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Voci da bar e da truna

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Oggi su un portale locale si legge il punto della situazione per quanto riguarda l’evolversi della scena politica imperiese; la nascita di liste civiche e i possibili candidati sindaco. Sono voci da bar, si dice. Una volta si diceva di Radio Via Bonfante.
In ogni modo in testa all’elenco c’è Paolo Strescino, l’ex sindaco che con una nuova lista civica dovrebbe tentare di andare a rioccupare la poltrona di primo cittadino.
Sul fronte PDL si parla di Gianfranco Gaggero, Claudio Baudena e Piera Poillucci. I primi due già assessori, la Poillucci ex consigliere comunale.
Per quanto riguarda il Partito Democratico “verrebbe facile prevedere come candidato Giuseppe Zagarella” si legge nell’articolo, ma “in corsa ci potrebbe essere anche l’attuale assessore regionale Giovanni Barbagallo” che fu sindaco già negli anni ‘80.
Probabilmente non mancherà il candidato del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo “anche se sui nomi siamo molto indietro“.
Sempre secondo l’articolo citato, anche Giuseppe Fossati potrebbe essere un altro candidato sindaco, ma su di lui “girano voci secondo le quali potrebbe appoggiare la candidatura di Paolo Strescino“.
E qui finiscono i bar dell’autore del pezzo.
In città però ci sono altri bar, ristoranti, pizzerie e taverne dove si possono ascoltare altre voci. Anche le trune a volte offrono spunti di riflessione. Le trune, per chi abita al mare, sono una sorta di mini (ma a volte anche maxi) tunnel che si formano sott’acqua fra uno scoglio e un altro, dove sguazzano polpi, murene e altri svariati tipi di pesci. Per chi abita in campagna trattasi sempre di galleria, più o meno grande, dove trovano rifugio gli animali selvatici: volpi, tassi, donnole e faine.
E nelle trune si bisbiglia, per non farsi sentire.
In alcune di queste gira voce che anche Giacomo Raineri e Vittorio Adolfo (due vecchie volpi democristiane per chi abita in campagna; due murene per chi sta al mare) stiano allestendo ben due liste civiche per appoggiare eventualmente un candidato del PD che ovviamente vada bene per loro. Quindi bisognerà darsi da fare anche per quanto riguarda le primarie del partito di Bersani.
Sempre stando alle voci di cui sopra, pare che gli ex colleghi di Paolo Strescino stiano preparando uno sputtanamento megagalattico per screditarlo definitivamente, anche se la cosa potrebbe rivelarsi un boomerang. Voci da truna.
Mancano SEL e Rifondazione Comunista che, secondo quanto si legge sul portale, per il momento preferiscono osservare l’evolversi della situazione.
Non bisogna dimenticare che anche l’IDV scenderà di nuovo in campo: sarà pieno di gramigna perché è dal 2010 che non lo si cura, ma l’assessore regionale allo sport potrebbe farsi dare una mano dall’assessore regionale all’agricoltura e potrebbe venirne fuori anche un bel campo di patate.
Poi c’è La Destra, che se non ricordo male, tempo fa non escludeva di potersi presentare.
E infine, ultima voce di truna, ci sarebbe un noto personaggio che essendosi stufato di avvocati e architetti, sta preparando una lista sua.
C’è puzza di inciuci, imbrogli e inganni: alcuni cambieranno i simboli, ma le facce saranno sempre le stesse. Quelle che da vent’anni, tanto per dirne una, non sono ancora riusciti a gestire la realtà del Prino in estate e quella delle frazioni per tutto l’anno.

Scritto da Angelo Amoretti

6 giugno, 2012 alle 16:50

L’intervista di Repubblica a Giuseppe Zagarella [PD]

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Riporto, a beneficio di chi se la fosse persa, l’intervista che Giuseppe Zagarella, l’ex consigliere comunale del PD, ha rilasciato a Marco Preve e pubblicata su la Repubblica di ieri.
Qui riporto solo un commento che avevo lasciato sul mio diario di Facebook:
Sei fortunato, Beppe, se quella lì è stata una delle cose meno piacevoli della tua vita.

«Non mi chieda chi sarà il sindaco perché ancora non lo so. So soltanto, anzi ne sono sicuro, che Imperia non sarà più né la città né il Comune di Claudio Scajola. Capitolo chiuso».

Giuseppe Zagarella, ingegnere, fino all’altro ieri era il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Imperia. E’ stato uno dei firmatari delle dimissioni di massa che hanno portato allo scioglimento dell’amministrazione di Paolo Strescino, il sindaco che, da acceso sostenitore del progetto, una volta scoppiata l’inchiesta giudiziaria e lette intercettazioni ed atti, si è sganciato dal gruppo di potere scajoliano, ammettendo i propri errori di valutazione e proponendosi come traghettatore con una giunta tecnica.
Niente da fare. Pd, Pdl, Rifondazione, Udc, Lega Nord, Fli, Sinistra, venerdì si sono dimessi e ora si attende il commissario incaricato dalla prefettura.

