Archivio per tag ‘Giuseppe Franciosi’

Spunti di riflessione

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Prima pagina del Corriere della Sera del 7 gennaio u.s.: “Il fiscalista dei potenti, scoperto l’archivio di politici, manager e 007
Quando Paolo Oliverio fu arrestato, disse: “Se aprite quegli archivi, viene giù l’Italia“; altri titolavano: “Mezza Italia trema”.
Ad oggi di quella storia non si sa più nulla e qui non trema nessuno. In effetti è perché “tutti sanno tutto”.

Prima pagina de La Repubblica del 9 gennaio u.s.: “Arrestato re dei rifiuti, aveva 114 discariche“. Si tratta di Manlio Cerroni, il proprietario dell’area della discarica di Malagrotta (Roma).

Qui è tutto tranquillo.

Giuseppe Franciosi da anni si batte su svariate tematiche, tipo gli ascensori del Parasio, il Palasalute, Via N. Siccardi ecc. ecc.,, poco appoggiato, se non per nulla, dal partito che anche grazie a lui è al comando della città (il PD, per essere chiari).
Quando ho visto le recenti immagini del sito dove sorgerà il nuovo Palasalute, lì per lì ho pensato: “Buona idea, deve essere una piscina per la riabilitazione. Se ci mettono qualche piranas e poi ci buttano gli anziani, magari gli risvegliano le articolazioni”.
Invece era un allagamento naturale, cosa che tutti, ma proprio tutti (vi ricordo che a Imperia tutti sanno tutto), avevano previsto in caso di forti piogge. Tutti esclusi i creativi che hanno avuto l’idea di farlo lì. E siccome che in questo caso la cricca è trasversale ai partiti, nessuno, all’epoca, ha alzato un dito. E nessuno lo alza adesso: va tutto bene, risucchiamo l’acqua e si ricomincia!
E Franciosi si toglie qualche sassolino dalle scarpe, su La Stampa online e cartacea di ieri.

Scritto da Angelo Amoretti

15 gennaio, 2014 alle 9:47

Più palazzi, meno parcheggi

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Il prossimo giugno partiranno i lavori per il nuovo Palasanità in via Acquarone. Il via libera è stato dato dalla Regione i giorni scorsi e il problema principale per chi a quella zona ci tiene, è dato dalla probabile sparizione dell’ampio parcheggio, a due passi dal centro.
E’ così iniziata una raccolta di firme affinché si possa trovare un’alternativa, che Giuseppe Franciosi ha spiegato su La Stampa di lunedì scorso:

Con i soldi dell’Imperia Servizi destinati al parcheggio di Piazza Duomo, si potrebbe far costruire due solettoni creando un parcheggio con una capienza di 3 mila vetture e con 80 posti per i bus in modo da favorire il turismo e le realtà economiche. Portando a termine un’operazione del genere si svilupperebbe un giro d’affari per gli esercenti e potrebbero nascere nuovi punti vendita, assicurando ricchezza a tutta la città. Questa idea è condivisa da molti commercianti e proprietari immobiliari.

Infatti su La Stampa di oggi, Riccardo Caratto, presidente del Civ di Porto Maurizio, uno che il campanilismo non sa neppure cosa sia, il provincialismo ancora meno, conferma:

Non siamo noi a poter dire se sia giusta quella collocazione e se il progetto sia tecnicamente possibile. Di certo non possiamo lamentarci per il fatto che si voglia realizzare una struttura del genere, una volta tanto, a Porto Maurizio e non a Oneglia. Come consorzio dobbiamo ancora parlare in Consiglio. L’unico dubbio che ho è quello della perdita di posti auto in quella zona.

C’è da registrare anche la presa di posizione di LMCP che ultimamente, diciamo da quanto ha iniziato a fare la consigliera comunale, è purtroppo un po’ sparita dalle scene. Mi riferisco alle dichiarazioni di Luciangela Aimo: “Se è in corso una raccolta di firme da parte di persone contrarie bisogna avere la sensibilità di ascoltare le moivazioni. E’ vero che a Porto Maurizio abbiamo bisogno di strutture e quindi non è il caso di vederle realizzate a Oneglia“.
Luciangela è un’altra di quelle che ha archiviato tutte le parole che finiscono in “ismo”, compreso il campanilismo e il suo cuore ormai batte in tutta la città. Però la bella consigliera non dice tutta la verità quando afferma che “il parcheggio di Piazza Mameli è attualmente poco utilizzato“.
Lo sa dov’è Piazza Mameli? Perché forse sono io che confondo le piazze, ma direi che a trovare un parcheggio in quella piazza sia impresa alquanto ardua.
In ogni caso avrei piacere di sapere:
1) Dove si raccolgono le firme, così un autografo ce lo metto pure io;
2) Dove stavano i signori sopra citati quando si lottava, anche attraverso il piccolo di queste pagine, contro l’ospedale unico.

Scritto da Angelo Amoretti

1 febbraio, 2012 alle 11:38