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Carla Nattero interviene sul consiglio comunale di ieri

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Carla Nattero, consigliere comunale di “Sinistra per Imperia” mi ha inviato la seguente nota sul consiglio comunale di ieri sera, che pubblico con piacere:

L’emendamento proposto dal consigliere del PD alla mozione sulla legalità, (effettivamente non consentito dall’uso perché è stato da tempo deciso dalla conferenza dei capigruppo di non proporne sulle mozioni per non stravolgerne il senso), è stato il pretesto colto dalla maggioranza per creare la bagarre e cercare di affrontare da una posizione rivendicativa un tema delicatissimo che vede esponenti del PDL in difficoltà a partire da Bordighera.
Sui problemi della legalità e delle infiltrazioni mafiose bisogna fare chiarezza,non sottovalutare,essere trasparenti e rigorosi nel rispetto delle leggi,rompere i legami tra politica e affari.
Questa battaglia deve essere di tutti,senza distinzioni.
Perciò è dovere dell’opposizione, senza fare processi e pronunciare sentenze anticipate, anche chiedere conto all’on. Minasso e al sindaco Strescino,per quanto interessato,sui sospetti di voto di scambio con la famiglia Pellegrino.
La reazione indignata di alcuni consiglieri comunali che sono usciti dall’aula durante il dibattito rivela che la fedeltà politica a volte è controproducente.
La mozione sulla legalità alla fine è stata votata dall’intero Consiglio e questo rappresenta,nonostante tutto un dato positivo. Io mi sono astenuta sull’emendamento,non per mancata condivisione del suo contenuto, ma per rispettare le modalità consuete di presentazione delle mozioni.
La frustrazione accumulata dal PDL su questa mozione è stata indirizzata sull’altra in discussione di tutt’altro argomento che trattava il tema importantissimo per la salute delle bonifiche dell’amianto per cui ,con molta miopia, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale dopo l’intervento del relatore Indulgenza.
Carla Nattero – Sinistra per Imperia – 10 luglio 2010

Scritto da Angelo Amoretti

10 luglio, 2010 alle 16:51

Gli esami non finiscono mai

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Carla Nattero, consigliere comunale di Sinistra per Imperia, mi ha inviato la question time che presenterà insieme a Dario Dal Mut nel consiglio comunale di domani:

Al Signor Sindaco
Al Presidente del Consiglio

I sottoscritti consiglieri comunali Dario Dal Mut (Italia dei Valori) e Carla Nattero (Sinistra per Imperia) notata la notevole diminuizione di iscrizioni al Tempo Libero Estivo, un dato in controtendenza rispetto al resto della Regione;
ricevuta dagli utenti la spiegazione che il calo è dovuto all’aumento spropositato delle tariffe;
informatisi delle condizioni tariffarie e venuti così a conoscenza di un indecente “trucchetto” preparato dal Comune;
chiedono spiegazioni per capire se è proprio vero quello che appare dalle carte e dalle testimonianze dei cittadini;
in particolare i sottoscritti consiglieri comunali chiedono alla SV:

è vero che l’aumento da 90 a 104 € mensili della retta della Scuola Estiva (+ 16%) determinata a fine dicembre 2009, prima dell’approvazione del bilancio preventivo, non riguarda più il primo figlio di tutti gli utenti del servizio ma, con delibera del 13 maggio 2010, tale tariffa ha avuto una restrizione inverosimile perchè è stato deliberato di applicarla soltanto alle famiglie con un reddito ISEE non superiore a € 7500?

è vero che per il resto della popolazione, in cui rientra la stragrande maggioranza anche dei redditi bassi della nostra città, la tariffa è di 313 € mensili per il primo figlio e anche per i successivi?

è vero quindi che, tolti gli indigenti, per tutto il resto della popolazione quest’ Amministrazione (che non mette le mani nelle tasche dei cittadini e tiene tanto alla famiglia) ha aumentato la retta del TLE del 300% senza informare nessuno, nascondendosi dietro alle tariffe vincolate del dicembre 2009?

