i due Claudio” – Claudio Scajola e Claudio Burlando – per quel che riguarda i porti e i porticcioli che stanno nascendo sulla nostra costa. Insomma, un accordo trasversale tra destra e sinistra per portare a termine quello che io ritengo sia uno scempio.
Ho riflettuto su cose che già sapevo e altre che ho appreso lì per lì.
Una cosa a cui non ero mai arrivato è che ai costruttori (quelli che stanno impestando di cemento ovunque, a due passi dall’Aurelia) non importa nulla se nei palazzi andrà ad abitarci qualcuno o no: importa costruirli per aumentare il loro valore immobiliare, per far sì che le azioni salgano in borsa.
E l’assessore psicologo Marco Scajola che ha sempre la cravatta intonata alla camicia (come direbbe De Gregori) e mai un capello fuori posto, ha la forza di affermare a La Riviera che il campo di atletica del Prino va bene così, con la tribuna costruita quasi in curva e con tutti quei palazzi alle spalle che sembrano volersela divorare.
Mi meraviglio che proprio lui, sempre con le cravatte giuste e i capelli in ordine, dica una cosa del genere perché penso che chiunque abbia il minimo di buon gusto, direbbe che il campo di atletica è un pugno in un occhio. Oddio, non lo sarebbe se a ridossso non ci fossero quegli altri obbrobri. E allora ci si poteva pensare prima.
Al dibattito si parlava dei porti di Arenzano, Andora (Rocce di Pinamare bye, bye!), San Bartolomeo, San Lorenzo, Ventimiglia. E Imperia.
Noi, diceva Sansa, almeno abbiamo ottenuto di avere il parco pubblico, ma altrove certe spiagge scompariranno del tutto e tra dieci anni la costa non sarà più come eravamo abituati a vederla fino a due o tre anni fa.
Già adesso, andando in direzione Ventimiglia, il paesaggio intorno alla via Aurelia sta cambiando, in peggio, velocemente.
Sia al dibattito di venerdi sera che a quello organizzato da L’Ulivo (sabato 2 dicembre), è stato più volte citato il romanzo di Italo Calvino “La speculazione edilizia”. Così ho voluto rileggerlo e dopo tanti anni mi ha fatto un certo effetto: diverso e molto più amaro.
E’ una storia semi autobiografica: Quinto, così si chiama il protagonista, qualche volta torna in treno a Sanremo, dalla madre. Compie il viaggio leggendo, alzando un occhio di tanto in tanto, senza troppo interesse perché conosce a memoria quel paesaggio. Solo che ultimamente qualcosa gli disturba la vista.
Erano le case: tutti quei nuovi fabbricati che tiravano su, casamenti cittadini di sei otto piani, a biancheggiare massicci come barriere di rincalzo al franante digradare della costa, affacciando più finestre e balconi che potevano verso mare. La febbre del cemento s’era impadronita della Riviera [...]
Italo Calvino ha scritto questo romanzo nel 1957. Oggi si rivolterebbe nella tomba.
L’ho pensato ieri, andando a Sanremo, dalle parti di San Lorenzo, dove a ridosso del nuovo porto, a pochi metri dalla strada, hanno costruito quell’orrendo fabbricato.
Lo pensavo andando alla premiazione del poeta e narratore Giuseppe Conte a Villa Nobel.
I nostri concittadini illustri li premiano altrove. Noi non siamo nemmeno capaci di dar loro la considerazione che meritano e costruiamo porti mastodontici, ma questa e un’altra storia.

Scritto da Angelo Amoretti

18 dicembre, 2006 alle 9:04

Pubblicato in Ambiente, Attualità

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