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Imperia, i giovani, l’Assessore e la stampa
Curioso come viene riportata dai due quotidiani locali la notizia riguardante una recente indagine sui giovani di Imperia, promossa dall’Assessore alle Politiche Giovanili, Paolo Strescino, dal tema “Imperia con gli occhi dei giovani”.
Al riguardo l’Assessore ha avuto un incontro con i ragazzi all’Istituto Ruffini e leggendo La Stampa emerge che il problema dei giovani imperiesi è la noia. La città per loro offre poco o niente e il 70% degli intervistati vorrebbe andare ad abitare altrove.
Leggendo Il Secolo XIX si scopre invece che il problema principale è rappresentato dalla droga, lo spettro che incombe sui ragazzi imperiesi e le loro famiglie. Tanto che l’Assessore ha lanciato l’idea di un grande forum proprio sul problema della droga.
Mi meraviglio che nessuno dei due quotidiani metta in evidenza che se i giovani desiderano abbandonare la città forse è perché, oltre a essere noiosa e poco sicura (soprattutto per le ragazze), non offre nessuna prospettiva di occupazione per il futuro.
Se poi consideriamo che già circa due anni fa era stato fatto uno studio analogo, sempre a cura dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, e che più o meno i risultati erano stati gli stessi, viene da pensare che per i giovani di Imperia si sia fatto pochino.
L’economia del Ministro Scajola
Il ministro Scajola a Sanremo parla di economia: “non serve alzare stipendi per rilanciare consumi”.
“Per rilanciare i consumi non credo che bisogna aumentare gli stipendi. La condizione economica del nostro Paese deve coniugare due efficienze: alzare il livello retributivo degli italiani, ma alzare contestualmente la produzione italiana e, per fare cio’, le risorse devono essere investite in quei settori che innovano e che riescono, facendo ricerca, a competere sul mercato”.
Riviera24 – 18 ottobre 2008
Sono quasi ventiquattro ore che rifletto su questa frase e non riesco a venirne a capo.
Premetto che di economia capisco poco o niente e mi farebbe tanto piacere che qualcuno di voi lettori mi venisse in soccorso perché non so come poter consumare di più se in tasca ho sempre meno.
Questa frase che non mi ha fatto dormire, è stata pronunciata dal Ministro a Sanremo durante una serata dal tema “La Globalizzazione nel Terzo Millennio: la sfida delle eccellenze”.
Ora, senza andare tanto in giro per il Globo, vediamo che la situazione a Imperia non è delle migliori e a quanto pare sta peggiorando per buona parte dei cittadini.
In questi giorni abbiamo letto sui giornali di persone che si aggirano nel mercato dell’ortofrutta per recuperare quello che ancora c’è di commestibile, portarlo a casa e mangiarlo.
Abbiamo letto che alla casa della carità a farsi la doccia non vanno solo i “barboni,” ma anche persone che sopra la testa hanno un tetto. Abbiamo saputo che altri negozi chiuderanno in via Cascione. Non credo che tutto ciò sia un buon segno per il futuro dei consumi.
Sono arrivato alla conclusione che deve esserci stato un errore di trascrizione da parte delle agenzie. Forse in quella frase mancava un “solo“. Perché infatti nella frase virgolettata si legge “..alzare il livello retributivo degli italiani..”
Ma il bello è che quel titolo è lì da 24 ore e la mia incredulità è in aumento.
Perciò i casi sono due: o qualcuno mi spiega cosa intendeva dire il Ministro, o i gestori del portale me lo devono togliere sennò non dormo neppure stanotte.
La crisi mondiale investirà anche Imperia?
“La realizzazione del parco urbano (il primo lotto di lavori verrà inaugurato oggi pomeriggio alle 18,30) e quella delle altre opere in fase di ultimazione e prossime ad essere inaugurate, è frutto di una serie di coincidenze che le due amministrazioni Sappa hanno saputo cogliere, anche grazie agli interventi del ministro Claudio Scajola e all’attenzione mostrata verso il nostro territorio dalla Regione allora governata da Sandro Biasotti. Adesso però arrivano i tempi duri [...] Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare in questi anni cofinanziando i progetti che stanno cambiando il volto alla città. Però la gente deve sapere che quello fatto sino con un notevole sforzo da parte del Comune che ha sborsato denaro riuscendo nell’impresa senza aumentare le tasse, sarà irripetibile [...]
