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Salvate il soldato De Cicco!

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Riporto, a beneficio di chi se lo fosse perso, l’articolo di Diego David apparso sul Secolo XIX del 21 settembre scorso.
Ricordo, anche se con un po’ di fatica, il teatrino al Polivalente quando si doveva decidere il candidato sindaco di Imperia Bene Comune, che, con ogni probabilità, era già stato scelto altrove. Lo dico con il massimo rispetto per Gian Franco Grosso.
Le cosiddette liste civiche possono pure chiamarsi con nomi di fantasia, ma se ci sono iscritti a questo o a quel partito saranno sempre legate a qualcuno che impartisce ordini da una sede o dall’altra.
Savonarola (che ha lasciato un commento al post precedente e a cui chiedo ancora umilmente se può lasciar libero Vitellozzo) lo sa benissimo e magari pensa: oh, visto che gli ordini di scuderia sono gli stessi, tanto vale stare nella stessa scuderia.

COMMISSIONE COMUNALE PER IL PAESAGGIO
Modificato il regolamento
per “silurare” De Cicco
L’amministrazione Capacci vota lo spoil system

IMPERIA. Modifiche al regolamento edilizio relativo al funzionamento della Commissione locale per il paesaggio.Tra le pieghe del linguaggio burocratico utilizzato per definire il punto all’ordine del giorno discusso l’altra sera dal consiglio comunale del capoluogo, si nascondeva, in realtà, una aspra (e sotterranea) battaglia politica tra maggioranza e opposizioni, ma anche all’interno della stessa sinistra, su un nome, quello dell’ingegner Giovanni De Cicco.
De Cicco noto professionista portorino, progettista di fiducia del costruttore Ivo De Michelis, componente anche dell’analogo organismo provinciale, è l’unico membro della commissione che dal 2009 ha rilevato le competenze della vecchia commissione edilizia che non si è ancora adeguato al diktat del neo primo cittadino che ha “invitato” tutti i componenti a dimettersi dall’organo la cui scadenza naturale è fissata per il 2014.
E la discussione in aula non ha deluso chi si aspettava la bagarre e chi sospetta (malignamente?) che la modifica del regolamento non sia altro che un escamotage volto a favorire l’avvicendamento di un gruppo imprenditoriale a un altro nella mappa del potere sull’edilizia cittadina.
La maggioranza che sostiene il sindaco Carlo Capacci ha votato la correzione secondo la quale la durata della commissione deve essere legata al mandato politico dell’amministrazione, quindi scadere al termine dei 5 anni di legislatura o prima in caso di caduta anticipata, introducendo, di fatto, un sistema cosiddetto di spoil system che prevede la decadenza degli organi strumentali a ogni cambio di governo.
Le opposizioni di centrodestraedi sinistra, sia pure partendo da punti di vista diversi, hanno bocciato questa impostazione. Il consigliere del Pdl Erminio Annoni ha sollevato una eccezione di procedibilità, respinta, però, dalla maggioranza.
Strali dai banchi del alleanza civico progressista che governa la città sono arrivati nei confronti di Mauro Servalli di “Imperia bene comune”, che ha presentato un emendamento definito “Salva De Cicco”.
«Ma quale emendamento Salva De Cicco–replica Servalli– la verità è che dal punto di vista tecnico queste modifiche non hanno senso, visto che allora la commissione doveva cessare quando è caduto Strescino. Questo provvedimento rischia di ingenerare una serie di ricorsi giurisdizionali di cui la città non ha certo bisogno. Visto che la vecchia amministrazione con quella nuova hanno in comune la stessa visione sulla politica del mattone, non ci interessa che ci sia De Cicco o una altro cementificatore».
Il sindaco Carlo Capacci ha affidato a Facebook il suo sfogo dando dei«patetici» ai suoi avversari e aggiungendo:
«Chi ha votato contro la pratica difende chi ha cementificato in monopolio la città negli ultimi vent’anni e non ha permesso ad altri di poter realizzare anche solo una casa per la propria famiglia».
D. D.

Scritto da Angelo Amoretti

24 settembre, 2013 alle 14:52

Solidarietà al giornalista Diego David

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Diego David, noto giornalista de Il Secolo XIX, è stato querelato da Ivo De Michelis e Giovanni De Cicco per via di questo articolo. Lo ha annunciato lo stesso David durante il suo intervento a Villa Grock, nell’ambito dell’incontro con i giornalisti de il Fatto Quotidiano. In precedenza era stato querelato dall’On. Claudio Scajola per la storia di quel sondaggio. Per questo è stato querelato anche Sanremonews.
Al contrario di certi garantisti liberali all’amatriciana che sostengono che la querela sia un’arma di difesa per tutelare la propria dignità, io penso, e sono libero di pensare, che spesso sia arma di offesa, quindi di intimidazione.
In ogni caso sarà poi il giudice a stabilirlo e qui non si tratta di fare processi mediatici a uno o all’altro, ma semplicemente di sostenere, con convinzione, il giornalista: un professionista che ha fatto il suo dovere (informare) e forse ha toccato qualche nervo scoperto.
La lotta è ìmpari, ma a volte può capitare che David(e) abbia la meglio su Golia e nei tribunali spesso vengono fuori cose assai interessanti. Per questo mi auguro che si vada fino in fondo.

Scritto da Angelo Amoretti

4 agosto, 2012 alle 16:31