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Ancora sui Delegati di Frazione

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A seguito del post riguardo il delegato di quartiere Giovanni Bonifazio, ho ricevuto svariate richieste su come contattare i suoi – ormai – ex colleghi.
Trovarli non è facile e contattarli ancora più complicato.
Accedendo al sito ufficiale del Comune e cliccando sulla voce “Guida ai servizi”, nella barra laterale sinistra, si apre una pagina in formato .pdf che è un ricco depliant in cui si trovano tutte le informazioni necessarie.
A pagina 17 c’è l’elenco dei delegati di Frazione che vi riporto per comodità:

ARTALLO
Fabio GARIBBO

BARCHETO
Giovanni BONIFAZIO*

BORGO D’ONEGLIA
Davide LA MONICA

CASTELVECCHIO – OLIVETO
Maurizio MASSA

CARAMAGNA – CANTALUPO – MASSABOVI
Vittorio CHISCI

COSTA D’ONEGLIA
Antonio D’ AMORE

MOLTEDO
Giovanni SEMERIA

MONTEGRAZIE
Beniamino GIRIBALDI

PIANI
Luca PAOLI

POGGI
Luisella FERRO

SANT’AGATA
Fulvio BALESTRA

TORRAZZA – CLAVI
Ignazia ALLEGRO

Purtroppo non sono segnalati i loro recapiti e non sarebbe male se da qualche parte, ben visibili, fossero indicati.

* Ovviamente BONIFAZIO sarà sostituito.

Ci sono inoltre due uffici utili al cittadino:

1) “URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico)“.
Tempo fa esisteva un numero verde 800 901 901 per poter parlare con il responsabile, ora è necessario pagare la chiamata.

2) “UFFICIO SICUREZZA” distaccato in Via Carducci [quella che dall'Orologio di Via Cascione porta al Parasio].
Il numero di telefono è 0183 654022 – il fax 0183 653874. Presto sarà munito di un terminale per cui se qualcuno ha da fare una segnalazione (si chiama sicurezza, ma mi è stato detto che vi si possono segnalare diversi problemi, tipo buche per le strade, marciapiedi sconnessi e via dicendo) può rivolgersi a questo ufficio che è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.

C’è poi il problema di chi lavora fuori città. Per i pendolari l’unico giorno possibile per rivolgersi all’Ufficio Anagrafe e Carte d’identità, era il sabato mattina, ma questi uffici, a partire dal 1° ottobre, sono chiusi al sabato.
Sarà dunque cura dei responsabili trovare una soluzione, in modo da non scontentare nessuno.