Sarà impossibile che si ripropongano condizioni così favorevoli per investimenti di una tale portata ai quali il Comune ha concorso per oltre il 40 per cento. Non credo infatti che da Roma e da Bruxelles possa ancora arrivare una mole così consistente di quattrini”.
Rodolfo Leone – Assessore al bilancio – Il Secolo XIX, 13 ottobre 2008
Nell’occhiello dell’articolo si legge: “Le opere che stanno cambiando Imperia sono un’impresa irripetibile”
Ora, a prescindere che siano gradite o meno agli imperiesi, credo che proprio nessuno voglia il bis o che un’opera venga clonata. Dunque alla fine del bel discorsetto l’articolista avrebbe dovuto fare la famosa domanda da un milione di euro: “Le opere in corso saranno terminate oppure no? E quando?”
Forse la domanda è stata fatta, ma non si legge nell’articolo, così come ovviamente non si legge la risposta che però arriva indirettamente da quanto scrive Pasquale Indulgenza in una nota diramata stamattina dove, tra l’altro, sottolinea che il parco urbano ci sarà anche “grazie” alle pressioni dell’opposizione e all’intervento della Regione governata da Claudio Burlando:
Bene ha fatto il Sindaco ad invitare tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di inaugurazione del primo lotto funzionale del Parco Urbano che si terrà oggi pomeriggio.
E’ infatti un nuovo bene comune di cui potranno godere gli imperiesi e tutti coloro che verranno nella nostra città.
Un bene di tutti, frutto dell’intenso impegno del Consiglio Comunale, che, con lungimiranza, ha deliberato di mettere da parte l’idea – a lungo sponsorizzata da non pochi attori politici locali – di occupare l’area centrale con un campo da golf, soluzione che non avrebbe certo corrisposto a quanto oggi possiamo tutti apprezzare: un polmone di verde, pienamente pubblico, che fa da salubre cerniera tra Porto e Oneglia e accompagna al mare le persone che, liberamente, potranno viverlo e attraversarlo.
Non è stato facile, in questi anni, ottenere che maturasse in Consiglio la convergenza politica che ha consentito di definire il progetto che si sta concretando, ma ciò che conta, oggi, è il primo, importante risultato raggiunto, nell’interesse della collettività.
Per ora, è stata realizzata solo una parte dell’opera progettata: la parte più consistente, infatti, dovrà essere realizzata con la sistemazione della vasta area centrale antistante il costruendo depuratore e la copertura dello stesso impianto, che diverrà parte integrante del Parco.
Certo, si tratta di lavori che esigono un finanziamento notevole, e il Comune versa in difficoltà economiche. Proprio per questa ragione, è auspicabile che l’occasione dell’inaugurazione del primo lotto contribuisca a favorire la possibilità di assicurare gli investimenti richiesti, anche col contributo della Regione Liguria, in modo tale da accelerare i tempi di completamento dell’intera opera.
Pasquale Indulgenza – Rifondazione comunista
Ci sarebbe un’altra domandina da fare a Rodolfo Leone, il più liberale degli imperiesi: com’è che secondo lui “la crisi mondiale mette in pericolo i progetti della città“, mentre per Silvio Berlusconi “l’Italia è tranquilla“? Imperia dov’è?
La notiziona della sera
Ci sono giorni in cui aspetti La notizia, quella che ti fa sobbalzare sulla sedia, ma non arriva mai.
Poi capita che ne arrivino anche troppe in una botta sola, tipo quelle dei giorni scorsi sull’andamento di Wall Street che mi ha tenuto con il fiato sospeso per ore e ore, per via delle condizioni di salute del capitalismo, sapete.
E poi, come per incanto, eccola lì, la notizia! Ti prende in contropiede, ti spiazza, ti lascia sul posto, ti capovolge e ti manda all’aria tutto il pomeriggio. Nei giornali si devono rifare le prime pagine, i TG cambiano scaletta, al Secolo XIX diventano abbelinati e a La Stampa perdono il boccino: Sergio Barbagallo ha inviato una interpellanza affinché i tombini di via Amendola vengano sturati al più presto.
Ora, visto che nessuno ha voglia di farsi un giro nelle frazioni e che la Badano deve aver visto i torrenti qualche metro più su della loro foce, inviterei anche i consiglieri di opposizione a fare un piccolo tour nel ridente entroterra imperiese.
Detto ciò, se questo è l’andazzo, nella prossima amministrazione credo che l’opposizione nel consiglio comunale sarà a invito: la maggioranza sarà così schiacciante che a Emilio Varaldo, per esempio, ci scommetto che verrà voglia di invitare, a turno, qualche ex consigliere di opposizione, così, tanto per non patire troppo di nostalgia.