Certo che mettersi in coda con gli scajoliani per firmare le dimissioni….

«E’ stata una delle cose meno piacevoli della mia vita, ma non c’erano altre possibilità. Per due motivi. Strescino da accanito sostenitore dell’operazione porto si era reso conto che noi avevamo ragione e lo ha pubblicamente riconosciuto. Ma questo non fa di lui il miglior interprete dell’antisistema imperiese. Anche se alla fine ha aperto gli occhi, è stato una pedina fondamentale del potere scajoliano».

Secondo motivo?

«E’ quello più importante. Con Strescino non veniva più garantito il funzionamento della macchina comunale. C’era un problema di affidabilità su temi importanti, assenza di programmazione, commissioni consiliari ferme».

Ora il commissario. E poi finalmente un sindaco Pd?

«Abbiamo donne e uomini in grado di poter svolgere questo compito ma la strada non è questa. Non vogliamo imporre un nostro candidato ad una città in ginocchio sulle macerie lasciate dai sindaci Sappa e Strescino. Daremo vita ad un tavolo di “salute pubblica” dove con altre forze politiche sceglieremo programmi e uomini».

E’ una città ancora fortemente legata a Scajola.

«La città è talmente a terra che ormai ha capito che è finito il tempo di favori e clientele. Domani Imperia sarà senza gli Scajola ma anche senza i Minasso (Eugenio, deputato Pdl ex An, vicino a Strescino e oggi in conflitto con Scajola, ndr). Non c’è più spazio per loro e per certe logiche di fronte a un tasso di disoccupazione giovanile pauroso, a indici ambientali terribili a servizi educativi alla frutta».

Zagarella e l’ex consigliere Paolo Verda sono stati i primi critici dell’operazione porto e i primi a denunciare pubblicamente le irregolarità con esposti alla magistratura.

Zagarella, qualcuno la vorrebbe candidato sindaco?

«Sindaco andrebbe bene, è la fase della candidatura che è faticosa. Scherzi a parte, ho trascorso otto anni della mia vita a combattere questo sistema che ora è crollato, faccio parte di un partito e le decisioni saranno prese tutti insieme».

Scritto da Angelo Amoretti

14 maggio, 2012 alle 12:16

Gabriella Badano sulla crisi in Comune

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Gabriella Badano mi ha inviato una replica al post dell’11 maggio scorso e la pubblico con piacere:

L’ipocrisia dei fogli ”separati in casa”

L’amara ironia con cui si chiude il post di Angelo Amoretti riflette le diffuse perplessità sulla scelta delle opposizioni in Comune di Imperia, connesso all’altrettanto diffuso pensare: sono tutti uguali, la prossima volta non vado a votare!
La cosa che più ha sconcertato i cittadini imperiesi è stata non solo la scelta di condividere la cacciata del Sindaco con quel “ PDL scaiolano “ responsabile del disastro in cui siamo, quanto di averlo fatto, in contrasto con i suoi stessi annunci, prima del Consiglio Comunale convocato per la sera. Di cosa aveva paura l’opposizione ? L’unica cosa che poteva temere era dover rispondere pubblicamente ( non sempre i quotidiani si leggono, ma la televisione si ascolta con curiosità!) alle proposte operative, dover entrare nel merito delle scelte possibili. Sottrarsi ad un momento di confronto pubblico ( già convocato ) è sempre un atto di debolezza politica, diventa poi incomprensibile se insieme si favorisce l’avversario : un altro regalo al centrodestra che non è stato così costretto a motivare le tre righe con cui ha chiesto le dimissioni del Sindaco né ad ammettere che per poter fare ciò per cui aveva convocato il Consiglio Comunale, aveva bisogno dell’opposizione.
Ci sarebbe da ridere, se si potesse ridere in questa situazione, nel constatare che per raccogliere le firme che hanno mandato a casa il Sindaco si siano utilizzati fogli separati per evitare, in modo virtuale,la contaminazione tra forze diverse : nessun consigliere di opposizione ha passato la penna allo scaiolano o al leghista di turno, ma che ipocrisia!
Ora arriverà un commissario, un funzionario dello stato che non potrà che applicare la legge senza mediazioni politiche. Stupisce, in particolare in coloro che ritengono il governo tecnico una iattura contro i lavoratori ed i cittadini, da combattere ogni giorno nelle piazze, la sicurezza senza dubbi con cui si afferma “un periodo di commissariamento non può che far bene alla città…”
Giudicheranno i cittadini.

Gabriella Badano

PS  Non amo essere definita “ “personaggio storico”, anche se ognuno porta con sé la propria storia e non tutti possono esserne orgogliosi. Mi piace vivere nel presente e lavorare per il futuro, assieme a quanti, come me, da anni pensano che un altro mondo è possibile e per quello si impegnano ogni giorno.