Carla Nattero – Sinistra Per Imperia
Dario Dal Mut – Italia dei Valori

Lorenzo Lagorio del PD presenterà invece una mozione sulla criminalità organizzata che sta dilagando dalle nostre parti, chiedendo l’impegno di tutte le istituzioni affinché la nostra città non diventi terreno di conquista da parte dei malavitosi Continua a leggere

Scritto da Angelo Amoretti

8 luglio, 2010 alle 17:24

Salto di qualità

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Quella che segue è la lettera che il Dott. Nicola Falciola mi ha inviato (con relativo santino allegato) qualche giorno prima delle elezioni del 6-7 giugno scorsi [il grassetto è suo nda] .
Il Dott. Nicola Falciola è stato eletto con 489 preferenze nelle liste del Pdl ed è entrato a far parte dell’appena insediato consiglio comunale.

Gentile Elettore,
dopo aver riflettuto a lungo sugli argomenti da sviluppare in questa lettera, mi è parso doveroso sottolineare gli obblighi che ritengo debba assumersi un Pubblico Amministratore nei confronti della collettività.
Serietà, trasparenza amministrativa e di comportamenti, concretezza, rispetto dei Cittadini, delle loro attese, dei loro diritti, dell’equità nel poterli esercitare, sono vincoli morali ed umani che ho sempre applicato alle mansioni da me svolte quale Assessore alla Sanità, alle Politiche Sociali ed al Personale del Comune di Imperia.
Mi sono sempre impegnato nella politica come nella mia vita professionale, trasferendo l’esperienza acquisita nella Sanità in una cultura volta ed orientata al miglioramento della qualità di vita dei miei Concittadini nell’ottica della solidarietà, della dignità della Persona, secondo i dettami della dottrina sociale.

Ritengo di aver contribuito a valorizzare il ruolo fondamentale nella società civile della Famiglia attraverso la politica del fare, ampliando nettamente i Servizi per i Minori, ristrutturando i tre Asili nido Comunali, oggi considerati gioielli nella Città di Imperia, e creando nuovi centri di aggregazione e socializzazione.
Ho rivolto solidarietà reale, concreta e consapevole alle Famiglie meno abbienti e alla tutela delle Persone del tessuto sociale più fragile.
Grande attenzione e sensibilità ho garantito ai Cittadini Diversamente Abili migliorando la mobilità sul territorio urbano e curando in modo particolare l’Inserimento nel mondo del lavoro e nella Società civile.
Ho prestato grande cura alle Persone Anziane autosufficienti e non, potenziando fortemente l’assistenza domiciliare con l’obiettivo primario di mantenere il Cittadino nel proprio ambiente; ho sviluppato il concetto di “tempo libero” come metodo per favorire l’invecchiamento attivo visto come speranza di vita.
Grande interesse ho rivolto al ruolo fondamentale delle numerose Associazioni di volontariato che operano, lontano da ogni cassa di risonanza, sul nostro territorio realizzando una rete integrata per ottimizzare le risorse economiche e fisiche.
Sicuro di essermi messo a disposizione della cittadinanza con spirito di servizio per il bene di tutti, è con questo intendimento che, se sarò rieletto, grazie alla Sua preferenza, continuerò il cammino politico ed amministrativo che mi verrà assegnato con la dedizione di sempre.
Termino invitandoLa, ancora una volta, ad accordarmi la Sua fiducia recandosi a votare il 6 e 7 giugno 2009 nella certezza di non deluderLa.
Cordialmente
Nicola Falciola.

Da martedì Nicola Falciola Assessore in Provincia

Come era nelle previsioni sarà Nicola Falciola, ex Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Imperia, a prendere il posto di Franco Solerio, nella Giunta Provinciale guidata da Gianni Giuliano. Martedì prossimo Falciola prenderà possesso delle deleghe all’urbanistica ed alle partecipate e parteciperà al primo Consiglio Provinciale, convocato per le ore 19 (in concomitanza con il secondo Consiglio dell’era Strescino).

Sanremonews, 2 Luglio 2009 ore 18:26

Auguri!

Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2009 alle 22:36

Piccole schermaglie post-consiglio comunale

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L’avvocato Giuseppe Fossati, capogruppo del Pdl, in una nota inviata agli organi di stampa, tra le altre cose, afferma:

Criticare un Sindaco di trent’anni perché, nel suo programma amministrativo, non si è richiamato ai temi dell’antifascismo, infatti, non infastidisce nemmeno, fa solo sorridere.
[la nota è visibile su Riviera24]

A me pare, ma forse non ho letto bene, che la sinistra anarcoinsurrezionalista (se Fossati la chiama “radicale”, io la chiamo così ché mi piace di più e chi non capisce l’ironia può evitare di leggermi), nella figura di Nattero e Indulgenza, abbia criticato il documento programmatico in più punti. Nella sua nota, Indulgenza tra l’altro scrive:

- si sottovalutano la gravità della crisi economica in atto e i costi che sta avendo e avrà ancora per gli strati popolari più esposti;
- non si prevedono misure di sostegno al reddito e politiche attive a favore delle fasce sociali più deboli;
- si annunciano ulteriori, decise privatizzazioni nei settori strategici e nelle società Partecipate;
- si dice meno che l’ovvio in materia di Bilancio, senza alcuna indicazione su come affrontare i sempre più seri problemi della spesa corrente;
- non si spende una parola sul distretto agroalimentare e sul porto commerciale e peschereccio;
- non si dice praticamente nulla sui problemi del trattamento dei rifiuti e della discarica di Ponticelli;
- non si parla della questione dell’Ospedale Unico e della necessità di mantenere in città un presidio ospedaliero che corrisponda alle esigenze della popolazione;
- si conferma il piano delle alienazioni patrimoniali.
[come si può leggere qui].

Infine non ho capito se per Fossati la giovane età di Strescino sia una giustificazione, come per dire: “E’ giovane, che ne sa di fascismo e antifascismo?!”
Se così fosse, ma forse ho capito male, sarebbe come fare un piccolo torto al nuovo Sindaco che tra l’altro è laureato in Storia Contemporanea.

Scritto da Angelo Amoretti

2 luglio, 2009 alle 15:29

Il primo consiglio comunale non si scorda mai

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Non solo per le vistose scollature delle due signore qua sotto: Angela Ardizzone e Franca Rambaldi, del Pdl, ma anche per altre cosine.
Vediamole, stando a quello riportato dai media di carta e online.

Angela Ardizzone Franca Rambaldi

fonte: Sanremonews

Innanzitutto le nomine: Claudio Baudena, del Pdl, è il nuovo presidente del consiglio comunale. Sostituisce Emilio Varaldo che lo aveva fatto per i dieci anni precedenti. Suo vice sarà, con sorpresa generale, Giuseppe Zagarella del Pd: nomina caldamente suggerita dalla Lega Nord.
Poi il passaggio repentino – un po’ contestato da Carla Nattero (Sinistra per Imperia) per i modi inusuali con cui è avvenuto – dei tre consiglieri della lista “Imperia va avanti” tra le fila del Pdl.
Dopo il discorso inaugurale del Sindaco Strescino, terminato con un applauditissimo “Viva Imperia! Viva l’Italia!”, hanno preso la parola alcuni consiglieri.
Lo sportivissimo Zagarella (Pd), sebbene fresco di nomina a vice presidente del consiglio comunale, ha lasciato intendere che l’opposizione non farà sconti, dichiarando, tra l’altro:

Faremo una opposizione dura, attenta e scrupolosa proponendo soluzioni alternative. Invito la maggioranza a essere aperta. Nella relazione del sindaco ci sono alcuni aspetti generali anche condivisibili, ma nel complesso l’ho trovata poco coraggiosa e carente in alcuni punti. Non c’è una linea sullo sviluppo economico della città anche per il momento estremamente delicato che il nostro paese e la nostra città stanno attraversando. Non facciamo promesse. Stiamo attenti a dare ascolto a tutte le istanze.

