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C’è più gnocca in Consiglio Comunale che alla movida di Dolcedo

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Questo post potrebbe apparire antifemminista e discriminatorio agli occhi di chi non mi conosce, a cui ricordo solo che quando alcune delle ragazze in oggetto non erano ancora nate, nel mio piccolo mi battevo già per i diritti di cui avrebbero potuto poi godere anche loro: aborto e divorzio, tanto per dirne due.
Detto questo, ecco il mio pensiero sul nuovo consiglio comunale in cui, si potrrebbe dire, c’è più gnocca che alla movida del Prino per cui ci sarà da divertirsi anche nelle stagioni morte.
Il consiglio comunale di Imperia è come la maglia del Palermo Calcio: rosanero.
A seguito delle dimissioni di Giorgio Montanari, su cui ritornerò più giù, e il trasloco all’assessorato di Paolo Strescino, si sono aperte le porte per due nuove new entry: Giulia Gorlero, in quota NCD, e Chiara Corinni in quota PD. La prima, 23 anni, è conosciuta a livello mondiale in quanto portiere della Rari Nantes Imperia di pallanuoto; la seconda, 28 anni, avrà tempo di essere conosciuta meglio.
Con tutto il rispetto per le due splendide ragazze, alle quali vanno i miei sinceri auguri, se al posto loro fossero entrati due robot in grado di alzare la manina a comando, sarebbe la stessa cosa. Perché il bello di quando si fa parte di un gruppo numeroso, è che puoi limitarti ad alzare la mano quando lo fanno i tuoi colleghi più grandi: ci pensano loro a mettere le cose a posto.
Un altro conto è essere in due, come lo sono Grosso e Servalli (Imperia bene comune), la Glorio e Russo (M5S), o addirittura in uno (Casano per La Svolta e Fossati per Imperia Riparte).
Loro devono arrangiarsi come possono per fare ricerche, per dire, all’urbanistica o studiare un capitolato di 500 pagine. E non è questione di età: ci sono giovani in gamba e altri no; meno giovani capaci e qualcuno incapace. Così come non è una questione di sesso: ci sono donne con competenze e altre no. Un po’ di esperienza, al limite, sarebbe necessaria nel caso in cui a un giovane (maschio o femmina che sia, non importa) venga assegnato il compito di assessore.
Le due ragazze in questione sono state elette democraticamente, quindi hanno pieno diritto di entrare a far parte del nuovo consiglio comunale.
Oltretutto chi le ha inserite nelle liste avrà pur pensato che per i voti (e qualche giro di poltrona) avrebbero potuto avere l’onore e l’onere di sedere in consiglio, no?
Le dimissioni di Giorgio Montanari sono passate troppo sotto silenzio e quand’è così, automaticamente mi pongo un sacco di domande.
Visto che era addirittura capogruppo del PD, con buona esperienza e tanta passione, come mai da un giorno all’altro si è dimesso?
Ci hanno detto che non si tratta di scelta politica, ma ci credo poco. Per cui sarebbe interessante, a meno che non si tratti di cose personali, conoscere la vera ragione per cui il giovane promettente ha dato l’addio a tutto il baraccone.

Scritto da Angelo Amoretti

2 settembre, 2014 alle 17:24