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Le frazioni di Imperia si sentono abbandonate

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Le Frazioni del territorio comunale saranno inserite in percorsi turistici legati alla presenza, nelle chiese e nei borghi, di patrimoni artistici e architettonici di grande rilievo, con iniziative promozionali sostenute da interventi di valorizzazione e recupero.
Tra tali interventi il rifacimento delle pavimentazioni dei vicoli in sostituzione del cemento o dell’asfalto, l’installazione di apprecchi di pubblica illuminazione di stessa tipologia, l’incremento delle aree di parcheggio, la cura delle fontanelle.
Tra le iniziative promozionali, si prevede, a cadenza mensile, un mercatino a tema correlato alla singola frazione e, ancora, l’istituzione di un premio annuale per il miglior addobbo floreale di un balcone nel borgo.
Sarà oggetto di approfondimento l’esistente studio di fattibilità per la realizzazione di una strada a monte di collegamento di tutte le frazioni, tra Via Diano Calderina, a Est, e la Colla Rina a Ovest, atta a favorire un percorso turistico privilegiato.

Verrà istituita la figura del “Delegato alla frazione“, al fine di mantenere un contatto diretto tra residenti e Amministrazione.

Anche nelle frazioni dovrà essere garantita la sicurezza e la legalità mediante l’installazione di telecamere di sorveglianza.

Dal programma della coalizione che appoggiava Paolo Strescino Sindaco (Pdl, Lega Nord e Imperia va Avanti) nel 2009.

Scritto da Angelo Amoretti

5 gennaio, 2011 alle 18:40

I dodici apostoli di Paolo Strescino

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Vi siete presentati nelle liste che hanno vinto le elezioni, ma siete stati trombati? Qualcuno minaccia ricorsi al Tar? Avete fatto una buona campagna elettorale per la lista vincente? Siete rimasti a bocca asciutta? Niente panico, “Ecco i custodi delle frazioni” [La Stampa, 1 agosto 2009], “Delegati di Frazione” [Il Secolo XIX, 1 agosto 2009].
Così a Davide La Monica, Vittorio Chisci, Luisella Ferro (tutti e tre dell’IVA che peraltro non esiste neanche più, la lista, per quella al ristorante ci stanno studiando) a Giovanni Bonifazio (Lega Nord) e Fabio Garibbo (Pdl) affianchiamo: Ignazia Allegro, Fulvio Balestra, Antonio D’Amore, Beniamino Giribaldi, Maurizio Massa, Luca Paoli e Giovanni Semeria ed ecco i dodici apostoli di Paolo Strescino che dovranno occuparsi delle Frazioni.
In che modo devo ancora capirlo.
Si dice che ricopriranno il ruolo, a gratis, beninteso, che una volta era dei messi.
Ma la cosa non mi quadra perché, tanto per fare un esempio, i messi comunali almeno una volta la settimana una scopata per terra la davano e le merde dei cani le toglievano; stappavano i tombini e toglivano di mezzo il fogliame, tanto per fare qualche esempio.
Adesso mi pare di capire che se le vie di una frazione sono piene di regalini cagneschi, di foglie e erbacce, devo telefonare in Comune, poi il Comune telefona all’angelo custode e lì non so se l’angelo custode deve richiamare qualcuno in Comune o viene direttamente lui/lei a pulire. Insomma, la cosa mi sembra piuttosto ridondante, con tutto il rispetto per i dodici apostoli.
Dopo i messi erano arrivati i vigili di quartiere, qualcuno ricorda? Funzionavano talmente bene che quando venivano prendevano rigorosamente nota delle lamentele, poi le portavano in Comune e là si perdevano nei meandri della burocrazia.
C’è una ulteriore possibilità: i dodici ogni tanto faranno un giro nelle frazioni, al posto dell’Assessore alle Frazioni, poi magari faranno un rapporto all’Assessore in questione. Forse sarà così, ma tutto questo panegirico, nel caso non lo abbiate capito, mi è servito per dire a chiare lettere che trovo inutile la figura del custode, anzi, per certi versi controproducente, sempre per i soliti passaggi burocratici che, invece di sveltirle, allungheranno le “pratiche”.
Spero che questa ultima genialata pre ferie, possa essere regolamentata meglio, al ritorno delle vacanze.

Scritto da Angelo Amoretti

1 agosto, 2009 alle 11:15

Loc.

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Due anni fa, mese più, mese meno, avevo fatto notare che a Clavi erano spariti i cartelli che indicavano la frazione, quelli che un tempo erano in bella vista per chi arrivava da Dolcedo o da Piani.
In questi giorni è apparso dal nulla questo spettacolare cartello che indica: “Loc. Clavi“.

Chi sarà il genio che ha avuto l’idea di concepirlo e posizionarlo in quel modo?
C’entra il Comune o è la bizzarra trovata di qualche residente, per così dire, creativo?
Nel frattempo, per saperne di più, cercherò di parlare con l’Assessore Gaggero, uomo di buon gusto e fresco di nomina, e approfitterò dell’occasione per fargli una domanda: perché non iniziare da una cartellonistica “decente” per ri-valorizzare le frazioni?

Scritto da Angelo Amoretti

27 giugno, 2009 alle 12:48

La politica del fare

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Il problema non è tanto il “fare“, ma “quanto” e “dove fare“.
Con tutto il rispetto: che l’Assessore Sergio Lanteri dica di aver speso 10 mila euro in meno di un anno per rifare la segnaletica non basta per giustificare il degrado in cui si trovano molte vie del comune.
Sappiamo già che in viale Matteotti è stata rifatta la segnaletica e che per arrivarci ci sia voluta la morte in scooter della povera Vittoria Falbo. Sappiamo anche che alla Marina è stato fatto “qualcosa“, come del resto altrove. E non basta neppure dire che non si può intervenire contemporaneamente in tutti i punti della città perché lo capisce anche un bambino con il grembiulino che la città si bloccherebbe. Da quanti anni Sergio Lanteri è assessore alla viabilità e alle frazioni? Ormai ho perso il conto. Se si pensa a un periodo più lungo dell’ultimo anno, i risultati piuttosto deludenti sono sotto gli occhi di tutti.
Se poi si prendono in considerazione i punti un po’ più lontano dal centro il bilancio diventa disastroso. Gli abitanti dell’Argine destro sono piuttosto stanchi di aspettare gli interventi del Comune e hanno deciso di farsi le strisce pedonali da soli. E non si può neppure continuare a riscaldare sempre lo stesso minestrone di via Scarincio, Viale Matteotti, lungomare Vespucci ecc.ecc.
Imperia è un po’ più grande e i cittadini che pagano le tasse sono anche quelli che abitano nelle frazioni, per dire.
Viene da sorridere quando l’Assessore dice di non aver dimenticato le frazioni, a cominciare da Poggi. E le altre? Dovrà scapparci un morto anche a Piani, Caramagna, Clavi e in tutte le altre restanti frazioni affinché l’Assessore si decida a trovare un rimedio, magari non troppo costoso, per prevenire eventuali tragedie? La creatività non gli manca e portiamo pazienza, come ci ha già chiesto tempo fa Francesco Bellavista Caltagirone, ma con un limite.
Vorrei che l’Assessore facesse un giro anche nelle frazioni, quelle a monte di Oneglia e Porto Maurizio: in mezza giornata può rendersi conto di persona quali sarebbero le piccole cose da fare con sollecitudine per dare un po’ di soddisfazione a chi le abita.

Scritto da Angelo Amoretti

22 settembre, 2008 alle 12:45