Forse qualche sconto potrebbe arrivare da Paolo Verda (Pd), che ha invece dichiarato: “Faremo una opposizione chiara e lineare“.
Infatti trattandosi di opposizione “dura“, “chiara” e “lineare“, al momento del voto del documento programmatico, il Pd, insieme all’Idv, all’Udc e a Con Imperia, si è duramente, chiaramente e linearmente astenuto.
Gli unici due a votare contro sono stati il consigliere di Rifondazione Pasquale Indulgenza e il consigliere di Sinistra per Imperia, Carla Nattero.
Al primo, tanto per fargli capire subito che i tempi sono cambiati, il presidente Baudena ha tolto la parola, sebbene fosse stato interrotto da un consigliere e non avesse sforato la soglia dei dieci minuti.
La Nattero ha invece chiesto al sindaco Paolo Strescino di “riconoscere l’antifascismo come valore fondante del nostro ordinamento“.
Non so se il sindaco ha poi risposto, ma dal momento che alla domanda su la Rviera del 19 giugno scorso al neo eletto Angelo Dulbecco: “Sei stato criticato per aver esposto, circa tre anni fa, la bandiera della Repubblica Sociale Italiana fuori dal liceo scientifico“, la risposta è stata: “Non ho nulla da dire a riguardo. Non voglio alimentare nessuna polemica. Adesso penso solo a fare il bene della mia città“, la vedo dura.

Scritto da Angelo Amoretti

1 luglio, 2009 alle 13:10

La ciliegina sulla torta

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Il Secolo XIX
Sulla collina di Capo Berta spuntano trenta villette
Rifondazione: blitz dell’ultima ora. L’assessore: una pratica già avviata.

Oltre ventiquattromila metri cubi di cemento, ovvero una trentina di edifici di varie dimensioni da costruire sul versante imperiese di Capo Berta.
E’ la traduzione in parole semplici di un punto iscritto all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri sera che recita più o meno così: adeguamento del Piano territoriale di coordinamento paesistico e di una variante al piano regolatore generale relativi alla zona di completamento residenziale “BC15B” e “C9B”.
Un’ulteriore traduzione rivela che sigle e numeri si riferiscono a terreni su Capo Berta una zona di salvaguardia che dovrebbe rientrare tra quelle dove la Regione ha intenzione di ampliare le norme di vincolo.
«Una pratica, di gran lunga la più importante paragonabile a quella del porto turistico, dei dieci anni di amministrazione di centrodestra – ha detto Pasquale Indulgenza, capogruppo di Rifondazione comunista – inserita all’ultimo momento all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale prima delle elezioni. Ed è grave che l’amministrazione chieda al consiglio di dare il proprio assenso all’approvazione tramite la procedura della conferenza dei servizi».
L’edificazione di uno degli angoli più suggestivi del promontorio onegliese è una delle pratiche urbanistiche con cui l’amministrazione comunale chiude il suo mandato.
«Andiamo a concludere una pratica Urbanistica che avevamo lasciato in sospeso con la Regione nel 2005 rendendo compatibile il Piano di coordinamento con il piano regolatore – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Luca Lanteri – ed anzi abbiamo ridottogli indici di edificabilità e abbattuto la volumetria del 20-30 per cento».
Ma Indulgenza non si dà per vinto :
«E’ un fatto gravissimo – ha specificato – che la pratica, per la complessità e la delicatezza e per le implicazioni urbanistiche e ambientali che riveste venga inserita nell’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale prima delle elezioni e per di più venga chiesto al consiglio comunale di concedere la procedura agevolata ed accelerata della conferenza dei servizi».
Per l’amministrazione comunale però va bene così: «Noi vogliamo accelerare le pratiche non rallentarle!», ha sottolineato l’assessore Lanteri.
L’adeguamento del piano di coordinamento e la contestuale variante al Prg darebbero al soggetto attuatore (una società che dovrebbe inglobare altri soggetti dando vita ad unconsorzio) la possibilità di realizzare una trentina di costruzioni di piccole, medie e grandi dimensioni su una superficie di ottomila metri quadrati.
«Questa pratica viene portata in extremis in consiglio comunale perchè l’amministrazione uscente vuole mettere un’ipoteca, gettando le basi per una contrattazione favorevole con la Regione», ha aggiunto Indulgenza secondo il quale la Giunta aveva già dato il suo ok lo scorso 12 marzo e che pertanto avrebbe potuto approdare in consiglio molto prima di ieri. «Una pratica così complessa con dimensioni e aspetto peculiari così rilevanti meriterebbe un esame di mesi».
Anche perchè nell’area insistono la chiesetta e laTorre di Sant’Anna le antiche mulattiere della via del sale e nel piano territoriale di coordinamento paesistico vengono evidenziate “le rilevanti qualità ambientali del sito e i suggerimenti relativi ad azioni di salvaguardia già a livello territoriale. Il piano prescrive che i modesti incrementi edilizi, laddove ammessi dalla normativa del piano regolatore generale siano attestati su tracciati viari di innervamento già esistenti,che le modificazioni apportate da nuovi tracciati viari ( che dovranno essere tutti di modeste dimensioni) siano di impatto minimo sulla struttura territoriale esistente, che gli episodi di sostituzione edilizia o nuova costruzione siano coerenti con le tipologie di origine storica riscontrabili in zona”.
Nella stessa zona BC15B sarà realizzato anche un altro progetto approvato anche dai gruppi di minoranza alcuni mesi fa. Quello proposto da Beseliz, l’artista tedesco che ha ottenuto il permesso di trasformare una ampia serra nel suo atelier su progetto dell’architetto imperiese Roberto Saluzzo.
Anche in quel caso c’è stato il ricorso alla conferenza dei servizi: la pratica seguendo l’iter “normale” avrebbe dovuto fare un po’ di quella che si definisce “navetta” tra i vari enti interessati, con dispendio di tempi che sono di regola lunghi. Il nuovo studio dell’artista tedesco potrebbe diventare, la postazione “di lavoro” di elezione del maestro, che lavora tra Derneburg e, appunto, la nostra città.
Secondo i più accreditat icritici è stata proprio la luminosità della nostra terra, che con la richiesta di erigere un atelier Baselitz dimostra di voler in qualche modo privilegiare, a conferire alla sua opera una “luce” tutta nuova.

