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I Senior Web del Cespim

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Solo oggi mi hanno fatto notare che avrei ottenuto un diploma di “Senior Web” dal Cespim che, in collaborazione con la Polposte, ha organizzato un lodevole corso per volontari con lo scopo di insegnare ai ragazzi delle scuole medie a difendersi dalle insidie di internet.
Detto che al corso mi ero iscritto, ma che per motivi che non sto qua a spiegare non ho più frequentato, ammesso e non concesso che possa trattarsi di un mio omonimo, tengo a precisare, dal momento che su Il Secolo XIX, La Stampa, Sanremonews e Riviera24, vengo citato tra i “diplomati”, che non mi è stato consegnato alcun diploma e di conseguenza non sono “nonno del web”, come simpaticamente scrive Il Secolo XIX del 29 luglio.
Molto probabilmente si tratta di un disguido.
Rinnovo i complimenti al Cespim e auguro buon lavoro ai diplomati.

Scritto da Angelo Amoretti

30 luglio, 2008 alle 18:37

La scuola ricomincia navigando

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Stamani, presso la sala dei comuni del palazzo della Provincia, è stato presentato il progetto “La scuola ricomincia navigando”, a cura della Provincia, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, dell’Unicef Italia, delle associazioni Mani Colorate e Sicuramente Web e di Microsoft.
Dopo i comuni di Roma e Magenta, la nostra provincia è la terza realtà territoriale ad adottare il progetto che si propone di coinvolgere tutte le scuole secondarie di primo grado della provincia, assieme ai loro insegnanti e genitori, in attività didattiche e ludiche per promuovere – a partire proprio dai banchi di scuola – un uso consapevole e responsabile delle tante risorse e delle opportunità messe oggi a disposizione da internet.
Alla presentazione sono intervenuti Annamaria Giugagnino, dirigente ufficio scolastico Provinciale di Imperia, Colomba Tirari, Presidente del Comitato Unicef di Imperia, Marco Valerio Cervellini e Ivan Bracco della Polizia Postale, Marco Canavese dell’Associazione Mani Colorate e Mauro Ozenda, il responsabile operativo del progetto.
In sostanza si chiede anche ai genitori di stare vicini ai figli quando navigano in internet perché quando un giovane accede alla rete (generalmente il pomeriggio e la sera) in assenza di un adulto, è “come se fosse solo in casa con la porta aperta” ha detto Marco Valerio Cervellini.
A chi usa internet da anni tutte queste cose potrebbero sembrare le solite banalità, ma per molti purtroppo non è così ed è compito di tutti educare i ragazzi ad un uso consapevole della rete che offre tantissimo per la conoscenza, ma spesso, se usata senza cautela, può rivelarsi una trappola: “l’uomo nero” non e solo più per le strade, è anche sulla rete.

Scritto da Angelo Amoretti

8 gennaio, 2008 alle 12:53

Pubblicato in Attualità

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