Scritto da Angelo Amoretti

4 ottobre, 2010 alle 13:27

Giovanni Bonifazio non è piu’ delegato di quartiere

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Giovanni Bonifazio si è dimesso da delegato di quartiere [o di frazione] così gli “apostoli”, momentaneamente anziché dodici sono undici. Il posto di Bonifazio verrà occupato “ad interim” dal Sindaco? Già me lo vedo il Sindaco che fa un giro al Barcheto e in veste di delegato si spedisce un sms, poi arriva nel suo ufficio, lo legge e lo inoltra all’assessore. Ma a parte gli scherzi, non è questo il punto.
La storia è nota. Bonifazio era stato nominato in quanto eletto nelle liste della Lega Nord, poi, essendone uscito, il Sindaco ha ritenuto opportuno, anche per rispetto nei confronti degli elettori, rimuoverlo dall’incarico.
Quest’ultima frase è la classica che si legge ogniqualvolta qualcuno si dimette o viene dimesso, quindi non mi sono voluto far mancare niente e l’ho buttata lì.
La sostanza è che, come avevo già fatto notare in passato, a parte qualche rarissima eccezione, i delegati di frazione non servono a niente perché i cittadini neppure li conoscono. Perché non li conoscono? Semplice: perché non si fanno vedere. Perché non si fanno vedere? Questo bisognerebbe chiederlo a loro. Perché non c’è un modo uguale per tutti per poterli contattare? Bisognerebbe chiederlo al Sindaco.
Ho scritto che tra i dodici “apostoli” qualcuno valido c’è e uno di loro era proprio Giovanni Bonifazio.
Ormai lo sanno anche le pietre che qualche volta non mi sono trovato d’accordo con lui, specie, lo ricordo, quando era sorto il problema del centro sociale al Barcheto. Secondo me aveva un po’ troppi pregiudizi e purtroppo parlava senza conoscere bene la realtà. Ci siamo visti qualche volta e ne abbiamo parlato e nel frattempo credo che abbia rivisto un po’ i suoi pre-giudizi.
Detto questo: se c’era uno che avrebbe meritato più ascolto, torno a ripetere, è lui. Perché segnalava i problemi ed era – è – come si suol dire, “sul territorio“, “vicino alla gente“. Sembra una banalità oltremodo abusata, ma nel suo caso non lo è. Forse avrebbe dovuto cercare di comunicare direttamente con l’Assessore, ma a parte i medoti, i problemi li scovava e li segnalava.
Non so quante volte sia stato ascoltato. Certo è che se i suoi undici colleghi avessero fatto come lui, Sanremonews e Riviera24 sarebbero andati in tilt, e va bene, ma allora i delegati a cosa servono?
Mi dispiace che qualcuno dica che Bonifazio, anziché appoggiare l’amministrazione, ci andava contro.
Ma se c’è una strada piena di buche o un torrente che è diventato una discarica e i cittadini si rivolgono al delegato, costui cosa deve fare?
L’accanimento aumenta quando sei inascoltato.
A me piacerebbe sapere quanti dei problemi segnalati da Bonifazio sono stati presi in considerazione e risolti e torno a chiedere ancora che questi benedetti delegati di frazione facciano il compito che gli è stato assegnato e che l’amministrazione, possibilmente, prenda provvedimenti.
Prendiamo il caso della frazione in cui abito io. Lo stato della famosa fontana è stato visionato lo scorso inverno dall’assessore Broccoletti, accompagnato dalla delegata Ignazia Allegro. Beh…com’era un anno fa, è adesso. E questo lo dico non per andare contro all’amministrazione, ma per sollecitare un intervento.
Lo stesso vale per il torrente Prino. Tempo fa l’assessore Amoretti ha detto una mezza verità, dichiarando che il torrente era stato pulito fino al ponte romanico di Clavi. Forse è stato un lapsus e glielo torno a ricordare: è stato pulito fino al ponte dei Coppi Rossi. Da lì a monte è rimasto la foresta che era. Vogliamo fare qualcosa? Non dimentichiamo che la situazione con il passare del tempo peggiora, e non voglio immaginare le conseguenze di eventuali precipitazioni temporalesche, purtroppo assai probabili in questo periodo.
So che Bonifazio non rinuncerà a darsi da fare per il suo quartiere e anzi, visto che ora si è svincolato, è probabile che allargherà il suo raggio d’azione nell’intero comune e gli faccio tanti auguri.

Scritto da Angelo Amoretti

28 settembre, 2010 alle 13:12

Il sindaco Strescino, le classifiche e le frazioni

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La tredicesima edizione di Monitor Città di Fullresearch che stabilisce quali sono i sindaci più amati d’Italia, vede il nostro Paolo Strescino al settimo posto con il 61,8% di gradimento e gli faccio i miei sinceri complimenti.
Intervistato da La Stampa, dice che uno dei motivi del suo alto gradimento è il “rinnovato interesse verso le frazioni“.

Antica fontana di Clavi

Può darsi che mi sia sfuggito qualcosa e non essendo a conoscenza di quanto avvenuto di recente nelle altre frazioni, mi limito a chiedere se per caso ha dato un’occhiata a questo. E se sì, quando pensa di poter far tagliare le canne che ormai sono diventate un canneto vero e proprio [come quelli che sono nel torrente, a un centinaio di metri dalla fontana] e a far fare un minimo di pulizia?

Il ponte romanico di Clavi

Gli abitanti della ridente frazione di Clavi dovranno fare come quelli di Barcheto?