Scritto da Angelo Amoretti

14 maggio, 2012 alle 7:56

Dr. Stre e Mr. Scino

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Premessa: bisogna fare delle premesse sennò poi qualcuno se ne ha a male.
Premessa 2: in questo post non c’è niente di personale contro questo o quello.
Premessa 3: quando scriverò di “Opposizione”, ne scriverò in generale, per semplificare e non elencare nome per nome tutti quelli che si oppongono.

Voglio tentare di fare un ragionamento serio sugli ultimi sviluppi politici nella nostra città. Probabilmente sarà un ragionamento contorto, inutile e sconclusionato perché devo ammettere che ultimamente mi sento abbastanza confuso e, tengo a precisare, la confusione deriva da ciò che leggo sui media perché non ho avuto modo di parlare con nessuno dei componenti il consiglio comunale. Cercherò, comunque, di riportare il quadro che mi sono fatto, in maniera obiettiva.
La prima cosa che occorre evidenziare è l’inversione di marcia eseguita da Paolo Strescino.
Fino a pochi mesi fa diceva che se ci fosse stata la sinistra ad amministrare, si andrebbe ancora con le barche a remi. E l’anno scorso ha letto i nomi dei consiglieri di opposizione che avevano votato contro la realizzazione di questo porto.
Poi è arrivato lo tsunami, con gli arresti di Francesco Bellavista Caltagirone e Carlo Conti.
Non ci sarebbe niente da aggiungere se non che, essendo a capo della Giunta, o dormiva o non capiva. Entrambe le ipotesi basterebbero a farmi dire che non è adatto al ruolo di primo cittadino.
Invece il Sindaco ha iniziato un nuovo corso, mandando a casa la Giunta, facendone una nuova più sobria e mettendoci anche un massone, se non si tratta di omonimia, ma lo dico così, en passant.
Parte della “vecchia” maggioranza (PDL e Lega Nord) si è inviperita, e questo è un buon segno: significa che a governare la città ci tengono alquanto.
I consiglieri di opposizione, in un comunicato congiunto, qualche giorno fa hanno fatto sapere che dopo il consiglio comunale di questa sera, si dimetteranno in massa e che comunicheranno la data del gesto proprio nel corso del consiglio.
Nel frattempo il Sindaco ha cercato di contattare un po’ tutti: per sentire il polso della situazione tra la gente che in consiglio non è.
Sia detto con tutto il rispetto: leggere che “personaggi storici della sinistra come Mario Spalla, Lino Senardi, Gabriella Badano e Francesco Giribaldi” appoggiano la nuova linea del Sindaco, mi fa un po’ sorridere perché vorrei sapere cosa hanno fatto di storico i suddetti signori, ma tant’è: Strescino li ha nominati e forse un giorno troveranno un posto nell’olimpo della sinistra imperiese, insieme a Alessandro Natta.
Quale sarebbe la nuova versione di Strescino? Approfittare della situazione per dare il colpo finale agli scajoliani di ferro. Per farlo ha bisogno di altri consiglieri che inevitabilmente deve cercare fra quelli dell’opposizione. Il tutto anche per evitare il commissariamento e andare poi con diverse alleanze alle elezioni del 2013 e rinunciando addirittura alla candidatura di Sindaco.
Con questa mossa, ha messo all’angolo l’opposizione perché un bel giorno potrà dire: “Io l’avevo indicata la strada per “asfaltare” [cito il Sindaco di Sanremo, anche lui, come il nostro, voluto fortemente dall'on. Claudio Scajola] gli scajoliani, ma voi avete preferito prenderne un’altra“.
In effetti l’idea non sarebbe malvagia: la sinistra con il centro, difficilmente vincerà le elezioni in questa città di moderati ex democristiani, ma, forse sentita la base, l’opposizione non ha raccolto l’invito, da una parte dimostrando una certa coerenza, dall’altro per paura di vincere. Tralascio gli altri motivi perché sarebbero un po’ più personali e questo non è il momento di personalismi.
Le elezioni, però, si terranno tra un anno e c’è da scommettere che prima di allora quelli del PDL (o come si chiamerà) si rigenereranno, si cloneranno, si ricicleranno e probabilmente, stando così le cose, vinceranno le elezioni.
Mentre sto scrivendo pare che i consiglieri del PDL, del PD, di SEL e di Rifondazione, stiano per dimettersi e probabilmente salterà il consiglio comunale di questa sera, ma ormai il post è fatto e lo metto pure online.
Al post qua sotto stanno già arrivando commenti di giubilo. Vorrei potermi far trascinare dall’euforia, ma come ho scritto più su, solo il tempo dirà se è stato un bene o un male. Il PD ci dirà anche chi sarà il candidato a Sindaco del centrosinistra e una volta fatte le elezioni c’è il rischio che dica: “Sapevo che avrei perso, ma impedire al centrodestra di arrivare al 65% è stato un successo“.