Loredana Grita – Il Secolo XIX – 9 aprile 2009

Il comunicato di Pasquale Indulgenza
Nell’ultimo Consiglio Comunale prima dello scioglimento, l’Amministrazione Sappa ha calato un vero e proprio asso.
Si tratta della pratica urbanistica più importante del’intera consiliatura, insieme a quella del nuovo Porto Turistico. Una doppia variante del Piano Territoriale del Coordinamento Paesistico e del Piano Regolatore Generale a scopo edilizio nel cuore di Capo Berta. La pratica è stata portata in discussione con una convocazione /in extremis /e con un ordine del giorno aggiuntivo, senza nemmeno essere passata in Circoscrizione.
Una vera e propria ipoteca sul Capo, uno di promontori più belli e di pregio dell’intera costa ligure, per valore ambientale, paesistico, storico e culturale. Nel cuore della collina, in ben tre aree a diversi livelli, si prevede di far nascere una sorta di cittadella nel verde, con fabbricati in posizione più o meno panoramica. La Giunta ha ottenuto l’assenso alla procedura agevolata della Conferenza dei Servizi, cosa che priverà il Consiglio Comunale di esercitare il suo ruolo di vaglio puntuale e di controllo amministrativo e al CTU della Provincia di intervenire. Una scelta non giustificata, in tutta evidenza, da nessun requisito di urgenza. Si prevede la costruzione di una trentina di edifici – per quasi 25.000 metri cubi, su una superficie di 8.000 mq – che potranno poi essere anche più numerose, per il fatto che le tipologie edilizie prese in considerazione consentono diverse soluzioni. In definitiva, si potranno realizzare centinaia e centinaia di appartamenti. L’Amministrazione Sappa ha sostenuto che l’adeguamento concepito risponde all’esigenza di intervenire virtuosamente con un piano norma e un adeguato studio organico d’insieme sul territorio in argomento, allo scopo di armonizzare lo strumento urbanistico generale e il piano regionale di coordinamento paesistico. Ma la verità è che in ben 10 anni, sulle altre zone in cui si sarebbe dovuto intervenire organicamente e con una visione d’insieme (Bardellini, Barcheto, Calvario, ecc.), non lo sì è fatto, privilegiando invece ‘riqualificazioni’ che in realtà hanno consentito di edificare tumultuosamente, forzando al massimo il PRG.
*Se vi fosse stata altra volontà politica, in questi lunghi anni, si sarebbe potuto immaginare e progettare per Capo Berta una valorizzazione autentica, che riprendesse e recuperasse, a beneficio della collettività e di un turismo sostenibile e di qualità, i motivi del grande pregio dei luoghi e del contesto, che naturalemnte hanno risentito dell’incuria e del relativo abbandono: i boschi, i sentieri, le mulattiere, le tracce delle antiche vie del sale, i corsi d’acqua, la chiesetta di S. Anna, la Torre, la vista sulla splendida baia, consentendo selettivamente modesti interventi di mantenimento o di nuova edificazione, ma salvaguardamdo la ricchezza di beni comuni offerti dall’ambiente e dal territorio.*