Scritto da Angelo Amoretti

16 settembre, 2010 alle 16:47

Viabilita’ delle frazioni

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Ieri pomeriggio in via Berio c’è stato un incidente per fortuna senza serie conseguenze e oggi su La Stampa si leggono lamentele da parte di tutti, commercianti compresi, sullo stato del manto stradale e della segnaletica orizzontale.
Ora che c’è stato l’incidente, e di recente anche la caduta di un uomo e una donna, probabilmente tutto sarà rimesso a posto: è da vedere se i costi dovrà accollarseli l’Italgas o l’Amministrazione comunale, ma l’importante è che siano presi provvedimenti in fretta.
Mentre in via Berio le macchine facevano l’autoscontro, ero a Poggi, ridente frazione del nostro comune. Con grande piacere ho notato che sulla strada, attraverso il paese, c’è una serie di dossi, fin oltre la chiesa: quelli che servono a far rallentare, anche se qualcuno dice che sono pericolosi perché farebbero da “trampolino” di lancio per gli scooter.
Così mi è venuto in mente che anche gli abitanti di Clavi, molto tempo fa, avevano chiesto al comune, tramite raccolta di firme, che almeno tre o quattro fossero messi nella via provinciale che attraversa il paese, che è molto più veloce e trafficata di quella di Poggi. Ma a Clavi non si è ancora visto nulla.
Approfitto dunque di questo mezzo di comunicazione per chiedere al Sindaco di fare in modo che detti dossi siano posizionati il più presto possibile. Ne bastano quattro: uno dalle parti del bivio per Torrazza; l’altro all’altezza della fontanella e gli ultimi due prima e dopo la curva.
Faccio notare che se ancora non ci sono stati incidenti è un puro caso, dal momento che la provinciale è assai trafficata e che bambini e anziani corrono seri pericoli nel percorrere quel tratto di strada.
Grazie.

Scritto da Angelo Amoretti

9 giugno, 2010 alle 17:15

Che fine hanno fatto i delegati di frazione?

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L’estate scorsa il Sindaco Strescino aveva annunciato con gran soddisfazione la nomina di dodici delegati di frazione.
Stando a quanto dichiarò il primo cittadino [riportato su La Stampa del 1 agosto 2009] tali delegati avrebbero dovuto svolgere, in un certo senso, quello che una volta era il compito delle circoscrizioni e, ancora prima, dei messi comunali.
Non entro nel merito delle altre frazioni e posso parlare con certezza solo quella in cui vivo io: a tutt’oggi pare che Ignazia Allegro, una dei dodici delegati, sia stata vista solo la domenica a messa e credo che un giro per il paese l’abbia fatto poche volte.
Sennò perché quando si brucia una lampadina deve essere un cittadino a segnalare il guasto?
E come mai le strade sono piene di deiezioni canine e vicino ai cassonetti della spazzatura continua a esserci di tutto (elettrodomestici, poltrone e quant’altro)? E ancora: perché l’antica fontana di Clavi è così trascurata e mantenuta in quello stato pietoso?
Ci vuole tanto a fare come facevano i vigili di quartiere che passavano, interpellavano gli abitanti sui vari inconvenienti  e poi li segnalavano agli uffici competenti comunali?
E nelle altre frazioni succede la stessa cosa?