Anzi, i consigli comunali non ci saranno proprio più: si vedranno direttamente al bar e magari un caffè a uno dell’ex opposizione, lo offriranno pure volentieri.
Nuova data storica per Imperia
Il polmone verde di Imperia pronto ad aprire alla gente
Subito via libera a bici e pedoni. L’intera area sarà ultimata tra tre anni.
Titolo, sottotitolo e foto da Il Secolo XIX – 1 ottobre 2008 –
Nuova data storica per Imperia (ormai non si contano più): lunedì 13 ottobre alle 18,30, sarà inaugurato e aperto al pubblico il parco urbano.
Al taglio del nastro saranno presenti il Ministro Claudio Scajola, il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il Sindaco Luigi Sappa e altri parlamentari locali.
Forse arebbe più corretto dire che l’inaugurazione riguarda ciò che probabilmente nel 2011 sarà il polmone verde di Imperia, perché se la nostra respirazione dovesse contare da qui ad allora su una cosa simile, avremmo bisogno del polmone d’acciaio.
Poi magari ci sarà un nuovo taglio del nastro, possibilmente un giorno che non sia il 13 ottobre, così da poter aggiungere un’altra data storica sul calendario.
Imperia: in via Cascione chiudono otto negozi
La crisi economica continua a farsi sentire anche tra i negozianti e tra non molto, purtroppo, chiuderanno ben otto negozi di via Cascione, quella che una volta era il salotto buono di Porto Maurizio.
A tal proposito Antonio Gagliano, Consigliere comunale della Lega Nord, titolare del bar Niki, nella parte centrale della via, ha dichiarato al Secolo XIX:
“Entro la fine dell’anno chiuderanno altre attività, almeno otto. Siamo sempre più schiacciati dalla crisi economica e dal taglio dei consumi delle famiglie. Se poi ci mettiamo che si fa poco o nulla per aiutare il settore… farò una proposta al sindaco e all’assessore al commercio: favorire la riapertura dei tanti, troppi negozi chiusi in centro attraverso agevolazioni e incentivi per le attività periferiche che vogliono trasferirsi in via Cascione”.
Benedetto Adolfo, Assessore alle attività commerciali del terziario, eletto nelle liste Udc, esorta i commercianti a tener duro:
“Rimanere aperti, oggi come oggi, è già un’impresa. I commercianti imperiesi devono tenere duro perché l’amministrazione ha fatto un programma di interventi che offriranno opportunità importanti di rilancio e nuove prospettive a livello turistico ed economico”.
Si deduce che qualcuno, nella maggioranza, abbia finalmente preso atto pubblicamente che il periodo è piuttosto difficile e che, tutto sommato, non è affatto come qualcun’altro vorrebbe farlo apparire.
I poveri del nuovo millennio
Leggo su Il Secolo XIX : “A Imperia tante persone che non arrivano alla fine del mese cercano frutta e verdura invenduta prima che venga buttata“.
Si aggirano per i mercati di Porto e Oneglia in cerca di frutta e verdura che i fruttivendoli, a fine mercato, abbandonano perché il giorno dopo sarebbe guasta e invendibile.
Tre di questi sono Luciano, Francesca e Lino. Non sono barboni: Francesca lavora e ha 800 euro al mese di stipendio, ma ne paga 500 di affitto. Luciano è rimasto senza lavoro a 50 anni perché l’azienda dove lavorava è fallita e Lino è un pensionato da 350 euro al mese. Non si vergognano di quello che fanno, anzi, Luciano si vanta di avere l’occhio critico e di saper riconoscere un pomodoro sardo da quello ligure.
Lino cerca lattuga e arance per fare le spremute.
Vorrei, nel mio piccolo, dare una speranza a Luciano, Francesca e Lino: tenete duro, ragazzi, quando ci sarà il nuovo porto, magari tra gli avanzi troverete frutta esotica e verdura ancora più rara.
Lotta al carovita
La Forneria di via Cascione a Porto Maurizio ha lanciato una singolare iniziativa: pane a 1 euro al chilogrammo la terza settimana del mese.
Ciò significa che chi a quel dato momento del mese avrà ancora qualche euro in tasca, un chilo di pane l’avrà assicurato.