E’ del tutto logico pensare, invece, che questa operazione sia stata deliberata stante la preoccupazione che la prossima variante di aggiornamento del piano regionale di coordinamento paesistico, configurata sin dal febbraio scorso, possa introdurre una più salda salvaguardia delle aree costiere di pregio. Una delle contropartite che vengono inserite nella progettazione approvata, è la trasformazione in strada pubblica della via che collega le aree dove insistono i vari lotti, di cui si denuncia la precarietà e la pericolosità; vero, ma occorre chiedersi come sia stato possibile che per così lungo tempo si sia lasciato aggravare detta situazione, non essendo stati assicurati interventi essenziali di manutenzione da parte dei soggetti privati, e principalmente dagli stessi che oggi si consorziano per realizzare l’impresa che si vuole attuare, di rlilevantissimo peso economico/finanziario.C’è da ritenere, peraltro, che essa rimarrà sostanzialmente funzionale alle esigenze dei residenti, di quelli attuali e di quelli che verranno. Ci prepariamo ora a muovere adeguate osservazioni al progetto, che chiediamo anche ai cittadini di presentare, e ci attendiamo che la Regione Liguria sappia dire no ad un pesantissimo tentativo di manomissione degli equilibri naturali e ambientali di una delle ultime zone che fino ad oggi si erano salvate dall’incalzare della frenesia edificatoria e dalle speculazioni immobiliari sulla rendita fondiaria.

Pasquale Indulgenza – Consigliere comunale – Rifondazione Comunista – 9 aprile 2009

Il comunicato di Carla Nattero
L’ultimo Consiglio Comunale della legislatura ha presentato una coda avvelenata.
Dopo anni di rimandi e incertezze perché il Piano Paesistico, più vincolante e conservativo, non permetteva di edificare quanto previsto nel PRG, Luca Lanteri ha presentato una doppia variante del Piano Regolatore e del Piano Paesistico che permette una edificazione di 25.000 mc (da aggiungersi ai 19.000 esistenti) in una delle zone più delicate e di pregio della nostra città, sul promontorio di Capo Berta.
In una zona di grande importanza ambientale, ma anche rischiosa dal punto di vista idrogeologico, sorgeranno 28 tra ville e palazzine, con almeno un centinaio di appartamenti. Si tratta di un vero e proprio sfregio ambientale, di un ecomostro disseminato sul territorio. E le misure di programmazione urbanistica adottate -che determinano un’unica progettazione per l’intero territorio interessato- sono del tutto secondarie rispetto all’offesa fatta a uno dei pochi polmoni verdi, ricco di rara vegetazione mediterranea, rimasto sulle nostre colline.
Una delibera di tale importanza meritava la riflessione del nuovo Consiglio nel pieno dei poteri, invece è stata affidata al vecchio ormai in disarmo, in quanto si temeva che in futuro non sarebbe stato più possibile proporre una variante del Piano Paesistico perché la Regione sta lavorando, come più volte preannunciato, a una variante generale del Piano Paesistico stesso in senso maggiormente restrittivo. In più, sempre per accelerare i tempi e diminuire i controlli del Consiglio e degli organismi tecnici, Lanteri ha scelto di non seguire l’iter tradizionale ma di affidarsi alla Conferenza dei Servizi per approvare definitivamente il progetto.
A mio giudizio e l’ho fatto presente in Consiglio, a nome di tutti i consiglieri di minoranza, la delibera presenta anche una illegittimità procedurale: non è stata preventivamente sottoposta all’esame della competente circoscrizione (la quinta). Il Regolamento delle circoscrizioni infatti richiede che le convenzioni urbanistiche siano esaminati dagli organi di decentramento. E in questo caso la convenzione urbanistica costituisce appunto una parte fondamentale della variante. E perciò la pratica prima di venire in Consiglio doveva essere vagliata dalla quinta Circoscrizione.
Le nette obiezioni sia procedurali che di merito saranno materia delle osservazioni che io, sicuramente insieme ad altri consiglieri di opposizione, presenterò all’esame della Conferenza dei Servizi.
Mi auguro anche che la Regione, la quale ha dato il via libera alla procedura della doppia variante con il dichiarato scopo di “ tutela dei valori paesaggistici presenti nelle aree più delicate [della Liguria] “ si renda conto che il piano urbanistico approvato ieri sera non risponde per nulla a questa preoccupazione e, anzi, raggiunge l’effetto opposto rispetto a quello auspicato. E perciò si adoperi per respingere in sede di Conferenza dei Servizi lo schema urbanistico presentato dal Comune di Imperia.