Scritto da Angelo Amoretti

22 febbraio, 2010 alle 9:43

Vitaccia da Sindaco

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Al mattino alle 8.30, cascasse il mondo e inaugurazioni a parte, arriva con lo scooter davanti al Palazzo Comunale.
Fino alle 14.30 rimane chiuso nel suo ufficio con vista Parco Urbano e, guardando a destra, scempio architettonico.
Al giovedì pomeriggio riceve il pubblico e negli altri pomeriggi si dedica all’azienda di famiglia.
Se per caso nelle frazioni c’è un evento civile o religioso cerca di non mancare.
Unico divertimento: la sua Juve allo stadio, quando può, sennò davanti alla TV.
Addio alle Grotte e ai mojto.
E’ il sunto di quanto si legge su Sanremonews di oggi che lancia, insieme a Riviera24, la nuova idea di Paolo Strescino: andare a cena, una volta al mese, da una famiglia che lo ospiti. Il tutto per essere più vicino alla gente. “A cena ci si rilassa, si diventa amici, si discute di tutto e magari salta fuori anche qualche trovata geniale” dice il nostro primo cittadino a Riviera24.
Di volta in volta, a seconda delle problematiche, sarà accompagnato da un assessore o da un dirigente.
Per invitarlo basta telefonare ai numeri 0183701474 o 0183701475 o inviare una mail a: sindaco@comune.imperia.it
Se va avanti così tra cinque anni schiatta, in ogni caso gli faccio i complimenti perché l’idea non è affatto malvagia. Solo che nelle frazioni ci sono già gli apostoli e se lui si mette ad andare a cena dalla “ggente” a loro cosa rimane? E inoltre, quando la ggente l’hai ben ascoltata, alla fine qualcosa bisogna fare.
Io lo inviterei volentieri, giusto per fargli notare qualcosina di cui ho già scritto sul blog tempo fa: a Clavi mancano i cartelli che indicano la frazione. Sarebbero due: uno a monte e l’altro a valle. Quel “LOC. CLAVI” non va bene per niente. Ce ne vorrebbero due come questo, per capirci. E ci vuole il limite di velocità a 40 all’ora. Perlomeno le auto passeranno ai 60 anziché agli 80.
Anche perché ho sentito dire che se andremo avanti così, qualcuno metterà in atto il piano “B.C.”, le famose “bande chiodatte” che voleva usare Cossiga quando era ministro dell’interno ai tempi del terrorismo.

Scritto da Angelo Amoretti

8 ottobre, 2009 alle 16:42

Il degrado sulla strada per Montegrazie

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Un affezionato lettore, che ringrazio di cuore, ha raccolto il mio invito a mandare fotografie riguardo al degrado delle nostre frazioni e mi ha inviato alcuni scatti effettuati sulla strada che dal bivio di Moltedo porta a Montegrazie.

Le immagini parlano da sole e non ci sarebbe molto da aggiungere se non che lungo la strada ci sono questi cantieri semi abbandonati dove viene lasciato di tutto: in uno, che è pieno di piastrelle e laterizi, ogni tanto qualcuno dà fuoco alle macerie e alla plastica che viene gettata lì da chissà chi.
Vicino al maneggio ci sono due depositi di pietre, ghiaia e detriti. I mezzi pesanti e pericolosi transitano tranquillamente per circa due chilometri e mezzo, nonostante ci sia un cartello di divieto ben visibile.

Si dice che, quando prima delle elezioni, l’Assessore Gaggero ha visto il “panorama”, sia rimasto esterrefatto e abbia detto, senza mezze parole, che quelle sono discariche a cielo aperto belle e buone.
Ma a tutt’oggi nessun provvedimento è ancora stato preso.

Credo che per Montegrazie vada bene lo stesso discorso fatto per tutte le altre frazioni: se davvero si vogliono rivalorizzare – e tutti conosciamo il valore di questi borghi – bisogna cominciare col fare un po’ di pulizia, il più presto possibile.