Scritto da Angelo Amoretti

11 maggio, 2012 alle 12:39

Lettera di Gabriella Badano

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Pubblico la mail che Gabriella Badano mi ha inviato pochi minuti fa. Credo che il contenuto sia ormai noto a tutti, ma per correttezza, eccola qua:

Credo sia opportuno cercare di capire quali siano gli scenari reali proposti dagli schieramenti politici , con cui si confronteranno i cittadini di Imperia. In merito propongo tre riflessioni. Gabriella Badano
PS rimando la nota, perché mi sono resa conto che quando l’ho inviata l’altro ieri ho saltato una lettera nell’indirizzo e, ovviamente, non è arrivata Grazie Gabriella Badano.

CRISI POLITICA: TRE QUESTIONI SU CUI RIFLETTERE

Sulla crisi cittadina ci sono tre questioni cui è urgente dare risposte concrete,credibili e trasparenti .
La prima. Dallo scenario politico emerge con tutta chiarezza che oggi nessuno dei due schieramenti politici – il centro destra ed il centro sinistra ha i numeri per decidere la sorte del Sindaco attualmente in carica. Il centro destra ha presentato una mozione di sfiducia che i gruppi di opposizione non voteranno per le sacrosante ragioni che hanno espresso. Ma è opportuno, credo, chiarire come l’alternativa prefigurata non sia in realtà credibile. Nel comunicato si afferma che “ ..dopo il CC dell’11 maggio, in una data che verrà comunicata durante il dibattito, i consiglieri delle forze sopracitate rassegneranno le dimissioni contestuali dalle cariche chiedendo a tutti i consiglieri comunali che ritengono ormai conclusa la presente esperienza amministrativa di fare altrettanto…” Queste asettiche parole non rappresentano ciò che realmente, secondo la legislazione vigente, succederebbe. La legge, infatti prevede che se almeno 21 consiglieri comunali sottoscrivono insieme una mozione di sfiducia, il sindaco decade. Questo vuol dire che è necessario convocare in una data, da un notaio o dal segretario comunale, almeno 21 consiglieri comunali che insieme sottoscrivano la sfiducia. ( Ricordiamo tutti il caso Sanremo e il consigliere Saviozzi?) Ora è certo che i 13 consiglieri comunali di opposizione che hanno sottoscritto il comunicato si presenteranno insieme, ma è altrettanto certo che l’ultimo consigliere di opposizione che firmerà dovrà passare la penna al primo di almeno 8 consiglieri di centrodestra. Che l’opposizione conosca oggi i loro nomi o no è indifferente dal punto di vista politico ed etico, ma i cittadini devono sapere che la richiesta di dimissioni sarà, se si farà, un atto condiviso con il centrodestra. Credo che le stesse parole usate per negare il voto alla mozione di sfiducia del PdL “…significherebbe sostenere il tentativo del PDL scaiolano di addossare tutte le responsabilità politiche sul Primo cittadino:::” possano valere anche in questo caso. Non solo, ma il centrosinistra potrebbe offrire anche la possibilità a chi del PdLe del centrodestra ha firmato la mozione o sottopressione o a malavoglia, di non mettere la propria firma e di essere sostituito dal centrosinistra, salvandosi, in corner, la “coscienza”.
La seconda. In politica ciascuna amministrazione dovrebbe essere giudicata per gli atti che delibera. Ebbene sul caso Seris e mense scolastiche l’ opposizione ha seguito una linea precisa, documentata, sostenuta con forza nelle sedi competenti.L’altro ieri il Sindaco, negli incontri con i lavoratori ed i Sindacati ha assunto queste stesse posizioni come linea di lavoro. Cosa fa l’opposizione? Invece di essere contenta e chiedere al Sindaco di tradurre in atti concreti questi impegni verbali con adeguate delibere da approvare in CC. , si indigna…perché il Sindaco ha cambiato idea.e ha dato loro ragione !
Ultima considerazione. I gruppi consiliari ed i partiti elaborano le proprie scelte attraverso un confronto reciproco ed un confronto interno cui partecipano le persone democraticamente elette negli organismi dirigenti dei diversi partiti.
Ciò è corretto, ma, mi chiedo, trovano il modo, in particolare i grandi partiti, di “tastare il polso” del proprio elettorato e dei cittadini tutti ( vorranno aumentare il proprio consenso?) su scelte così delicate come quelle da prendere oggi? Non so se abbiano trovato il modo di farlo, lo spero. Io posso riferire, con la modestia della piccola area politica di cui faccio parte, delle poche decine di persone ( non so se di “ destra” o di “sinistra” ) che mi hanno fermato per strada ed hanno condiviso le considerazioni che ho fatto 15 giorni fa sulla crisi politica.
Non ho ricette da proporre se non quella di valutare l’ amministrazione per ciò che propone e che concretamente fa. Nessuno impedisce, nel frattempo, di “… lavorare per un progetto di città molto diverso da quello sostenuto in questi anni dal Sindaco Stesso….” ( come afferma il documento delle opposizioni) Anzi, mettersi in gioco con trasparenza e coraggio, è un modo per lavorare in questa direzione, molto più efficace e, soprattutto, più prudente che affermare” …Un periodo di commissariamento non può che far bene alla città…”
Penso che per debellare quel sistema di potere che ci ha portato in questa situazione sia più utile e comprensibile ai cittadini pronunciarsi sulle scelte ( che, a quanto si legge, potrebbero essere diverse da prima) che non affidarsi ad un’altra scelta, – le dimissioni – che, di fatto, sarebbero sottoscritte e condivise proprio con quel sistema di potere che si vuole combattere..