Carla Nattero – consigliere comunale  – Sinistra Democratica- 9 aprile 2009

Scritto da Angelo Amoretti

9 aprile, 2009 alle 16:24

Ho letto cose

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Una delegazione del Comune di Imperia (con spese di viaggio a proprio carico) ha trascorso l’ultimo fine settimana a Istanbul, su invito dell’associazione interculturale turca Alba che ha sede a Oneglia in via Delbecchi. MehmetSalihYalcin è il direttore dell’istituto scolastico formativo ospitato dall’associazione che si propone di favorire l’integrazione tra la comunità turca e gli italiani.
«Scopo del viaggio – spiega Mehmet SalihYalcin – è stato lo scambio interculturale.
Se vogliamo integrarci è fondamentale che le autorità del paese che ci ospita, in questo caso quelle imperiesi, conoscano la nostra cultura».
Il Secolo XIX – 11 marzo 2009

Il mondo va alla rovescia. Pensavo di dover essere io a conoscere la cultura del paese che mi ospita, per potermi meglio integrare. Poi, al limite, faccio conoscere la mia a quelli che mi ospitano.

[...] Era assillato dalle banche che pare si fossero accanite contro di lui e lo invitavano in maniera quasi “ossessiva” a rientrare nei conti. Per quanto non si abbia prova diretta che questo stillicidio sia stato alla base della crisi suicida, è probabile che in qualche modo un’azione martellante, fatta di ripetute e quotidiane telefonate (pare documentate da chi affiancava l’uomo nella sua professione di ottico e contitolare di un’azienda per la produzione di apparecchi acustici e dagli amici più intimi),possa aver contribuito a segnare la mente di Giuseppe Corradi, un commerciante come tanti stretto nella morsa della crisi e del credito [...]
Il Secolo XIX – 14 marzo 2009

[...]Sui motivi reali che hanno spinto l’uomo, padre di famiglia, a quel gesto, intanto è il buio più assoluto, ancora.
La famiglia, le cui basi economiche sono indiscutibilmente solide, nonostante le voci di una persecuzione da parte di qualche “zelante” direttore di banca, ieri ha smentito categoricamente l’ipotesi di un indebitamento da parte di Giuseppe [...]
Il Secolo XIX – 15 marzo 2009

Ritegno: zero. Come rimediare a una cazzata scritta il giorno prima, senza necessariamente ammetterlo. Complimenti!

Consiglio comunale: votata all’unanimità la mozione contro i repubblichini di Salò.
[...]Assente il vicesindaco di An, Paolo Strescino, e l’intero gruppo di Alleanza Nazionale, la mozione illustrata dal capogruppo di Rifondazione comunista, Pasquale Indulgenza emendata dopo la sospensione dei lavori consiliari e una convocazione dei capigruppo, ha ottenuto i voti di tutti i consiglieri presenti [...]
Il Secolo XIX – 15 marzo 2009

Forse qualcuno era assente giustificato, forse no. In ogni caso lo ritengo un segnale negativo.
Per il momento mi fermo qui.