Scritto da Angelo Amoretti

24 agosto, 2009 alle 17:14

I dodici apostoli di Paolo Strescino

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Vi siete presentati nelle liste che hanno vinto le elezioni, ma siete stati trombati? Qualcuno minaccia ricorsi al Tar? Avete fatto una buona campagna elettorale per la lista vincente? Siete rimasti a bocca asciutta? Niente panico, “Ecco i custodi delle frazioni” [La Stampa, 1 agosto 2009], “Delegati di Frazione” [Il Secolo XIX, 1 agosto 2009].
Così a Davide La Monica, Vittorio Chisci, Luisella Ferro (tutti e tre dell’IVA che peraltro non esiste neanche più, la lista, per quella al ristorante ci stanno studiando) a Giovanni Bonifazio (Lega Nord) e Fabio Garibbo (Pdl) affianchiamo: Ignazia Allegro, Fulvio Balestra, Antonio D’Amore, Beniamino Giribaldi, Maurizio Massa, Luca Paoli e Giovanni Semeria ed ecco i dodici apostoli di Paolo Strescino che dovranno occuparsi delle Frazioni.
In che modo devo ancora capirlo.
Si dice che ricopriranno il ruolo, a gratis, beninteso, che una volta era dei messi.
Ma la cosa non mi quadra perché, tanto per fare un esempio, i messi comunali almeno una volta la settimana una scopata per terra la davano e le merde dei cani le toglievano; stappavano i tombini e toglivano di mezzo il fogliame, tanto per fare qualche esempio.
Adesso mi pare di capire che se le vie di una frazione sono piene di regalini cagneschi, di foglie e erbacce, devo telefonare in Comune, poi il Comune telefona all’angelo custode e lì non so se l’angelo custode deve richiamare qualcuno in Comune o viene direttamente lui/lei a pulire. Insomma, la cosa mi sembra piuttosto ridondante, con tutto il rispetto per i dodici apostoli.
Dopo i messi erano arrivati i vigili di quartiere, qualcuno ricorda? Funzionavano talmente bene che quando venivano prendevano rigorosamente nota delle lamentele, poi le portavano in Comune e là si perdevano nei meandri della burocrazia.
C’è una ulteriore possibilità: i dodici ogni tanto faranno un giro nelle frazioni, al posto dell’Assessore alle Frazioni, poi magari faranno un rapporto all’Assessore in questione. Forse sarà così, ma tutto questo panegirico, nel caso non lo abbiate capito, mi è servito per dire a chiare lettere che trovo inutile la figura del custode, anzi, per certi versi controproducente, sempre per i soliti passaggi burocratici che, invece di sveltirle, allungheranno le “pratiche”.
Spero che questa ultima genialata pre ferie, possa essere regolamentata meglio, al ritorno delle vacanze.

Scritto da Angelo Amoretti

1 agosto, 2009 alle 11:15

Scandali di periferia

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Questo scandalo è da più di una settimana sulla Piazza del Comune di Clavi, dove di recente era comparso questo bel cartello:

Da qualche giorno un’abitante sta provando a telefonare in Comune e all’Ecoimperia per segnalare il fatto, ma ad alcuni numeri, compreso quello verde apposto sui contenitori di plastica, non è riuscita ad accedere.
In mezzo ai materassi, buttati lì da chissà quale incivile, c’è anche dell’eternit:

Ora, considerato che lo spettacolo non è dei più decorosi, sarebbe opportuno che chi di dovere provvedesse a far rimuovere il tutto il più in fretta possibile.
Per chi transita non è un belvedere e in questo periodo sono molti anche i turisti che hanno casa nelle frazioni o nella valle, a passare da lì.
Mi permetto di ricordare al nuovo assessore alle frazioni, che a Clavi, probabilmente poco considerata, ci sono una chiesa romanica consacrata nell’anno del signore 1001 e un ponte medievale ristrutturato di recente che, tra l’altro, andrebbero meglio valorizzati.
Update ore 16.22: Incredibile, ma vero: poco fa sono venuti a portar via tutto. Evviva!

Scritto da Angelo Amoretti

29 luglio, 2009 alle 12:08

Loc.

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Due anni fa, mese più, mese meno, avevo fatto notare che a Clavi erano spariti i cartelli che indicavano la frazione, quelli che un tempo erano in bella vista per chi arrivava da Dolcedo o da Piani.
In questi giorni è apparso dal nulla questo spettacolare cartello che indica: “Loc. Clavi“.

Chi sarà il genio che ha avuto l’idea di concepirlo e posizionarlo in quel modo?
C’entra il Comune o è la bizzarra trovata di qualche residente, per così dire, creativo?
Nel frattempo, per saperne di più, cercherò di parlare con l’Assessore Gaggero, uomo di buon gusto e fresco di nomina, e approfitterò dell’occasione per fargli una domanda: perché non iniziare da una cartellonistica “decente” per ri-valorizzare le frazioni?

Scritto da Angelo Amoretti

27 giugno, 2009 alle 12:48