Scritto da Angelo Amoretti

8 maggio, 2012 alle 22:16

Fai girare quella penna

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Cinque o sei persone mi hanno fermato per la strada (tre ieri e due domenica, per la precisione) e mi hanno detto che è un errore, per il centrosinistra, firmare la richiesta di dimissioni del Sindaco insieme a quelli del centrodestra, esclusi coloro che stanno dalla parte di Strescino, ovviamente.
Uno storico esponente della sinistra della Valprino, Vincenzo Del Lago, che prima era liberale e poi è andato nel PD e deve ancora capire come è passato alla storia, dice che, così facendo, la responsabilità dei guai combinati dagli scajoliani finirebbe per essere accollata solo al giovane Sindaco e che non è giusto.
Un giornalista locale che con Scajola ci è andato a passeggio, scrive che “ancora due o tre mesi di questa politica non può di certo nuocere alla città, anzi.
Una che s’incazza sempre quando taglio due canne nel torrente, più o meno dice la stessa cosa.
E poi c’è il problema del passaggio della penna. Sì perché i ventuno consiglieri che chiedono le dimissioni devono firmare congiuntamente davanti al Segretario Comunale e c’è chi non riesce a immaginarsi la scena di Pasquale Indulgenza [PRC], per esempio, che dopo aver firmato, passa lo strumento contundente alla consigliera del PDL Piera Poillucci: troppo raccapricciante. Prima di trasmetterlo in diretta mondiale, la nostra TV preferita dovrebbe scrivere in sovraimpressione: “Attenzione: immagini cruente”.
E se a quelli del PD dovesse capitare di firmare per ultimi, c’è il rischio che quando arriva a loro, l’inchiostro sia finito.

Scritto da Angelo Amoretti

8 maggio, 2012 alle 9:41

Imperia: i consiglieri comunali dell’opposizione si dimetteranno in massa

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Mentre il Sindaco Paolo Strescino in una conferenza stampa ha detto di essersi autosospeso dal PDL perché in questo partito, perlomeno in Provincia di Imperia, non si riconosce più, i gruppi consiliari dell’opposizione hanno diramato un comunicato in cui annunciano le loro dimissioni dopo il consiglio comunale del prossimo 11 maggio:

La situazione drammatica in cui si trova oggi la città di Imperia è originata unicamente dal fallimento delle politiche messe in campo da oltre dieci anni dall’intero centrodestra imperiese, dall’arroganza e dall’inefficienza di un sistema di potere che ha svenduto un fondamentale bene pubblico, tradendo le aspettative della cittadinanza con la favola del “porto più bello e più grande del Mediterraneo”.
Le inchieste, le intercettazioni, gli scontri tra fazioni stanno mettendo a nudo un sistema di potere di tipo feudale, da sempre denunciato dalle opposizioni, ed un intreccio politico amministrativo ed affaristico le cui responsabilità sono in carico a chi ha voluto e non adeguatamente controllato l’operazione porto e di cui gli amministratori che si sono succeduti dal 2005 ad oggi non possono non essere ritenuti responsabili sul piano politico amministrativo.
Il giorno 11 maggio è prevista in Consiglio Comunale la discussione e la votazione sulla mozione di sfiducia presentata dal PDL.
I partiti e i gruppi consiliari delle opposizioni, (PD, SINISTRA PER IMPERIA, Rifondazione Comunista, UDC e Lista Civica “Con Imperia”) non sono disponibili a votarla sia perché votare quella mozione significherebbe sostenere il tentativo del PDL “scajoliano” di addossare tutte le responsabilità politiche sul Primo Cittadino, sia perché tale mozione, in caso di esito favorevole, risulterebbe facilmente impugnabile in quanto carente di una motivazione ammissibile.
Va dato atto al Sindaco Strescino, sebbene politicamente corresponsabile della situazione attuale, di aver tentato in questo ultimo periodo, dopo lo scoppio della crisi determinata dall’inchiesta, di porre un argine a un sistema politico-economico che stava trascinando Imperia nel baratro. Con altrettanta chiarezza deve però esser rilevato che non ci sono le condizioni politiche per proseguire l’esperienza amministrativa da lui guidata.
Il Sindaco non è più sostenuto dalla maggioranza con cui è stato eletto e le opposizioni, in coerenza con il ruolo svolto in questi anni, intendono con il consenso elettorale costruire una maggioranza alternativa che lavori per un progetto di città molto diverso da quello sostenuto in questi anni dal Sindaco stesso. Riconoscergli il ruolo svolto nell’ultimo mese e mezzo non puo’ cancellare le differenze sostanziali emerse in maniera netta nelle scelte e nell’azione amministrativa degli ultimi tre anni. Il suo annuncio della sua autosospensione dal PDL non modifica in modo sostanziale la realtà delle cose.
Le opposizioni hanno promosso e garantito col loro sostegno e presenza la delibera “salva Imperia” del 12 aprile scorso, per la messa in sicurezza della portualità e dell’Ente. Un atto necessario, dovuto alla città e sostenuto con forte responsabilità.
Adesso però la fase di emergenza è finita: non esistono atti amministrativi fondamentali che non possano essere compiuti da un commissario prefettizio (o in pochi giorni dallo stesso Sindaco, se ve ne fosse davvero l’intenzione). Un periodo di commissariamento non può che far bene alla città, garantendo una forte discontinuità istituzionale e aiutandola a ritrovare un po’ di serenità per affrontare al meglio le importanti scelte future. E’ un passaggio imprescindibile se si vuole voltare davvero pagina.
Per questo, dopo il Consiglio Comunale di venerdì 11 maggio, in una data che verrà comunicata durante il dibattito, e comunque entro pochi giorni dalla stessa assemblea, i consiglieri delle forze sopracitate rassegneranno le dimissioni contestuali dalle cariche chiedendo a tutti i consiglieri comunali che ritengono ormai conclusa la presente esperienza amministrativa di fare altrettanto, nel pieno rispetto delle profonde differenze motivazionali e politiche di ognuno.
E’ questo, ancora una volta, un atto di responsabilità verso la Città.
La Imperia più sana saprà trarre profitto dal periodo di transizione istituzionale e troverà la giusta motivazione per rialzarsi dal pantano in cui è stata trascinata.

GRUPPI CONSILIARI PD, SINISTRA PER IMPERIA, P.R.C., UDC, LISTA CIVICA “PER IMPERIA” – 28 APRILE 2012

Scritto da Angelo Amoretti

29 aprile, 2012 alle 11:50

Richiesta di delucidazioni: l’opposizione dal Prefetto Fiamma Spena

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Ieri i capigruppo dell’opposizione Zagarella (PD), Indulgenza(PRC), Dal Mut (in sostituzione di Carla Nattero di SPI) e Rollero (Per Imperia) si sono recati dal Prefetto Fiamma Spena per avere delucidazioni sul ruolo del Commissario Prefettizio.
Da quanto si legge sui vari portali si deduce che il Commissario può deliberare benissimo su questioni urgenti, tipo Porto, IMU, mensa scolastica, Scuola estiva e servizi sociali.
L’unica pratica – leggo su puntoimperia.itche il Commissario non potrebbe seguire, è l’elaborazione del Piano Urbanistico Comunale che però non è nel programma amministrativo dei prossimi mesi“.
E all’uscita dell’incontro Pasquale Indulgenza ha dichiarato:

«Il Prefetto ci ha rassicurato riguardo alle funzioni che potrà svolgere il Commissario Prefettizio. In particolare potrà occuparsi di tutte le pratiche amministrative che il sindaco Strescino sta citando nelle ultime settimane per giustificare la prosecuzione del suo mandato. Mi riferisco al’Imu e alla scuola estiva».

Scritto da Angelo Amoretti

20 aprile, 2012 alle 15:13

Richiesta di delucidazioni: Gabriella Badano risponde

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Gabriella Badano, che ringrazio infinitamente, mi ha inviato questa mail in risposta al mio post precedente:

Aderisco con piacere alla richiesta di trasparenza e chiarezza che Angelo rivolge ai politici imperiesi. Un primo elemento di chiarezza,peraltro richiesto con una certa ironia da un partecipante al dibattito, è relativo alla mia personale posizione politica ( di limitato interesse, ma utile per quella operazione di chiarezza richiesta) Io ero e sono aderente ai Verdi. Nel 2009 ( capisco che si ricordi poco) era in atto una scelta politica nazionale finalizzata a far confluire diverse piccole forze politiche, tra cui i Verdi, nel partito Sinistra Ecologia e Libertà. Per questo anche ad Im si è costruita una lista in questo senso. Come molti sanno ( tutti quelli che hanno partecipato ai dibattiti aperti ) io personalmente ed i Verdi hanno aderito alla scelta in ultimo, convinti che sarebbe stato più utile in Consiglio Comunale la presenza di due forze politiche, una delle quali più marcatamente ecologista. Con impegno abbiamo fatto insieme la campagna elettorale, ed in Consiglio Comunale è stata eletta Carla Nattero. La scelta nazionale di costituire un unico partito non si è fatta; i Verdi ( in parte hanno aderito a SEL) ma altri , tra cui la sottoscritta ed i Verdi di Imperia, hanno continuato la loro militanza nei Verdi. Il discorso, certamente autocritico, sui piccoli gruppi politici, sulla loro incapacità di raccogliere consensi maggiori e di trovare percorsi unitari sarebbe utilissimo, ma non c’entra con il merito di questo confronto. Il gruppo consiliare, cui ha aderito anche il consigliere Dal Mut, ha svolto una propria attività politica.