Scritto da Angelo Amoretti

15 marzo, 2009 alle 18:30

Cucù, il numero legale non c’è più!

48 commenti al post

L’altra sera, durante il consiglio comunale, al momento della votazione di una mozione con cui il consigliere di Rifondazione Pasquale Indulgenza chiedeva al consiglio una presa di posizione contro la proposta di legge relativa all’equiparazione dei militanti repubblichini di Salò a partigiani, militari e deportati, il numero legale è venuto a mancare e la votazione è saltata.
Quindi pare che funzioni così: se un consigliere di opposizione presenta una mozione che può essere un “disturbo” per la maggioranza, questa, quatta quatta lascia l’aula consigliare, così evita rotture di scatole.
Secondo me è anche mancanza di rispetto perché tutto sommato si trattava di una mozione seria e ben articolata. E visto che intanto la maggioranza è schiacciante, i consiglieri avrebbero potuto rimanere tranquillamente in aula e poi votare eventualmente a sfavore.
Bisognerebbe che l’opposizione, alla prossima occasione, abbandonasse l’aula: giusto per far sentire a un essere umano come ci si sente quando si viene abbandonati sul più bello di una discussione.

Scritto da Angelo Amoretti

5 febbraio, 2009 alle 9:24

La notiziona della sera

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Ci sono giorni in cui aspetti La notizia, quella che ti fa sobbalzare sulla sedia, ma non arriva mai.
Poi capita che ne arrivino anche troppe in una botta sola, tipo quelle dei giorni scorsi sull’andamento di Wall Street che mi ha tenuto con il fiato sospeso per ore e ore, per via delle condizioni di salute del capitalismo, sapete.
E poi, come per incanto, eccola lì, la notizia! Ti prende in contropiede, ti spiazza, ti lascia sul posto, ti capovolge e ti manda all’aria tutto il pomeriggio. Nei giornali si devono rifare le prime pagine, i TG cambiano scaletta, al Secolo XIX diventano abbelinati e a La Stampa perdono il boccino: Sergio Barbagallo ha inviato una interpellanza affinché i tombini di via Amendola vengano sturati al più presto.
Ora, visto che nessuno ha voglia di farsi un giro nelle frazioni e che la Badano deve aver visto i torrenti qualche metro più su della loro foce, inviterei anche i consiglieri di opposizione a fare un piccolo tour nel ridente entroterra imperiese.
Detto ciò, se questo è l’andazzo, nella prossima amministrazione credo che l’opposizione nel consiglio comunale sarà a invito: la maggioranza sarà così schiacciante che a Emilio Varaldo, per esempio, ci scommetto che verrà voglia di invitare, a turno, qualche ex consigliere di opposizione, così, tanto per non patire troppo di nostalgia.
Anzi, i consigli comunali non ci saranno proprio più: si vedranno direttamente al bar e magari un caffè a uno dell’ex opposizione, lo offriranno pure volentieri.

Scritto da Angelo Amoretti

2 ottobre, 2008 alle 18:59

I fannulloni del consiglio comunale

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In una recente inchiesta pubblicata su La Riviera in edicola questa settimana a proposito degli assenteisti in consiglio comunale, viene evidenziato che Annamaria Giuganino (Gruppo Misto, candidatasi nel 2004 con grande coraggio a sindaco alle elezioni con l’appoggio del centrosinistra) su 12 sedute è stata presente solo 4 volte e dichiara:

“Appena ho assunto l’incarico di Provveditore agli studi ho subito avvisato i gruppi che mi avevano sostenuta in campagna elettorale, il Sindaco Sappa e il presidente del consiglio Emilio Varaldo, delle mie possibili assenze ripetute. L’incarico da provveditore mi porta via molto tempo, come del resto la direzione scolastica regionale. Sono spesso assente da Imperia. Le mie giornate lavorative durano 12 ore e quindi non riesco ad essere presente in consiglio. Non mi sono dimessa perché mi sembrava corretto portare a termine il mandato affidatomi dai cittadini”.

Basterebbe già questo ridondante discorso a far passare la voglia di commentare, ma è più forte di me e qualcosa mi tocca scrivere.

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Scritto da Angelo Amoretti

23 agosto, 2008 alle 16:44