Scherzi a parte, l’articolo che Giorgio Bracco ha scritto oggi su Il Secolo XIX denota almeno due cose:
1) a far fatica ad arrivare a fine mese probabilmente non sono soltanto le casalinghe e i pensionati, ma anche “impiegati postali, poliziotti, dipendenti pubblici: anche loro, con 1200-1300-1400 euro di stipendio, possono trarre importanti vantaggi dalla nostra offerta” se anche loro fanno la coda in panetteria;
2) volendo, si può vendere il pane, almeno per una settimana al mese, a un euro al chilo anziché a due e mezzo, come avviene in genere in città. E questo perché chi produce il pane in proprio “nonostante l’aumento di elettricità, acqua, carta, spese per il personale, tasse, magari riducendo i suoi utili, può reggere“, come dice Giovanna Scopelliti che con il marito Salvatore Brancatelli gestisce la panetteria.
Forse qualche loro collega non può permetterselo, altri forse potrebbero, ma non vogliono.
Nel frattempo le vendite de La Forneria sono aumentate del 30% e se qualcuno ha notizia di Mister Prezzi a Imperia, me lo faccia pure sapere nei commenti.
Vele d’Epoca 2008
Domani avrà inizio l’edizione 2008 del Raduno delle Vele d’Epoca a Imperia che si protrarrà fino al 14 settembre.
Il programma delle regate è visibile sul sito ufficiale e tra i numerosi eventi collaterali, segnalo la mostra collettiva di pittura in Calata Anselmi dove si potranno ammirare le opere di Damiana Andreotti, Silvana Cannas, Angelo Dolla, Enzo Faltracco, Marco Ferrari, Giuseppe Ferrando, Helga Kirchner Guerra, Armando Ostuni, Gianluigi Pescio, Nuccio Piccone, Piergiovanni Scremin, Maria Luisa Stroppiana, Franco Tarantino e Maria Teresa Tissone.
Un dipinto di Gianluigi Pescio
Le opere sono ispirate al mare e alle vele e saranno in mostra per tutto il periodo del Raduno, dalle 9.30 alle 23.00.
A proposito dell’ex Italcementi
Apprendo da Il Secolo XIX di oggi che “finalmente l’ultima bruttura di Imperia sarà riportata a nuovo splendore come attendono da anni in particolare i residenti del centro di Oneglia“: al posto dell’ex Italcementi, in via Argine Sinistro, sorgeranno negozi, uffici, residenze e una multisala.
Probabilmente ci sarà anche un po’ di verde e comunque è una buona notizia per gli imperiesi tutti perché quella sì è una zona indecorosa.
Si rischiava di rimanere con un solo cinema e ora che riapre il Centrale (forse a Natale) abbiamo la quasi certezza che avremo due multisale: una a due passi dal mare e l’altra qualche centinaia di metri più a monte. La cosa mi riempie di gioia.
Diego David, sulla stessa pagina de Il Secolo, ricostruisce la storia dell’area ricordando anche il famoso volo in elicottero, avvenuto nel 2003, del Ministro Scajola e dell’Assessore Luca Lanteri, insieme a Giampiero Fiorani che osservava la zona dall’alto per capire cosa potesse tirarci fuori. Ma poi il “furbetto del quartierino” è finito dentro e inoltre il suo progetto era stato considerato un po’ troppo “eccessivo dal punto di vista edilizio, per quanto riguarda le cubature edilizie“, scrive David.
A seguito di un’inchiesta svolta proprio dal quotidiano genovese e preso atto del degrado del luogo, il Sindaco Sappa fece subito un’ordinanza per farlo bonificare. Ma pare che ci sia ancora un problema: probabilmente da quelle parti giace un buon quantitativo di amianto accatastato in lamine e bisognerà bonificare ulteriormente. Per il momento resta dov’è.
Per tornare al punto, quello che non capisco – e vorrei che qualcuno mi spiegasse – è perché il progetto di riqualificazione sarà sottoposto “all’apprezzamento del ministro per le Attività produttive Claudio Scajola prima di intraprendere il necesario iter amministrativo“.
L’altra cosa che mi chiedevo riguarda i probabili acquirenti, perché David scrive testualmente “l’area sarebbe stata acquistata dalla Geo Srl dei fratelli Nucera, originari di Ceriale con interessi immobiliari fino in Costa Azzurra“, ma non ci dice di più su questa Geo Srl.
Così sul sito casadellalegalita.org ho trovato questo post (leggete poi anche questo) e ho cominciato a capire qualcosa di più.
Siamo in una botte di ferro.