Ho sempre fatto politica con passione ed impegno e la mancata elezione, peraltro prevista, è stata per me motivo di sofferenza personale e politica, e non ho partecipato ai dibattiti sulle scelte amministrative di questi due anni e mezzo perché ho l’abitudine di esprimere pareri sulla base di conoscenze approfondite,e se si è fuori dalle istituzioni e non si partecipa al lavoro di commissione e di analisi dei documenti si rischia di fare il grillo parlante (peraltro non eletto) Mi sono limitata ad intervenire su singoli scempi ambientali sotto gli occhi di tutti. Ho ritenuto di intervenire sulla vicenda portuale e sulla conseguente situazione politica perché conosco a fondo tutta la pratica, ho partecipato in prima persona, con un impegno serrato, approfondito, coordinato con gli altri consiglieri di opposizione a tutti gli atti formali che hanno cercato di contrastarlo, e perciò mi sembrava di poter dare un contributo utile.

Passando al merito in modo schematico, ma spero chiaro :

1) In politica e ad IM in modo particolare, siamo abituati a non assistere mai ad autocritiche sul proprio operato. Certamente il Sindaco Strescino ha partecipato all’intero ( dal 2005) iter della scelta portuale, e ne condivide perciò politicamente le responsabilità. Credo anche che abbia vissuto le dinamiche delle relazioni politiche interne al Pdl, prima e dopo l’unificazione con AN. Ricordo anche benissimo gli “ scontri di piazza” che io e lui abbiamo avuto alcuni anni fa, ma sono abituata ad accogliere con attenzione i segnali di cambiamento e l’assunzione di responsabilità per cambiare le cose , anche se con ritardo.

2) Io non propongo grandi coalizioni, ma mi sembra inconcepibile politicamente che coloro che hanno per anni hanno portato avanti una battaglia politica prima di tutto contro un sistema di potere e poi sulle diverse fasi della scellerata politica portuale ( per non parlare delle scelte sui rifiuti, sull’urbanistica…) possano pensare di sostenere con il loro voto o, peggio, la loro firma, quei consiglieri del PDL che vogliono levarsi dai piedi, il più presto possibile, un Sindaco che ogni giorno ribadisce giudizi, ricorda passaggi politici, richiama ruoli e scelte fatte e ne prepara altre. Non mi sembra indifferente che quegli stessi consiglieri abbiano ritenuto di votare la delibera “ SalvaImperia”, nonostante ciò che in CC hanno affermato. Probabilmente il ruolo istituzionale e il merito delle indagini giudiziarie motiva molte di queste scelte. Non propongo governi di salute pubblica, ritengo che sia necessario ( considerati anche i tempi che il Sindaco si è dato – settembre ) entrare nel merito delle poche delibere che intenderà proporre. Non penso abbia in animo di affrontare il nuovo piano regolatore o scelte più generali per il futuro del Comune di Im. Ma entrare nel merito, per esempio sulla scelta della refezione scolastica per il prossimo anno, mi sembrerebbe utile. Col rispetto dovuto al futuro ( perché certamente sarà lui a portarci alle elezioni) commissario prefettizio, siamo sicuri che le scelte che potrà fare in merito, a partire dalle delibere già adottate e rispettando le normative di legge siano quelle più aderenti alle richieste dei genitori e alle proposte fatte dall’opposizione in Consiglio? Non sarà più facile – e possibile – per un organo politico modificare le scelte fatte e avviare scelte diverse?Non ho né ricette né certezze e non sono in Consiglio, ma mi permetto di suggerire di provarci. Se poi le proposte sono non condivisibili o non c’è una maggioranza per sostenerle ovviamente il Sindaco e la sua Giunta cadranno. Non sono alchimie politiche, è un confronto nel merito delle scelte, è un ribadire che ognuno , nel merito, si deve assumere le proprie responsabilità nei confronti della città e non delle segreterie dei partiti.

3) Ultima notazione: secondo me non c’è “ un’agenda in carne e ossa”. L’ “ onorevole” ( si fa per dire)credo rimproverasse l’assessore Lanteri di essere condizionato nelle scelte sul porto dall’azione politica dei consiglieri del PD richiamati, Zagarella e Verda, e, con la “eleganza” e l’arroganza che lo contraddistingue , ne motivasse le ragioni adducendo suoi problemi in altri settori del suo operare professionale e politico.

Non so se la lettura quotidiana dei resoconti , delle intercettazioni, dei fatti riportati possano far prendere coscienza ai cittadini imperiesi della tipologia di molti dei nostri politici che da tempo governano questa città, del loro agire, delle motivazioni delle loro scelte, della ramificazioni di un sistema di potere che condiziona anche scelte impensabili. Io lo spero e spero altrettanto che tutti noi che vorremmo rappresentare l’alternativa saremo all’altezza di esserlo.

Scritto da Angelo Amoretti

18 aprile, 2012 alle 22:09

Richiesta di delucidazioni

8 commenti al post

A seguito dei recenti avvenimenti ritengo sia venuto il momento di chiedere un po’ di chiarezza e trasparenza ai politici attori della vicenda.
Una risposta da loro (o parte di loro) su questo blog sarebbe ben accolta, ma sono anche disposto a leggerla su uno o più portali locali (ché ci sono più fotografie), basta indicare: Rif.: richiesta di chiarimenti da parte di Angelo Amoretti titolare del blog imperiaparla.it (del link posso fare a meno).
Grazie.

1) Coloro che appoggiano il Sindaco Strescino da qualche settimana motivano la loro scelta con il disco (che rischia di rompersi).
Il consigliere Vassallo ripete quello che prima di lui hanno detto al momento del passaggio dal PDL al PDL per Imperia:

Ritengo sia stato mio dovere accettare l’incarico di consigliere comunale, e, di fatto, abbandonare la corrente del PDL da cui provengo per non lasciare al proprio destino questioni impotanti, direi fondamentali, per il futuro della città di Imperia, ma soprattutto dei suoi cittadini. Mi riferisco al destino dei dipendenti della Seris, alle questioni ancora aperte del tempo libero estivo, della concessione agli stabilimenti balneari. Solo per ricordane alcune delle più importanti.

Mi si dovrebbe spiegare come mai sono così importanti e, se lo sono, perché solo adesso necessitano della responsabilità da parte di chi vuole il bene della città.
Un commissario non sarebbe in grado di farlo?
Mi si spieghi il perché.

2) Gabriella Badano (che non ho ancora capito se è dei Verdi o di Sinistra per Imperia, visto che alle ultime elezioni era candidata nella lista di Carla Nattero, ma La Stampa la dice dei Verdi) ha lanciato un appello che suona come una specie di chiamata alla “Große Koalition” e Nicola Senardi (”storico esponente della sinistra imperiese” leggo su La Stampa di oggi) è d’accordo con lei:

Ho letto l’intervento della Badano e lo condivido in pieno[...] Per questo motivo dico che mandare a casa Strescino adesso è la cosa più stupida che si possa fare. E’ pazzesco non seguire l’attuale sindaco ora che si è ravveduto e che c’è una nuova Giunta con la quale si possono discutere e affrontare le possibilità di salvare il porto e la città, assumendo delibere importanti e necessarie [...] Mi stupisce il comportamento di attesa del PD sulla questione della sfiducia. Il comportamento di Paolo Strescino mi ha fatto pensare che ogni tanto le persone si ravvedono e riescono a individuare la giusta strada da percorrere.

Mi si dovrebbe spiegare meglio di quale strada si tratta.
Perché qua si rischia quello che è successo a livello nazionale: lì per lì, tutti quelli che erano contro Berlusconi, io compreso, si sono illusi che con Mario Monti e il Governo Tecnico le cose sarebbero potute cambiare: i risultati, purtroppo parziali, sono sotto gli occhi di tutti.

3) In una intercettazione tra Carlo Conti e Claudio Scajola, pubblicata oggi sul quotidiano di Torino, si legge:

[...]
Scajola: Madonna mia, eh sì..
Conti: quindi per sto porto…
Scajola: ehhhhh tu ti eri sentito con (balbetta) le altre persone con, per confrontarvi
Conti: sì, sto cercando, sto cercando di pacificare adesso sto cercando poi, se, prima di lunedì ti faccio avere un biglietto con, con quello che sono riuscito a ottenere, vedo un po’..
Scajola: cosa c’è..
Conti: (incomprensibile)
Scajola: in questa, questa vicenda ci sono degli errori delle cose, cosa c’è?
Conti: ma no, soltanto, no, no, no, non c’è nulla di…di penalmente rilevante, se c’è un cazzo, però il problema è l’atteggiamento del Comune assente da parte di Strescino, di Luca che si fa dare l’agenda da…ehmm.ehmmm…Zagarella e da Verda, sperando di coprirsi il culo probabilmente su altre cose [...]

Si vorrebbe sapere, atteso che [© Giuseppe Fossati che mi piace un sacco]  è da escludersi che si tratti dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, o quella di una banca che una volta ti regalavano a fine anno, di quale agenda sta parlando Carlo Conti.

Scritto da Angelo Amoretti

18 aprile, 2012 alle 12:35